Ciao. :))
Per quel che riguarda l’intera storia – personalmente – mi è piaciuta molto: con uno stile delicato ed accurato sei riuscita a descrivere una realtà presente non soltanto nel mondo delle fiabe ma anche in un passato – in fondo – non così distante da noi.
Da una parte hai posto una bambina orgogliosa, testarda e, come vuole la sua età, avvolta in un’aura d’ingenuità; mentre dall’altro una donna forte, tenace, forse un po’ burbera, che si è affezionata ed, in seguito, anche posta come obbiettivo quello di aiutare Belle e di, come marcato in questo ultimo capitolo, salvando la piccola dalla solitudine e cercando di allietare il suo destino di moglie e madre. In sostanza, ho apprezzato molto il collegamento che hai creato fra realtà e fantasia; il modo in cui hai trattato di temi come la discriminazione verso le donne, del loro ruolo nella storia inserendo anche – semplicemente mediante qualche frase – la differenza fra i vari ceti sociali.
Credo che, a parte la caratterizzazione eccellente e lo stile impeccabile, a valorizzare questa storia – anche da un punto di vista cultuale – siano questi particolari appena accennati ma non difficili da cogliere.
Adesso però passiamo al capitolo.
È – a mio parere – quello più carico di tenerezza diluita con un po’ di tristezza che non guasta mai. Tristezza, appunto, per la consapevolezza che si porta dentro Laertina e tenerezza per la bambina. Graditissimo e, da parte tua, inserito con maestria, il riferimento a Rumpel. L’idea di farle leggere quella fiaba è un tocco di classe, assolutamente da lei anche il fatto che sia uscita vittoriosa da questa sua “piccola” impresa per tempo.
Inoltre, sei riuscita ad esprimere magistralmente le emozioni della balia ed a rendere la scena descritta assolutamente vivida.
Interessante ed anche accurato da un punto di vista introspettivo anche il tratto in cui Belle prende coscienza del cambiamento che è avvenuto in lei; l’ho trovato impregno, in qualche modo, di speranza.
“Laertia ha dato a Belle lo strumento per non essere mai più sola”.
È stata una delle frasi che mi ha colpita maggiormente e vi aggiungerei anche che la donna l’ha resa libera, libera come solo il sapere può fare.
Insomma, complimenti per questa meraviglia; breve ma intensa.
Un bacio,
Dream. |