Recensioni per
Le spine della corona
di Kanako91

Questa storia ha ottenuto 42 recensioni.
Positive : 42
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
25/09/20, ore 12:39

Ciao Kan!

L’arrivo della tua nuova AU mi ha dato la spinta giusta per recuperare le tue storie su Thranduil che da tanto tempo avrei voluto leggere, ma che, per un motivo o per l’altro, non ero mai riuscita a cominciare.
Sto cercando di ritornare alla normalità (per quanto possibile, in un periodo come questo!), e vorrei che nella normalità rientrasse anche la mia attività su efp, come lettrice, commentatrice e, se ci riuscirò, come autrice. Tutto questo per dire che recensire questa tua meravigliosa storia mi sembra il modo migliore per rientrare in pista.

Come ti avevo accennato altrove, la storia mi è piaciuta dall’inizio alla fine, e quando dico inizio parlo proprio dell’inizio-inizio e cioè da quella bellissima immagine che fa da cornice al titolo di ogni capitolo. Un Thranduil dal volto per metà in ombra, che fa pensare all’esistenza di un “lato oscuro”, di una parte di lui che non mostra a nessuno, profondamente segnata da quelle spine che stai per raccontarci. Insomma, un’intestazione che dice tutto, oltre che un disegno ricco di fascino.

Ma ora basta con le premesse e partiamo col primo capitolo, il primo dei cinque momenti cruciali e dolorosi della vita di Thranduil che compongono la storia: la morte del padre nella tragica battaglia di Dagorlad. O meglio, ciò che accade in seguito alla morte del padre, quando la responsabilità di un popolo (che non era neppure il suo) cade sulle spalle di Thranduil in uno dei momenti peggiori possibili: durante una guerra che sembra volgere al peggio. Thranduil è solo, la madre si mette da parte, la moglie è lontana. Eppure riesce a tenere per sé il proprio dolore e ad anteporre alla sua sofferenza ciò che deve fare… e lo fa molto bene! La sua vita alla corte del Lindon non gli avrà permesso di conoscere a fondo il suo futuro popolo, ma gli ha dato le capacità per trattare alla pari con Gil Galad, e proporre una strategia che risulterà vincente. Ah, quanto mi piace vedere come riesci a integrare fatti “realmente accaduti” con idee tue, che arricchiscono la storia e la completano!

La seconda spina, invece, è nascosta in un batuffolo di dolcezza. Che bello immaginarsi un periodo di pace, con Thranduil e Arodel che partecipano al matrimonio di Elrond e Celebrían, e che prendono la decisione di avere un figlio. Eppure, anche tra tutta questa gioia, la paura e la consapevolezza che tutto questo non potrà durare non li abbandonano mai.
Forse la vita di un Uomo può essere così breve da poterla vivere tutta quanta tra una guerra e l’altra, ma la vita di un Elfo sarà un eterno succedersi di periodi di guerra e di pace, in cui nessuno potrà mai considerarsi per sempre in salvo. Qui, tu riesci a rendere molto bene questo concetto; la tua Arodel, con la sua saggezza e la sua dote di quasi-preveggenza, lo esprime con forza: “Non ci sarà un’altra occasione. Ed è questo a spezzarmi il cuore”. Sigh. Anche il mio cuore si spezza.

Ma mai quanto va in frantumi con la terza spina, che mi ha colta impreparata e ha colpito durissimo. “Colpa” tua che mi distrai con l’arrivo di Tauriel, questa coraggiosa e testarda piccina, sopravvissuta alla devastazione del suo villaggio (mi è piaciuta l’idea che il nome glie l’abbia dato Thranduil, la rende ancora di più una specie di figlia adottiva), e con un Legolas bambino, che tenta di comportarsi come i grandi ma che desidera, più di ogni altra cosa, una compagna di giochi. Anche nel momento, tutto tenerezza, dell’incontro tra i due piccoli, però, si insinua la paura. C’è infatti Arodel, lì accanto, che si consuma e sbiadisce e non riesce a farsi bastare le rassicurazioni del marito.
E infine, in una delle scene più strazianti che abbia mai letto – perché la vedi arrivare da quando lei descrive il suo sogno, ma speri con tutto il cuore di sbagliarti! – ecco che arriva la morte di Arodel. E proprio mentre Thranduil la sta implorando di restare al suo fianco! E i particolari!… ah, Kan… i particolari! Sono quelli che ti si piantano nel cuore come artigli. Cosa non fa quel taglietto sul labbro inferiore.

