Recensioni per
Notte di San Silvestro, fa' che finisca presto
di Mimiwitch

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Recensione premio per il contest "Ti odio ... ma ci provo"

Affermare che questa storia mi è piaciuta è dir poco: hai descritto veramente bene i dolori di Merope tanto che avevo quasi la sensazione remota di provarli anchio. Mi hai trasmesso l'angoscia e la disperazione di una donna abbandonata da tutti - padre, fratello e anche il suo amato Tom - che viene lasciata sola a fare i conti con le sue pene. La frase: "il bambino premeva per uscire, era lì, che martoriava il suo corpo, che spingeva per nascere, per ricordarle che donna fallita fosse, che madre indegna e che era una persona terribile e immeritevole d'amore" si capisce bene quanto la sua autostima sia stata completamente frantumata prima da Orvoloson e Orfin e poi da Tom quando l'ha lasciata. E' chiaro che una donna provata così non ha più la forza di sperare vuole solo morire e smettere di soffrire, convinta com'è di non valere nulla  e di essere destinata solo a una vita d'inferno. Emblematica anche ciò che dice all'inserviente dell'orfanotrofio: fa che finisca, toglilo, fallo nascere! . Qui è come se non gli importasse più niente del bambino ma dopo tutto quello che ha passato non possiamo biasimarla; rimanere in vinta per suo figlio per lei non valeva la pena perché, forse, quel bambino non lo amava abbastanza. Bella ff, e complimenti per il terzo posto nel contest.
Baci,
Ely

Recensore Junior

Un breve spaccato della tragica storia di Merope. Vede che ultimamente è molto diffuso il gusto per i drammi.
Ad ogni modo, il tuo stile è semplice e diretto e descrivi l'agonia della sfortunata ragazza con altrettanta immediatezza e brevità, con un registro e un'andatura che trovo perfettamente adeguati al contesto.
Forse vai un po' troppo spesso a capo, come molti fanno ora, ed un procedimento che io non riesco ad apprezzare davvero (perdonami!!) fatte alcune eccezioni.
Una storia realistica, breve ma intensa. Bella conclusione ;)

Recensore Junior

Ma ciao! Chi si rivede! :D

Perchè ti stupisci del terzo posto? è scritta bene, è curata, non è eccessivamente melodrammatica, ma si avverte quanto questa situazione sia estrema.
Devo dire che mi ha fatto strano leggere questa storia. Forse perchè non ho mai fatto molto caso alla povera Merope, ma pensandoci le cose non possono essere andate molto diversamente. è un po' come quando ti dicono qualcosa di ovvio, e ti pare di aver ricevuto un'illuminazione, ma allo stesso tempo di senti scemo perchè non avrebbe potuto essere altrimenti, e ci saresti dovuto arrivare da solo XD
Direi che questa shot può essere considerata un missing moment del libro u.u

Non so, è una one-shot che mi ha preso in contropiede O_O .....in senso buono, ma visto che già mi conosci dalle recensioni dei fiocchi di neve non c'è bisogno che lo specifichi immagino. Ti ho abituata a leggere la mia approvazione tra le righe ormai ._.

E.... basta, non so cos'altro dire. Sì, "mi ha preso in contropiede in senso buono" riassume efficacemente la mia reazione alla lettura :)

P.S. di nuovo brava per aver reso la situazione in tutta la sua crudezza senza cadere nel patetico (dove patetico è usato col suo significato nell'italiano corrente, e non nel senso che gli davano i greci u.u)

Recensore Veterano

Ciao! Ho partecipato anch'io al contest per cui hai scritto questa storia, con lo stesso personaggio ma momento diverso, quindi sono passata a vedere cosa avevi scritto! :)
Devo dire che la tua storia mi piace moltissimo! Io avevo il momento in cui Merope scopre di essere incinta quindi ho cercato di dare un tono un po' dark, come credo sia questo personaggio, ma essenzialmente l'ho rappresentata come ancora felice e speranzosa, mentre per il momento del parto tu hai potuto e hai saputo usare il tono angst, drammatico e tremendo che ci voleva! Perfetto. L'idea di Merope distrutta, sola e disperata che dice alla donna dell'orfanotrofio "toglilo...", che vuole liberarsi del figlio che sembra punirla con il dolore del parto, beh, fa venire le lacrime. Anch'io me la immagino in questo modo, allo strenuo delle forze e arrabbiata quasi con questo bambino che non ha potuto far innamorare Tom di lei.
Bellissima storia.