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Autore: Elena Waters    27/02/2013    5 recensioni
Da quando la sua vecchia compagnia di amici si è sciolta, Marianna si sente sospesa in un mondo isolato e lascia che una vecchia delusione la tormenti, in silenzio. All'improvviso il mondo esterno le dà un'occasione per smettere di nascondersi e tornare finalmente a vivere: sarà in grado di coglierla?
Ero stata così felice, così incredibilmente felice che se anche adesso mi trovavo di nuovo con i piedi per terra, con le speranze distrutte, non riuscivo a smettere di guardarmi indietro, di guardare quel cielo così limpido e distante, le nuvole sottili che si sfaldavano, la luce del giorno che iniziava a declinare oltre i fiori sospesi nel vento, che solo poco tempo prima sbocciavano sui loro rami e che, adesso, seguivano la brezza nei luoghi di oblio in cui essa cercava di condurli.
Avrei voluto fermare il tempo e impedire che quell’istante fosse distrutto, avrei voluto alzarmi e trovare il coraggio di prendere una decisione, ma mi sentivo paralizzata: ero davvero vile come diceva Claudia? Lo ero davvero?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alla fine della serata,‭ ‬io e Valerio ci eravamo scambiati i numeri‭; ‬non che ci fossero serviti a molto,‭ ‬visto che ci eravamo sentiti soltanto il giorno dopo il nostro incontro e in nessun‭’‬altra occasione.‭ ‬Inizialmente,‭ ‬ero stata felice di constatare che‭ ‬l‭’‬amicizia‭ ‬che stava nascendo tra noi fosse una di quelle che funzionano solo di persona,‭ ‬ma nei‭ ‬giorni seguenti mi ero resa conto che avevamo problemi anche a parlarci a scuola:‭ ‬quando ci incontravamo per i corridoi capitava che ci scambiassimo qualche battuta,‭ ‬ma niente di più,‭ ‬dato che quando era con i suoi amici non avevo il coraggio di avvicinarmi,‭ ‬né lui sembrava avere interesse nell‭’‬avvicinarsi a me,‭ ‬quando mi vedeva parlare con Lisa.‭ ‬Era riuscita a tirarmi dalla sua parte,‭ ‬infine:‭ ‬Marta si‭ ‬mostrava un po‭’‬ scostante anche con me,‭ ‬per non contare il fatto che ora riuscivo a vedere in lei un‭ ‬accenno dell‭’‬arroganza che avevo tanto odiato in Luigi.‭ ‬Valerio aveva ragione,‭ ‬con tutti i suoi discorsi sulla noia e l‭’‬appagamento,‭ ‬ma io non riuscivo a stare sola,‭ ‬non ora che avevo anche il suo pensiero ad assillarmi.‭ ‬In fondo,‭ ‬Lisa mi voleva bene:‭ ‬in un modo strano,‭ ‬forse,‭ ‬ma era mia amica e si trovava in difficoltà,‭ ‬con che coraggio mi sarei tirata indietro‭? ‬E se davvero una parte di me credeva che avrei dovuto farle capire quanto fosse stato scorretto nei miei confronti trattarmi come una stupida quando non riuscivo a smettere di pensare a Daniele,‭ ‬al punto da costringermi‭ ‬a soffrire in silenzio,‭ ‬un‭’‬altra parte cercava di farmi capire quanto tutto questo‭ ‬fosse‭ ‬ormai irrilevante.‭ ‬Lisa non aveva mai amato,‭ ‬dopotutto,‭ ‬non poteva capire che cosa significasse.‭ ‬Adesso che la sua prima vera relazione si era conclusa in modo così spiacevole‭ ‬-‭ ‬dato che io invece‭ ‬sapevo‭ ‬-‭ ‬non potevo rifiutarle il mio aiuto.‭ ‬Come ero riuscita ad essere così‭ ‬dura,‭ ‬in quei primi giorni‭?

