Recensioni per
Il Canto delle Cicale
di LeFleurDuMal

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/12/11, ore 10:33

E' diverso tempo che ho messo questa storia fra le ricordate, senza recensirla.
Quando una cosa è perfetta di suo, commentandola si rischia solo di demistificarla con parole banali.
Però, ora che l'ho riletta ho deciso di spendere anch'io un pensiero, perchè se tutti avessero fatto come me, non avrebbe avuto il riconoscimento che invece merita.
Di componimenti dedicati a Milo e Camus ne ho letti molti, e ne ho scritti pure: ma questo è di sicuro uno, due, quattrocento gradini sopra.
Se a te ha fatto male scriverlo, sappi che a me leggerlo ha fatto altrettanto male: è di una bellezza e una profondità magnifiche.
Milo che, all'inizio, si lascia andare, si fa ipnotizzare dal canto delle cicale senza rendersene conto, solo per rivedere Camus.
E' cosciente che qualcosa non va: l'undicesimo tempio è troppo, troppo caldo. Troppo vuoto.
Eppure il suo amato custode è lì, poco importa che il suo corpo non generi ombra.
Inizierebbe a credere che Camus sia reale, se non arrivasse Aiolia a rapirlo agli spettri.
E' bello il ruolo che hai affidato al cavaliere del Leone: ancora, ultimo appiglio di realtà, nel primo come nell'ultimo capitolo.
Poi, lo strano pellegrinaggio di Hyoga.
Il Cigno, benchè dentro di se sappia di essere stato nel giusto, in qualche modo si sente colpevole per ciò che è stato costretto a fare a Camus in nome di Atena.
Così come si sente colpevole Milo per averlo a suo tempo lasciato passare.
Due cavalieri che hanno agito nel bene, due uomini che hanno sbagliato tutto.
Milo che decide di prendere come protetto l'allievo "assassino" di Aquarius, perchè rivede nel suo cosmo bianco e freddo un pezzo dell'amante, e si immagina il cenno di approvazione che Camus gli rivolge in un lampo, fra la luce e il crepuscolo del tramonto.
La parte finale...il Nigredo, che è morte, ma non del tutto.
Camus che ritorna come apparente Specter di Hades, per prendersi la testa di Atena.
Milo capisce di averlo aspettato invano, per tutti quegli anni, di essersi inconsciamente fatto incantare dalle cicale: " Lo aveva aspettato senza aspettarlo davvero, perchè Camus era morto".
E allora sale la rabbia, per l'illusione spezzata, per il tradimento, per la morte di Saori, bambina e divina insieme, che prima ha paura e poi si uccide coraggiosamente.
Sapessi quanto ho pianto per quella scena dell'anime in cui la mano di Saga rincorre vanamente il corpo di Atena che cade: ritrovarlo qui, esattamente riprodotto, è stato un colpo.
Infine, il saggio Shaka di Virgo fa sì che avvenga la catarsi: Arayashiki.
I traditori svaniscono: al loro posto restano Camus, Saga, Shura.
E Milo può permettersi di versare tutte le lacrime che si è tenuto dentro per anni, insieme a Camus, che di lacrime non versa solo perchè non può.
La frase " La tua vita e la mia non sono mai state interrotte da una Polvere di Diamanti" me la sono scritta, perchè è veramente troppo bella.
I miei più sentiti complimenti.
Il tuo modo di scrivere, qui e in altri tuoi lavori, è superbo.

Recensore Master
10/11/10, ore 21:07

Prima di scrivere qualsiasi cosa,ho preferito leggere tutto. Ancora complimenti per come scrivi, mi piace moltissimo. Che dire? Ho pianto, si, sei riuscita a commuovermi, perchè hai espresso il dolore di Milo(Personaggio di Saint Seiya che amo particolarmente) molto bene,penso sia difficile fare di meglio. Non so quante persone si erano fermate a pensare il dolore che poteva aver provato Milo dopo la scomparsa di Camus, ma penso che dopo aver letto "Il Canto delle Cicale", si sono fermati tutti a riflettere. E' come se fossi morto anche per mano mia,Camus." Ho sempre avuto anche io questa visione,concordo appieno, il che mi fa apprezzare ancora di più la tua opera. Il modo in cui riesci ad esporre non solo i sentimenti e le sensazioni,ma anche i pensieri di Milo, è veramente stupendo, non mi stancherò mai di ripeterlo. Non so quanto questa possa essere una recensione, ma spero di essere riuscita a spiegare al meglio ciò che penso.

