Recensioni per
Ritratti di dame
di melianar
E' così strano leggere questa storia dopo quella di Kan :-). In un certo senso la rende ancora più struggente. E' bellissimo poter vedere anche queste sfaccettature di Tar-Miriel, la mia regina preferita, che ha dovuto affrontare il momento più buio e lo ha fatto con grandissima dignità <3. |
So bene che lei non è proprio una delle tue preferite, ma ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuoricino di gnegna un po’ perché bisnipote di Thingol – sono quasi più affezionata a lei che a Luthien, tanto per dire – e un po’ perché aveva solo tre anni quando i Feanoriani sono arrivati a Menegroth e le hanno ammazzato i genitori… capisco che gli elfi (o i mezzelfi? per loro come si porrà la questione?) a tre anni siano molto più maturi dei mortali ma penso sempre a cosa debba aver significato per lei. |
Devo cercare di non lasciarmi andare e scrivere un rant di mezza pagina su Turin, perché di nuovo torniamo in zona “figli di Hurin” e mi sale il nervoso. |
Trovo qui Erendis e mi viene naturale pensare sia al ritratto di Ancalime sia a “Un agnello mal cresciuto darà spine, non lana” di Tyel. |
Col capitolo su Tar-Miriel torna anche l’accenno alla questione dei nomi… in questo periodo mi capita di farci particolarmente attenzione e non so neanche perché! |
‘And faint heart is yours, Aerin Indor ’s daughter, as it was when I called you aunt, and a rough dog frightened you,’ said Túrin. ‘You were made for a kinder world. But come away! I will bring you to Morwen.’ |
In pratica con questo capitolo hai risposto alla domanda che ti avevo fatto qualche capitolo più indietro, sul perché fossero rappresentati in gran parte dei momenti drammatici: qui vediamo una Nienor che è già stata colpita dal maleficio di Glaurung e ha perso la memoria, quindi guarda il mondo con l’innocenza di una bambina che sta imparando da capo a conoscere la realtà che la circonda. |
Mi fa piacere vedere che le riflessioni sul ritratto precedente trovano conferma qui: quasi tutte le donne rappresentate finora hanno una forte spinta interiore, che le sostiene e impedisce loro di lasciarsi andare, e nel caso di Emeldir si tratta di rabbia – ottima motivatrice, magari non quella preferibile tra le emozioni ma di sicuro dà una bella carica! |
Con Rian torniamo nell’ambito della saga di Hurin e, come sai, in merito a questa parte della storia di Arda sono poco ferrata, anche se in questo caso posso giocarmela senza approfondire nel dettaglio gli avvenimenti ma mi limito a parlare del legame con uno dei ritratti precedenti: il riferimento compare nel testo, quando è Rian stessa a confrontarsi con la figura di Morwen. |
Oh, Nerdanel… |
Ecco, aspettavo di arrivare proprio a lei! |
Non mi stancherò mai di ripetere chele storie di queste donne “controverse” mi appassionano tanto e quella che hai rappresentato è una regina ferita, arrabbiata, ma soprattutto offesa e indignata. |
Con Morwen si arriva ad una delle porzioni della storia di Arda che mi ispira meno interesse, ovvero tutta la saga dei figli di Hurin. Non so perché, credo che sia dovuto alla presenza della maledizione che per me funziona un po’ come le profezie… narrativamente parlando mi irritano, è un problema del tutto personale! |
Qui ritrovo Beruthiel! |
Recupero finalmente questa, mi sta facendo compagnia in un momento un po’ … difficile, ecco! Sapevo che dovevo tenerla da parte per l’occasione giusta, in questo caso procrastinare non è stata solo una scelta da donna pigra all’ennesima potenza! |