Ok, passo alla quarta spina, prima di sciogliermi in lacrime. Questo è il momento in cui Thranduil non può più continuare a sperare che il male che dilaga nel suo territorio sia il frutto di fenomeni isolati, ma capisce che dietro c’è molto di più. E quindi prende la decisione di lasciare i boschi per mettersi al riparo tra i monti in un nuovo Menegroth. Mi ha fatto una grande tenerezza pensare a Legolas e Tauriel che da piccoli ascoltavano le storie sullo splendore del Doriath, e che poi da ragazzi, di fronte al pericolo imminente, vivono la cosa come un’avventura, con l’ingenuità di chi ancora non ha dovuto affrontare una vera e propria guerra (sebbene entrambi abbiano già avuto la loro dose di sofferenza).

E infine, la quinta spina. Il capitolo, a mio parere, migliore. Perché l’interazione tra personaggi di tale calibro è uno spettacolo a cui tutti vorrebbero assistere! E quindi grazie per aver esaudito questo desiderio, Kan.
Ma andiamo con ordine. Quanto mi è piaciuto l’arrivo di Mithrandir nel Reame Boscoso e l’incontro con Thranduil. Grandioso quel: “Di certo si stava mettendo d’impegno nel somigliare a un vecchio decrepito”!!! Thranduil non si fa ingannare dalla messa in scena dello stregone… e forse Gandalf si era dimenticato (oppure non sapeva) che il sovrano che aveva di fronte aveva vissuto nel Doriath quando ancora vi regnava Melian, e che quindi aveva già avuto a che fare con spiriti di una certa levatura… insomma, mi è piaciuto questo incontro che sembra uno scambio tra pari e che termina, infatti, con entrambe le parti che riconoscono di aver bisogno l’una dell’altra.
E poi il tutto diventa ancora più corposo con i due incontri del Bianco Consiglio, e qui mi sa che deraglio dai binari di razionalità che sto cercando di tenere e mi lancio in sconclusionati balbettii di giubilo, perché, mio Eru, ecco Galadriel! … e Círdan! … e persino Glorfindel!!
L’elezione di Curunír a capo del Consiglio mi è piaciuta un casino. Mi ha dato l’idea di qualcosa di premeditato, di un Curunír messo alla prova a sua insaputa. Galadriel fa da provocatrice, Gandalf passa la palla a Saruman che gioca d’attesa, e gli altri danno allo stregone bianco abbastanza corda per impiccarsi. Thranduil non fa parte della macchinazione, ma di certo intuisce che c’è dietro qualcosa. (Oddìo, poi forse ho frainteso tutto… te l’ho detto che in questo capitolo la razionalità mi ha abbandonato!)
E nel secondo incontro, la frustrazione di Thranduil è palpabile. Sembra che nessuno voglia intervenire, tutti propendono per l’attesa, e per di più, non riesce a spiegarsi come sia possibile che Lórien continui ad essere un posto sicuro e incontaminato pur essendo a un tiro di schioppo da Dol Guldur, mentre il suo regno, su al nord, fatica a resistere (chissà cos’avrebbe pensato se avesse saputo dell’esistenza di Nenya).
E infine, la chiusura triste e malinconica, presso la statua di Arodel, lo sconforto di Thranduil per non essere in grado di far nulla per fermare la corruzione della sua foresta, e forse nemmeno per tenere al sicuro il suo popolo.
Meraviglioso. Dall’inizio alla fine, come dicevo.

E a proposito di fine, chiudo sulle tue note finali. Ti auguri di avere reso giustizia a Thranduil? ECCOME! Ne hai fatto un personaggio complesso e profondo, sfruttando al meglio ciò che Tolkien ha scritto e andando a pescare dai film ciò che poteva essere utile. Ti chiedi se la raccolta sia stata all’altezza delle aspettative? Beh, qui non c’è che una risposta: come sempre, Kan, come sempre.