"La tua vita e la mia non sono mai state interrotte da una Polvere di Diamanti"  Frase fantastica.

Nuovo recensore
17/09/08, ore 19:18

Ok. Sapevo che sarebbe successo. Sapevo che avresti usato quel momento, quello piccolo piccolo, che si intravede appena nell'anime, ma che è tutta la loro storia. E te ne sono così grata. Questa storia è così bella e dolorosa che ho fatto fatica a respirare, mentre la leggevo. Ho sentito tutto la gioia del ritrovarsi e il dolore, perchè era proprio il modo sbagliato. Che meraviglia, di nuovo. Grazie grazie!

Recensore Veterano
16/09/08, ore 17:00

Volevi farmi piangere, eh? Dimmelo, che volevi farmi piangere. No, sul serio, è… è troppo. *troppo*. La sofferenza e la gioia e la disperazione e l’amarezza e –è troppo. Non posso commentare in maniera *intelligente* questo. Sappi che non è facile emozionarmi, per niente. Grazie.

Nuovo recensore
15/09/08, ore 22:40

Eccomi, eccomi!! Innanzitutto piccola parentesi sul background che mi hai citato in risposta alla mia precedente recensione: ti capisco, per scrivere qualsiasi cosa e farlo bene ci vuole un'idea chiara, altrimenti ci si perde per strada e si lasciano le cose a metà, ci vuole il gusto coinvolgimento, il desiderio di trasmettere QUEL sentimento, o QUELLA emozione. Non è per niente facile se si conta che bisogna tradurre il pensiero in forma scritta possibilmente leggibile e comprensibile anche da altri lettori..poi ci sono le aspettative e la fatica di inventarsi la caratterizzazione del personaggio (perchè diciamocelo, almeno nell'anime i personaggi di Saint Seiya diversi dai bronze non è che siano analizzati in tutte le sfumature del loro carattere..), o la cultura generale che sta dietro a riferimenti che magari passano inosservati nella fanfiction. So che magari il paragone non regge, ma stai leggendo la recensione di una che si fa quattro brutte copie per scrivere su un blog che legge solo lei e che parla semplicemente della sua vita..non dovrebbe essere tanto difficile e invece lo è. Si ok, sono andata alla deriva (vedi cosa succede quando non si ha un'idea precisa di cosa scrivere?)..comunque, fai dei gran giri di parole e questo mi piace parecchio perchè rallenta i pensieri e fa sembrare tutto più profondo soprattutto in questa fanfiction molto molto molto triste. Sapere che è finita così, che non c'è nulla da fare, mi abbatte! Ti fa pensare che insomma, non ci sia redenzione nemmeno per i cavalieri d'oro.. Oh, questo fa ancora più male! Ecco, ora cominciano i pensieri cupi perciò passo veloce veloce alla questione Hyoga: non è che non mi piace, oh Gesù, con Shunny è forse l'unico che salverei dei bronze (si, questo è vero, non è che vada pazza per Seiya, Sirio e l'altro Grande Assente..) però quando capitano fanfiction del genere ShunXHyoga, HyogaXCamus, HyogaXqualsiasialtropersonaggiochenonsiadonna, cado in una specie di avversione..lo so che è assurdo, non ti saprei nemmeno spiegare perchè. In fondo a parte ammazzarmi Camus, che venero come fosse il pane quotidiano, non m'ha fatto nulla di male. Misteri della vita.. Ultimo capitolo, mia ultima recensione per questa fanfiction(Kia triste..), mi ha fatto piacere conoscerti, LeFleurDuMal, continua così, a produrre capolavori. Spero un giorno tu possa trovare qualcuno che valorizzi questo tuo gran talento (se non l'hai già trovato..) anche al di là di una fanfiction. Te lo auguro con tutto il cuore. = E ci ci ci, dopo anni di sogni e progetti domani a quest'ora sarò a Rodi, prima tappa del mio viaggio (che tra Milos, Creta, Zante e via così, terminerà appunto ad Atene) nonchè isola del sole, a gustarmi le stelle sull'Acropoli di Atena Lindia. Non vedo l'ora, anche perchè per me è un ritorno ricco di ricordi con cui un giorno o l'altro dovrò per forza fare i conti. Perciò, dopo la parentesi autobiografica (si, me l'hanno spiegato solo a fine poema che le recensioni servono per appunto recensire le storie degli altri e non parlare dei fatti propri..perdonami per questa volta, ti saluto scrittrice. A risentirci. = Evenstar

