Rebecca, non osare insultare Vato, chiaro?
E' il mio preferito del team Mustang, ora lo sai.
Bene, essendo questa storia di dimensioni considerevoli, ho deciso di recensire ogni cinque capitoli.
Partiamo col dire che le ambientazioni sono credibili e in perfetto stile FMA, quindi tanto di cappello: secondariamente, complimenti per i ritratti familiari che hai tratteggiato. Se sappiamo appena qualcosa delle famiglie di Roy e Riza (e giusto un accenno sull'attività di magazzinieri dei genitori di Jean), non si può dire lo stesso degli altri membri del (futuro) team: in particolar modo mi ha colpito la situazione familiare di Heymas. Henry è tanto somigliante nei tratti quanto distante caratterialmente rispetto al fratello maggiore; potrebbe essere alquanto azzardato come paragone, ma vi ho scorto un pizzico di Thor e Loki, quindi mettiti il cuore in pace, io li vedrò in questo modo. u.u
Janet è fantastica! E spero con tutto il cuore che si fidanzi davvero con Heymas perché, lasciatelo dire, rubano la scena a Roy e Riza! Quei due dovrebbero imparare dalla biondina treccioluta invece di continuare con le loro frecciatine sempiterne (epilogo del manga, mi senti?), e poi abbiamo già la benedizione di Jean, quindi fiori d'arancio e figli maschi e rossi.
Passiamo ora a Kain e Vato.
Bellissimo il rapporto che hai fatto instaurare fra i due, al momento è quello che preferisco, sia perché si vede che per Kain nutri un amore viscerale (un po' come il mio, solo che a differenza tua gli faccio passare le pene dell'inferno), sia perché STRA-ADORO Vato, sia qui che nella sua controparte ufficiale in divisa blu. Interessante l'incontro casuale che Kain ha con i suoi futuri colleghi di lavoro, una sorta di deja-vu che non può non farmi sorridere pensando a come in un futuro molto remoto si evolveranno le cose.
E dulcis in fundo parliamo di Roy (che ne frattempo si sta disperando perché non è il mio preferito della storia) e Riza.
Cosa dire di loro, di certo il loro passato, così come il loro rapporto, è oscuro, ammantato di mistero. Entrambi danno quel tocco malizioso in una storia dove i ragazzini la fanno da padrone, e con loro le preoccupazioni tipiche di un gruppo di adolescenti che di tutto si preoccupa fuorché di argomenti spinosi come il sesso, ma questo non vale per loro due: perché in qualche modo hanno perso la loro innocenza dal momento in cui sono venuti al mondo, le loro "famiglie" hanno fatto sì che maturassero più in fretta rispetto ai loro coetanei, per quanto riguarda certi argomenti. Mi sono sempre chiesta quale fosse la funzione del bar (nell'anime è definito bar, bah) di Madame Christmas, troppo pulito per essere un postribolo (visto che, credo, in qualche modo comprometterebbe la reputazione del Colonnello), ma anche troppo losco per essere definito un semplice locale. Non so, è come se la Arakawa avesse voluto spingersi oltre il bollino giallo senza però riuscirci. E questo lo scorgo anche nel rapporto (?) strano e alienante che vi è tra Riza e il padre. Mi ha sempre incuriosito il modo con cui quest'ultimo tatuerà la schiena della figlia, così come le conseguenze che ne verranno in futuro. In qualche modo è come se fossero macchiati dell'onta di "peccatori" pur senza aver commesso nessun crimine, per il momento. L'aria arrogante di Roy e il tentativo di Riza di nascondere le condizioni familiari ne sono la dimostrazione.
Oddeo, penso di aver scritto una recensione lunghissima, ma d'altronde ho dovuto essere sintetica visto che sono stati cinque capitoli abbastanza corposi. Spero di non aver delirato troppo.
Cheers. |