Recensioni per
Il male si legge nei suoi occhi.
di Kath_Mary

Questa storia ha ottenuto 65 recensioni.
Positive : 52
Neutre o critiche: 13 (guarda)


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Nuovo recensore
09/07/14, ore 16:28

Sono contenta di vedere che hai abbandonato la macelleria gratuita, ma adesso la storia sta diventando noiosa. Non succede nulla, ci sono solo loro due in quel manicomio? Adesso mi sembra di capire che il regime di isolamento sia finito, come sono i rapporti con gli altri pazienti? E con le infermiere? Questa ragazza segue una terapia o è lasciata completamente a se stessa?
Siamo passati dallo splatter all'appiattimento. Spero che ci sia una svolta nei prossimi capitoli perchè sono ancora convinta che la tua storia abbia del potenziale!

Nuovo recensore
09/07/14, ore 15:30

In sostanza potrei copiare quello che ho scritto nel commento precedente. Anche qui lo schema non cambia.
- Claire si sveglia
- Ammazza e squarta qualcuno
- Va a dormire

Questo capitolo a livello narrativo è leggermente migliorato, anche se ci sono alcune cose che non quadrano. La nipote arriva a casa della nonna, si trova una perfetta estranea davanti e non fa una piega? La scelta dell'arma è interessante, ma il pranzetto a base di fegato mi sa tanto di Hannibal Lecter. Con questo non voglio dire che tu abbia plagiato la storia eh? E' solo che appunto è una scena già vista.

Il mio consiglio è quello di fare una seria revisione, la storia di per se come ti ho già scritto è molto interessante, basta pochissimo per renderla meno ripetitiva

Nuovo recensore
09/07/14, ore 14:52

Mi dispiace molto dire che più vado avanti a leggere più questo racconto diventa solo una sequenza di squartamenti. Ok che Claire è la reincarnazione del male, ma un brutale omicidio in ogni capitolo è troppo. Mancano intreccio, colpi di scena, c'è solo Claire che ammazza tutti quelli che le capitano a tiro e che poi si diverte a fare l'inventario degli organi interni. 
Manca l'ambientazione, la descrizione dei luoghi, anche le scene più cruente sono descritte troppo in fretta.
Visto che sono nove capitoli e io sono solo al quinto spero ancora in un'inversione di tendenza.
 

Nuovo recensore
09/07/14, ore 14:26

Come ho già detto nel commento precedente, ti sei fatta prendere dalla fretta di scrivere. In questo capitolo ho trovato parecchi errori, sia dal punto di vista grammaticale che narrativo, che rischiano di rovinare una storia molto bella e originale.
Te ne elenco alcuni:

Quella mattina mi avviai a scuola prima del solito, non aspettai il bus.
Arrivai a scuola in anticipo come previsto - La parola scuola è ripetuta, la seconda volta potevi ometterla senza per questo compromettere la comprensione del testo

Quando eravamo abbastanza lontani da scuola lo colpii forte - i verbi in questa frase non concordano.

Corsi verso di lei e la spinsi sul divano costringendola a sedersi.
Mi avvicinai al tavolo e presi la forbice, le tirai fuori la lingua con la forza e le diedi un taglio netto, il sangue mi schizzò sul viso, spontaneamente leccai le mie labbra ormai sporche del sangue di quella troia - Una donna adulta, anche se terrorizzata, si lascia torturare così senza reagire? Non è legata, non è immobilizzata e si lascia tranciare la lingua così senza un accenno di lotta? Con qualche riga di descrizione in più la scena sarebbe stata molto più efficace.

Presi l'ago e il cotone e iniziai a cucirle la bocca, - da dove spuntano, non erano tra gli oggetti elencati nella preparazione del delitto.

sentivo l'adrenalina percuotere il mio corpo - percuotere è errato. Il significato è colpire qualcuno violentemente, con le mani o con un oggetto.

se apri più la tua boccaccia - più in questo caso non ci sta, l'espressione più corretta è "se apri ancora la tua boccaccia"

per poi inoltrarmi verso di lui - anche in questo caso il termine è errato.

avevo già avuto il piacere di vederla soffrire mentre torturavo suo figlio, penso bastasse così. - i verbi non concordano

Dopo qualche minuto arrivai a casa , mi sdraiai sul divano e accesi la tv.
Mi addormentai sul divano, non avevo dormito tutta la notte per preparare la mia vendetta. - ha fatto una mattanza, il sangue è schizzato dappertutto e senza cambiarsi o lavarsi va a casa e si addormenta sul divano? Anche in questo caso l'aggiunta di poche righe avrebbe arricchito il testo e reso la lettura più scorrevole.

Scusami se faccio la professorina noiosa, ma il tuo racconto mi piace molto!