Recensore Junior
15/09/08, ore 13:00

E' senz'altro la degna fine di questo meraviglioso trittico! Ma non ti nascondo che questa fine l'ho attesa e temuta...^^''' Avrei voluto che continuasse ancora la tua raccolta sublime su Camus e Milo! Mah,mi consolo pensando a Neve!*ç* Quest'ultima storia ha dei richiami meravigliosi *_* ai due precedenti capitoli.Brava. Brava,davvero. Sapevo che saresti riuscita a commuovermi anche stavolta.

Recensore Junior
13/09/08, ore 19:01

ho letto anche questo. secondo me sei proprio brava mi hai fatto stare male fino alla fine...la stoia dell'Ades l'ho solo letta nel fumetto e non ho ancora visto il cartone ma queste scene un po' me le ricordo. mi ha fatto venire voglia di andare a guardarlo, ma voglio resistere. però riprendo il fumetto che non mi ricordo bene cosa succede dopo e vorrei che Milo e Camus si ritrovassero per sempre. ma poi Crystal il cigno dov'è?? e' una bellissima storia!! vado a leggerne altre tue!

Recensore Junior
13/09/08, ore 18:57

pensa che mi ero persa il secondo capitolo!!! ho letto il terzoe nn mi tornava!! e' vero quello che dicono le recensioni che hai avuto fa piangere... il secondo capitolo con Milo e Crystal mi ha fatto pensare che lo scorpione non l'avrebbe perdonato mai per quello che aveva fatto, la morte di Camus... poi invece anche con una sofferenza così grande lo perdona...e' ancora piu triste.

Recensore Veterano
13/09/08, ore 00:13

Una canzone.
Allora, tanto per cominciare, ha, non ho pianto, non ho pianto! Prrrr, beccati questa!
TU, malvagerrima, potrai pure goderci, ma io questa cosa della catarsi l'ho sempre odiata, è tutta una gran bufala, perchè poi finisci con lo starci ancora peggio!
Allora, mi è successo qualcosa di strano: che il fatto che quest'ultimo capitolo sia completamente aderente alla trama, macchè, alla scena esatta di manga e anime mi ha in qualche modo rincuorata. Oddio, sapevo benissimo in che direzione stavamo andando, ma, non so spiegarmi, il fatto di poter procedere con le mie gambine lungo un sentiero che conoscevo già mi ha aiutata a stare bella tranquillina e calma. Sarà per il contrasto di vedere Camus privato della sua vista. Ho sempre pensato che il potere di Shaka, che poi fra l'altro non è l'unico, di privarti dei sensi fosse qualcosa di veramente, veramente terribile: colpisci l'atavico, l'atomo, ciò che rende tale un essere umano insieme all'intelligenza, anzi, forse di più. Ci sono tanti stupidi al mondo, mentre un vegetale è un vegetale.
Che strazio.
Ma non ho pianto.