Purtroppo arrivo in ritardo di qualche anno per ringraziarti di aver postato questa storia, ma visto che i complimenti non hanno data di scadenza, ti dico: bravissima Kan! Con queste Spine mi hai fatto conoscere la tua versione di Thranduil e adesso non vedo l’ora di leggere il resto.

A prestissimo!
Los

Recensore Master
16/01/16, ore 11:51

Di nuovo, quella frase di Arodel che ritorna come un ritornello nella mente di Thranduil. Ho adorato come ne hai fatto una costante. La pace non dura mai abbastanza, amore mio.
Mi piace il contrasto tra il turbine di pensieri che si avvicendano dentro la sua mente, e ciò che veramente esteriorizza a parole. Di nuovo, mi viene da pensare a quanto è differente questo Thranduil, rispetto al giovane Elfo che parlava prima di pensare, nel primo capitolo di “Dialoghi sulla guerra”. E lo ripeto, forse per la decima volta ormai, quanto sia lodevole il fatto che tu sia riuscita a rendere così bene la differenza tra il prima e il dopo. E non sono un prima e dopo da niente, sono un Prima e un Dopo separati da due Ere. C'è un abisso in mezzo, ma un abisso di cui si coglie la presenza senza alcuno sforzo.
Mi è piaciuta molto la lieve ostilità tra Thranduil e Galadriel, e il fatto che Thranduil invidi la pace di Lothlórien. Anche se, mi sembra abbastanza ovvio perché, Thranduil caro, non puoi rendere Boscoverde una seconda Lothlórien. Intercorre solo un po' di distanza tra te e Dama Galadriel. Galadriel che ha visto la Luce, Galadriel che (come lo ricordi anche tu) ha vissuto accanto a Melian. Anzi mi chiedo, in effetti, quali poteri possa effettivamente possedere Thranduil, non avendo per così dire “nobili” ascendenze (come Elrond), e non essendo un Calaquendi (come Galadriel). C'è da ricordare però che nel tuo headcanon la madre di Thranduil era una compagna di Melian, quindi chissà, è da lì che Thranduil può aver ereditato qualche potere magico.
Però, pensandoci, forse mi sto scervellando per niente. Avevo dimenticato Nenya. Ecco un'altra cosa che Galadriel ha e che Thranduil non ha, un anello magico. Ed è forse a questo a cui si riferisce, quando si interroga sul segreto che tiene al sicuro Lothlórien. È commovente quanto Thranduil desideri ottenere lo stesso potere, non per sé, ma per suo figlio e per la sua gente. Ed è ancora più commovente il fatto che, per quanto si possa considerare Thranduil il meno saggio tra i saggi, egli alla fine giunga alle conclusioni più sagge. Indubbiamente non manca una sua buona dose di pessimismo, e l'ultimo dialogo con Arodel – con l'ombra di Arodel – non fa che ricordarci quanto effettivamente sia Arodel che Thranduil (e mettiamoci dentro anche Oropher) fossero pessimisti, ma che dopotutto non fossero sempre nel torto ad esserlo.
Mi è piaciuto (e dispiaciuto) vedere quanto Thranduil sia frustrato e deluso in questo capitolo di chiusura. Thranduil viene ascoltato, ma all'atto pratico le sue parole vengono ignorate. Questo perché i troppo saggi, troppo potenti, troppo vecchi e preveggenti Stregoni, Elrond e Galadriel si sentono forse più padroni della situazione, e per questo si permettono di far passare un altro po' di tempo, ancora un altro po' di tempo... mentre Thranduil sente l'urgenza di un problema che in quel momento interessa soprattutto lui. Ed è tristissima quella parte in cui si rivolge alla statua di Arodel, e realizza di essere solo. E dire che i buoni propositi c'erano, aveva dato la sua dose di fiducia a Gandalf (Ed io ho bisogno di voi), ma poi tutto si è concluso in un nulla di fatto.
Ed eccola, l'impotenza dei saggi. Sembra quasi un ossimoro, ma è una contraddizione purtroppo reale, che tu hai reso in modo perfettamente credibile. Infatti ha per davvero ragione Gandalf: quando i Saggi si dimostrano irresoluti, l’aiuto più venire dalle mani dei deboli. Non che Thranduil sia un debole, ma non è neppure un Maia, eppure con una buona dose di praticità sembra avere più chiara la soluzione di tutto il Bianco Consiglio riunito.
Le ultime due cosette, poi concludo.
I dialoghi sono più meravigliosi del solito in questo capitolo, soprattutto sono meravigliose le ultime due battute di Gandalf ed Elrond. So che sto usando sempre gli stessi termini ma fatico a trovare le parole... sono... ecco, non potevi rapire la Philippa Boyens e spacciarti per lei e scriverla tu la sceneggiatura dello Hobbit?
Per carità, ha fatto un ottimo lavoro con il SdA, ma nello Hobbit... *ehm ehm*... tralasciamo.
E poi quando mi viene praticamente a dire: "mi sono addormentata sulla tastiera e al mio risveglio sul documento c'era scritto Orlando: non posso più tornare... / Lee: Dove andrai? Aragornjjjjjjjjjjjjj ho pensato in effetti che Aragorn non c'entrasse niente, ma poi ho fatto vedere la sceneggiatura a Peter ed ha esclamato: hei! Ma è un'idea meravigliosa!"

