Recensioni per
Il peso dell'acqua
di Lue

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/05/14, ore 10:05

No.
Ho pianto tutto il tempo.
Semplicemente tristissima.
Ma fantastica.
Hai trattato benissimo la situazione di tutti i personaggi dopo la morte di Sherlock.
Fantastica.
Hai un talento nato per la scrittura.
Continua così.

Nuovo recensore
20/04/13, ore 15:47

Ho amato questa oneshot.
Semplice ed efficace, in quanto coglie subito il dramma provato dal protagonista nel segno senza menzionarne il nome. Tuttavia, è facilmente riconoscibile dai pensieri e da quello che prova. In qualche modo questa one shot lascia al lettore il trarre le proprie conclusioni da sè, ad immedesimarsi molto nel personaggio e l'ho trovata davvero toccante. Complimenti davvero! Non vedo l'ora di poter leggere qualche altra tua storia!
A prestp,
Donna.

Recensore Junior
19/04/13, ore 20:42

Breve, magnetica, intensa: essenziale.
Complimenti, hai equilibrato molto bene il testo, in quanto le frasi sono chiare e scorrevoli. Utilizzi un buon linguaggio e soprattutto non c'è nessuna pecca grammaticale, brava!

Passiamo al testo. Il suono che percorre tutta la lettura e lo scrosciare incessante della pioggia, fitta.
"Il peso dell'acqua" è un titolo perfetto per questa one-shot, descrive essenzialmente tutta la scena in quattro semplici parole, che richiamano però un'immagine forte, dolorosa.
Il dolore di un uomo che vede il proprio migliore amico suicidarsi, che singhiozza senza che nessuno se ne preoccupi, che perde l'uomo che era riuscito a salvarlo da se stesso, frastorna. Colpisce ancora di più l'indifferenza che gli sta attorno, la fretta di un mondo che continua vorticoso, che non si ferma nemmeno quando sarebbe assolutamente necessario.
Il dolore di una donna che sa, che deve tacere, che vorrebbe gridare al mondo la verità, ma che non può fare altro che nascondersi dietro il suo rossetto rosso, fa male. Il rumore della pioggia che viene zittito dalla sua entrata nel taxi ne è un po' l'emblema. Quel silenzio si fa pressante, quasi fa mancare l'aria.
Il dolore di una donna anziana che è sola ed indifesa sotto la pioggia, che chiede ai passanti ma nessuno sa, che non riesce a capacitarsi dell'accaduto, ci riempie di tristezza.
Il dolore di un uomo bloccato in commissariato, la sua rabbia verso il mondo intero, un gesto violento compiuto da una persona pacata, spaventa: sembra davvero la fine di tutto.
Il dolore di un parente, l'unico rimasto, il senso di colpa, una stanza troppo silenziosa, dà i brividi.

È geniale il fatto che tu non abbia menzionato in nome di nessuno, lungo tutto il testo. Non ce n'è stato bisogno, sei stata in grado di caratterizzare perfettamente tutti i personaggi attraverso poche righe.
Ti faccio ancora i miei complimenti per questa piccola perla.
Alla prossima, un sorriso.
Ann.