Recensioni per
Back to the past
di h o r o

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/03/14, ore 11:07

Ciao, h o r o, mi chiamo Andy Black, e scrivo di Pokémon.
Madonna mia, che bella storia! Un po' triste, però. Cioè, Pikachu è morto, Oak sta per morire, la madre è ormai anziana...
C'è molta malinconia in quello che scrivi.
Comunque ottimo lavoro. Non ho trovato nessun errore ortografico, e credo tu abbia un ottimo stile di scrittura, molto fluido.
Ho letto tutto d'un fiato, e per me questo è una cosa importante, dato che la mia soglia di concentrazione è come quella di un cane che vede una pallina rimbalzare accanto a lui.
Ad ogni modo hai caratterizzato bene Rosso. Lo reputo il Rosso del videgioco, di poche parole, anzi, quasi nessuna parola. Nella fan fiction giustamente hai dovuto farlo parlare, ed è stata emozionantissima la parte in cui parla con Oak. Ti cito il pezzo che mi ha commosso di più:

“Allora, come va con il pokedex?”
Rosso non capì. Aveva completato il pokedex tanti anni fa, Oak lo sapeva.
“Sai, alcuni pokemon possono cambiare forma tramite l'evoluzione”
“Ehm, professore, lo so...”
Oak parve sorpreso. “Davvero? E come sta il mio Pikachu?”
Rosso avvertì qualcosa rompersi dentro di sé. Oak stava... Oak non...
“Sta bene, professore. Proprio ieri abbiamo battuto Brock, il primo capopalestra” sorrise ricordando come era stato vincere la sua prima medaglia insieme a Pikachu.
Malinconia, una vecchia amica che incontrava ogni volta che ripensava al passato.
Il vecchio annuì soddisfatto. “Eccellente! Il prossimo passo ora è la medaglia di Celestopoli. Ricordo ancora quando ero giovane! Adesso forse non si direbbe, ma un tempo ero un allenatore capace”
Rosso parlò, la voce calma e gentile: “Temo di dover andare ora, professore. La terrò informata sul completamento del pokedex”
Oak annuì serio. “Fallo, ragazzo mio. Non dimenticare di cercare pokémon nell'erba alta”
“Lo farò, signore” e uscì.

Davvero complimenti. Non so se mi sarei comportato nello stesso modo, forse avrei rivangato tutte le mie fatiche per completare l'enciclopedia Pokémon tascabile che mi consegnò anni e anni prima, e quindi avrei voluto vedere la fierezza sul suo volto per aver visto la sua commissione compiuta.
Boh, chi lo sa?
Ad ogni modo profondissima, una delle storie più belle che abbia mai letto.
Finisce nelle preferite =)

Recensore Master
23/10/13, ore 20:24

Il titolo, sulle prime, non m'ispirava affatto. Non so nemmeno perché ho aperto la tua fic. Eppure, raramente mi sono pentita meno di averlo fatto!
One shot fluida, ben scritta, commovente senza mai - e questo è qualcosa che purtroppo troppo spesso manca su questo fandom- risultare melodrammatica o melensa. Mi piace molto questo Rosso, profondamente umano ma ancora forte e incrollabile, troppo forte, forse suo malgrado, persino per fermarsi!
Complimenti, mi è piaciuta moltissimo e l'ho aggiunta alle preferite. Un bacio!
Afaneia :)

