Finalmente, con notevole fatica nel riuscire a non essere disturbata nella mia stessa camera, riesco a lasciare una recensione a un capitolo che ho letto stamane, ma che gli eventi del fato mi hanno impedito di decantare precedentemente.
Quindi, ciao carissima!
Veniamo a noi. Prima di tutto devo fare una bella premessa su come mi sia accorta di una svolta migliorativa nello stile – che è sempre stato assolutamente bello, scorrevole e curato, ma che ho notato si sia sviluppato maggiormente, con una cura e attenzione maggiore. Le descrizioni sono maggiormente rifinite, l’uso di termini si è fatto più vario e ho apprezzato non sai quanto l’uso della parola “cerusico” che non sentivo da anni e mi ha fatto andare in brodo di giuggiole – l’amore per le parole desuete si impadronisce di me in questi momenti!
Detto questo, rinnovati i miei complimenti per questa evoluzione positiva, vengo agli eventi del capitolo e cercherò di trasformare un grezzo asdfghjkl in qualcosa di decente. Insomma, i miei feels cominciano a farsi sentire per questi due, che finalmente si stanno avvicinando e prendendo le misure l’uno con l’altro da posizioni meno chiuse, per cedere almeno un pochino – e che sia per curiosità o per cercare di trovare una persona che possa comprendere i propri sentimenti, per ora poco importa, l’importante è che si avvicinino!
Ho apprezzato non sai quanto quando Sigyn riflette su come Loki la guardi, semplicemente con comprensione, senza influssi di altri sentimenti di compassione pietosa o altro. La capisce e basta, senza nessuna recriminazione, la guarda e la vede per quel che è – o per quel che riesce a vedere, per lo meno, perché per quanto sia impossibilitata a rendere le proprie bugie verosimili, c’è comunque differenza tra essere sinceri e pronunciare tutta la verità. E molte verità Sigyn le tiene per sé, perché ancora non pronta a condividere il proprio peso con qualcuno, perché chiusa nella solitudine della propria condanna.
La scelta di far scendere Sigyn in battaglia l’ho trovata un buon pretesto per mostrare il suo orgoglio testardo fino allo sfinimento, fino a non voler vedere la realtà dei fatti prima di testarla con mano e sbatterci conto. Mi ha fatto sorridere questo suo comportamento, perché per quanto dimostri grande intelligenza, non è esente da impedirsi di compiere gesti sconsiderati unicamente per riuscire a dimostrare qualcosa a se stessa – perché per quanto dica di voler servire Thor, a me pare che sia solo una scusa e il suo sia un tentativo di rendere chiaro a se stessa di possedere abbastanza forze per ribaltare il proprio destino.
E ora veniamo al momento delle cure.
Qui, prima di addentrarci di nuovo nei risvolti del rapporto tra Loki e Sigyn, ci sono due altre piccole note che devo fare su piccoli dettagli che ci hai piazzato lì e che devono essere evidenziati perché sono molto – molto – di mio gradimento. Il primo senza dubbio è il fatto che Loki non si perdoni i propri errori, e che questo suo atteggiamento sia in vista di rendere palese di essere migliore del fratello, di come anche se lui si muova nelle ombre riesce a conseguire risultati non per questo minori. Un particolare che lo rende incredibilmente IC e che ho veramente apprezzato.
E poi il piccolo scambio di battute con Volstagg. Anche qui hai usato poche frasi per riuscire a delineare sapientemente la natura di Loki e anche un live recriminazione da parte degli altri per questo atteggiamento ambiguo e relegato nelle ombre, che se anche non si esteriorizza in comportamenti da bulleggio che non sono mai esistiti – perché comunque Loki fa parte del loro gruppo –, lascia visibile come sia comunque ritenuto dalla maggioranza non troppo onorevole una vittoria ottenuta con i sotterfugi invece che quella avuta dalla forza bruta. Qui mi sa che mi sono persa in giri di parole, ma spero che sia abbastanza chiaro quello che intendevo dire!
E ora, finalmente, alle nostre cure. Ok, questo pezzo mi ha fatto sciogliere un po’ il cuore. Non che succeda niente di particolare, ma quel tocco di mani mi è parso intimo, una ricerca e una comprensione di qualcosa che verrà. Un inizio, ecco cosa. Nel ricercare le proprie verità su Sigyn, non si mostra più sprezzante e per quanto mantenga la sua aria arrogante, non le rinfaccia proprie considerazione con disprezzo, ma quasi per tenderle indizi in modo che sia lei stessa a ricostruire un puzzle lasciato incompleto.
Mi piace moltissimo l’accostamento di Sigyn all’acqua, che per quanto possa essere limpida non per questo lascia visibili i propri fondali e non sempre è pregna di chiarezza. Come mi è piaciuto lo scambio riguardo il motivo per cui lei ancora non si è tagliata i capelli, molto bello, soprattutto il passaggio in cui Loki le dice che anche nell’oscurità vi è luce.
Ora attendo pazientemente il prossimo capitolo, anzi, pazientemente giusto perché non posso farci niente, ma in realtà sono realmente impaziente di scoprire gli ulteriori sviluppi del loro rapporto e vedere come si avvicineranno ulteriormente. E non mi devi ringraziare per niente, io ti dico di scrivere e andare avanti perché la storia merita e sicuramente non sono l’unica a pensarlo, quindi non farci attendere troppissimo disse quella che aggiorna una volta ogni tre settimane.
Dunque penso di aver finito di tessere questa recensione, condita con sprazzi di delirio, e rinnovo una volta in più i miei complimenti prima di accomiatarmi.
Alla prossima,
Mania |