-_-"

Sempre dare retta alle prime impressioni, Philippa. Sempre. Ma non voglio dilungarmi ancora sulla questione Hobbit. Ricordiamoci solo delle poche cose buone che hanno fatto, e Thranduil è una di queste. E la statua di sua moglie a vegliare sull'ingresso di Bosco Atro è un'altra di queste. Il modo in cui hanno fatto i cancelli della foresta, e il modo stesso in cui hanno reso Bosco Atro, pure (anche se nella scena estesa della Compagnia che attraversa Bosco Atro la tirano davvero un po' troppo per le lunghe...). Insomma, quello che volevo dire è che ti ringrazio per aver inserito anche il particolare della statua di Arodel, benché lo scultore invece che metterle un velo (stile madre di Aragorn) poteva ritrarla con i capelli raccolti in una treccia intorno alla testa, come ogni volta che si metteva a riordinare la sua libreria :')
Niente, tirando le somme, questo capitolo è stato illuminante, pacifico e tumultuoso, leggero e solenne allo stesso tempo. E ho apprezzato tantissimo che tu abbia inserito personaggi come Glorfindel e soprattutto l'amato C
írdan, senza limitarti alla cerchia tradizionale Saruman - Gandalf - Galadriel - Elrond (a parte che per me Círdan ne sa più di tutti loro messi assieme XD). È stato un piacere leggere lo scambio di battute tra tutti questi personaggi riuniti, in particolare voglio ricordare quel primo dialogo tra Elrond e Thranduil, in cui Thranduil si scusa per non aver presenziato alla nascita di Arwen e di Elladan e Elrohir. Mi commuove il fatto che lui si senta in dovere di scusarsi, pur essendo la sua assenza assolutamente giustificata (come ricorda Elrond).

Insomma Kan, che altro dire. Mi vengono le lacrime agli occhi pensando che questo è il capitolo di chiusura, la lapide sulla tomba di Arodel, ma è indubbio il fatto che tu abbia chiuso in bellezza. In quel tipo di bellezza tipicamente tolkieniana, pregna di malinconia.
Mi dispiace, ma una seconda segnalazione per le scelte non te la toglie proprio nessuno.


