Quinta classificata a pari merito (44,65/45)
Al di là del bene e del male di Ladyriddle
_Grammatica: 9,65/10
La grammatica è, in generale, molto molto buona. Scrivi davvero bene, prestando attenzione alla sintassi, all'ortografia e a tutti quegli aspetti che rendono una storia corretta e, di riflesso, estremamente piacevole da leggere.
Ho trovato, tuttavia, due errori per i quali ti ho penalizzata un po', ma, dico davvero, non sono cose particolarmente significative.
La prima è una concordanza sbagliata fra nome e aggettivo. Onice, infatti, è un nome femminile, motivo per cui avresti dovuto scrivere "onice cupa", e non "onice cupo". Niente di che, dico davvero, io stessa ho dovuto cercare sul dizionario perché non ero sicura sul genere della parola onice, perciò non ti devi preoccupare, è stata davvero una svista.
L'altro errore che, invece, ha un po' più di rilevanza (ti ho tolto 0,25 punti, per questo), è una virgola fra soggetto e verbo. Penso tu l'abbia messa per ragioni stilistiche, per dare alla frase un ulteriore respiro, per renderla più musicale. Tuttavia, la virgola fra soggetto e verbo non va, e per questo ti ho tolto 0,25 punti.
La frase è questa:
" Il Mondo a cui apparteneva per diritto di nascita, lo aveva accolto tra gli scherni e i sussurri, (...)". Il verbo, accogliere, qui, è preceduto da una virgola e, davvero, secondo me la dovresti eliminare.
_Stile: 10/10
Accidenti, che stile: musicale, poetico, estremamente ben costruito. Sembra, da come scrivi, che ogni frase sia stata concepita proprio per suscitare un determinato effetto su ci legge, conferendo alla storia un ritmo tutto particolare e rendendola, così, estremamente intensa.
Sulle prime, devo ammetterlo, il tuo modo di scrivere mi ha un po' spiazzata. Non è una storia scorrevole, affatto: il lettore ha bisogno di concentrazione per poterla apprezzare appieno e per comprendere l'estrema drammaticità che si cela al suo interno.
Per quanto riguarda il lessico, beh, è ineccepibile. Sai usare benissimo la lingua, maneggiandola a tuo piacimento per rendere il testo ancora più vivo, più intenso. La tua storia è bella e nient'affatto scontata proprio per le parole che usi, per il tuo lessico vario, per la tua capacità di esprimere le emozioni di Tom proprio con i termini più azzeccati.
_IC: 10/10
Anche qui, niente, ma proprio niente, da dire. È una caratterizzazione bellissima, la tua, sia perché hai descritto Tom Riddle in maniera estremamente coerente, autentica e, perché no, umana, sia perché, soprattutto, si intuisce benissimo lo sforzo che hai impiegato nel fornire un ritratto di Tom Riddle assolutamente coerente e vero.
Hai approfondito benissimo, in poche righe, i sentimenti provati da Tom nell'arco della sua intera, benché ancora giovane, vita. Hai parlato della sua infanzia misera e del suo desiderio di riscattarsi dallo squallore e dalla sofferenza dei suoi primi anni, dell'adolescenza spesa a conquistare il rispetto - e, più tardi, l'ammirazione incondizionata - dei maghi che, cresciuti in famiglie decisamente più aristocratiche della sua, lo guardavano con disprezzo e con sufficienza. Hai raccontato benissimo il momento dell'assassinio e le sensazioni provate da Tom, che, in questo momento più che mai, è un po' Tom Riddle, l'uomo pieno di talento ma, a suo modo, estremamente fragile, e Lord Voldemort, il mago spietato e privo d'umanità che finirà per desiderare sempre più potere, distruggendo, senza farsi alcuno scrupolo, tutti coloro che potrebbero ostacolare il suo cammino.
Ho trovato estremamente ben costruito anche il personaggio di Tom Riddle Senior, benché sia solo citato fra le righe e la Rowling abbia detto ben poco di lui. Tom Riddle era l'attraente Babbano di cui, ingenuamente,
s'innamorò Merope Gaunt che, pur di conquistarlo, ricorse a un filtro d'amore, per poi venire abbandonata e morire di parto in uno squallido orfanotrofio londinese. E Tom Junior prova rancore verso ognuno di loro, verso quel Babbano ignobile che è stato suo padre e verso quella sprovveduta scioccherella che era Merope e, nel mettere fine alla vita dei Riddle, Tom si concentra, ostinatamente, su questi aspetti e su tutto l'odio che, negli anni, ha provato per loro.
Niente, basta, sto sproloquiando e sto aprendo parentesi inutili, giusto per ribadire quanto sia perfetta e brillante la tua caratterizzazione.
_Originalità: 10/10
Personalmente, non avevo mai letto dell'assassinio del padre da parte di Tom Riddle Junior. Forse mi sbaglio e di storie su questo tema ce ne sono molte, però, oltre alla trama, è parso estremamente originale il modo in cui hai raccontato la storia che non suona per niente scontata o banale, forse per il tuo stile estremamente particolare.
_Gradimento personale: 5/5
L'avrai capito, ma la tua storia mi è piaciuta davvero molto. La prima lettura mi ha un po' spiazzata, perché, come ho detto sopra, il tuo stile non è affatto immediato, richiede molta concentrazione e la storia, per poter essere apprezzata in ogni suo aspetto, va riletta più volte, proprio perché la complessità della caratterizzazione di Tom emerge piano piano.
Non badare alla posizione in classifica, dico davvero, che è comunque alta. Se non fosse stato per quelle due sviste il tuo punteggio sarebbe stato massimo, e mi dispiace molto averti dovuta penalizzare per la grammatica perché la tua storia merita, dico davvero.
Complimenti ancora per tutto, credo ripasserò dal tuo account molto presto!
Ciao,
oltre che riportarti il giudizio, rispondo qui a ciò che mi hai scritto sul forum.
La virgola fra soggetto e verbo... beh, devo fare marcia indietro, devo dire, nel senso che credo di averti tolto troppo. L'ho trattata come una banalissima virgola sbagliata fra soggetto e verbo, pur sapendo che l'avevi messa lì per ragioni stilistiche; ora, io reputo la virgola fra soggetto e verbo un errore relativamente grave, per cui ti ho tolto un quarto di punto. Devo fare un grosso mea culpa, in questo senso, e anche riguardo l'onice cupo, che sì, era aggettivato, però io non l'ho capito perché continuava a suonarmi male, e ti ho tolto dei punti che non avrei dovuto togliere. Non cambio la classifica, perché vorrebbe dire stravolgere tutto e non mi va, sinceramente, però la prossima volta mi riprometto di starci più attenta.
Un abbraccio,
Ceci |