Recensioni per
Due note prima dell'oblio
di Targaryen

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
12/01/15, ore 20:29

Il racconto si colloca in un momento imprecisato nel lontano futuro di Harlock e Meeme, che ci vengono presentati in un contesto che si è lasciato alle spalle la drammaticità che ha caratterizzato il film a cui si ispira. La narrazione procede in prima persona e si snoda in modo fluido ed elegante attraverso il flusso di coscienza di Harlock, colto in un momento di profonda riflessione e focalizzato sui cambiamenti che le vicende passate hanno provocato in lui.
Si segnala a tal proposito la maturazione del concetto di libertà, che passa da libertà che aborrisce qualsiasi legame a libera assunzione di responsabilità e che sottolinea il punto di arrivo di un lungo processo di crescita interiore. Rimarchevole la conclusione, con il richiamo al tema del lascito che passa di padre in figlio, a sancire l’eternità della vita attraverso la mortalità della stessa.
Nel complesso una buonissima lettura

Nuovo recensore
11/01/15, ore 18:44

“Pellegrino tra le stelle, eterno viaggiatore senza casa e senza meta … era questa la vita che sognavo prima di incontrare te. Una vita senza doveri, una vita senza legami. Una vita da assaporare istante dopo istante, come se il passato non avesse importanza e il futuro non avesse valore. Non cercavo alcuna risposta quella notte. Mi stavo semplicemente arrendendo a noi. Eppure, tra le tue braccia, ho capito cosa c’è in quel vento che mi accarezza la pelle e cosa significa essere davvero liberi. Liberi di viaggiare all’infinito, ma anche liberi di fermarsi se il cuore lo comanda.”

Sono incantata dai tuoi racconti! Sono genuina poesia e leggerli è come ascoltare una musica soave che vuoi che continui per sempre! Ogni parola è piena di significato, con poche bellissime frasi riesci a esprimere concetti così profondi che mi lasci di stucco!
Questo pezzo ad esempio mi ha lasciata senza respiro perché ci fai capire in pochissime righe qual è il vero significato della parola libertà. Harlock non è più un ragazzo, è diventato un uomo e ha capito tante cose che prima non capiva, come il fatto che può essere libero e nello stesso tempo amare Meeme.
E’ così che ho sempre immaginato Harlock adulto: un uomo nobile, generoso, libero, responsabile, che non fa lunghi discorsi ma che ama come solo chi è retto come lui è capace di amare.
Anche la fine mi è piaciuta tantissimo, perché riprende l’idea del maestro delle generazioni che si susseguono che è centrale nelle sue opere e hai fatto rientrare il futuro di Harlock e Meeme in questa idea. Così la loro storia inizia e finisce come tutte le altre per far posto alle generazioni future.
Bravissima!

Recensore Junior
21/07/14, ore 11:52


Ho apprezzato molto l'atmosfera di malinconia e amore che hai saputo far combaciare perfettamente, alternando momenti di tristezza e dolore (gli incubi del Capitano), a momenti di dolcezza ( le parole confortevoli di Miime e la profonda dolcezza di Harlock).
Io sono sempre stata a favore della coppia Harlock-Miime e di conseguenza ho apprezzato ulteriormente il loro rapporto nella tua storia.
Però avrei voluto sapere il nome del futuro figlio del Capitano, cissà quale nome avrà dato Harlock al suo figlio :-)
Continua a scrivere delle storie sul Capitano sei spettacolare, hai un modo eccezionale di descrivere emozioni e sentimenti :-)
Spero di leggere presto altre tue storie!
anubian

Recensore Master
14/07/14, ore 19:47

Non è per nulla facile trovare le parole giuste per recensire un'opera così bella. Un dipinto denso di emozioni, tratteggiato con sapienti pennellate che modellano davanti allo sguardo del lettore immagini vivide, vere eppure sospese in un sogno. Parla la voce del Capitano, la voce che vibra nel suo cuore.
Struggente e malinconico come ricorda la lunga vita fatta non di anni, ma di secoli. Dolcissimo come rivive il suo rapporto con Meeme, e il momento in cui lei gli ha rivelato che qualcosa di meravigliosa era accaduto a legarli ancora di più.
La sua reazione, umana, la gioia e la paura che l'hanno assalito, lui che non ha mai avuto paura di nulla.
Meraviglioso il suo amore per la Terra, grande come l'amore per il figlio che ancora deve nascere.
Il Capitano artigiano, che modella con le sue mani gli oggetti per le persone che ama è un'immagine dolcissima.
Pienamente in sintonia col Leijiverse (che adoro sempre più) l'idea del ricambio generazionale, della vita che va avanti, nonostante tutto, come una nuova melodia che prende il posto della prima.
Semplicemente *stupenda*.
Complimenti! Anche se è davvero riduttivo ^^

