Ehilà!! Beh, un doppio wow ci vuole proprio perché questo capitolo finale è senza dubbio il migliore dei tre. Non per togliere qualcosa ai precedenti, ma c’è un evidente crescendo soprattutto a livello di phatos e di tensione, che ora della fine ti fa saltar su sulla sedia perché no, le cose stanno andando un po’ tanto a rotoli. Probabilmente questa sarà la recensione più assurda e sconclusionata della storia, quindi spero di riuscire a mettere in fila le idee in maniera corretta.
Innanzitutto ti rispondo a quanto mi avevi detto per sul legame nella precedente recensione. Ho dato per scontato, errore mio, che il legame si fosse formato tra loro come io sono convinta che si formi (quindi non con il sesso) e lo dico, dato che mi hai fatto notare che non sono mai stati insieme. Forse io avrei dovuto essere più specifica. Come saprai, su questo aspetto ci sono diverse scuole di pensiero e avrei dovuto precisare quale fosse la mia. Comunque non che lo volessi per forza, il legame, anche perché in questo capitolo è evidente che non c’è. Avevo avuto la sensazione che esistesse nel capitolo precedente, quando Jim si dice sicuro che Spock sia vivo. Alla fine era solo istinto umano, o più probabilmente auto convincimento. In ogni caso il legame avrebbe complicato tutto, a mio avviso, quindi per me hai fatto una scelta ottima.
Allora, questa volta inizio da Jim. Senza dubbio è un fiume in piena e straripa di continuo. Quello che viene fuori dal tuo Jim, che ribadisco essere il migliore che io abbia mai letto del reboot, in questo capitolo esce tutto. C’è tanta rabbia il lui e fa davvero fatica a contenersi, ma allo stesso tempo io l’ho visto anche palesemente esausto. È come se si trascinasse e cercasse di remare con tutte le forze che ha, ma faticasse a stare sulla barca. Quando ha a che fare con gli altri, si rapporta con violenza e verso tutti, nessuno escluso perché è più che evidente quanto sia stanco dell’intera situazione. Deve gestire una guerra, avere a che fare con Desus e con l’anziano Spock, trattare con l’impero romulano e contemporaneamente evitare il pericolo “guerra con i Klingon e romulani” il più possibile e, cosa più importante, lo deve fare senza Spock. Non parlo in questo caso dei sentimenti che nutrono l’uno per l’altro, quanto piuttosto gli manca avere il suo primo ufficiale vulcaniano al suo fianco. Spock, sia nella TOS che nel reboot, è la roccia di Jim. È quello che quando si gira ce l’ha lì e sa che potrà sempre contare su di lui. Spock è sempre stata la sua logica, quel che lo ha sempre aiutato a prendere una decisione (in un senso o nell’altro, perché anche nella TOS, Jim lo stava a sentire, ma andava per i fatti propri). Avere Bones non è la stessa cosa, e qui secondo me se ne rende conto. Per me è un Jim spaventato questo, sta sperimentando il comando senza il suo secondo e non gli piace, specie perché sa benissimo che Spock potrebbe decidere di non tornare mai più sull’Enterprise. Questo ovviamente prima di invadere lo spazio romulano, poi… ad un certo punto, seppur arrabbiato e stanco, esce fuori tutto l’ingegno di Kirk. Quando Desus si rende conto che quello che ha di fronte non è solo un ragazzino sprovveduto, ma un capitano della Flotta come forse ce ne sono pochi, beh, quella scena è straordinaria. Trovo anche molto corretto il suo comportamento quando scoprono che Spock è finito su Rura Penthe. Sappiamo benissimo quanto Jim sia capace di compiere scelte difficili nei momenti più drastici, è ciò che fa del capitano Kirk, il capitano Kirk. In quel momento compie la scelta che è più logica e io sono pienamente d’accordo con lui. Probabilmente se Desus non lo avesse preceduto, avrebbe cercato di trovare una soluzione per portarlo via da lì, magari spinto dal suo grillo parlante (Bones). Sappiamo bene quanto Jim sia capace dell’impossibile, quindi perché no? Il suo gesto dopo, quello di salvare Desus, è molto altruistico e generoso e mostra probabilmente una maturità che prima non possedeva. È chiaro che vede nel romulano un rivale e che è geloso marcio del rapporto che questi ha costruito con Spock in questo tempo, sa che probabilmente non potrà mai avere niente di quello che spera con Spock, ma lo libera lo stesso perché… beh, perché è sempre lo stesso capitano che ha scelto di non salvare Spock per il bene dei molti. Jim è fatto così. Ha un carattere difficile, come ha detto una volta il Bones della TOS. Per me hai compreso e reso alla perfezione la complessità del suo carattere e sì, lo dico a te perché sarà anche venuto fuori da solo, ma sei tu che l’hai scritto così bene.