Recensore Junior
12/09/08, ore 21:20

Tralasciando considerazioni sul piano meramente formale (la scelta delle parole è così accurata, al pari della citazione poetica iniziale; l' armonia del costrutto è tale che ogni mia parola in proposito sarebbe superflua =) ammetto che accostarmi a questa tua storia non è stato facile sia perchè con questa storia hai voluto, più che narrare una vicenda, osservare l' evoluzione di determinati stati dell' animo dei personaggi e del personaggio di Milo in primis e sia perchè in nessuna storia sin' ora da te scritta sei riuscita a rendere l' animo dei personaggi così trasparente. Spiego meglio il significato di questa mia affermazione. E' chiarissimo il senso di forte empatia tra te ed il personaggio di Milo, che muovi sempre molto bene, con grande naturalezza. Quando tra uno scrittore ed il personaggio dei suoi racconti si determina questo stato di forte empatia le conseguenze sono due: o il personaggio risulta estraneo al lettore oppure risulta enormemente facilitata la possibilità anche per il lettore di entrare in una condizione empatica con il personaggio. Questo perchè l' autore ha mostrato la strada, ha reso i personaggi non figure monolitiche ed impenetrabili ma, appunto, trasparenti come vetro. Un vetro in cui ogni lettore può rispecchiarsi. Molti di coloro che hanno recensito la tua storia hanno affermato che le tue parole, le situazioni descritte ne "Il canto delle cicale" sono state tali da commuoverli. Io mi unisco a loro. Il dolore di Milo per un amore perduto due volte, la prima volta a causa della morte, la seconda volta a causa di un presunto tradimento, non è solo il dolore del personaggio Milo ma, appunto, il dolore di chiunque ha amato e quell' amore ha perduto e poi ritrovato. -Camus, la bocca e lo spirito suggellati, gli occhi ciechi, sollevò le proprie mani, come gabbiani bianchi, dispersi, e le affondò nei capelli di Milo, in silenzio, con l’urgenza di toccarlo trattenuta fino a quel momento. Abbassò la testa, come se potesse guardarlo. E anche se non pianse, fu come se lo facesse.-: come posso esprimere ciò che hanno suscitato in me queste ultime immagini? La bellezza di quelle mani bianche tra i capelli di Milo mentre leggevo era davanti ai miei occhi, resa presente dalle tue parole, così come palpabile era il dolore, la rabbia, l' amore di Milo, che tu rendi bello come un eroe romantico! E non a caso ho usato il termine eroe: in realtà è Milo il vero protagonista della storia, l' oggetto della reazione alchemica. Camus è, come ho già avuto modo di affermare nelle precedenti recensioni, ciò che ha determinato questa reazione, per questo determinante ma pur sempre impalpabile, non presente, perchè fantasma, perchè ricordo, perchè spettro. Ti confesso che avrei percepito una valenza "catartica" nella storia e nel dolore di Milo se Rubedo fosse stato il capitolo finale ma il fatto che sia la fase del sol niger a concludere il trittico stravolge questa chiave di lettura, l' attenua fortemente perchè Milo regge tra le mani lo spettro di Camus, che non può vedere ma può sentire (e davvero quella di Shaka è stata una crudeltà raffinata), che pur ritrovato sia come amante che come cavaliere al servizio di Atena spettro rimane e quindi destinato a dissolversi, a rimanere voce e immagine evocata dal canto delle cicale. Dopo Rubedo, la sublimazione del dolore, con Nigredo ci ricordi che le cicatrici nell' animo dei due cavalieri sono rimaste e, considerati quelli che poi saranno gli eventi caratterizzanti la saga di Ades, sono cicatrici che pur nascoste continuano a deturpare, pur superate continuano a far male e ad evocare voci e fantasmi. Lo stesso lettore non riesce a sentire pieno sollievo di fronte al pianto dei due amanti poichè si trova nella condizione di sapere come la vicenda andrà a finire. Rendo sinceramente merito all' originalità della scelta (sarebbe infatti stato scontato seguire la distribuzione canonica delle tre fasi alchemiche mentre sei riuscita a strutturare coerentemente i tre capitoli malgrado lo "sbalzo" finale con cui tutto finisce ed inizia al tempo stesso, sbalzo anche stilistico se vogliamo, più concitato e rapido è Nigredo rispetto ai due capitoli precedenti pur nell' armonia generale del trittico) e concludo con l' ulteriore constatazione di quanto dolcemente triste sia "Il canto delle cicale": Rubedo ci ha lasciati con l' abbraccio tra due redenti, Nigredo ci lascia invece con le lacrime di due amanti ritrovatisi per un breve momento, prima dell' ultima battaglia.

Recensore Junior
12/09/08, ore 21:18

Ti crederanno morto, questi stupidi.
Corri leggero, pettinatore di comete.


Ma mio Dio.

Le riprese di stile, la memoria letteraria dei due capitoli precedenti è Stile.
Le emozioni sono poesia.
Noi siamo loro e loro sono noi.
Siamo tutti nati, ci siamo sacrificati, siamo morti in un mare di grilli e cicale, nella calura del mezzogiorno, al tramonto sanguigno e nella notte nera. Ed è bello come di capitolo in capitolo tutto diventi mano a mano più corale.

Camus era scivolato a terra ansimante, dopo lo sforzo dell’Athena Exclamation, sotto il peso della fatica e del Tempio che era crollato, sotto lo sguardo feroce di Scorpio.
L’aveva trafitto, quello sguardo, e Camus aveva nascosto il volto sotto una pioggia di capelli rossi. Aveva udito distintamente il veleno delle parole di Milo, perché tra tutti i sensi era l’udito che Shaka gli aveva lasciato. Era stato crudele, Shaka di Virgo. Di una crudeltà raffinata.