Tuttavia,‭ ‬non potevo risultarle molto‭ ‬utile nelle condizioni in cui mi trovavo‭ ‬-‭ ‬nella preoccupante situazione in cui,‭ ‬a volte,‭ ‬mi capitava più spesso di pensare a Valerio che a Daniele.‭ ‬Nella mia testa continuavo a ripetermi quanto fosse normale:‭ ‬con lui mi ero sentita veramente bene,‭ ‬avevo provato una felicità che avrei potuto rintracciare soltanto nei momenti più belli passati con Daniele e con il mio vecchio gruppo di amici,‭ ‬prima che questo si disgregasse.‭ ‬Tuttavia,‭ ‬credevo che fosse davvero troppo quando mi ritrovavo a fantasticare su di lui,‭ ‬a pensare a quanto sarebbe stato piacevole uscire con la sua compagnia‭ ‬-‭ ‬e portare anche Lisa,‭ ‬magari,‭ ‬forse si sarebbe divertita anche lei.‭ ‬Si trattava di fantasie che non ero in grado di realizzare,‭ ‬però,‭ ‬e il fatto che mi ritrovassi a pensarci sempre più spesso mi preoccupava.‭
Parlarne con Lisa‭ ‬si rivelò una pessima decisione:‭ ‬lei era troppo di cattivo umore e angosciata dai suoi problemi per dare peso a queste mie ansie da ragazzina.‭ ‬Di Valerio mi disse semplicemente che era un ragazzo inaffidabile e che‭ ‬-‭ ‬come era possibile che non lo sapessi‭! ‬-‭ ‬era uno dei migliori amici di Luigi,‭ ‬quindi mi sarei dovuta aspettare da lui un trattamento pessimo,‭ ‬proprio come quello che era stato riservato a lei.‭

Non feci in tempo a spiegarle che Valerio mi aveva detto di essersi un po‭’‬ allontanato da Luigi quando si era scoperto della relazione con Marta,‭ ‬che Lisa mi disse di averlo visto con un'altra.‭

Mi costrinsi a fingermi indifferente:‭ ‬non potevo rischiare che pensasse che mi fossi innamorata di nuovo,‭ ‬non potevo‭; ‬sarebbe significato ammettere che non avevo imparato nulla.‭ ‬Tuttavia,‭ ‬quella notizia mi scosse più di quando avrei mai potuto pensare.‭ ‬Ripercorsi mentalmente‭ ‬il nostro primo incontro,‭ ‬la serata che avevamo passato insieme,‭ ‬tutte le cose che ci eravamo detti:‭ ‬nulla avrebbe lasciato presagire un suo interesse nei miei confronti,‭ ‬ma io,‭ ‬nella mia ingenuità,‭ ‬nel mio spasmodico bisogno di credere di nuovo in qualcosa,‭ ‬di essere me stessa,‭ ‬anche di amare di nuovo,‭ ‬forse,‭ ‬avevo sviluppato per lui un sentimento a cui non riuscivo a dare un nome,‭ ‬ma che avrebbe potuto rivelarsi pericolosissimo,‭ ‬perché non c‭’‬era niente di concreto su cui potesse basarsi.‭ ‬Nemmeno io mi sentivo pronta per qualcosa di simile,‭ ‬e ora ero‭ ‬terrorizzata,‭ ‬perché avevo perso un‭’‬altra volta qualcosa che credevo di aver riconquistato,‭ ‬perché quel breve sogno si era infranto in mille pezzi e perché la luce che avevo intravisto quella notte era svanita‭ ‬prima che potessi raggiungerla.‭ ‬Avevo spiccato il volo,‭ ‬ma era stato un viaggio vano‭;‬ lentamente sentivo di perdere quota,‭ ‬di riavvicinarmi alla terra,‭ ‬alla gelida terra che tanto avevo desiderato abbandonare per qualcosa di più grande e bello,‭ ‬ma certamente anche più instabile.‭

Ero sempre stata orgogliosa di me stessa per il fatto di essere riuscita ad evitare la maggior parte delle cose negative‭ ‬che caratterizzano l‭’‬adolescenza:‭ ‬l‭’‬essere presa in giro da un ragazzo,‭ ‬iniziare a fumare‭ ‬-‭ ‬perfino i quasi inevitabili periodi in cui si hanno delle passioni di cui dopo alcuni anni ci si vergogna,‭ ‬ma soltanto adesso riuscivo a capire che non si era trattato di intelligenza,‭ ‬né di furbizia,‭ ‬forse nemmeno di fortuna.‭ ‬Erano state le mura che mi ero costruita intorno a proteggermi,‭ ‬nient‭’‬altro,‭ ‬e ora di quelle mura non restavano che rovine:‭ ‬ero esposta‭ ‬-‭ ‬esposta e terribilmente vulnerabile.‭
