Ciao! :)
Innanzitutto, grazie per avermi citata: le tue storie mi piacciono molto, per me leggerle e recensirle è un piacere! E poi, se non ci si sostiene tra fanwriter... :)
Questo capitolo è, finora, il mio preferito: grazie alla tua scrittura fluida ed elegante sono riuscita a immedesimarmi nei personaggi, percependo le loro ansie, inquietudini, la loro - diversa, eppure così simile - sofferenza.
Da una parte Emma e quella sua corazza di gelo che, lentamente, viene meno: si scioglie perché ora conosce la verità, per la prima volta sa di appartenere a qualcosa, che però trova più grande di lei, che la spaventa e la intimorisce. Ha vissuto esperienze inimmaginabili e, appunto, quelle poche certezze che aveva si stanno sgretolando - complimenti per la figura retorica usata! :)
Dall'altra parte c'è Gold, questa volta colto in un momento di debolezza estrema: perché ha ritrovato il figlio, ma il rapporto con lui è, naturalmente complesso, intessuto di parole dette e non dette, accuse e pentimenti, e perché l'unica persona che l'ha amato incondizionatamente, anche quando lui credeva di essere di essere un mostro, ha perso se stessa.
Hai descritto l'uomo in modo magistrale: dalle sue parole, dai suoi gesti, trasuda una grande malinconia, una sofferenza quasi mai esteriorizzata, ma sempre latente. "«Comunque no. A volte porta all’autodistruzione ma… no» disse, per poi tornare a voltarsi, distrattamente. " : meravigliosa frase, hai espresso in poche parole quella speranza che, silenziosa ma strenua, ancora alberga nel suo animo.
In conclusione, davvero brava! Grazie per averci regalato questo bel momento GoldenSwan!
A presto, spero! :):*
Euridice100 |