Recensore Master
20/10/13, ore 20:25

W-wow. Questa Fan Fiction è semplicemente bellissima, ti stimo, ti amo! E'... formidabile. Ma, aspetta, non mi sono ancora presentata: io sono Ale, felice di fare la tua conoscenza. Più che felice, diavolo! Preparati ad un papiro sorella/fratello mia/o! non so se sei maschio o femmina ma credo femmina quindi ti do del "lei"; non rimanerci male se sei un maschio. Inoltre devo anche darti il più caloroso benvenuto nel Fandom Pokémon, visto che è la prima storia che scrivi su questo anime sì, sono una solker di profili (?). 
Inizio col dirti che ti do una verde totale, piena, non so nemmeno come dire, cavolo! No, seriamente, partiamo come la recensione: l'idea in sé è molto, molto originale. Non avevo mai avuto il piacere di leggere una storia in cui ci fosse il Professor Oak ed il "futuro" di Red in generale - sebbene io stessa ci avessi pensato, guardando un'immagine su Zerochan. La scena in sé è raccontata benissimo: inizi la storia con le emozioni di Red {non Rosso, please} in primo piano - descritte d'incanto, tra le altre cose - ed i suoi sentimenti sui vari cambiamenti che il luogo ha subito. Eh, sì Red: sei stato troppo lontano da me la tua città. Ma, a parte Red che è sempre il solito, l'idea di inscenare una città del genere molto tempo dopo è incantevole, è aMMore. Insomma, non faccio fatica ad immaginare il nostro bel corvino che, dopo tante avventure, se ne torna per un po' nella sua città natale, a respirare l'aria di casa. La mamma è sempre pucciosa - a proposito: dovresti aggiungere anche "Altri" nei personaggi, sia per Charizard che per la madre - e lui si vede che è maturato. Red è sempre stata una persona molto egocentrica ma anche razionale: l'egocentrismo, almeno per una parte, l'ha perso nella maturità ma il secondo no. Quindi, prima che me ne dimentichi, Red è IC. Sì, perché tutti gli aspetti del suo carattere li hai colti alla perfezione: sarcasmo - seppur in minime dosi -, comprensività, razionalismo, gentilezzaTutti. Forse solo l'ingenuità è meno presente, sarà per la crescita. Poi, andiamo al Professor Oak: non fatico a credere che il nostro piccolo e puccio Professore non voglia stare alle regole imposte dai dottori, lui è un animo libero. LUI E' IL PROFESSOR POKE'MON! Quindi, tanto di cappello dear. Tornando alla trama: prima di tutto consideriamo che il fatto che Red voglia tornare a casa significa "raffigurare" una certa nostalgia, seppur minima; un qualcosa che solo casa tua ti può dare e, vedendola cambiata, sei sia felice perché, in ogni caso, ci sei ma sei anche triste perché la vorresti sempre uguale. Quindi, hai colto nel segno. Poi, forse l'andare solo dalla madre è anche indice di non volere festività ed acclamazioni che avrebbe ricevuto se ci fosse stata tutta quella gente. Quindi, torniamo al fatto che Red volesse soltanto un posto dove tornare ad essere se stesso, solo se stesso, e non il Campione. Per ciò che è successo al Professore ti odio e ti stimo allo stesso tempo: è triste vederlo in quelle condizioni, è triste davvero. Ma, pensandoci, è anche bello vedere che Samuel dica a lui la parte migliore della sua vita. Come dire, si ricorda e "chiede" cose riguardanti la parte della sua vita che ritiene migliore, quindi la parte in cui da Pokédex e Pokémon agli Allenatori. Wow... La parte finale con Pikachu mi ha dato il colpo di grazia: insomma, lui torna lì perché sa di aver messo il suo amico giallo al sicuro e vuole parlare un po' con lui. Seppure... NO, NON VOGLIO DIRLO! Quindi, tralasciamo. u.u
Vorrei solo dirti che, però, nonostante i colpi di scena e le emozioni che questa storia riesce a darti tutte insieme - perché, davvero, non ho parole per quello che sai suscitare attraverso questa storia - ci sono alcuni errore che tengo a segnalarti: "[...] come il Kanto appariva cambiato: " so bene che nel Giappone si dice "Nel Kanto", usando il maschile, ma nell'universo Pokémon si scrive: "[...] come Kanto appariva cambiata". Poi: "strada," al posto di quella virgola ci vuole il punto e virgola. "allenatori", così come "pokémon", "professore", "capopalestra" e "pokéball", si scrive con la maiuscola. "famigliare" ah, ah, ah! *ammonisce*, si scrive "familiare". 
Il lessico da te usato è qualcosa di meraviglioso, riesce completamente a spedirti a tutta forza all'interno della storia. C'è una narrazione veloce, concisa, ma allo stesso tempo molto precisa quando occorre. Sai quando e come descrivere per bene qualcosa e non è da tutti. 
“Sono felice di vederti, Pikachu” disse Rosso, gli occhi lucidi e un sorriso sincero sul viso. “Ho un sacco di cose da raccontarti”
 Anche se non poteva vedere il piccolo topo giallo che danzava nel vento della sera attorno a lui, il suo cuore sembrava sapere che c'era.
 " *soffia il naso* oddio... questa è senza ombra di dubbio la parte migliore della Fan Fiction, quella più ad effetto! E' bellissima! Assieme a quella del piccolo, caro, puccio Professore. 
Detto questo ti porgo i miei complimenti! Alla prossima! - si spera. 
Ale