È così difficile spiegare la paura che provai in quel momento‭! ‬Mi ero innamorata anche di Daniele,‭ ‬mi ero esposta anche con lui,‭ ‬forse allo stesso modo,‭ ‬ma la situazione mi sembrava diversa:‭ ‬allora non sapevo incontro a che rischi stessi andando,‭ ‬né quanto avrei sofferto‭; ‬inoltre,‭ ‬Daniele era una persona correttissima,‭ ‬mentre Valerio mi incuteva timore anche soltanto per ciò che‭ ‬mi aveva detto Lisa,‭ ‬oltre che per l‭’‬imperturbabilità di fondo che avevo notato di sfuggita il giorno in cui ci eravamo conosciuti e a cui adesso non riuscivo‭ ‬a non credere.‭

Quando finii il libro che mi aveva consigliato,‭ ‬non so perché,‭ ‬iniziai a sentirmi‭ ‬ancora più angosciata:‭ ‬era come se l‭’‬ultimo legame con quel pomeriggio di neanche due settimane prima si fosse spezzato,‭ ‬e adesso si avvicinava anche il giorno in cui‭ ‬sarei dovuta tornare alla biblioteca per restituire quel libro.‭ ‬Anche la felicità che avevo provato era stata solo in prestito‭?

 
***
 

Dopo essere uscita dalla biblioteca,‭ ‬l‭’‬unica cosa che mi trattenne dal tornare a casa fu il fatto che‭ ‬dovevo‭ ‬vedermi con Claudia,‭ ‬che era tornata da Roma per il weekend.‭ ‬Claudia era stata una mia compagna di danza per molti anni ed eravamo molto amiche,‭ ‬allora,‭ ‬ma da quando aveva deciso di frequentare l‭’‬università fuori la vedevo raramente e il nostro rapporto ne aveva risentito un po‭’‬.‭ ‬Quando raggiunsi il luogo in cui ci eravamo date appuntamento‭ ‬-‭ ‬una piccola caffetteria nel centro della città‭ ‬-‭ ‬lei era già lì ad aspettarmi e,‭ ‬conoscendola,‭ ‬doveva essersi scolata almeno un paio di caffè.‭ ‬Ero piuttosto in ritardo,‭ ‬in effetti,‭ ‬ma quando mi vide si limitò a salutarmi‭ ‬con‭ ‬il sorriso allegro di sempre.‭ ‬Indossava un vestitino coloratissimo e degli orecchini etnici che le avevo regalato l‭’‬anno precedente per‭ ‬Natale,‭ ‬ma la cosa che mi colpì di più fu la rosa fresca che teneva tra i capelli‭ ‬-‭ ‬dopo un‭’‬ora e mezza di autobus con quel caldo,‭ ‬mi chiedevo come si fosse mantenuta così bene.

Claudia passò almeno un‭’‬oretta a raccontarmi tutte le novità dall‭’‬ultima volta che ci eravamo viste:‭ ‬aveva‭ ‬superato l‭’‬esame di anatomia artistica con ventinove,‭ ‬aveva trovato un nuovo lavoro part-time,‭ ‬dato che il locale in cui lavorava aveva chiuso,‭ ‬e si era trovata una compagnia molto interessante con cui uscire‭ ‬-‭ ‬alcuni suoi compagni di corso,‭ ‬da quanto riuscii a capire.‭ ‬Non era affatto raro che,‭ ‬per via‭ ‬del‭ ‬suo parlare incessantemente e a una velocità a tratti quasi disumana,‭ ‬perdessi intere parti dei suoi discorsi,‭ ‬specialmente in occasioni in cui mi era così difficile riuscire a concentrarmi.‭ ‬Comunque,‭ ‬lei non ci aveva mai badato più di tanto,‭ ‬e anche quella volta capì immediatamente che qualcosa non andava.‭ ‬Quando succedeva,‭ ‬sapevo di non avere altre alternative che dirle tutto,‭ ‬così le parlai di quello che era successo tra Lisa e Marta,‭ ‬che anche lei conosceva,‭ ‬e‭ ‬-‭ ‬dopo aver esitato un po‭’‬,‭ ‬anche di Valerio:‭ ‬le spiegai cosa mi aveva detto Lisa e come quelle parole,‭ ‬nonostante fosse assurdo,‭ ‬mi avessero ferita.‭ ‬All‭’‬inizio mi ascoltò senza dire niente,‭ ‬ma quando mi lasciai sfuggire il cognome di Valerio aggrottò le sopracciglia,‭ ‬incuriosita.
