Buondì :) Sono Sara Connorana... etc... su facebook e perdonami ma non appena ho aperto la storia che avevi linkato nella pagina dello scambio recensioni non ho potuto fare a meno di iniziare a leggerla. E quindi eccomi qui a romperti le scatole.
Solitamente non leggo thriller, ma il rating rosso abbinato a contenuti forti, tematiche delicate e slash è pane per i miei denti.
Ma inizio subito a parlare della storia, cercando di mettere insieme tutto ciò che mi ha comunicato in questi quindici capitoli.
Hai spiegato molto bene la frammentazione della personalità di Saul, e le sue molteplici facce. Soprattutto nella prima parte della storia, dove le sedici facce di Saul dialogano tra loro.
Man mano che la lettura prosegue, capitolo dopo capitolo, il ritmo si fa sempre più concitato. La storia sembra sempre capitombolare verso la soluzione, ci arriva vicinissima a far crollare quella farsa che inscenano i due fratelli, ma non ci riesce mai.
La soluzione è lì, a un passo, ma Björn non riesce a vederla.
Credo che l'aspetto più incredibile di questa storia siano i personaggi stessi. La tua è una storia che si regge tutta quanta su questa cerchia di personaggi, sui loro moti interiori, sulle loro relazioni.
E ogni personaggio, finanche quello che pare il più normale (ovvero Björn) nasconde un'incognita, è come se dovesse ancora essere decifrato del tutto.
Sven, che all'inizio della storia sembrava un personaggio alquanto negativo, si sta dimostrando forse il più positivo tra tutti. L'ultima rivelazione sul suo conto mi ha davvero shoccata, venire a conoscenza del circolo vizioso di violenze e abusi che ha interessato la loro famiglia. Prima i due fratelli sono stati abusati dal padre (sperando di aver capito bene), poi a sua volta Saul ha fatto lo stesso con il fratello minore. È un quadro di violenza senza fine che, ahimè purtroppo risulta anche abbastanza realistico.
E nonostante ciò Sven è pronto a sacrificarsi per il fratello, nonostante ciò è intenzionato ad andare in prigione al posto suo.
È veramente terribile e a tratti inverosimile la storia che avvolge la famiglia di Saul e Sven, e che si ripete drammaticamente anche attraverso i figli di Saul.
Lucifero e Flavien, questi invece sono due personaggi ancora del tutto criptici, per come la vedo io, assieme alla madre Ludmilla. Sono tre personaggi ancora irrisolti, soprattutto i due figli a tratti mi sembrano quasi delle proiezioni mentali di Saul (ovviamente non lo sono), o delle repliche di Sven e Saul. Incarnano la storia (l'incubo) che si ripete.
La madre poi, se possibile, è un personaggio ancora più oscuro. Sembra noncurante nei confronti dei figli, come se vivessero in realtà separate.
Ancora mi chiedo che cosa ha portato questa "famiglia" a formarsi, qual è stato l'impulso che ha portato Saul a sposare Ludmilla e a concepire due figli, perché di certo se c'è un grande assente in questa storia quello è proprio l'amore (tranne, forse, per quello che c'è in forma di amicizia o sta evolvendo in qualcosa di più forte tra Aris e Sven).
Anche il filo che lega Björn e Saul, tutto mi sembra, attrazione carnale, magnetismo psicologico... tutto fuorché amore.
Il filo che invece lega i due fratelli, è una totale assuefazione da parte di Sven al fratello più grande, quasi un asservimento, come se Sven non potesse fare a meno di piegare la testa di fronte a lui (e questo va di pari passo con la sua indole autodistruttiva).
Ci sono ancora molti misteri irrisolti in questa storia, per citarne uno il mistero degli occhi azzurri, per quanto riguarda le ossessioni di Saul. Inoltre tutte le questioni legate ai personaggi che non sto a ripetere.
Nonostante, lo risottolineo, questo sia un racconto thriller ben lontano da una storia d'amore, tuttavia ci sono alcuni momenti che mi hanno fatto sobbalzare il cuore, come gli approcci intimi tra Saul e Björn: i pochi che descrivi, li descrivi davvero molto bene. Poi, un altro momento della storia che mi è piaciuto molto, è quando Ludmilla dice a Saul di essere stata con Sven, e l'indifferenza con cui Saul risponde a quella provocazione.
In ultimo, non posso non sperare in una gioia per il povero Sven, e che tra lui e Aris le cose continuino ad andare per il meglio.
In ultima battuta, ti devo davvero fare i miei complimenti per questo intrico psicologico che hai sviluppato. Leggendo la tua storia tutta d'un fiato, capitolo dopo capitolo, ho notato però una maggiore cura nei dettagli nei primi capitoli, mentre verso gli ultimi prevalevano quasi esclusivamente i dialoghi, ma soprattutto i cambi di scena erano un po' troppo repentini (per citarne uno, la parte in cui Saul decide di abbandonare l'appartamento di Björn perché teme che il diavolo dentro di lui prenda il sopravvento. Successivamente torna a casa, trova suo fratello fuori da casa sua, e subito dopo abbiamo il confronto con Ludmilla (che ho già rievocato sopra). Immediatamente dopo torna nuovamente da Björn → in questo caso, secondo me, sarebbe stato opportuno dilatare un po' di più la narrazione).
Negli ultimi due capitoli, però, sono stata contenta di vedere un "rallentamento", se così si può dire. Le scene che si susseguono sono più impostate, più introdotte, più riflessive.
La trama comunque rimane perfettamente comprensibile, e questo è un punto importante.
Ora non mi rimane altro che mettermi comoda ad aspettare il prossimo capitolo, e vedere come evolverà la situazione, e quali altri misteri deciderai di svelarci.
Alla prossima dunque, e in bocca al lupo per la scrittura del seguito ;)
Silvar |