Nuovo recensore
09/07/14, ore 10:17

Ok eccomi a recensire il secondo capitolo. La storia continua ad essere molto interessante, originale anche se tratta di un argomento fin troppo trattato. Però il tuo modo di scriverla questa volta non mi ha convinta. Alcuni passaggi sono frettolosi e la costruzione delle frasi a volte traballa un po'.
So cosa vuol dire avere una storia nella testa che scalpita per uscire, però arrivare a precipizio alla scena finale non è mai una buona cosa.
La storia comunque come ti ho già detto mi piace molto, vado subito a leggermi gli altri capitoli!!!

Recensore Junior
16/07/13, ore 22:27

E qua arriva qualche suggerimento in più del precedente.
Oltre a quello già detto nella recensione già fatta sul secondo capitolo, qui mi tocca aggiungerne un'altro dove ti faccio notare chiaramente, in via pratica, perché evitare le precisazioni fuori dai dialoghi è meglio.

"«Bene, bene. Hai paura?»
«Che cosa gli hai fatto?!», mi disse lei impaurita.
«Oh, nulla. Non ancora.», risposi scoppiando in una risata perfida.
«Tu sei pazza.»
«Lo so.»"

Questo è uno dei modi possibili, e come penso noterai anche tu, il dialogo risulta più fluido e piacevole senza quei continui "dissi", "disse".
Inoltre, con tutto il materiale che hai inserito in questo capitolo e tutte le cose che hai fatto fare a Claire, avresti potuto scrivere molto di più: è quasi come tu avessi fatto un elenco puntato delle sue azioni, la maggior parte dei pensieri da te scritti potevano essere elaborati molto di più.

"-Già, i parenti delle persone che vivevano in quella casa hanno rifiutato l'autopsia [...]".
Perché? Non ne trovo il motivo.

Dopotutto questo penserai che sono pesante e che era meglio non linkarmi questa storia, ma scusami, io sono fatta coi piedi e questo è il risultato. Dico queste cose perché penso tu sia brava e possa migliorare molto di più. Hai pure delle buone idee, altrimenti non avrei continuato a leggere.
Continuo, oltre che a essere una persona pignola sono anche estramemente curiosa e sapere cosa combinerà ancora Claire mi interessa.
Ciao!

-Herondale.

Recensore Veterano
10/07/13, ore 18:27

Ciao!
Iniziamo subito a dire che non intendo assolutamente insultarti ne offenderti in questa recensione, ti dico solo ciò che penso nella speranza tu possa migliorarti.
Passando a cose più utili, avrai notato che la recensione è neutra.
Questo perchè, come avevo accennato nel primo capitolo, la storia mi sembra superficiale. Non trasmette l'orrore della scena, la paura, l'eccitazione della ragazza. Almeno, non a me. Questo perchè, a leggere scritto "sentivo la paura" la mia unica reazione è "bene, buon per lei".
Ho anche notato le descrizioni che mancano di spessore, in più spesso riassumi gli eventi allo stremo, fai succedere tutto di fretta, freneticamente. Persino le scene cruente degli omicidi corrono in fretta e sono quelle che occupano più spazio nella storia.
Altro punto, la mancanza di descrizioni dei luoghi. Io non ho idea di come fosse casa sua, nemmeno vagamente. So solo che camera sua è al piano di sopra, ma com'è questa camera? La scuola? 'Sta disgraziata dove vive? In un posto freddo? In un paesino sperduto a caso vicino a un bosco? La casa della vecchietta che ha ucciso, com'è fatta? So che è piccola, ma non so altro. Descrivimi qualcosa!!!
Ma quelli sono dettagli, non ci ho fatto troppo caso, mi sono venuti in mente solo mentre pensavo a perchè non apprezzassi pienamente la storia.
Passando al motivo principale per cui ho messo bandierina neutra, sappi che non mi è proprio piaciuto lo stacco tra terzo e quarto capitolo.
Lasciamo il terzo con lei a casa, con mamma e papà vivi e vegeti, entrambi. Passiamo al quarto e troviamo lei che si sveglia, sembra sia la mattina dopo, poi dici che suo padre è morto, ovviamente l'ha ucciso lei. Lì ho pensato che avresti inserito un flashback in cui spiegavi cos'era successo, anche poco dettagliatamente, giusto un paio di righe in più che mi fanno capire come è successo, quando, perchè. E sua madre? Lei è svanita nell'aria? Scomparsa, come se nulla fosse? Non so nemmeno se la bimba l'ha uccisa. In più, io non ho mai saputo come fosse la casa, ma quella in cui trascorre pochi giorni sembra proprio una catapecchia. Penso non sia casa sua, ma tutto è possibile, tu non mi dici niente. Visto come mamma si è volatilizzata e che nessuno è venuto a cercare nessuno, o sono in un paese di asociali oppure era in una casa abbandonata nel bosco. Ma io non lo so.
Questo mi lascia l'amaro in bocca, rende il tutto tanto superficiale, non mi permette di entrare nella storia. Anche i dialoghi sono scarni e ridotti all'osso. Ad esempio, la vecchietta vede la bimba sconosciuta che si avvicina con un coltello e non parla? non dice niente? Non si spaventa? Indietreggia così, perchè si?
In sostanza, la storia come primo capitolo non era il massimo ma non era nemmeno così brutta, mi era anche piaciuta abbastanza. I capitoli dopo mi hanno leggermente delusa, invece.
La storia è ancora in corso e io on ho nemmeno finito di leggere i capitoli pubblicati, quindi non tutto è perduto. Come si dice, la speranza è l'ultima a morire.
Alla prossima!

