Il capitolo precedente si è concluso con il fato incerto della nuova vittima di Saul, e questo si apre dandoci la conferma di ciò che già si presagiva: la poveretta ha fatto una fine orribile, persino più efferata del solito - e questo, a mio parere, ha molto a che fare con il desiderio di riaffermazione della dissociazione di Saul che, dopo il depistaggio, era particolarmente ansioso di mostrare che lui è ancora 'in forma' - anche più del solito. -_-""
Mi è piaciuta molto la discussione tra Bjorn e Busan - il loro cercare indizi, il vagliare i fatti - mi è sembrata molto realistica, così come realistico è il loro disappunto per questo killer che continua a sfuggire ogni catalogazione. Busan è certo che si tratti di Saul, ormai; Bjorn, invece, nutre ancora dei dubbi (ed è indubbio che i sentimenti per Saul appannino in qualche modo il suo giudizio), ma anche lui percepisce in modo forte e chiaro i misteri inquietanti che l'amante gli nasconde. Sono entrambi comprensibilmente turbati e frustrati - e Saul certo non li aiuta, quando appare con la consueta sicurezza e aria di superiorità: 'Busan, tu parli parli, ma finora dove cavolo sono le prove che dovrebbero inchiodarmi'? XD
L'ispettore comprensibilmente va ai matti quando Saul fa così, perché da una parte sa di avere ragione, dall'altra non può dimostrare un bel nulla, e la situazione si scalda a non finire. Ormai i loro contrasti verbali (sempre sull'orlo di diventare qualcosa di peggio) sono diventati un leitmotiv e a me piacciono da morire - mi piace la perseveranza di Busan (che però è fumino, e ogni volta ci ricasca XD) e mi piace la calma glaciale e l'alterigia di Saul, che sa di avere il coltello dalla parte del manico.
Bjorn è preso nel mezzo, ma solo apparentemente ha le mani legate: difatti il bel detective sta portando avanti la sua indagine e in questo capitolo ha deciso davvero di fare le cose in grande: si è presentato a casa di Saul (bentornato, Flavien-bello. Ci eri mancato*^*) e ha chiesto di parlare nientemento che con Salazar! Quando l'ho letto, per poco non cadevo dalla sedia.
Salazar è la presenza oscura che aleggia sulla storia e sui suoi personaggi - si intuisce l'influsso venefico che emana su tutto, è un po' il deus ex machina che rimane celato, ma che sta per palesarsi, e non ti nascondo di essere parimenti emozionata e inquietata dalla sua ormai prossima apparizione (il fatto che conosca il personaggio già dai tempi della Ballata, non fa altro che acuire questa aspettativa spasmodica XD).
Trovo che Bjorn abbia visto davvero lontano con questa mossa - e non è un caso che si sia premurato di chiedere questo incontro alla presenza di TUTTA la famiglia: credo che voglia studiare le dinamiche dei Dubois mentre sono riuniti tutti insieme, e in particolare il rapporto tra padre e figlio - e intravedo nubi nere all'orizzone. Ma nere-nere. E non vedo l'ora che cominci la buriana. *cof*
Il mio povero cuore ha fatto un balzo quando Saul è arrivato a casa di Sven, perché fin da subito ha intuito che non aveva in serbo nulla di buono: Saul era troppo su di giri e infuriato dal confronto con Busan - e quello che temevo infatti si è avverato... tu hai fatto bene a non scendere nei dettagli, ma l'abuso su Sven è terribile, e quel che è peggio è che si intuisce che è una violenza reiterata, che avanti da chissà quanto tempo. La dissociazione di Saul è tornata - ed è più crudele di sempre. Per un po' si era sopita, ma ora è di nuovo libera dai lacci, e Sven è tornato a esserne vittima sacrificale.
Quello che fa più male è vedere come Sven lo abbia accolto all'inizio - quasi con fiducia (la stessa fiducia accordatagli da Aris, povero cucciolo), confuso dal sonno e forse desideroso di una carezza che invece... non è arrivata. >_<
E niente. Gran capitolo - pieno di quel misto di morbosità, efferatezza e fascino che ho ormai imparato ad aspettarmi da questa storia.
Alla prossima! |