È complicato: a volte mi chiedo quando potrò finalmente amarlo in pace, perché sinceramente non aspetto altro.

Ci sono storie testardamente incapaci di finire, che ti consumano, che sembrano grandi storie d'amore, di film, di romanzi, con echi epici, che purtroppo esistono solo nell'illusione di chi le vive.
Questa è una di quelle.
Una breve storia che potrebbe essere quella che molti di noi, almeno una volta nella vita, hanno vissuto.
Non deve mai esserci nessun rimpianto, ogni esperienza è un insegnamento, ma soprattutto va sempre ricordato che il male definisce chi lo fa e non chi lo riceve.

Storia di un passato che non vuole andar via e di un futuro che non ha speranze

Ludovica è solo la storia di come ho ucciso un pensiero. Di come l’ho afflitto e l’ho sconfitto, una legittima difesa praticata ad armi impari, ma necessaria. Vietato vederci oltre.

Trecento parole, sai, trecento meri dubbi.

Certo la tua cena surgelata ti guarda un po’ perplessa mentre sei lì intenta a lavorare al computer fino a notte tarda, ma in fondo è questo il successo, no?

Scusa. Non so dirlo ad alta voce, non so dirlo a meno che non sia per ripiego, per accontentare mamma che non capisce cosa voglio dire quando litighiamo. Come se le corde vocali non sapessero riprodurre il suono.

[...]È il mio segreto, sì. Se muovi i remi oltre ciò che non puoi sapere, riscopri la veritá dell'essere.

– E va bene – si arrese – Monica mi ha lasciata […] Dice di aver trovato il suo vero amore e che io non la faccio sentire come la fa sentire lui. –
Così tu cerchi di raccogliere i pezzi e rimetterli insieme, ma forse non è il caso di riprovarci di nuovo, forse è meglio lasciar perdere, è più sicuro. Ma mentre tu cerchi di chiudere tutto in un forziere ventimila leghe sotto i mari, una dolce sirena, che ti incanta con quella stessa musica che tu ti vanti di saper cantare così bene, ti si fa vicina e ti distrae, è sul punto di farti cambiare idea…

[...]E tu rimani lì, anima, stordita; i tuoi occhi tracciano il suo percorso...

Questa è la nostra storia, anche se per molto tempo sono stata solo una comparsa ed anche se oggi sento di non averla vissuta come avrei dovuto, i ricordi e il tempo condiviso mi rendono viva e non lascerò che si perdano in quel buco nero della mia sempre più offuscata memoria …

[...]Che bell'espressione.
La leggevo nel mio specchio,
nei miei scritti, la riconoscevo nella musica, nei miei movimenti.

[...]Ancora riconosco le tenebre, ma la luce non sa più nascondersi.

Una chiave come lascito dal defunto padre, misteriosamente scomparso.
La ricerca della verità sul suo passato e sull'origine delle cicatrici del suo volto che lo hanno segnato sin da piccolo.
Il viaggio di Nathaniel per svelare i segreti di un famoso ladro, che fu noto come il Re delle Ombre.

Racconto breve presentato al concorso Tutto Cambia di Teatri di Bari: partendo dall'incipit di Gianrico Carofiglio, la storia racconta il percorso di crescita di una ragazza che cerca la forza di perdonare la propria famiglia.