Ci ho messo molto più del previsto (e di quanto avrei voluto), ma alla fine ce l’ho fatta a portare a termine la lettura! *posa eroica*
Il commento ufficioso è “aw” *mare di faccine sbrillucciose allegate* Questa storia ha soddisfatto in pieno la mia voglia (matta) di Frodino, offrendo una versione del pairing che m’è piaciuta da morire e che rispecchia moltissimo il modo in cui me lo figuro, quindi non posso far altro che complimentarmi, ringraziarti ed emettere versetti fangherlosi ** Ho amato molto la complicità che li ha uniti in queste pagine, condita di contrasti e disaccordi (che sono indispensabili, in un rapporto, e che diventano inevitabili quando in gioco ci sono personalità forti ed autorevoli come quelle di Frigga e Odino) ma anche di desiderio e tenerezza (a questo proposito, m’è piaciuta particolarmente la scena in cui Frigga si reca da Odino dopo la nascita di Thor, contravvenendo ai suoi ordini **): una coppia vera, ‘normale’ a scapito dei ruoli ingombranti che entrambi rivestono, che vive i suoi alti e i suoi bassi senza esserne scalfita.
La preveggenza è, a mio avviso, una delle chiave di lettura più valide (e suggestive) per raccontare il personaggio di Frigga: ho trovato molto bello ed originale il modo in cui l’hai sfruttata. Mi riferisco, in maniera particolare, al sogno premonitore relativo alla ferita inferta a Odino e all’arrivo di Loki. Splendida anche la trovata di Frigga che, grazie alla magia, irrompe ‘virtualmente’ sul campo di battaglia, arrivando in soccorso del suo sposo. Ultima nota di merito per la malinconia che impregna i pensieri di Odino mentre contempla il corpo della defunta consorte; sono molto in linea con quanto mostrato dal film e mi hanno colpita molto, per la loro tristezza discreta ma sentita, tangibile.
Tantissimi complimenti e grazie! |
