Un giorno il mio Prof. di sociologia ci ha chiesto con voce tonante: “Chi siete voi? Che cosa vi sentite di essere?” e io gli ho risposto: “Io sono le passioni che ho!” della serie, sei quello che ami. Lui ha storto il naso dicendo che non era propriamente corretto dal punto di vista sociologico ma io continuo a pensarla così; perciò ecco a voi Chi Sono Io.
Sono Lucilla e sono fuori come un balcone, ma almeno da qui si vedono bene le stelle. Ho 22 anni e no, non sono immortale, almeno, non ancora, ma l’ultima volta che sono stata nella Terra di mezzo ho irrispettosamente rubato l’Anello. Pare che non funzioni ma chissà… Mi piacciono le storie. Che siano di elfi o folletti, di pirati o
di detective, di spie o di intriganti e affascinanti gentiluomini, io le adoro, perché non sono la realtà. Ebbene sì, sono una sognatrice. Razza rara, la mia! Mi piace leggere, leggo di uomini, armi e amori, e amo tutto ciò che è scritto. Posso leggere un libro in un giorno, in un ora o in un anno. Dipende dal libro, dipende da me.Il mio cuore viaggia nel mondo, lo regalo alla gente e a volte mi torna
indietro un poco ammaccato ma mai tutto. Se ne tengono tutti un pezzetto e chissà, magari lo mettono sul comodino e si ricordano di me appena svegli oppure lo uniscono al loro per paura di perderlo. Alcuni forse lo avranno già gettato via, incuranti del fatto che magari mi sarebbe piaciuto averlo indietro.Sono anche un po’ una bambina. Sognatrice e bambina, che accoppiata. A 7 anni volevo fare l’archeologa, a 8 la geologa, a 9 l’esploratrice, a 10 la spia e da lì il mio più grande sogno è sempre stato fare la spia.
Vorrei avere mille vite per poter essere una scrittrice famosa, o un’attrice, una ballerina di danza classica o di street dance. Vorrei essere una regista, sceneggiatrice, un’avvocato, un soldato, un poliziotto, una principessa, una libraia. Non ho tutto queste vite ma posso fare tutto in una sola! Io leggo.
E sogno…
Ogni volta che entro al Colosseo mi piace immaginare i Gladiatori che lottano per la vita in fondo al baratro, mentre spettatori ignari del dramma in corso nelle loro anime li guardano sorridenti e un implacabile imperatore sputa sentenze che assomigliano per la maggior parte delle volte ad un “Mi piace” su Facebook, solo al rovescio. Mi piace immaginare Prosper mentre entra di soppiatto nella basilica di S.Marco a venezia, e sotto sotto, mi sembra anche di vederlo, con lo sguardo che cerca il suo Re dei Ladri. A volte mi siedo in un prato, in mezzo all’erba alta aspettando che Murtagh venga a prendermi in groppa a Castigo e mi porti,con la brezza che mi scompiglia i capelli corti, ai confini del mondo dove tutto è romantico quanto l’alba in un giorno di primavera. Succede che in una casa antica, mi metta ad aprire tutti gli armadi e a osservare bene tutti i quadri. No, non sono pazza (mia madre mi ha fatto controllare) cerco “solo” una Narnia in cui imparare il valore della fiducia negli altri e in cui poter combattere l’altro lato della medaglia, quello oscuro con la spada in pugno e Aslan al mio fianco. Quando però sono in casa, e piove a dirotto aspetto la mia lettera di Hogwarts (che sono più che certa si sia persa nei cieli di Londra) e sogno.
Sogno di Dottori e di Principi Azzurri ma anche non azzurri e neppure principi, vanno bene comunque.
Sogno di Anna e Vronskij; della gelosia di lei, dell’amore incondizionato di lui e del suo dolore, che lo rende un uomo di pietra, dopo che la sua donna che lui tanto amava lo ha lasciato così, senza apparente motivo, distrutto.
Sogno di Jay Gatsby, sogno di essere la sua Daisy, se fossi stata lei non avrei certo buttato tutto all’aria. Avrei mollato Tom e mi sarei gettata senza indugio e senza ritegno tra le braccia dell’uomo che aveva fatto tutto per me, compreso seguire follemente una luce verde.
Sogno di Edward, e come Vivian, io voglio la favola!
Sogno di Ettore e del dolore di Andromaca a vederlo così, spezzato, sul campo di battaglia da un guerriero anch’egli ferito nel profondo, senza che qualcuno glielo potesse restituire.
Sogno di Peeta, che arriva a casa e si prende cura di Katniss come nessuno sarebbe mai capace di fare, e sogno di Cinna, di come mi sia stato portato via, così…senza spiegazione.
Sogno, sogno, sogno. A ripetizione e continuamente.
Sogno di una ragazza che non sono io, che lavora per la CIA. E scrivo di lei e della sua vita. Si, oltre che sognare scrivo anche. A tempo perso.
Sogno, scrivo e so.
So che un giorno arriverà un dottore che mi prenderà la mano e mi sussurrerà “corri” e io lo seguirò. Mi ruberà il cuore per aggiungerlo ai suoi due nel petto e io sarò più che felice di donarglielo tutto. Allora ci ameremo e insieme andremo fino in capo al mondo, mano nella mano. Viaggeremo per le stelle e io non smetterò mai di amarlo e lui non smetterà mai di amarmi. Lui mi dirà che sono fantastica e io lo guarderò ogni volta come la cosa più bella del mondo. E sarà mio e io sua. Mi mostrerà i segreti dell’universo, mi solleverà quando cadrò e mi stritolerà nei suoi abbracci. Mi bacerà la fronte mi farà sentire speciale ogni giorno di più. Io so che tutto questo succederà, ma come i bambini non ho pazienza. Se si vuole essere come bambini bisogna accettare tutto, pregi e difetti, difficoltà e bellezze. È così.
So che quello che devo cercare e trovare è il vero amore. Che sia un pirata o un principe azzurro, che sia un folletto o un ladro non importa perché sarà l’uomo della mia vita.
So che io senza le storie non posso vivere. Non senza le poesie di Pascoli o i libri di Sophie Kinsella.
Non senza i film di Christopher Nolan o gli episodi scritti da Moffat, che per quanto creepy, sono proprio i migliori. Film, libri e serie tv addicted. Ecco cosa sono io. E sono talmente fiera di esserlo che non ho proprio voglia di cambiare.
Sono così, e mi piaccio da morire.