‭«Lo conosci?», le chiesi, provando un misto di angoscia e di speranza.
‭«Eravamo vicini di casa», disse semplicemente, «da piccola giocavo più con suo fratello, in realtà, ma conosco abbastanza bene anche lui». Mi sembrò un po’ amareggiata.
‭«Lisa non ha tutti i torti», continuò, «forse dovresti ascoltarla. Valerio … ecco, non è mai stato un granché, per quando riguarda le ragazze».
Per un istante mi sentii irritata:‭ ‬quando mai avevo pensato a lui come a un possibile‭ ‬amante‭? ‬Mai,‭ ‬credevo,‭ ‬tuttavia mi resi conto che quello che provavo per lui,‭ ‬nonostante nemmeno io fossi in grado di comprenderlo appieno,‭ ‬era più identificabile con l‭’‬amore che con altro.
All‭’‬improvviso,‭ ‬mi sorpresi a desiderare che Claudia continuasse a parlare di lui,‭ ‬che mi dicesse tutto ciò che sapeva.
‭«Vedi, Marianna, quel ragazzo non ha avuto una vita facile, almeno da quel punto di vista. Mi ricordo quando frequentava i primi anni del liceo e usciva con questa ragazza, Elena, forse, e lei … beh, forse non è il caso che ti racconti tutte queste cose: in fondo le ho sapute confidenzialmente da suo fratello e, beh, ti basti sapere che ha sofferto molto. Qualcosa che tu o io saremmo state in grado di sopportare tranquillamente, ma Valerio è una persona fragile e ha lasciato che tutto questo gli facesse del male».
Mi scrutò per un‭ ‬istante.‭ «‬No,‭ ‬Marianna,‭ ‬non pensarci neanche:‭ ‬non credere che abbia dimenticato il pasticcio che hai fatto con Daniele‭! ‬Tu lo vedevi soffrire,‭ ‬poverino,‭ ‬ed ecco che‭ ‬-badabum‭! ‬-‭ ‬ti salta in testa questa idea di aiutarlo.‭ ‬Già con lui è andata male,‭ ‬e non ti biasimo certo per questo,‭ ‬ma devi sapere che la situazione di Valerio è incredibilmente più difficile e che non accetterebbe di essere aiutato,‭ ‬non da te,‭ ‬non nel modo in cui tu credi di aiutarlo.‭ ‬Credimi,‭ ‬ti faresti davvero del male,‭ ‬e ciò che è peggio è che non servirebbe comunque a niente,‭ ‬né a lui né tantomeno a te‭»‬.
Mi sentii sopraffare dall‭’‬irritazione.‭ «‬Se tu non mi dici cosa gli sia successo esattamente,‭ ‬come pretendi che io capisca se posso aiutarlo o no‭?»‬,‭ ‬sbottai.
‭«Vuoi saperlo davvero?», mi chiese, abbassando la voce. «Va bene. Elena lo ha tradito - no, non come si tradisce un ragazzo: lo ha tradito come si tradisce una persona, in modo crudele e, secondo me, anche innaturale. Che senso aveva distruggere dalle fondamenta ogni sua convinzione, che senso aveva?»
