Ehila!
Ho letto la tua recensione e quindi, per curiosità, ho deciso di dare un'occhiatina alle tue opere.
Quindi eccomi qui, a recensire la tua oneshoot (piccolo appunto, a occhio e croce le parole non mi sembrano più di cinquecento, quindi cambierei con flashfiction)...
Sono molto sorpresa, perchè non ho mai letto molte fanfic sul Mondo Emerso, ci cui tra l'altro, almeno per la prima saga, sono una grandissima fan.
Non so perchè, forse non è una serie molto conosciuta, fatto sta che non si trova molto e quello che si trova spesso e volentieri non è tutto sto' gran che...
Ciò tuttavia non vale per la tua storia.
Bellissima OS, davvero.
Mi sono sempre chiesta cosa provasse la nostra amatissima Nihal sul campo di battaglia, e devo dire che qui hai saputo rendere davvero bene e in modo parecchio conciso quelli che dovevano essere i suoi pensieri.
Cosa non facile, per altro, visto che trattare un argomento delicato come la sete di sangue non è certo semplice, sopratutto senza far sembrare il protagonista un pazzo sanguinario.
La tua decisione di concentrarti sul suo senso di libertà è stata quindi, almeno a parer mio, davvero molto azzeccata!
Sé onr sverdar sitja hvass
Teoth

Scrivi bene, bella la metafora ma un po' banale la definizione della spada come arto del guerriero. Perchè non provi a scrivere qualcosa di più lungo, sono certa che tu ne abbia le capacità!

Ciao, ottimo lavoro! Anch'io adoro il personaggio di Nihal, è forte proprio come piace a me! Eh, si... il tuo lavoro mi ha convinto! Ed hai scelto la metafora giusta per esprimere come Nihal si sentisse al momento della battaglia, lei è esattamente con un mare in tempesta, solo Ido e Sennar riescono a placarla! Complimenti! Spero che tu scriva qualcos'altro su questo ciclo. Ciao Taila ^____^

Molto bella questa ficcy! A parer mio esprime molto bene quelli che potevano esser stati i pensieri e i sentimenti di Nihal quando era convinta che contava solo combattere. In sosanza, un ottimo lavoro! Baci.