Ciao ^^
Per caso mi sono capitate queste tre drabble davanti gli occhi e ho deciso di leggerle, giusto perché i gemelli sono due dei (pochi) personaggi che davvero mi sono piaciuti in Harry Potter.
Devo però dire che, nonostante abbia trovato carina la scelta degli attimi da raccontare, le drabble non li esauriscano completamente. Le ho trovate monche, come se a tutte e tre mancassero qualcosa, come se fossero parti di racconti più lunghi che però non esistono. Messi così, nonostante le intenzioni, non trasmettono alcuna emozione.
Poi, una cosa che a livello di gusto personale proprio non sono riuscita a farmi piacere, neanche tentando di passarci sopra è stata la parte in cui nella terza drabble scrivi:
"«Di una ragazza, vero?».
«Certo, papà!» replica con disapprovazione. "
Quel termine "disapprovazione" non mi è proprio sceso giù, come se Alexander sottintendesse che l'innamorarsi di un ragazzo potrebbe essere chissà che sciagura. Ma forse qui sono io che esagero, eh ^^''
Ho notato che fai molta attenzione all'impaginazione della storia e mi rammarica non aver trovato una cosa fondamentale perché la grafica fosse perfetta, ovvero il rientro ad inizio paragrafo. Non lo usa quasi nessuno, io stessa ho iniziato ad usarlo dopo aver fatto la tesi, e quindi mi sento di consigliartelo in modo da migliorare ancora di più l'impaginazione.
Ultima cosa e poi la smetto di rompere, giuro: le note d'autore. Francamente le ho trovate eccessive. Spiegare parola per parola le tue drabble, manco si trattasse delle antologie scolastiche, non ha proprio senso, sta al lettore capire ciò che sta leggendo e cogliere gli eventuali riferimenti. Le spiegazioni (che in lunghezza superano le drabble stesse) a livello linguistico/stilistico/retorico le trovo un po' ridicole, ecco, sembra che tu implicitamente pensi che la gente non sia in grado di capire ciò che legge (o che tu pensi che ciò che scrivi sia troppo contorto per essere capito).
Scusa se sono stata un po' severa, spero che questa recensione possa aiutarti in qualche modo.
Un bacio,
Aika. |