Inspirò nervosamente.‭ «‬Valerio era già fragile,‭ ‬per alcuni versi,‭ ‬ma io,‭ ‬dopo tutti questi anni,‭ ‬continuo ad essere convinta che sia stata lei a rovinarlo.‭ ‬Si tratta soltanto di una mia idea,‭ ‬ovviamente,‭ ‬e so già che tu‭ ‬spiegheresti la cosa dicendo che certamente è stata ferita anche lei,‭ ‬ma‭ ‬io‭ ‬non tollero questo genere di cose.‭ ‬Credo che la cosa migliore per te sia stare alla larga da lui e dalla sua situazione‭ ‬-‭ ‬non è roba che riusciresti a risolvere,‭ ‬davvero,‭ ‬non dopo‭ ‬che le sue insicurezze hanno avuto tanti anni per consolidarsi.‭ ‬Neanche a dire che tu sia determinata‭ ‬-‭ ‬non sai quanto mi dispiaccia‭ ‬fartelo notare,‭ ‬ma è così:‭ ‬al suo primo rifiuto,‭ ‬o anche al suo primo segnale di irritazione,‭ ‬tu ti tireresti indietro.‭ ‬Non dirmi di no,‭ ‬sai che è la verità.‭ ‬Inoltre,‭ ‬credo che certe fragilità siano come spine conficcate nella carne,‭ ‬in grado di ferire noi e gli altri.‭ ‬Lascia stare,‭ ‬per favore,‭ ‬non voglio che tu ti faccia del male un‭’‬altra volta:‭ ‬non ora che Lisa ha bisogno di te‭»‬.
Sospirai.‭ ‬Quelle parole erano così vere‭! ‬Anch'io avevo delle debolezze che ci avrebbero feriti entrambi,‭ ‬come potevo negarlo‭? ‬E soprattutto,‭ ‬come potevo desiderare di‭ ‬arrecare altro dolore a qualcuno che aveva già sofferto così tanto‭? ‬Capii‭ ‬-‭ ‬cercai‭ ‬di costringermi a‭ ‬capire,‭ ‬almeno‭ ‬-‭ ‬che dovevo rinunciare a lui.‭
Ripensai tristemente al nostro primo incontro e a tutto quello che ci eravamo detti;‭ ‬a come eravamo entrati in confidenza in modo così naturale,‭ ‬al modo in cui aveva cercato di consigliarmi,‭ ‬anche senza riuscirci,‭ ‬e a come ero riuscita a pensare,‭ ‬per un istante,‭ ‬che con lui avrei potuto essere felice.‭
«Forse sarebbe stato meglio che continuassi a sentirti legata a Daniele,‭ ‬se l‭’‬alternativa era cacciarsi in una situazione del genere‭»‬,‭ ‬azzardò.
Non raccolsi la provocazione:‭ ‬del resto,‭ ‬pensai,‭ ‬davvero la piccola fiamma dell'amore che avevo provato per Daniele mi avrebbe dato più conforto di Valerio,‭ ‬adesso che ogni speranza che avevo riposto in lui era svanita oltre l'orizzonte‭;‬ ma quella luce si era estinta nel momento in cui l'avevo abbandonata al suo destino per spiegare le ali e librarmi nella notte oscura,‭ ‬alla ricerca di un nuovo giorno.‭ ‬Ero stata così felice,‭ ‬così incredibilmente felice che se anche adesso mi trovavo di nuovo con i piedi per terra,‭ ‬con le speranze distrutte,‭ ‬non riuscivo a smettere di guardarmi indietro,‭ ‬di guardare quel cielo così limpido e distante,‭ ‬le nuvole sottili che si sfaldavano,‭ ‬la luce del giorno che iniziava a declinare oltre i fiori sospesi nel vento,‭ ‬che solo poco tempo prima sbocciavano sui loro rami e che,‭ ‬adesso,‭ ‬seguivano la brezza nei luoghi di oblio in cui essa cercava di condurli.‭
Avrei voluto fermare il tempo e impedire‭ ‬che quell‭’‬istante fosse distrutto,‭ ‬avrei voluto alzarmi e trovare il coraggio di prendere una decisione,‭ ‬ma mi sentivo paralizzata:‭ ‬ero davvero vile come diceva Claudia‭? ‬Lo ero davvero‭?
