Bella ed intensa questa storia soprattutto perchè è piena di quello che gli italiani non hanno poi in gran quantità, ossia la capacità di memoria, di ricordo. Specialmente quando si parla degli anni 70, dei cosìdetti "anni di piombo", si tende a non parlare, a non spiegare, non ricordare. Non ricordare le innumerevoli vittime di ogni età, ideologia, appartenenza politica. Da Aldo Moro ed i delitti politici, a Peppino Impastato ucciso per la sua sete di libetà, a Giorgiana Masi, fino a tutti i ragazzi e ragazze che sono stati uccisi dai loro stessi coetanei solo perchè si trovavano dall'"altra parte" della barricata. Spiegare a noi ragazzi cosa sono stati quegli anni è il modo migliore per capire, secondo me, e di conseguenza evitare che quelle esperienze si ripetano. Perchè se ribellione e protesta sono a volte segno di una volontà al cambiamento, bisogna anche guardare a come questo cambiamento vuole avvenire.
Il meglio che possiamo fare per queste giovanissime vittime è ricordarle; non c'è modo migliore per far rivivere la loro esperienza e soprattutto farla comprendere.