Recensore Master
14/07/14, ore 13:38

Meraviglioso questo racconto. Una poesia direi, per come è scritto e per le emozioni che sa suscitare. Devvero splendido!! Non c'è una parola sbagliata. Tante frasi mi sono piaciute, ma queste in particolare mi hanno colpita, perchè segnano il nascere di una consapevolezza che porterà ad un importante punto di svolta:
"...Può sembrare bizzarro detto da me, ma ci sono istanti in cui occorre avere paura della libertà. Il ragazzo che ha tramutato in polvere rossa il sangue del suo pianeta natio non temeva la libertà. Era stolto quel ragazzo. Viveva, convinto che la vita potesse esaurirsi in una parola scritta su di una bandiera, e sicuro che quella parola fosse tutto ciò che avrebbe regalato alla sua esistenza un perché...".
Complimenti davvero!
Marta

Recensore Master
13/07/14, ore 20:39

Cara Targaryen,
ho letto questa storia ieri sera e, come sempre mi accade leggendo un tuo scritto, mi sono commossa.
Come ben sai io sono profondamente ignorante in materia, ma ho trovato il tuo scritto ugualmente affascinante e poetico.
L'immortalità di cui parli, poi, non mi è affatto estranea: l'idea degli anni che scorrono come istanti, di quest'immortalità che in realtà è soltanto apparente mi è estremamente familiare e ogni volta mi trasmette un senso di indicibile malinconia.
Ti dirò, questo Capitan Harlock comincia a incuriosirmi sul serio.... Mi sa ctanto che non appena avrò tempo approfondirò.
E Meeme.... E' un'aliena, giusto? O l'ho sparata grossa?
Bene, la pianto di sparare scempiaggini.
Ancora una volta ti faccio i miei più sinceri complimenti, a presto!
Un abbraccio

Melianar

Recensore Veterano
12/07/14, ore 22:24

Ohhh bentornata Targy (spero non ti dispiaccia il nomignolo :-)
bella e triste questa tua fic ... con questi Harlock e Mime immortali o quasi che si vedono scorrere gli anni come se fossero istanti
E mentre intorno a loro tutto cambia il loro amore resta immutato.
Bella la tua idea della Terra che rinasce completamente... bello Harlock che finalmente trova un pò di pace... bello e tristissimo il ricordo dei loro primi compagni ormai morti ma sempre con loro.. e poi l'arrivo di un figlio o una figlia...
Bella e basta!
E anche pertinente.. anche per me Harlock alla fine del film con la "rinascita" dell'Arcadia (simboleggiata dalla bandiera pirata che si ricrea)ritorna ad avere la sua immortalità ..d'altronde anche nel film si dichiara espressamente che è legato alla dark metter e finchè ci sarà quella materia va da sè che Harlock continua a esistere
Idem per Mime ovvio....
E' un possibile seguito che ci sta molto bene!
Attendo altre tue opere.. e a prop.. di alla tua amica ispirarice (una certa Dea Bastet) che io aspetto ancora il seguito della sua bellissima storia... insomma noi non siamo immortali XD XD

Recensore Junior
12/07/14, ore 21:13

Sei tornata alla grande con questa bellissima storia. Già l'ho letta tre volta e ogni volta mi è sembrata più bella.
Hai veramente il dono della scrittura.
L'Harlock che descrivi tu si avvicina ai grandi racconti dell'epica ,a Enea e Ulisse di fronte alle rovine di Troia ,ma con l 'aggravante che è stato lui stesso a distruggere la sua patria.
Le tue storie sono tutte molto belle ma qualcuna l'ho trovata troppo triste;in questa invece c'è un finale che si apre alla speranza, sia per la rinascita della Terra che per la nuova vita (congratulazioni Mime).
Piuttosto mi avete fatto venire la curiosità ,come si chiamerà ? anche se qualche sospetto ce l'ho. Baci Ciao,

Recensore Junior
12/07/14, ore 14:17

Splendida. Non potrei dire altro, che semplicemente splendida. Sulla descrizione sublime dei sentimenti del capitano non riesco ad aggiungere altro a quanto già sai, però voglio dirti quanto mi abbia commosso il pensiero all'equipaggio, a quella famiglia che ha condiviso con lui molto. Sentire risuonare i loro passi e tenerli in vita grazie al ricordo... mi ha fatto scendere piú di una lacrima e forse ne immagini anche il motivo.
Grazie per le emozioni e complimenti come sempre.
D.

Recensore Junior
12/07/14, ore 13:30

Bellissima, anche questa volta hai saputo rendere stupendo uno dei tuoi racconti. Mi hai commossa, come sempre complimenti carissima.
Un abbraccio.

PS: non so quando tu abbia scritto questa fic ma casualità ieri sera mi sono messa a scrivere anch'io una storia sulla loro ipotetica creatura. Per l'ennesima volta noto con piacere che ci leggiamo nel pensiero :P baci

Recensore Master
12/07/14, ore 12:13

Questa storia mi ha sorpreso sotto molti punti di vista. La bellezza della terra rinata, l'accettazione di quello che è stato (ma gli incubi sì, quelli restano...), il trascorrere del tempo che è necessariamente diverso, la lieve malinconia, ma anche la felicità quieta che arriva con una vita nuova, inaspettata, lucente. La chiusura del cerchio, quello che veramente può essere il futuro. Commovente l'accenno all'equipaggio amato che ormai è "polvere di stelle" e bella la riflessione sulla libertà che non è solo ribellione, ma anche accettazione e consapevolezza. :-)