Oh mio Dio! Ma tu vuoi farmi secca in un colpo solo ammore? Dì la verità <3
La dedica, mioddio…La dedica già da sola mi ha uccisa! Lo sai che io ti adoroh, Piantanessah del mio cuore, mia amatah amantah mogliah <3
Lo sai, vero? Se non lo sai, salloh!
E la fic? Tu sai che l’ho adorata dal primo istante, come tutto quello che scrivi, d'altronde….
Dormire tra le sue braccia, con la testa appoggiata al suo petto, non mi bastava più. Il calore che avevo provato durante i settantacinquesimi Hunger Games era diventato ormai parte di me. Ogni suo tocco, ogni sua piccola carezza o bacio mi riempiva il corpo di brividi, il cuore cominciava a palpitare più velocemente nel mio petto ed il calore si irradiava attraverso le mie vene, fino agli arti.
Mi fanno male i feels! Dolore fisico, proprio…Era ora, cara BABBUINA che ti rendessi conto che Peetino Peetonzo Patatoh è l’ammmoreh, è fighissimoh, secsissimoh ed è impossibileh resistergli! Era ora!
Ho sempre pensato che non fossi una persona incline a certe cose, troppo pudica soltanto per pensarlo ed ancora oggi, di tanto in tanto, mi imbarazzo rimembrando le carezze che Peeta mi regala in posti che credevo fossero soltanto miei. Ma probabilmente sono sempre stata troppo ottusa. Non comprendevo la sua funzione, né la sua utilità e per me le cose che non hanno uno scopo non hanno importanza. Io non voglio figli, a cosa poteva servirmi il sesso?
E qui emerge la mia parte invasata: IC! IC! IC! È un pensiero incredibilmente suo: in quel “Non comprendevo la sua funzione, né la sua utilità e per me le cose che non hanno uno scopo non hanno importanza. Io non voglio figli, a cosa poteva servirmi il sesso?” c’è la quintessenza di KitKat, la ragazza pratica, troppo impegnata a sopravvivere per pensare al resto. Ma è ovvio, perché tu SEI il KitKat pov, la conosci meglio della Collins :’D
Tantissime sensazioni si accumulano, il calore si amplifica, i pensieri si annullano. C'è soltanto Peeta. Ci sono io, ci siamo solamente noi due. I nostri baci e carezze, il mio voler sentirlo più vicino, come se fosse me. Come se fossimo una cosa sola. La distinzione tra di noi scompare e cominciamo ad essere un'entità unica.
Oh, my feelings *_*
*il cuoricinoh arrapatoh della Gatta esplode*
Non so bene quando questo sentimento sia cresciuto dentro di me, quando è diventato così forte da farmi dimenticare tutto ciò che credevo essere vero in passato.
Oh no. Lei non lo sa mai. BABBUINA!
E così abbiamo ricominciato a crescere in un modo che non credevo possibile, facendomi diventare una persona che non credevo fosse parte di me e ho scoperto quanto fosse utile. Non soltanto per scacciare i pensieri, ma anche per battere quell'apatia che spesso è parte di me, quella tristezza che prende il sopravvento e che mi fa odiare la vita, rendendomi difficile anche alzarmi dal letto perché non vedo il bello del mondo. Perché Peeta, in modo tutto suo, mi fa sentire viva e protetta.
Perché Peeta la salva sempre, anche da se stessa, anche in modi che lei non credeva possibili. Aaaaataahaghaghaghaghgfaddasdasadss! T_T
È stato un po' come avventurarmi per la prima volta nel bosco, quando avevo paura di allontanarmi troppo, quando ogni piccolo rumore mi faceva sobbalzare e spaventare.
Ohhhhhhh!!!! *_*
La metafora del bosco *_*
Hai ragione cuoreh, la telepatia si era già impossessata di noi <3
Ma la sua gentilezza, le sue parole dolci atte a calmarmi ed a rilassarmi mi hanno fatto capire che non ero da sola. Ero con lui e mi avrebbe protetto. Mi ha fatto sentire come se niente potesse farmi male, come se le sue braccia ed il suo corpo avrebbero attutito tutto il dolore che io provavo.
Peeta-cuoreh, l’unicornoh. Ma quanto lo amiamo? Quanto? Tantoh, troppoh. Anche se un rapitore di nostra conoscenza mi ha detto che non si può amare troppo, quindi va bene così. Ci ameremo per sempre sotto il segno di Peety-cuoreh <3
C'è stato poi il periodo successivo che è stato quello con più passione. Haymitch ogni tanto se ne usciva con frasi del tipo: «La luna di miele è ancora in corso?» che personalmente non ho mai capito. Cos'è la luna di miele? Forse qualcosa che si utilizza a Capitol City, penso. Io e Peeta, durante questo periodo, non avevamo la forza di staccarci l'uno dall'altro.
