Ciao, carissima!*-*
Ecco, qualcosa di buono è venuto fuori comunque, ho scoperto delle autrici come te che - scrivendo su storie originali - non avrei mai "incontrato" casualmente
Io non sono brava nel genere, e non mi addentro nel settore, a meno che capiti così... si vede che per te invece è un territorio favorevole
I tuoi personaggi sono assolutamente credibili,veri, normali nel senso buon del termine
nella vita di tutti i giorni, il mondo non è popolati di eroi, ma di professoresse con gonne o occhiali ridicoli, compagne di scuola stupide che si contendono un ragazzo, che, certamente, non varrà la pena!
la tua protagonista, Marianna, sembra più matura, forse perchè le hai dato questa passione per la lettura, soprattutto di libri presi in biblioteca che, visto anche il tuo avatar Disneyano, mi ha suggerito un pò la Belle di "la bella e la bestia", deliziosa!
non farsi tirare in una specie di triangolo/quadrilatero, se ci aggiungiamo il lato che sarebbe stato costituito da lei è la scelta migliore
sai, leggendo credevo che sarebbero state le ragazze le protagoniste assolute, perchè hanno avuto davvero rilievo, e anche questa è una cosa che merita attenzione, visto che queta lettura ho cercato di farla molto attentamente
non cadi in nessun cliché, volgio ripetertelo perchè è una qualità che ammiro molto, perchè a me manca ;)
E poi, come speravo, e credo anche le altre tue lettrici, spunta l'elemento a sorpresa.
Valerio, un ragazzo che per fortuna non fa parte strettamente del giro della protagonista, ma è anche lui in biblioteca, a quanto pare leggendo il testo che darà il via a tutto...
Di Dostoevskij ho letto tutto (in edizione economica Garzanti, vale?) quindi la scelta che hai fatta non può che rendermi partecipe! però ammetto che non conosco l'immagine della copertina, andrò a documentarmi
Così, tra un concerto di cover, (bella la scelta anti-glamour) amato proprio perchè le chitarre stoneranno ed i cantanti non saranno perfetti, una sigaretta accessa con un accendino consumato, qualcosa di magico scatta tra i due
Oltre questa descrizione del concerto, che ho davvero amato nella previsione/accetazione che sarà un po' "sporco" l'altra è stata la frase sull'amore che è bisogno
(Platone, in origine? sono molto insicura, malgrado 2 anni fa l'abbia usata anch'io..vergogna!)
E' così, però
non posso esprimere una 'condanna' anche se si può essere più evoluti di così, come auspicano i tuoi protagonisti
di solito l'amore è molto affine al desiderio, e come dice anche Hannibal Lecter, "desideriamo ciò che non abbiamo, ma è davanti i nostri occhi"
l'amore difficilmente consiste nell'appagamento già ottenuto del desiderio
Davvero ottima questa scelta,che rende i personaggi, seppure molto giovani, decisamente oltre gli stereotipi del genere storia romantica
naturalmente leggerò domani il secondo capitolo!
sono contenta che non ci siamo trovate alla fine al vero e proprio betaggio; a me la tua storia sembra perfetta tranne una volta sola, una virgola attaccata alla E
e basta!^-^
scusa se non termino la lettura stasera, ma sono di ritorno da fuori città e sono stremata..
è stata davvero una gioia, sono curiosissima di sapere come finisce..
e magari vincerò la mia reticenza per le originali!
molti baci, a presto!
Setsuna |