"se solo, l'inglese, glielo avesse permesso". Non "avrebbe".
A parte questo (e alla punteggiatura, che in alcuni punti potrebbe essere sistemata meglio) è perfetto. Splendido. Sei riuscita a farmi deprimere nonostante abbia appena ricevuto in regalo uno splendido coltellino svizzero (che è un coltellino molto ino, neanche due dita di lunghezza, ma lo adoro e farò sapere al mondo che lo posseggo).
Devono essere le pause, sai. Le pause rendono bene il concetto che devi esprimere, un pensiero che è difficile, che ti blocca. Rendono la lettura estremamente lenta, quasi singhiozzante, davvero faticosa. Ma in questo contesto ci sta. Sarà che il pensiero di Gilbert è molto vicino a una fase che mi sembra di vivere in questo momento (solo un po' meno depressa), ma capisco benissimo il suo ragionamento. Riesco a comprendere come una cosa del genere ti spiazzi, ti metta al muro e ti blocchi lì e tu non puoi muoverti e non sai che fare. E quindi capisco e apprezzo le scelte stilistiche.
Anche il fatto che sei andata spesso a capo, sempre lo stesso. Che hai preso a intervallare le due situazioni centrali, sulle quali hai puntato l'attenzione, in modo sempre più frequente, così da creare un buon dinamismo nonostante siano pensieri e ragionamenti, fino a farlo diventare quasi uno scambio di battute. Nonostante, appunto, la pesantezza di cui ti parlavo, questo scambio continuo rende lo scritto dinamico e fluido, mettendo in splendida proporzione i due aspetti che ti ho descritto.
Anche il fatto che tu abbia aggiunto in qualche modo un'introduzione e una conclusione mi è piaciuto molto. Mantiene i collegamenti con il resto della storia (bisogna sempre tenere presente che tutto è cominciato con Antonio e Romano e poi si è sviluppato con Francis, ma nessuna delle due storie è completa). D'altra parte, lo hai sempre fatto, no? n ogni capitolo non c'era mai una sola delle tre situazioni, c'erano sempre, almeno in parte, anche gli altri personaggi. Forse, ripensandoci ora, possono sembrare un po' sproporzionati gli spazi che dai alle varie storie: senza rileggere la storia, ricordo benissimo e precisamente il travaglio di Antonio e Romano, e mi sembra che tu ci abbia dedicato moltissimo tempo. Poi vedo decisamente in toni più tenui la storia di Francis, nonostante anche quella sia dolorosa, ho sempre bene in mente la sua apatia, ma era tutto talmente mentale, talmente distaccato da sembrare quasi onirico. Nonostante non sia ancora finita, mi sembra che tu ci abbia dedicato meno tempo, meno energie. Dev'essere perchè è incastonato tra le due storie di Antonio e Gilbert, ed è stata sviluppata mentre la prima finiva e la seconda iniziava. Mentre questa mi sembra che stia prendendo parecchio impegno, ma è ancora all'inizio, quindi non saprei.
Sbaglio?
In ogni caso, non posso che farti, di nuovo, i miei complimenti: sei stata fantastica, come sempre. Aspettavo davvero con ansia questo capitolo, e ora comincio ad aspettare il prossimo! :)
P.S.: e arrivo di nuovo prima di tutti! :) |