«E dov‭’‬era Lisa,‭ ‬quando‭ ‬io avevo bisogno di lei‭?»‬,‭ ‬sibilai.‭ «‬Dov‭’‬era‭? ‬A ridacchiare di me con la ragazza di Daniele,‭ ‬a ripetere in continuazione quanto fossi stupida a continuare ad amarlo‭? ‬Non sapeva nulla,‭ ‬certo,‭ ‬non aveva idea del dolore che si prova,‭ ‬ma adesso perché dovrei rinunciare a una possibilità che vedo per me stessa,‭ ‬dopo tanto tempo‭?»
Mi sentii mancare il fiato:‭ ‬non avevo mai trattato Claudia così,‭ ‬ma per la prima volta dopo tantissimo tempo avevo detto ciò che pensavo davvero,‭ ‬e non mi curai di quanto potesse sembrare egoista o infantile,‭ ‬perché era la verità‭!
Lei mi ignorò semplicemente:‭ ‬restò in silenzio per un po‭’‬,‭ ‬si ordinò il terzo caffè e non mi rivolse la parola fino a quando non fu il momento di pagare:‭ ‬sapevo che era contrariata,‭ ‬ma non mi interessava,‭ ‬tanto ero convinta di aver ragione io.‭ ‬Poteva restarsene in silenzio per il resto della serata,‭ ‬per quel che mi riguardava.‭
Ricominciò a parlarmi poco prima che Lisa si unisse a noi,‭ ‬ma non osò certo affrontare l'argomento‭ ‬precedente‭; ‬si tenne molto sul vago,‭ ‬in realtà,‭ ‬e nulla di quello che ci dicemmo aveva alcuno scopo,‭ ‬se non cancellare un silenzio diventato troppo opprimente:‭ ‬quando arrivò Lisa,‭ ‬in realtà,‭ ‬mi sentii molto sollevata.‭ ‬Claudia le chiese di rispiegarle tutto quello che le avevo già detto io,‭ ‬e le sentii affrontare‭ ‬di nuovo un discorso che,‭ ‬solo‭ ‬nell‭’‬ultima settimana,‭ ‬credevo di aver ascoltato almeno cinque o sei volte.‭ ‬Almeno,‭ ‬questo mi diede l‭’‬opportunità di calmarmi.‭ ‬Ora che avevo preso finalmente una decisione,‭ ‬però,‭ ‬mi sentivo come se non ne avessi‭ ‬più‭ ‬bisogno:‭ ‬era come se insieme a me anche il resto del mondo si fosse acquietato e avesse ripreso a scorrere nella sua solita placidità‭ ‬-‭ ‬mi sembrò come se la gente che mi circondava avesse rallentato il passo‭; ‬la leggera brezza che era spirata fino a quel momento sembrava essersi placata;‭ ‬perfino il sole sembrava indugiare,‭ ‬nella sua discesa verso l'orizzonte.‭ ‬Restai qualche passo dietro Lisa e Claudia,‭ ‬ma non credo che se ne accorsero‭ ‬-‭ ‬non subito,‭ ‬almeno:‭ ‬le raggiunsi soltanto quando si fermarono davanti a un bar del corso principale,‭ ‬e neppure allora mi dissero nulla.‭ ‬Sembravano troppo impegnate nella loro conversazione per accorgersi di me.‭ ‬Avevamo camminato per molto tempo:‭ ‬ormai era quasi buio.‭ ‬Ci sedemmo in uno dei tavolini all‭’‬esterno e ordinammo qualcosa,‭ ‬osservando nel frattempo un complesso che si accingeva a suonare quella sera,‭ ‬intento a sistemare gli strumenti e gli amplificatori.‭ ‬È quasi buffo pensare che prestai più attenzione alle idiozie che dissero per provare il microfono che al discorso di Lisa,‭ ‬che ancora non aveva finito di raccontare tutte le prodezze di Luigi.‭
