Ciao!
Ah, l’invisibilità: la mia vecchia nemica. Finalmente ci rivediamo tu e io. Quanto avrei voluto NON dare l’invisibilità a Joyce, mi avrebbe reso le cose molto meno complicate… ma lasciamo stare.
Dunque, capitolo bellino, dai. La parte dell’incantesimo l’ho letta in apnea tanto che era immersivo. Ho proprio percepito la difficoltà di eseguire l’incantamento, le incertezze di Gala, il desiderio di Jel di non sfigurare davanti a quella che ormai è la sua discepola ora che il vecchio maestro Camosh è deceduto/svanito/dematerializzato, insomma quello che è.
Intuisco che da qui in poi sarà come la metaforica discesa negli inferi, tra pericoli sempre maggiori visto che si stanno infilando nell’altrettanto metaforica tana del lupo.
Se poi ci mettiamo che Sephirt si unirà sicuramente alla festa, il tutto lascia ben sperare. Per non parlare di quelli che stanno dando la caccia a Ftia, che sarà anche una brava cacciatrice, ma adesso è ferita e dovrà giocare nel ruolo di preda.
Bene, bene, cioè male, non che io faccia il tifo per i cattivi eh (diciamo solo un pochino, ogni tanto, giusto per…). |