Fabrizio ha 37 anni, ha una personalità molto complessa e complicata. La sua infanzia e la sua adolescenza non sono state facile, e così ha deciso di chiudersi in camera con le sue chitarre le uniche che lo hanno sempre capito. All'età di venti anni ha iniziato la sua carriera musicale, diventando famoso in tutta Italia. Dopo il suo ultimo concerto a Milano decide di prendersi una pausa da tutto e si trasferisce a New York. Dopo cinque anni lontano da tutto, Fabrizio sente di nuovo l'esigenza di tornare a suonare ma qualcosa lo blocca. Non si fida più di nessuno, neanche della sua attuale ragazza. Un giorno decide di fare un biglietto per la sua Milano e tornare di nuovo a casa. Ma proprio la sua Milano gli farà incontrare una ragazza che non riuscirà più a togliersi dalla testa. La vita cambia di colpo...di nuovo!

Quando una maledizione ostacola l'amore.

Quando un'amicizia diventa famiglia.
Scritto nel 2014 e dedicato alla mia migliore amica Chiara.

Storia vincitrice del concorso letterario regionale "Videopoetando" del 2013.
Una bambina che non sarà mai veramente come le altre...

Ciò che piace

Ciao a tutti! Mi auguro che la lettura sia di vostro gradimento e sono aperta a qualunque tipo di critica e commento! Buon proseguimento!
- Estel, una ragazza apparentemente normale dal passato oscuro e misterioso, si ritrova improvvisamente coinvolta in una serie di vicende che la costringono a mettere in dubbio tutto ciò in cui ha sempre creduto, a mettersi in gioco pericolosamente per salvare la vita delle persone che ama. In bilico tra bene e male, intrappolata in una realtà resa tale dalla gente che la circonda, inconsapevole di chi sia realmente, spaventata dalla possibilità di scoprirlo, Estel decide di affrontare i misteri che il suo passato nasconde, affidandosi ad un demone che non fa altro che spingerla in un baratro sempre più profondo, un buco nero dal quale sembra riuscire a trarla in salvo soltanto la voce calda di un ragazzone testardo -.

Un amore che non avrebbe nulla di strano, tra le quattro mura di un posto di lavoro.
Ma questo non è ciò che vedono gli occhi tormentati di Chris.
Una situazione complicata, e una decisione ancora più difficile da prendere.
Tra realtà e finzione, tra vita e romanzo, un viaggio attraverso le pieghe di una personalità che non accetta nemmeno lui.

Ci sono parole che non si dicono facilmente.
Ma a volte, scriverle è l’unico modo per liberarle.
Questa è una di quelle volte.

È la storia di Sofia Martini
Attraverso il suo diario conosceremo questa giovane scienziata che decide, dopo anni trascorsi brillantemente al MIT di Boston di tornare a casa.
Ogni incontro, ogni difficolta per lei è una equazione da risolvere.
Battaglie a tutto campo dentro e fuori università, istituzioni e potentati. Sfide e ombre crescenti per poi capire che la battaglia più importante è dentro di noi.
Un romanzo di crescita personale fatto di coraggio, principi, colpi di scena crescenti.

Vi capita mai di ripensare ad uno o più ricordi d'infanzia che in qualche modo vi hanno particolarmente segnati da allora in poi?
Strano a dirsi ma un semplice ricordo d'infanzia legato alle vacanze al mare, soprattutto alle conchiglie come da titolo, per me è stato così... eccome!

Questa storia altro non è che una piccola raccolta di "pagine di diario"; rappresenta il mio modo di affrontare, pezzetto dopo pezzetto, il dolore per aver detto troppo presto addio al mio papà.
Ho scritto di getto alcuni pensieri, alcuni ricordi; ma anche qualche piccola conquista. Perché, in fondo, la tristezza immensa che provo oggi è solo una misura di quanto l'ho amato in questi ventotto anni.

Sto scrivendo sulla carta con le unghie e con i denti tutto il mio dolore.

I Keller sono una facoltosa famiglia di Boston. Thomas Keller è il primogenito di Tobias e Rosalie, uomo di successo ha sparso gloria, fama e figli per il mondo- Adesso è il momento dei figli crescere e farsi conoscere nel mondo, in questo capitolo della saga Joel. Rafael e gli altri figli di Thomas e Sapphire tracceranno il loro cammino in storie in successione...

[OS | Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it]
Le cuffie bianche perennemente nelle orecchie, con la musica ad un volume fin troppo alto, le mani nascoste nelle tasche della felpa, fredde e serrate tanto da sentire le corte unghie entrare nella pelle, il passo svelto che non accenna a rallentare neanche quando i muscoli delle gambe iniziano a bruciare per lo sforzo.
Tutto questo solo per attraversare uno stupido terminal degli autobus.
Peccato che in quel luogo, come in troppi altri in quella città, la sua ombra sembra restargli addosso ancora di più.

[POV 1° persona, epistolare; ogni tanto 3° persona | mitologia giapponese, induista, demoni, spiriti | perlopiù angst, tematiche delicate e amori]
dal 26 agosto 1550:
❝Per il momento voglio concentrarmi sull’obiettivo principale. Sto scrivendo questa pagina mentre i bambini fanno il pisolino pomeridiano. Uno di loro, Prish, ha avuto problemi ad addormentarsi. Fortunatamente sembra essersi rilassato dopo che gli ho dato una bambolina con cui dormire, adesso dorme come un angioletto!❞
┈☆
dal 18 aprile 1551:
❝Durante la pausa io e Pallavi ci siamo messi a parlare della nostra situazione sentimentale. Non serve ribadirlo, Pallavi è sposata con Balbir e il loro matrimonio sta praticamente andando in frantumi. Probabilmente voleva rallegrarsi un po’ sapendo qualcosa su di me, ma… purtroppo è da un bel po’ che non frequento nessuno.
Stavo riflettendo sul perché, forse ho gli standard troppo alti? Oppure è la mia personalità ad essere un fattore che allontana le persone? Ho chiesto la stessa cosa a Pallavi e preferisce credere che sia la prima. Certo che quella ragazza sa sempre come lusingarmi, hahah!❞