Recensore Veterano
04/07/13, ore 00:15

Ciao, eccomi qua, anche qua ci sono degli errori che ti segnalo.


"Dopo qualche istante giusto il tempo di svegliarmi del tutto     un flashback invase la mia mente."
"Dopo qualche istante, appena il tempo di svegliarmi del tutto, un flashback invase la mia mente."
 
 
"Tornai in me dopo qualche minuto e mi alzai inoltrandomi verso la finestrella rotta alla mia sinistra giusto per prendere una boccata d'aria."
"Tornai in me dopo qualche minuto e mi alzai inoltrandomi verso la finestrella rotta alla mia sinistra, per prendere una boccata d'aria."
 
 
 
"-Adesso cosa faccio? dove vado? non posso mica farmi vedere in giro- ripetevo a me stessa. "
""Adesso cosa faccio? Dove vado? Non posso assolutamente farmi vedere in giro"ripetevo a me stessa. "
 
 
"Arrivò la notte, le strade erano deserte e buie, sarei potuta uscire fuori un paio di minuti."
"Giunse la notte.  Le strade erano deserte e buie, sarei potuta uscire per pochi minuti."
 
 
"Avevo bisogno di indumenti puliti e di una felpa scura giusto per non farmi riconoscere."
"Avevo bisogno di indumenti puliti e di una felpa scura per non farmi riconoscere."
 
 
"Entrai all'interno del negozio, presi dei jeans blu notte, una maglia nera con un teschio stampato sopra, una felpa nera con cappuccio molto ampia con su scritto "I'm a devil" e un paio di converse nere."
"Entrai  nel negozio e presi dei jeans blu notte, una maglia nera con un teschio stampato sopra, una felpa nera con cappuccio molto ampia con su scritto "I'm a devil" e un paio di converse nere."
 
 
"Dovevo trovare un'altro tetto da mettermi sulla testa."
"Dovevo trovare un atro tetto da mettere sulla testa."
 
 
"Si fece notte e decisi di mettermi alla ricerca di una nuova abitazione."
"Quando scese lanotte e decisi di mettermi alla ricerca di una nuova abitazione."
 
 
"era abitata da una signora di ottant'anni circa    per cui non sarebbe stato un problema metterla a tacere."
"era abitata da una signora di ottant'anni circa, per cui non sarebbe stato un problema metterla a tacere."
 
 
"Entrai dentro, la signora mi invitò a sedermi e così feci."
"Entrai e la signora mi invitò a sedere, e così feci."
 
 
"e presi il coltello poggiato su di essi,la signora iniziò ad indietreggiare       io le corsi in contro e la pugnalai con forza al cuore."
"e presi il coltello poggiato su di esso, la signora iniziò ad indietreggiare ed io le corsi in contro e la pugnalai con forza al cuore."
 
 
"Una volta aperto     riuscivo a vedere tutti i suoi organi, li strappai con forza ad uno ad uno e iniziai a giocarci."
"Una volta aperto , riuscivo a vedere tutti i suoi organi, li strappai con forza ad uno ad uno e iniziai a giocarci."
 
      
 
"Dopo qualche minuto passato ad osservare ogni particolare dei suoi organi, gli tagliai la gola giusto per continuare la mia "autopsia"."
"Dopo qualche minuto passato ad osservare ogni particolare dei suoi organi, le tagliai la gola unicamente per continuare la mia "autopsia"."
 

"Nonostante avesse già perso molto sangue una volta tagliata la gola il sangue iniziò a schizzarmi sul viso."
Qua c'è un errore concettuale, da un corpo morto il sangue non può uscire a zampilli, perché dopo la morte il sangue si coagula, quindi può solo colare, e in piccola quantità :)




Spero che tu possa migliorare, perché la storia è carina, ma questi errori guastano molto :)
Mi manderesti un altro messaggio quando aggiorni? 
Bacioni :****
Piratessa

Recensore Veterano
03/07/13, ore 16:03

Ed eccomi a leggere l'ultimo capitolo da te pubblicato, anche qui devo segnalarti qualcosa


"Il lunedì che seguiva mi svegliai alle 06:30 come tutti i giorni." sostituisci con seguente
 
 
"Tra centinaia di alunni       oggi i presenti non superavano la decina." nello spazio aggiungi una virgola
 
 
"-Me ne ero dimenticata, mannaggia a me.- risposi io." è un'espressione dialettale, sarebbe meglio rimuoverla
 
 
 
"-Non si uccide un'uomo solo perché ti ferisce.- mi urlò ormai in lacrime." va rimosso l'apostrofo, poiché uomo è maschile



La storia è carina, a parte per questi piccoli errori. Comunque continuerò a seguirla.
Bacioni :****
Piratessa
 
"Mia madre rimase di sasso, le gambe gli tremavano come foglie."

