herm si risveglia e ricorda le braccia e lo sguardo possessivo del biondo
Draco aveva marcato di confini, facendole notare quanta differenza distanziava le loro linee di sangue. Ma in qualche modo Hermione non se ne preoccupò. Draco poteva sforzarsi di essere duro, inflessibile, purosangue senza scrupoli tutte le volte in cui lo riteneva necessario. Ma la realtà che Hermione vedeva era diversa le porge dell'acqua e la rassicura non è pu filtro d'amore , non serve inquanto è gia cotta di lui a suo dire , scuro d se come sempre la serpe
Hermione raddrizzò la schiena sentendosi infastidita. Draco la stava sorridendo, ma sapeva che dietro quel pizzico di sarcasmo si nascondeva una vena di indissolubile verità
Vuoi farmi del male?
Chiese alla fine, sperando di non essergli apparsa troppo sfacciata o ingenuamente intimidita dalla possibilità di dover esaudire qualsiasi suo capriccio, anche quello più inimmaginabile.
-Perché pensi che qualsiasi cosa che io faccia sia solo per ferirti?
-Tu mi hai sempre odiato.
-E ti odio! Ti odio ancoraNon sai quantoE allora perché?- Hermione sentì le forze impadronirsi di nuovo di se stessa e si stupì di quanto la sua voce fosse risuonata forte e limpida- Perché hai fatto tutto questo?
-Cercavo di marcare il mio territorio. Di far capire al Magister che io posso qualsiasi cosa. Anche impadronirmi di ciò a cui più tiene.
Hermione si sentì subito spaesata, divisa in due entità che combattevano per prevaricare sull’altra.
Una di queste era concentrata su Draco. Voleva credere e sperare che stesse mentendo, che in qualche modo si divertisse a prenderla in giro. L’altra invece vagava lontano e le riportava alla mente le immagini più spiacevoli del Magister, il modo in cui la toccava, le osservava le gambe e la linea del seno.
Ma Draco doveva averlo già capito, Draco era sempre stato un passo avanti. Che spendesse il suo tempo ad osservarla quanto lei? O fosse ossessionato dall’idea che un semplice Magister potesse spodestarlo dal suo trono immaginario?
-Non capisco-
Granger, lui ha occhi solo per te.-In qualche modo lui ti adora- . Gli permise di toccarle la guancia, come permise al suo corpo di rabbrividire e alle sue palpebre di cedere- Ti vuole tutta per se.
La mano scese, lenta, inesorabile, impetuosa e prepotente. I polpastrelli la sfioravano lenti, sembravano che fossero aguzzi come lame, che graffiassero, squarciassero senza farle sentire alcun dolore.Draco la marcò con l’indice senza scendere più in basso, come se avesse paura di infastidirla, di osare troppo.
Hermione riuscì ad alzare gli occhi, osservando solo le sue labbra, le lunghe ciocche bionde che gli nascondevano la fronte.
-E’ così che ti diverti?
Gli chiese aspettandosi di vederlo storcere le labbra, irrigidire le spalle, chiudere gli occhi, quando spesso faceva solo per calmare la sua ira.
Ma non si mosse e il suo profumo la invase, entrandole nelle narici, all’interno della bocca fino a depositarsi sul palato.
Sapone, tabacco, cenere.
-E’ un modo per passare il tempo. Il viaggio è lungoper ora mi limiterò a tenerti in pugno. Effettivamente anche questo mi diverte.
Lo sentiva, il cuore di Draco stava battendo più forte sotto il costato. Aveva un suono melodioso il suo battito, come una canzoncina che aveva imparato a memoria ma che non si stancava mai di ascoltare.
Batte ancora per me?
Hermione non poté fare a meno di chiederselo. decisamente che lo voglia omeno che dica quello che vuole lo ha fatto perchè è geloso per proteggere cio che è suo cio che il suo cuore ha riconosciuto come la sua anima gemella e a lei che lentamente il suo vero io inizia a mostrarsi e il cuore a battere
Ora i suoi occhi erano solo pozzi vuoti, oscuri e freddi, terribili come quelli di un demone.
-Non ti ho congedata ancora. Non puoi andartene senza il mio permesso.
Hermione abbassò lo sguardo sul suo polso, scrutando le dita di Draco che si perdevano nella sua pelle come se cerassero di annullarne i confini. Sentì la sua pressione diventare più forte e il sangue bloccarsi nelle vene. Le mani di Draco eranosottili e delicate, grandi e incredibilmente confortanti.Draco usò l’altro braccio per afferrarle la vita e trarla a se come se il suo corpo fosse stato una molla. Hermione respirò a vuoto, provando la sensazione di sentire il suo petto scontrarsi con il proprio, e la pelle confondersi in un calore soffocante, quasi stesse cercando di fondersi per non avere più limiti.Draco la stava guardando nel modo in cui si guarda qualcosa di cui non si può fare a meno, qualcosa che si desidera in un modo così disperato da fare quasi maleCercò di controllare il suo respiro, il battito del suo cuore perché anche quello non poteva sfuggire al loro contatto.
-Tu appartieni a me, mezzosangue- pronunciò quelle parole con una tale dolcezza che più che una minaccia a Hermione parve quasi una dichiarazione. Che ti piaccia o no. Posso fare di te ciò che più mi aggrada, usarti nella maniera che ritengo più opportuna, fare di te il mio passatempo preferito, sfruttare qualsiasi cosa tu mi possa offrire. E alla fine potrei anche liberarmi di te, gettarti nelle acque dell’oceano dopo averti tolto la vita. Nessuno rivendicherebbe la tua morte, il tuo cadavere… nessuno mi ostacolerebbe. Allora, Granger, da quale parte vuoi stare?
a parole a volte continua a marcare la distanza ma poi a gesti l'annulla completamente per poi fare dichiarazioni che sono parecchio compromettenti usando toni non apparentemente adatti a lui che alla sola idea di sapararsi da lei scatta peggio di una molla e non credo che farebbe cio che ha detto o nonn avrebbe organizzato tutto quel casino
Leggi per me, fino a quando non mi addormento.
Rimase sorpresa da quella richiesta e fu certa di non essere stata capace di nasconderlo sul suo viso spaesato. Tirò un sospiro di sollievo Si era addormentato. Restò ad osservare ogni suo piccolo movimento, il modo in cui gonfiava il petto, schiudeva le labbra e muoveva le mani sotto al cuscino. Si sentì sorprendentemente appagata, come se il suo racconto gli fosse servito a regalargli un sonno beato, a fargli distendere le labbra anche quando il buio copriva ogni cosa.
Avrebbe dovuto essere arrabbiata con lui, ma in quel momento ogni sua recriminazione era scomparsa. Ricordò che sua madre le diceva che quando gli uomini dormono mostrano realmente ciò che sono.
Ed Hermione vedeva solo il riflesso di un ragazzo dai capelli biondi e dalla pelle bianca come quella di un angelo.
Sperò che sua madre non si sbagliasse sui sogni prima di crollare sul materasso, sotto le palpebre l’immagine di un amore tormentato.
capitolo bellissimo e cero sua madre non ha sbagliato e dra tra tutti e un otiimo lucifero , infondo un tempo era buono e puro quando era bambino ma poi per rendere fiero il padre ha lasciato che il suo cuore e il suo animo si oscurassero ma non completamente perche un piccolo barlume di luce cè ci vuole solo qualcuno di testardo e dolce coraggioso che riesca a riporetalo alla luce e all'ora accadrà il miroacolo e il diavolo tornerà ad essere un angelo e come lucifero il cui nome significa portatore di luce e aiiuterà il bene a vincere
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