Perché sto recensendo? Beh, perché ne ho voglia. Perché ne ho voglia? Non lo so, lol.
Credo di aver scelto di cominciare da questa attratta dal titolo, in quanto mi sembrava strano appigliarsi agli animali pur essendo nel mondo dei Pokémon, ma sì, ha perfettamente senso. In poche parole sei riuscita a descrivere un bello scenario angst, che magari nei videogiochi - pff, figuriamoci se metterebbero mai una cosa così realista - non verrebbe mai messo, ma la vita va avanti, le persone cambiano e si modernizzano. Nel manga, forse, potrebbero mettere un "disastro" simile, ma ne dubito, anche perché ormai tutti si sono dimenticati delle regioni vecchie. Cosa staranno facendo i nostri amati personaggi? Blue si sarà sposata con Silver, Green, Red o Gold? Non lo sapremo mai, quindi non sapremo mai nemmeno se Ebanopoli è intatta o la stanno "avvelenando" - tanto per citare un termine del testo -, sigh.
Se dovessi iniziare ad elencare i minuscolissimi - e stupidissimi - errori - cioè, quelli che io considero tali, e credo tu abbia imparato quanto sia alta la mia paranoia (peggio di Silver tra un po') - penso non sarebbe carino, per cui non lo farò, tanto non hanno importanza. XD Conta il contenuto, e questo era un contenuto davvero bello, nonostante sia di qualche anno fa! <3
Chiudo così.
Bye!
-H.H.-

In effetti è un po' la storia di chi vede il proprio paese crescere e perdere di genuinità. È un po' triste come scenario, ma bisogna calcolare che per quanto affascinante sia l'avvenimento, in questo contesto sarebbe molto difficile. Insomma, nel mondo dei Pokémon i draghi sono sempre stati i rompimazzo di tutti quanti, almeno fino a quando il nuovo tipo fata con lustrini e roba da checche mi farà ricredere in maniera raccapricciante. Non ti parlo nemmeno di grammatica, perchè non c'è nessun errore nè ortografico nè grammaticale. Sarebbe bello però leggere una storia su questa base. Sandra abbandonerebbe, per esempio, Ebanopoli, e si trasferisce, dico una stupidaggine, a Kanto, dal cugino.
Ad ogni modo senza farlo apposta (o almeno credo) hai centrato il punto di questi tempi.
Almeno per me. Io sono un ragazzo di ventun anni, e vivo a Napoli, una città profondamente radicata nelle tradizioni. Il mio modus vivendi, naturalmente, non è come quello dei miei nonni, sarebbe strano altrimenti, ma sono stato cresciuto in maniera genuina. Vedere dei bambini di sette anni, con il telefono in mano a parlare di argomenti fuori luogo per la loro età, quale procreazione e stupidaggini varie, mi porta ad urlare compulsivamente. Cioè, alla loro età io giocavo a nascondino con i miei amici...
La tradizione sta sparendo. Speriamo solo che Sandra e Lance la mantengano viva. In qualche modo, almeno...

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