Ciao. Dico subito che il titolo e la brevità della storia mi hanno attirato fin dall'inizio e non sono affatto pentita di averla letta. Mi è piaciuta soprattutto perchè è esattamente come mi sento io la maggior parte delle volte e messo così nero su bianco fa male. Non so chi sia colui che è pronto a prenderla nel caso dovesse cadere ma so che vorrei ci fosse anche per me. Ed ora finita la parte pallosa in cui parlo di me, devo dire che il tuo stil mi piace, mi piace l'uso della seconda persona singolare e il tuo stile, adattissimo per l'introspezione. Io e te scriviamo in modo molto simile. =D
un abbraccio forte
Peggs

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Mi piace tantissimo. Sei molto brava a descrivere le sensazioni di una ragazza che si sente inadatta, fuori posto, ma che tenta in tutti i modi di uniformarsi agl'altri solo per poter passare inosservata.
Mi fai venire in mente una poesia di Emily Dickinson:
Io sono nessuno! Tu chi sei?
Sei nessuno anche tu?
Allora siamo in due!
Non dirlo! Potrebbero spargere la voce!
Che grande peso essere qualcuno!
Così volgare - come una rana,
che gracida il tuo nome - tutto giugno
ad un pantano in estasi di lei!

Personalmente, ho sempre pensato che sia meglio essere se stessi, anche se si è diversi: all'inizio la gente parla, ne dice di ogni colore sul tuo conto, ma basta fregarsene. La cosa bella è ch puoi sapere chi sono i tuoi veri amici, in questo modo. Sono coloro che rimangono nonostante le chiacchere, nonostante il dolore.
Ma poi tutto passa, la gente si stanca di parlare di te, sei diventata "routine" ormai. E ti lasciano in pace. Ma poi succederà qualcos'altro e la gente ricomincerà a parlare.
Ma ne vale la pena, per essere se stessi. Purtroppo, pochi la pensano così.

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RECENSIONE PREMIO PER "-The Civil War Games-"

Credo che il premio in recensioni sia più un modo per poter ampliare i propri orizzonti nella lettura. Sì, perché senza il pretesto della recensione premio, credo che non avrei mai cercato una storia così.
E devo dirti che mi è piaciuta: è molto, molto introspettiva e personale. Rispecchia un po' anche quello che provo io riguardo al trucco: "Alcune persone si truccano perché così si sentono più belle, altre per un evento particolare, altre ancora per somigliare a qualcuno che ammirano ed infine alcune persone si nascondono dietro ad ombretti, fondotinta, eyeliner e blush."
Credo che questa storia nasconda più di quanto si pensi, ad una prima lettura. Parla di una perdita importante e di questa ragazza che vuole cercare di superarla, utilizzando il trucco.

Mi è piaciuta, grazie per avermela fatta conoscere!

Turningsun (Darkmoon90)

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Yvaine_ !
Sono passata finalmente dalle tue parti a leggere una tua creazione. E ho fatto bene.

Il succo è che mi è piaciuta. Non so perché. 
Quando ho iniziato a leggerla mi sono subito immedesimata.
Personalmente, l'ho interpretata in questo modo:
Qui abbiamo a che fare con la coscienza di una ragazzina di 13 anni, che sta entrando nella vera fase adolescenziale.
La voce narrante è la sua parte interiore autocritica. Chi non ne ha una? indipendentemente dall'età. 
E davvero, mi è piaciuto il linguaggio diretto. Il modo in cui si rivolge a se stessa.
Ma mi è piaciuto soprattutto come hai voluto rappresentare la sua fragilità e il piccolo dettaglio del trucco. Del mascara. Non so perché mi abbia colpito così tanto. 
A dirtela tutta, l'idea la trovo originale e mi piace. Boh, non so spiegarti perché. Ma consideralo un fatto positivo.
In più è scritta molto bene. Non ho trovato alcun errore.
La lettura scorre via senza intoppi e trasmette tutti gli stati d'animo presenti.
Non sembra, ma è molto profondo quello che hai raccontato.
I miei complimenti. 

Un saluto e alla prossima!

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