Le luci si accesero,‭ ‬la gente iniziò‭ ‬a riversarsi nelle strade‭;‬ il gruppo‭ ‬-‭ ‬una cover-band dei Pink Floyd‭ ‬-‭ ‬iniziò a suonare un brano di‭ ‬The Dark Side of the Moon:‭ ‬tutto sembrava volermi ricordare il mio primo incontro con Valerio,‭ ‬ma a me non dispiacque affatto‭; ‬mi sentii di nuovo felice come quel giorno,‭ ‬in qualche modo:‭ ‬fu una sensazione meravigliosa e allo stesso tempo straziante.‭ ‬Per un attimo,‭ ‬desiderai avere ancora con me il libro che avevo appena restituito:‭ ‬leggere qualcuno dei passaggi che mi erano restati impressi mi avrebbe certo aiutata a sedare l‭’‬inquietudine e la malinconia così dolce e insidiosa che provavo.‭ ‬Pensai che il gruppo che stava suonando fosse a un livello semiprofessionale,‭ ‬data l‭’‬incredibile bravura nell‭’‬interpretare i pezzi,‭ ‬e questo mi fece un po‭’‬ calmare.‭ ‬Mi sorpresi a sperare che Valerio venisse lì:‭ ‬desideravo vederlo e parlarci,‭ ‬finalmente,‭ ‬adesso anche a costo di affrontare il timore che i suoi amici mi incutevano.‭
Lo vidi davvero,‭ ‬pochi minuti dopo:‭ ‬era soltanto con tre dei suoi amici più stretti e all‭’‬inizio sembrò non accorgersi di me.‭ ‬Tuttavia,‭ ‬quando i nostri sguardi si incrociarono,‭ ‬mi fece un cenno di saluto e poi,‭ ‬dopo un attimo di esitazione,‭ ‬venne verso di noi.
Claudia lo salutò calorosamente e gli chiese di suo fratello,‭ ‬mentre Lisa si limitò a fargli un cenno con la mano e a guardarlo in modo ostile.‭ ‬Mi sorpresi a chiedermi che genere di parte avesse avuto nella questione di Luigi e Marta per‭ ‬guadagnarsi un‭’‬antipatia del genere.
Quando ebbe finito invitò i suoi amici,‭ ‬che erano restati in disparte,‭ ‬a sedersi con noi.‭ ‬Prese posto accanto a me e,‭ ‬dato che eravamo di spalle alla band,‭ ‬decidemmo di ruotare le sedie nella direzione opposta.‭ ‬Ci scrutammo per un po‭’‬,‭ ‬senza dire niente,‭ ‬poi lui prese la parola.
‭«Non credevo che conoscessi Claudia. Era la mia vicina di casa, prima di andare a studiare fuori».
‭«Andavamo a danza insieme», gli spiegai. Mi sentii quasi in colpa a pensare che soltanto tre ore prima stavamo parlando di lui, quasi come se fosse ingiusto nasconderglielo.
Nell‭’‬istante di silenzio che si creò tra noi due,‭ ‬ebbi modo di notare la conversazione che era nata al tavolo dietro di noi:‭ ‬sembrava che i nostri amici fossero molto meno in imbarazzo di noi.
