Ringrazio gentilmente Alighieri per il titolo e per essermi finito tra i piedi in un momento appropriato. Qui sotto mi dicono che devo scrivere di cosa parla la mia poesia e quindi: parla di me ora. Spero di aver adempiuto ai miei obblighi per l'introduzione.

Non è che io possa fare una grande introduzione a una poesia di venti parole, abbiate pazienza - se mettessi una citazione probabilmente la esaurirei tutta. Tanto più che questi versi parlano solo di un istante, uno di quelli in cui ci si vorrebbe racchiudere per il resto dei giorni, ma pur sempre un solo istante. Insomma dopo sei anni su EFP faccio ancora pena in queste cose, è stato appurato.

Cose che si scrivono quando si farebbe meglio a studiare per la simulazione di terza prova. Ogni riferimento ad amanti euripidei, titani eschilei, tirannicidi ateniesi, poeti marchigiani e baffuti filosofi germanici realmente esistiti è puramente intenzionale.

Brevi versi di commiato per qualcuno che se n'è andato troppo presto e che probabilmente da me non se li sarebbe mai aspettati. Spero che si spieghi da sola.
Vi ringrazio in anticipo se avrete voglia di leggerla e di commentare, apprezzo molto le vostre parole.

Pochi versi per esprimere lo sconforto di questi giorni, ovvero il combattimento tra la mia vena poetica e le responsabilità concrete. Spero che dopo questa frase non siate fuggiti tutti a gambe levate ^^" Spero di cuore che possa piacere a qualcuno!

Cosa scrivere qui: uno dei drammi dell'uomo moderno, ve lo dico io. Embé, mi appello al diritto di non descrivere ma di citare, e di anticiparvi così il 21,43% dei miei versi :)
"[...] Mio popolo, abbandona questo mirto!
Sentieri e polvere di stelle nuove
S’affaccian sulle gote della luce [...]"

Come al solito, è problematico scegliere una citazione in un testo di 21 parole... Ma dico a te, o lettore che vaghi ramingo per questi lidi, non lasciarti scoraggiare da questa brutta introduzione di un'autrice poco fantasiosa, se clicchi potresti perfino trovare qualcosa che ti interessa! Ma devo scrivere anche di cosa parla e no, non parla solo di "espressioni". Parla anche di neve, di notti e di noi, un noi che potete intendere un po' come volete, dall'umanità a voi stessi e tutto ciò che ci passa in mezzo. Bon, come sempre ci ho provato, speriamo che almeno qualcuno sia rimasto! ^^"

Una dei rari miei scritti che superano le cinquanta parole... Verso libero, pensieri affiorati durante un pomeriggio piovoso, e non saprei esattamente che altro dire.
"Nei canti di pioggia
fuggiamo indistinti
caliamo il sipario
bagnato del cielo
corriamo al riparo
tra i volti rapiti
e carte bagnate
di ben altre piogge [...]"

"Non hai idee? Cita una o più frasi significative del tuo testo." Non ringrazierò mai abbastanza EFP, che salva sempre in corner noi, poveri utenti che non sanno che diamine scrivere in un'introduzione!
... Tra gatti e abbaini
Urleremo alla luna
L'amore e la gloria...

Verso libero, poche righe per descrivere uno dei miei momenti preferiti. Tra l'altro, oggi è il mio compleanno, quindi quale miglior regalo di una visita/recensione, anche critica? Anche un commentino piccino picciò? *occhioni* ... Sì, vabbeh, un altro tentativo fallito, mi rendo conto _ _||| Ma spero che qualche coraggioso si avventuri per queste mie pagine comunque ^ ^
"piume di suoni
in sempiterne notti..."

Prima di tutto, so che non è una drabble, ma non so che fare °° Suvvia, mi merito un applauso per questo tentativo di usare il nuovo form! XD Ma tornando a noi, questa poesia è nata nel cuore della notte, in fretta, e visto che sono pessima nelle introduzioni vi lascio una citazione:
"[...] come farfalle
di notte alle stelle sperdute
danzano valzer antichi
in gorghi infiniti [...]"