Riesco a recuperare anche il quarto capitolo! Dai che me ne manca uno solo e poi sono in pari.
Sinceramente mi dispiace molto che me ne manchi solo uno da recuperare, perché so che dovrò aspettare molto prima che aggiornerai, però io ho pazienza e attenderò da brava fanciulla quale non sono proprio per niente – ma questi sono dettagli.
Comunque, giungendo al capitolo in sé, adoro come descrivi i pensieri di entrambi. Sai ricamare per bene ogni loro riflessione, intessendo in modo sublime come si sentono, come avvertono la realtà e le circostanze che li coinvolgono. Inoltre, stai pian piano creando una trama che porta con sé un accumulo di quesiti interessanti e di cui non vedo l’ora di scoprire i vari risvolti. Povera Elsa, già ne ha passate di tutti i colori, ora deve pure subire congiure reali ai suoi danni – e pure Hans, che comunque viene tirato in mezzo in un modo o nell’altro.
Scoprire chi è l’attentatore suppongo non sarà un compito facile, ma spero che possano mettersi sulle sue tracce entrambi, magari dopo che Elsa finalmente avrà preso coscienza di come governare al meglio il proprio potere. A tal proposito, non so come hai intenzione tu di risolvere la questione, ma spero che Anna abbia il suo ruolo e le due si chiariscano finalmente – com’è giusto che sia, perché entrambe si vogliono un gran bene ed è giusto che riescano in ultimo a dimostrarselo pienamente.
Ritornando al capitolo attuale, devo dire che ho adorato come stai gestendo l’avvicinamento tra Hans e Elsa, è naturalissimo, una lenta scoperta l’uno dell’altro. Stai sviscerando le anime di entrambe, mettendole non solo una di fronte all’altra, ma anche contrapponendole in modo da evidenziare le crepe nelle certezze di ambedue, cosa che li porta a riflettere molto sulle parole che si scambiano, sui momenti trascorsi assieme e sull’altro. Il modo in cui si sta lentamente aprendo Elsa è particolarmente dolce nel suo dolore, perché pur rimanendo la regina che è, pregna del suo atteggiamento nobiliare, l’hai resa anche come una donna che in fondo sa essere comprensiva, che sa guardare oltre i propri preconcetti iniziali analizzando la realtà oltre ciò che ha visto in principio. La scelta della confidenza, del tendere una mano ad Hans, riconoscergli i suoi sforzi e la sua presa di responsabilità, è un modo molto concreto di portarli a legarsi l’uno all’altro.
Comunque spero che Elsa esca presto di prigione, povera cara! Una prigione non è degna di lei, come dice Hans.
Al prossimo capitolo, cara ♥
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