Questo passo è Classe.
Solo da questi due paragrafi si evince l'indiscutibile stile con cui scrivi. Te lo dirò per sempre.

La fine è splendida. Ci hai raccontato di cose che tutti noi abbiamo già visto, capisci?, e ne siamo usciti stravolti. Storia già vista, mai vissuta, ed è stato albedo, rubedo, nigredo.

Recensore Veterano
12/09/08, ore 15:44

Mi hai commosso moltissimo con questa fic, davvero, sei davvero bravissima... il pezzo in cui Camus tocca i capelli di Milo .... e poi quando i cavalieri corrono... davvero non ho parole per descriverti come sono emozionata anche perchè le hai usate tutte tu per scrivere il terzo capitolo!!!!!! e poi quando muore Athena!!!!!! davvero... non trovo spesso parole così emozionanti, so di ripetermi ma ti meriti davvero tutti i complimenti!!!!!!!!! un bacio cicci, sei grande!

Recensore Veterano
12/09/08, ore 15:16

e io che non avevo mai pensato...mai..eppure..hai scelto di descrivere i tre momenti migliori durante questa fan fiction ç_ç. Mi hai commosso *piange*..sono tristissima, però leggendo Camus che finalmente tocca i capelli di Milo ho avvertito anch'io un pò di speranza ç///ç tanto..poco più tardi Scorpio avrebbe raggiunto il suo amato, e stavolta per sempre. La corsa dei cavalieri con gli ex compagni sulle spalle..quale scena più carica di emozioni ç___ç? ho notato che hai seguito l'attimo dell'uccisione di Atena come nell'anime, e lo adoro; Saga che cerca di raggiungerla mentre cade, Milo che, istintivo, cerca di strangolare un Camus che non si oppone...e poi, c'è davvero l'ombra; l'ombra nella quale io credo ci debbano stare gli abbracci ç////ç *muore di dolore*. Ho adorato i riferimenti anche agli altri 2 capitoli... ho sentito la confusione e il male di Milo, ho capito perchè Camus è rimasto in silenzio..Ti ringrazio immensamente per la possibilità offerta di leggere questa storia dolorosa e magnifica, grazie grazie grazie T*T ti faccio i miei complimenti più sentiti, e spero di poter leggere altre tue storie! *abbraccio nel dolore*

Nuovo recensore
12/09/08, ore 13:02

Ogni volta un emozione, sempre! ho trattenuto la commozione e ho acomapgnato il dolore di Milo! personaggi così vicini alla realtà, a cui donerei linfa vitale pur di stringerli e sapere che esistono aNCORA QUEI VALORI. infine c'è una cosa da dire, che tutte queste emozioni scaturiscono da una scrittrice eccellente. grazie

Nuovo recensore
08/09/08, ore 14:43

Ohi ohi, stavolta l'ho fatta grossa.. Ho fatto arrossire con i miei complimenti LeFleurDuMal, una delle scrittrici più dotate del mondo delle fanfiction di Saint Seiya..ti confesso che sto gongolando davanti al pc tutta fiera di me stessa!! XDD A parte tutto, non mi ricordo se te l'ho già scritto l'altra volta ma ci tengo a ripetere che per arrivare a dirti tanto ho letto parecchie tue opere, per cui sincerità per sincerità, i complimenti te li meriti.. Allora, che dire del secondo capitolo: innanzitutto che sto incominciando a sentire anche io la mancanza di Camus, a vedere i suoi capelli rossi nel tramonto e ad apprezzare Hyoga (cosa piuttosto inquitante..)seppur di malavoglia. Per cui, anche qui gran bel coinvolgimento del lettore, mi piace molto come descrivi i paesaggi (le dodici case al tramonto devono essere veramente splendide..tanto per restare in tema: settimana prossima parto per Atene, per cui di tempietti, di greci tramonti e di Atena o altre divinità me ne farò indigestione, una descrizione come la tua mi mette nella predisposizione giusta per affrontare tutto ciò!) e questi intervalli nella narrazione in cui si racconta la storia del cigno e lo scorpione. Io sai..spero che dopo tutta questa sofferenza Camus dia un segno di vita, anche piccino piccino..almeno per farmi contenta! Sono proprio proprio profondamente affranta. Complimenti!

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