 

Recensore Veterano
03/07/13, ore 15:54

Un bel capitolo, ma ci sono erroretti anche qua


"Quella mattina mi avviai a scuola più presto del solito, non aspettai il bus." sostituisci con prima
 
 
"Un ragazzino minuto sputa sentenze, occhi neri come la pece, capelli castano scuro, era Tommy Lo Bianco." alla virgola sostituisci i due punti
 
 
"Le sue parole tornarono nuovamente nella mia testa "mia madre dice che sei il diavolo.- mi aveva detto qualche giorno prima."  quella frase può essere eliminata
 
 
"Arrivai sul retro di casa sua ed entrai dentro" il 'dentro' è errato
 
 
"Il suo sangue iniziò a schizzare da tutte le parti, le pareti color panna sgocciolavano di rosso." sostituisci con su e gocciolavano
 
 
 
"-Si mamma, lo hanno detto al telegiornale poco prima che mi addormentassi.- dissi io seria."  va sostituito con
 

Adesso vado a leggere il prossimo capitolo.
Bacioni :****
Piratessa
 

Recensore Veterano
03/07/13, ore 15:34

Bello anche questo capitolo, macabro al punto giusto. Ci sono degli errori che ti segnalo :)

"visto che nella mia scuola c'è ne stanno parecchi."  va sostituito con ce 
 
"notai un ragazzo che mi guardava, alto, magro, capelli scuri, occhi color ghiaccio, un bel ragazzo, aveva una quindicina di anni. "  in questa è sbagliata la punteggiatura: notai un ragazzo che mi guardava: alto, magro, capelli scuri, occhi color ghiaccio; un bel ragazzo, aveva una quindicina di anni.
 
 
"Le ore passavano e si fece tardi, andai a dormire."  il tempo verbale corretto è passarono
 
"-Si.. e allora? non abitava mica lontano da li.- dissi innervosita." sostituiscili con e


Scusa se mi sono permessa di correggerti, adesso vado a leggere il prossimo capitolo.
Bacioni :****
Piratessa

Recensore Veterano
03/07/13, ore 15:22

Bel capitolo, mi è dispiaciuto molto per la scena del gatto, poverino :( 
Comunque la storia è molto carina, l'ho aggiunta alle seguite :)
Adesso vado a leggere il secondo capitolo. 
Bacioni :*****
Piratessa

Recensore Veterano
29/06/13, ore 12:05

Ciao :)
Come primo capitolo è molto carino, anche se manca quel qualcosa che lo faccia diventare bello.

Non si capisce perché la gente abbia paura di una bambina di undici/dodici anni, ne ha così paura che non la guarda e non parla con lei. Però andrà a scuola, e lì? Mi piacerebbe sapere cosa succede quando la protagonosta e gli altri sono "costretti a stare nella stessa stanza per svariato tempo.

"Non fu ne il primo ne l'ultimo."
Non fu né il primo né l'ultimo.

"Ricordo che mi urlo contro"
Urlò.

"per una ragazzina di 11 anni"
Per una ragazzina di undici anni.

"mi avvicinai lentamente a lei, finsi un'abbraccio e le infilzai nel collo uno di quei strani aggeggi che lei usava per fare l'uncinetto"
Non si può infilare l'unicinetto nel collo di una persona, a meno che non si abbia molta forza, anche perché, la punta dell'unicino dell'uncinetto non è una vera punta, lo so perché faccio qualcosina all'uncinetto.
Un ferro da maglia andrebbe meglio, la punta c'è, e poi ricordo che in una puntata di C.S.I una moriva a causa di un ferro da maglia conficcato da qulache parte.
Se buchi il collo, prendendo la arteria carotidea, il sangue schiza ovunque.
Oltre a essere un piccolo "diavoletto" la protagonita è intelligente, sa cosa far sparire per non essere accusata di omicidio volontario. Fa sparire l'arma del delitto e pulisce tuto il sangue.
La polizia che dice "è stato un malvivente, non "mal vivente" come hai scrito te, è un po'... stupida? Superficiale?
In questi casi si chiama la Scientifica!
Anche se è una storia inventata ci vuole un po' di realismo :)