Come in “Dimmi” *_*
Ammmoreh, ma come essere possibile che i nostri pensieri viaggiano esattamente sulla stessa lunghezza d’onda? E come è possibile che c’è gente che confonde Peety-cuoreh nostro con un eunuco che brilla al sole? Ma perché?!
“Non avevamo la forza…” perché due ragazzi che si amano e non hanno fatto altro che aspettarsi, rincorrersi, sfuggirsi e riavvicinarsi, quando si trovano non li stacchi più. Manco col solvente per l’Attack. Ed è umano, ed è vero, ed è autentico.
“Mi ritrovo spesso a pensare come sia imbarazzante e come io non sia così. Non è da me, non è nelle mie corde, ma ogni suo bacio me ne faceva desiderare altri dieci, poi venti, poi lo volevo ancora più vicino. Era come la morfamina.”
“Non è da me”, seh, parlane con Peeta-fantasma-mano. Diglielo a lui, che magari ti crede.
Peeta-fantasma-mano: “Bugiarda!”
Peeta-depy *risentito*: “Che fai, mi freghi le battute?”
Peeta-cuoreh *imbarazzato*: “Uhm…Mi sa che iniziamo a diventare un po’ troppi…”
A desiderare Peeta e baciare il suo corpo, volere le sue carezze sulla mia pelle e le mie sulla sua. E Peeta non mi sembrava da meno. Sembrava insaziabile. Ogni momento era buono per baciarmi, che fosse sulle labbra, sulla nuca, sul collo o su una spalla non faceva differenza.
Oh no! Peeta non fa queste cose! Lui è casto, evirato e non toccherebbe mai la sua Bell…Oh cazzo, ho sbagliato fandom!
Siiiiii!!! Peeta, piantanalah! Hai aspettato così tantoh, povero cuoreh. Troppoh <3
«Puoi chiudermi la zip?»
Ehhh, ma tu te le cerchi bella mia! *la Gatta abbraccia KitKat commossa* Brava, KitKat, brava :’D
Peeta appoggia una mano sulla schiena e con l'altra chiude il vestito, lentamente. È la prima volta che mi aiuta a vestirmi ed il suo tocco delicato mi provoca i brividi.
Aafgaghagahgfahagf! *sviene*
E lui lo sa l'effetto che mi procurano i suoi baci delicati, le sue carezze quasi sfiorate. Lo sa e gioca con me, mi provoca per divertirsi a vedermi annaspare, cercando una soluzione per farlo smettere, senza riuscirci mai. Lo sento, infatti, sorridere sulla mia pelle, accarezzare le braccia ricoperte dalla pelle d'oca e si crogiola nella soddisfazione del rendermi così mansueta.
Adoro! Adoro! Adoro! È così perfetto che voglia giocare con lei, stuzzicarla. Perché lei deve sentirsi come si è sentito lui, in questi anni. Oh. *applaude* Bravo Peeta, sei tutte noih!
«C'è tempo», risponde lui tranquillo. Non sono mai riuscita a capire come faccia a trattenersi così, a non far trasparire le sue emozioni in certe circostanze. E lo so che anche lui è agitato, o almeno, eccitato o qualcosa del genere.
Qualcosa del genere. Ti amoh. Puntoh. L’IC pervade tutto, ogni piccola frase, o gesto. Qui si vede tutta la cura, l’autenticità che metti in quello che scrivi. Niente è lasciato al caso, niente sta lì per riempire uno spazio vuoto, aumentare le battiture. È tutto gestito con maestria, con consapevolezza. Perché tu sei geniah. Davvero.
(per la cronaca: cara KitKat, ha imparato in anni di astinenza. Hai presente quella cosa dura che sentivi quando lo abbracciavi? Ecco, era la sua ernia ai testicoli.)
E poi perché dovrebbe piacermi tanto? Insomma, sta facendo finta di mangiarmi. Non dovrebbe essere così... eccitante. Dovrebbe farmi rivoltare lo stomaco soltanto l'idea.
«Vuoi proprio andare?» Mi alita addosso ed il suo odore mi colpisce le narici. Sa di pane e di tempere.
Aagahhaghahgahhagahhaghahagahg! Mi sono eccitata io, figurati lei!
«Sì». Sospiro in un qualcosa che sembra quasi uno sbuffo e non so perché questo lo faccia tanto ridere, probabilmente perché sa che preferirei stare a casa. A fare altro e non necessariamente quello che Peeta propone.