Valerio aveva preso a‭ ‬fissare rapito il gruppo,‭ ‬che era alle prime note di‭ ‬Time‭ **‬.‭
Forse fu la prima volta che lo guardai davvero attentamente,‭ ‬cercando di cogliere nella sua espressione indecifrabile una traccia delle parole di Lisa o della fragilità che Claudia aveva esaltato così veementemente,‭ ‬ma non riuscii ad andare oltre la maschera di imperturbabilità che avevo notato la prima volta che l‭’‬avevo visto‭; ‬non sarei riuscita a capire niente in quel modo,‭ ‬me ne resi conto immediatamente.‭ ‬Il cantante solista del gruppo fece un acuto che mi diede i brividi,‭ ‬riportandomi alla realtà.‭ ‬Dovevo aver compiuto qualche gesto inconsueto,‭ ‬perché Valerio spostò l‭’‬attenzione su di me.‭
«Niente a che vedere con il concerto dell‭’‬altra volta,‭ ‬eh‭?»‬,‭ ‬esordì.‭
Annuii senza troppo interesse.‭ ‬Il più giovane dei componenti di quel gruppo‭ ‬-‭ ‬forse proprio il cantante solista‭ ‬-‭ ‬doveva essere almeno sulla trentina‭; ‬inoltre,‭ ‬nonostante non ne capissi granché,‭ ‬anche il sistema di amplificazione mi sembrava migliore.‭ ‬Mancava,‭ ‬però,‭ ‬la vitalità di dieci giorni prima:‭ ‬i suoni gracchianti degli amplificatori di bassa qualità,‭ ‬l‭’‬infinità di problemi che c‭’‬erano stati con i microfoni e i ragazzi che suonavano in mezzo alle urla dei loro coetanei,‭ ‬che ballavano in modo disordinato ai piedi del palco.‭ ‬Adesso i suoni erano raffinati,‭ ‬perfetti‭; ‬i musicisti di buon livello,‭ ‬eppure dentro mi sentivo vuota,‭ ‬inutile,‭ ‬quasi infelice.‭ ‬Valerio era lì,‭ ‬accanto a me,‭ ‬ma non sapevo cosa dirgli,‭ ‬come comportarmi con lui.‭ ‬Mi sentivo intimidita dal silenzio che adesso ci circondava,‭ ‬permeando quell‭’‬immobilità così opprimente,‭ ‬quasi intollerabile.‭ ‬Desideravo dirgli qualcosa:‭ ‬desideravo alzarmi,‭ ‬prenderlo da parte e chiedergli perché mi avesse ignorata‭; ‬desideravo sapere se le parole di Claudia erano vere,‭ ‬se davvero non si sarebbe mai fidato di me.‭
Quanto a me,‭ ‬io non avevo altra scelta se non fidarmi di lui:‭ ‬era stato l‭’‬unico,‭ ‬in quei mesi,‭ ‬in grado di aprire una breccia nel muro che‭ ‬circondava‭ ‬il mondo isolato che mi ero costruita per proteggermi,‭ ‬ma che con il tempo sarebbe crollato su se stesso,‭ ‬se non mi fossi decisa a‭ ‬uscire.‭
Mi voltai verso‭ ‬di lui,‭ ‬indecisa.‭ ‬Era molto concentrato sulla canzone,‭ ‬credevo che l‭’‬avrei quasi infastidito,‭ ‬se‭ ‬avessi iniziato a parlargli proprio in quel momento.‭
« È‭ ‬Us and Them **,‭ ‬giusto‭?»‬,‭ ‬gli chiesi,‭ ‬senza troppa convinzione.
Lui sembrò rifletterci per un istante,‭ ‬poi annuì,‭ ‬senza spostare lo sguardo.‭ ‬Sprofondai ancora di più sulla sedia,‭ ‬demoralizzata.‭
«Scusami,‭ ‬è una delle mie preferite.‭ ‬Quando finisce andiamo a fare un giro‭?»
Accettai;‭ ‬alle prime note di‭ ‬Any Colour You Like‭ **‬,‭ ‬Valerio si alzò e mi tese una mano,‭ ‬che strinsi senza neanche pensarci.‭ ‬Ci allontanammo di poco:‭ ‬dal muretto su cui ci sedemmo si riusciva ancora a sentire distintamente la musica,‭ ‬ma il fatto che lì ci fossero persone che parlavano ad alta voce e si muovevano freneticamente in qualche modo mi rassicurò.‭
Se devo essere sincera,‭ ‬non ci dicemmo nulla di particolare,‭ ‬né di importante.‭
Valerio mi sorrise e io pensai che forse mi ero sbagliata a non volermi fidare di lui:‭ ‬sentivo‭ ‬il suono delle nostre risate,‭ ‬delle persone che ci circondavano,‭ ‬della musica che riecheggiava in lontananza‭; ‬il suono‭ ‬della vita che riprendeva a scorrere,‭ ‬il suo respiro lento e regolare,‭ ‬il calore che il suo corpo emanava e quella felicità irrazionale che si impadroniva di nuovo di me,‭ ‬come se quei giorni in cui avevo perso tanto tempo a rimuginare non fossero stati che un'ombra nella notte.

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‭** Canzoni tratte da The Dark Side Of The Moon, 1973
   
 
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