Ciao!
Premessa n. 1: per me Karl non potrà mai avere una relazione con un uomo né fare il farfallone con le donne (significherebbe rivoluzionare l'immagine che me ne ero fatta da ragazzina, sarebbe come se finisse il mondo: il mio K. è rigorosamente etero e serissimo nella sua vita sentimentale, l'ho sempre visto molto tedescamente affidabile anche sotto questo punto di vista). Genzo può fare quello che gli pare, ma Karl no :-) Premessa n. 2: per me Karl non sarà mai l'ambizioso che dimentica tutto per la carriera e non riconosce più gli amici quando li incontra. Detto questo, il tuo Genzo disperato per amore è molto tenero, con queste sue virate sullo sfigato (piove sempre non appena hai lavato la macchina), che però riescono a stemperarsi nell'ironia (vedi alla fine quando sente arrivare la prima goccia di pioggia e dice "ve lo avevo detto"). E soprattutto è così dolce quando rievoca il passato, sia le cose belle che gli episodi dolorosi. Mi piace soprattutto l'accoratezza con cui ricorda i momenti di intimità e di passione, e questo legame così fortemente fisico che ha con K. anche nel ricordo (che bella la descrizione degli occhi e dei capelli di K.! e di come cerca le coccole e il calore del corpo di G... e poi il particolare delle ore trascorse davanti alla tv con i pop corn, avvolti nello stesso plaid: che coppietta carina!) Certo, l'immagine che restituisci di Genzo è molto diversa da quella tutta d'un pezzo che siamo abituati ad avere di lui, ma in certo qual modo è decisamente in sintonia con il personaggio (che non mostra mai i suoi sentimenti, è strafottente, orgoglioso e anche pronto alla rissa, ma in realtà riesce a provare emozioni molto profonde ed è anche molto vulnerabile)...
A presto,
Ae. (Recensione modificata il 18/09/2013 - 02:53 pm) (Recensione modificata il 18/09/2013 - 03:03 pm) (Recensione modificata il 18/09/2013 - 03:13 pm) (Recensione modificata il 18/09/2013 - 03:28 pm) |