Ho letto questa storia tutta d’un fiato. A mezzanotte e un quarto mi sono detta: va bene, leggo un quarto d’ora, poi finisco domani. E, invece, la narrazione mi ha trasportato in un mondo dal quale non potevo trovare una via d’uscita se non con la conclusione della vicenda. Mi è piaciuta davvero, davvero tanto, ti meriti ampiamente il primo posto in classifica del contest al quale stai partecipando e del quale sono più che onorata di essere il giudice (seppur sostitutivo). La tua storia è una delle più toccanti che io abbia mai letto in vita ( e mi riferisco anche alle storie dei romanzi), senza mai scadere nel melodrammatico e ciò che ti lascia alla fine è una sensazione di grande amarezza. Una amarezza che non mette semplice tristezza, non come quando ti dibatti nel letto e dici “Ma perché il mio personaggio preferito è morto?! Perché ha fatto questo e quest’altro?”. Un puro capriccio, bensì è un’amarezza che adesso, quando mi coricherò per dormire ( finalmente aggiungerei, è tardissimo xD ), mi porterò dietro e mi farà riflettere. La conclusione con la coscienza della gattina è stata meravigliosa, ha chiuso quello che è iniziato con una asettica e mera conversazione quasi, come ti ho detto nella prima recensione, telefonica. E’ una di quelle storie che resta dentro, nel cuore, e fa pensare…

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