Bugiarda! *muore*
Odio quando fa così, quando la sua vena dispettosa prende il sopravvento su di lui. Come quando nell'arena mi disse che avrei potuto baciarlo ogni volta che volessi, visto che eravamo innamorati pazzi l'uno dell'altro. Non che non sia vero, ora.
Perché lei LO AMAH! LO AMAH! Ora come allora, LO AMAH! *corre urlando, fangirlando e strappandosi i capelli*
E ha scelto me. Mi ha scelta senza nemmeno conoscermi, mi ha scelto ancora, dopo, quando non mi fidavo di lui e credevo cercasse soltanto di uccidermi, e ancora una volta, quando ha combattuto contro il depistaggio per ritrovarsi, ma anche per ritornare da me.
Tu
Vuoi
Uccidermi.
CONFESSA!
Non che ora non abbia episodi, forse li avrà per sempre, ma riesce a gestirli. Ma mi ha scelto, ancora ed ancora, anche quando aveva scoperto che la mia era stata solo una finta per gli sponsor. Ma lo era davvero, poi? Ogni tanto me lo domando e non riesco a trovarne risposta, ma non è più importante adesso.
No, BABBUINA! Non lo era! Assolutamente no!
Anche se ancora non gliel'ho mai detto, ora è diventato lui la mia ragione di vita, proprio come un tempo lo era Prim.
Sì. Vuoi uccidermi, è così.
Ahia, mi fanno male i feels. FIIIIINNNICKK!!!!! Scelgo te! Vieni a rianimarmi!
Quindi mi sono fatta forte e, gradualmente, con l'aiuto di Peeta e lui con il mio, abbiamo ricominciato a vivere. Non viviamo una vita avventurosa, tanto meno ricca, o povera, ma è una vita. Un vita calma, con qualche suo episodio a movimentare un po' le cose che mi fa cadere nello sconforto, nella paura di perderlo e nell'apatia, ancora una volta, pensando che prima o poi – non c'è niente che possa fare – rimarrò da sola, senza nessuno al mio fianco. E sarebbe giusto perché come Haymitch mi disse tanto tempo fa, non meriterei Peeta nemmeno tra cento vite.
Questa è la segreteria telefonica della Gatta. La Gatta è momentaneamente morta d’infarto, uccisa dalla bravura di Deb e dai feels Everlark. Si prega di lasciare un messaggio dopo il beep. BEEEP!
…
No, sul serio. Ma leggi quello che scrivi, sì? C’è un’autenticità in queste parole che boh…Sono così vere che fanno male, perché fanno bene. E tu sei troppo maledettamente brava, dannazione. Ma tanto ormai te lo dico sempre, e non mi credi maih. Perché sei piena di talento, e profonda, e genuina. E non lo dico solo perché ti amoh, perché sei la mia Piantanessah-love amantah mogliah, ma perché è così. Mi rendi una persona migliore (nonché la tua voce fantasma-mano :’D), una scrittrice migliore. Una tutto migliore, insomma. *si commuove e corre a nascondersi in uno sgabuzzino*
«Avevi la gonna un po' alzata». Afferma, posando le sue labbra all'angolo delle mie.
Al diavolo la festa di Effie. E lui lo capisce perché il suo sorriso si accentua e mi aiuta a sedermi sul comò.
Ahajjhajhajhahgfdgfssfd! Chiaro? Sì, chiaro.
Pervy feels is the way!
Questo è uno di quei momenti che collego ai giorni vuoti, quando la fame è talmente tanta che non ti abbandona mai. È lo stesso con questi baci, ci sono momenti in cui non mi bastano mai.
Muoio. È un paragone così perfetto, così dannatamente perfetto. Lo è. Sei troppo brava, te l’ho detto? Sì, te l’ho detto. Circa due trilioni di volte, tanto non mi credi mai. Non mi stai credendo neanche adesso, mentre sono in pseudo trance da scimmia dattilografa a scriverti questa recensione corta corta :’D
Rimaniamo lì, sentiamo il telefono cominciare a suonare, smettere di farlo, ricominciare altre tre volte. Sentiamo qualcuno battere sulla porta, ma non importa. Non esiste il mondo all'infuori di noi due. Ci siamo soltanto noi. Io e Peeta. Nessun'altra sensazione se non il calore sprigionato dalle nostre carezze, né alcun sentimento se non la passione e l'amore. Perché lo amo e lui ama me.