Su Spock, forse ho meno da dire rispetto all’altro capitolo. Il fatto dell’intossicazione da Trellium è probabilmente un aspetto molto più d’impatto, almeno su di me, da un punto di vista emotivo. In questo capitolo, Spock agisce con logica. Rimane con i romulani perché è lì che deve stare, perché c’è in ballo una guerra e lui lo sa perfettamente e sa che sarebbe più utile stare lì che tornare sull’Enterprise. Per quanto però agisca in modo logico, emotivamente è devastato. L’ambasciatore ha perfettamente ragione nel farlo notare a Jim, Spock è completamente fuori di testa e per motivi tutti molto validi. Ciò che l’ha fatto sbroccare, e di cui Jim secondo me non si rende propriamente conto, è quanto è accaduto nella lotta contro Khan. È stata quella per me la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ci sono troppe cose e lui già era instabile prima che avvenissero. Ha perso il suo pianeta, sua madre, ha rischiato di perdere Jim ed è stato rapito e torturato. Insomma, capisco che Kirk si senta tradito e offeso, ma dovrebbe essere più comprensivo. Per quanto l’ambasciatore provi a farlo ragionare, a me pare serva fino a un certo punto. È chiaro che Spock dovrà lavorare molto su sé stesso per riparare a tutto questo e Jim dal canto suo deve anche rendersi un po’ conto che stare con un vulcaniano significa anche dargli una stabilità emotiva di cui hanno evidentemente bisogno e non solo i vulcaniani, ma entrambi, sia Spock che Jim ora ne han bisogno. Cioè, a mio avviso ne avresti ancora di cose da trattare per un ipotetico futuro. Comunque, per quel che riguarda il presente, la loro litigata è un qualcosa di epico, giuro. Sai che stanno sbagliando a dirsi quelle cose, ma allo stesso tempo leggendo si ha la sensazione che se non si urleranno contro, non potranno mai aggiustare niente. Io in ogni caso non credo che Spock si fosse innamorato di Desus. Non perché sono una shipper Spirk fino al midollo, mi dà da pensare il modo in cui è iniziato il loro avvicinamento. Credo che alla fine Desus ci tenesse davvero a Spock o si sarebbe comportato in ben altro modo quando era su Romulus, però dire che Spock ne era innamorato davvero, per me si è aggrappato a lui in un momento di estrema fragilità emotiva. I vulcaniani difficilmente si trovano in simili condizioni e se riescono a non morire in casi simili, trovo tutto sommato corretto che si aggrappino emotivamente al primo che si mostra disposto. Se fosse stato lucido forse avrebbe capito prima il doppio gioco di Desus e compreso i suoi scopi. Però è andata così! Non posso che compiacermi della scelta finale di Spock e quel bacio dopo essere tornato indietro, è una scena bellissima. Più che romantica, è liberatoria. Insomma, sappiamo che non è finito niente, è come ha detto il vecchio Spock, continueranno a fare errori su errori e a prendersi e lasciarsi, ma allo stesso tempo quello è un bacio liberatorio e che ti fa dire, eh finalmente.
Beh, Desus! Come avevo già accennato è un personaggio davvero notevole. Sinceramente a me poco importa quanto sia più o meno “qualcosa” rispetto all’originale, ma la maniera con cui l’hai caratterizzato non è certo di quelle buttate là a caso. È sì ambiguo, ma in questo capitolo ha una crescita davvero notevole che lo tira un bel po’ fuori dall’ambiguità nel qual era sguazzato nei primi due. Preferisce salvare Spock piuttosto che scatenare una guerra e questo va senza dubbio a suo vantaggio perché capisce che avrebbe avuto solo da perderci. Il suo sacrificio inoltre mi ha lasciata stupita, ma allo stesso tempo mi sono ritrovata ad annuire dicendomi che certo che fa così: è un romulano ed è una reazione estrema, per forza di cose deve essere così. Devo dire che però ti lascia con l’amaro in bocca quando se ne va dicendo “prima o poi questo Kirk dovrà morire”. Eh, poteva anche risparmiarsela… Insomma, alla fine pregi o difetti, Jim lo ha salvato quindi sarebbe stato carino almeno non fare gli stronzi ecco. Ma è un romulano, quindi…
Per quanto riguarda gli altri, beh, ci sono Bones e l’anziano Spock. McCoy qui è più che altro una comparsa, ma in quei pochi frangenti in cui c’è, è lui al cento per cento. Ogni parola, ogni gesto era suo. Ce lo vedevo a girare attorno a Desus provandone a capirne la biologia! XD Per quel che riguarda l’ambasciatore Spock invece, qui più che mai si ritrova in una posizione molto difficile. Deve sedare Jim e il modo in cui gli parla è molto umano, in certi momenti davvero tanto, ma è il solo modo d’effetto e lo sa bene. Per me Jim sente nei suoi confronti un attaccamento particolare e che non c’entra con quanto sia innamorato del giovane Spock. Per me non può non fare caso a come l’ambasciatore lo guarda, a come gli parla… io credo che in un qualche modo se ne compiaccia. Che gli piaccia da matti avere quello sguardo su di sé. E poi non ci dimentichiamo di quella fusione mentale famosa, che a mio avviso ha lasciato molto di più di quanto non sembri nella mente del giovane Kirk. Quindi un’ottima gestione anche dell’anziano Spock. Per me potresti cimentarti benissimo a scrivere anche nella TOS e faresti una bella figura alla stessa maniera di come l’hai fatta qua. E parlo sul serio.
In conclusione. Trama avvincente, ma questo si capiva fin dal principio e per fortuna non ha deluso nemmeno con il proseguo del capitoli. Come ho detto, hai fatto una costruzione della storia degna di Star Trek e che tiene conto di tante cose, i romulani sono loro, sempre. Li odi, porca miseria se li odi perché sono sempre i soliti stronzi. I Klingon anche, con il loro codice d’onore, erano sempre e perfettamente loro. Il modo in cui facevi parlare gli alieni e come li hai gestiti… tanto di cappello, davvero, perché hai compiuto un lavoro stupendo su questa storia. Inoltre, invidio non sai quanto l’abilità che hai nel gestire le azioni, io non ne sono affatto capace. Questa storia praticamente sembra un film, quindi tanti complimenti.
Non so se scriverai anche un seguito, ma a me piacerebbe molto leggerlo. Non so che impostazione vorrai dargli, se continuerai su questi aspetti o se deciderai di cambiare la forma e optare per qualcosa di maggiormente introspettivo, comunque deciderai, di sicuro la leggerò.
Ancora complimenti.
Koa |