Adoroh. Sei riuscita a rendere tutto, perfettamente, solo accennando all’atto. Ci sono solo loro, mentre fanno l’amore, e le pareti del mondo sembrano restringersi, elastiche, intorno ad un cosmo fatto di due persone. È una sensazione così vera che tocca il cuore mentre la leggi, perché è così, è così che funziona il cuore.
Io cerco di seguire il suo ritmo aiutandolo e cercando di fargli provare ciò che lui provoca in me. Gli voglio dare piacere tanto quanto lui lo dona a me.
KitKat, parliamone…Ma tieni il mastrino pure mentre fate l’amore? Ma giusto, che domande faccio! Era ovvio che sì :’D
«Lasciali in pace, se la festa non fosse stata in casa mia anche io l'avrei saltata, dolcezza».
Haymi-love, sei tutti noi <3
(come Johanna, ma questa è un’altra storia)
«È stata colpa mia, Effie. Purtroppo ho avuto degli intoppi con la torta e ho impiegato di più a finirla». Lui sì che sa inventarsi scuse plausibili e che sembrano assolutamente vere. Peccato che Haymitch non ci creda e grugnisca qualcosa in risposta. Effie, invece, arriccia la bocca per poi schioccare la lingua.
Cuoreh, lui la protegge. Sempre <3
Come quando, sentendolo sussurrare il mio nome nel sonno, comincio a baciargli tutto il viso e stringerlo con più fermezza così che possa sentire che io sono lì, vicino a lui, insieme a lui. Oppure quando vuole a tutti i costi fare il bagno con me, come questa sera, ed io gli insapono i capelli con lentezza perché so che si rilassa, come io mi rilasso nel sentire le sue braccia durante la notte.
Niente. Non riesco a scrivere niente di sensato. Perché hai dato credibilità, contorni veri, vivi, reali alle parole di prima “abbiamo una vita”: è questa la loro vita, adesso. Fatta di piccoli gesti, di momenti reali, veri, vivi. Perché loro una quotidianità non l’hanno mai avuta. Hanno vissuto sempre con la spada di Damocle penzoloni sul collo. E sono cresciuti, insieme, costruendo questa quotidianità.
L’allacciarsi i polsini, il bagno, i baci nel sonno, sono tutti dettagli, vibranti, che me li fanno vedere chiari, nella testa, come se li avessi davanti. E mi emozionano, perché tu sai come fare. Sai come emozionarmi. Perché c’è tanta introspezione ma c’è anche tanta vita, vera, e la vita, si sa, è fatta di dettagli, piccoli gesti, come frammenti di fotografie. E qui…qui c’è tutto.
Con la nostra presenza, le nostre azioni ed i nostri sentimenti, abbiamo ricominciato lentamente a vivere. Come lui vive per me, io vivo per lui.
Ecco, appunto <3
La telepatiah regna su ogni cosa, sempreh.
«Ti amo». Mi sussurra all'orecchio ed il mondo mi sembra un luogo un po' meno triste.
Dio, che cosa viva e vera. È l’amore che è così. L’amore vero. È luce dove c’erano solo ombre. Accende una lampadina nella notte e tu scopri all’improvviso di essere stato cieco, finora. *si asciuga una lacrimuccia sul costumino di rete di Finnick*
«Anche io, Peeta». Rispondo, stringendomi maggiormente a lui, come se ciò potesse nascondermi alla sua vista, come se fosse un mio nascondiglio segreto.
Riattacco la segreteria telefonica. Salloh.
SIIIIIIIIIIIIIIHHHH!!!! *fangirla invasata* AMALOOOHHHH!!!
Anche se scappo da loro, rimarranno sempre lì. Dentro di me. Pronti ad esplodere.
Boom. *il cuore della Gatta esplode, spiaccicandosi sulla tastiera*
Cosa posso dirti che non ti ho già detto, ammmoreh? Mentre mi stai uccidendo di feels hintandomi per il nostro quartogenito? Come? Cosa? Dove?
Mi sento confusa, mi avrai per caso depistata?
Ti voglio solo ringraziare, per questa fic così bella, così vera, così toccante. E tu l’hai dedicata a me. A MEH! *la Gatta corre lanciando cuori e vibratori ovunque*
Ammoreh, mogliah amantah mia…Io non la merito. Non ti merito. Come KitKat non merita Peeta-cuoreh. Perché tu sei perfettah, e mi fai ridere, e mi emozioni, e mi commuovi. E io parlo con te come se ti conoscessi da sempreh.
Non ti merito, come KitKat. Ma io non sono come KitKat, quindi ti amoh lo stesso, e te lo dico comunque <3
Grazieh, per essere la mia Piantanessah <3 |