Silvar

Recensore Junior
18/08/15, ore 16:48

Premetto che ho iniziato a leggere mentre ero sprofondata nel letto dopo aver portato a spasso i pelosotti e aver pranzato - quindi diciamo che ero ben concentrata sulla realtà che mi circondava, soprattutto perché si trattava di uno dei primi giorni di vacanza in UK.
Man mano che procedevo con la lettura invece mi sono persa completamente e per tutta la durata di questa raccolta (TROPPO CORTA!) di oneshot sono tornata ad Arda, al Reame Boscoso, ho ritrovato Thranduil…
Non ho neanche le parole per descrivere l’emozione di leggere qualcosa di così ben scritto che faccia da “filler”per un personaggio del quale in realtà sappiamo poco ma che qui viene descritto con tutte le emozioni e sfaccettature che nella versione cinematografica sono state un po’ sacrificate o adattate secondo il gusto di PJ.
E la morte di Arodel…
Che pugno nello stomaco.
E’ terribile perché fin dall’inizio si sa che andrà a finire male, chi conosceva la storia già prima di aver visto DOS o BOTFA sa che dopo il padre anche la moglie di Thranduil è morta ma per quanto io stra-ami la scelta di casting ho sempre avuto la sensazione che nei film la rappresentazione di Thranduil sia un po’… meh.

[Ok, non vorrei partire con un rant inutile, ma IMHO si poteva togliere minutaggio alla Kiliel e utilizzarlo per dare più spessore a Thranduil… ecco!!]

Per quanto mi riguarda in questa raccolta l’ho proprio visto come me lo sono sempre immaginato, una sfumatura di PTSD nell’Elvenking l’ho sempre percepita e non l’ho mai attribuita a chissà quale forza esterna intervenuta per strappargli la consorte… non è che solo se tua moglie muore uccisa malamente dagli orchi a Gundabad tu diventi “super-brooding e tormentato” [cit], pure il trauma di vederla morire tra le tue braccia senza avere alcuna possibilità di salvarla ti lascia addosso qualche ripercussione psicologica!
Snifff.
Posso andare a consolarlo?!
“Annog nin daf pladan tele gîn?”

Recensore Junior
03/03/15, ore 13:15

Ciao Kan, devo farti i mie complimenti per questa tua storia a capitoli, li ho letti tutti d'un fiato e mi è piaciuta molto la caratterizzazione che hai dato a tutti i personaggi... l'unica cosa che ahimè non mi è piaciuta molto è come la moglie di Thranduil sia morta. Io non credo che una moglie innamorata come lei e sopratutto una madre abbandonerebbe la propria famiglia per paura, sopratutto con un figlio così piccolo... come non mi è piaciuto molto il fatto che Thranduil non si sia accorto dello spegnersi della sua compagna, in alcuni attimi l'ho trovato un pochino distaccato, un po' freddo... ma questo ovviamente senza togliere nulla a te resta solo un mio pensiero.
Mi è piaciuta molto la parte di Tauriel... non sono una sua grande fan ma il tuo modo di rappresentarla mi ha soddisfatta, davvero tenera povera bimba... mi ha fatto una tenerezza infinita.
E che dire degli altri personaggi? Beh perfetti, mi è piaciuto davvero tutto di come li hai rappresentati, ma questo te l'ho già detto prima, scusa il mio "ripetermi" XD
Ancora complimenti, ciao ;)
(Recensione modificata il 03/03/2015 - 02:06 pm)

Recensore Master
15/02/15, ore 10:26

Cucu! Ciao carissima =) guarda un pò chi è finalmente riuscita a passare per terminare la tua raccolta?
E buongiorno anche a lei oh sommo signore Thranduil xD grazie della pazienza.
Dunque mia cara, trovo che questo capitolo sia decisamente il migliore, sia in quanto a lunghezza, che come linguaggio e caratterizzazione dei personaggi.
Il lessico che hai usato è davvero notevole e in alcuni passaggi incredibilmente simile a quello delle opere del professore. E' aulico e colto ma non 'sfrontato' se capisci quello che voglio dire. Non è quello di una persona che cerca di mettersi in mostra dicendo 'Guardate quante parolone so, come sono brava a scrivere', quanto piuttosto quello di una fantastica scrittrice che ama quello che scrive (e ciò di cui scrive!) dalla prima all'ultima parola.
Inoltre il tema di questo capitolo non era per nulla facile! Se avessi dovuto io averci a che fare con tutti questi Elfi e Stregoni credo che sarei impazzita ç__ç. Diciamo che mi trovo moooolto più a mio agio con quei 'sempliciotti' degli Hobbit xD o con quei testardi dei Nani. Invece tu ci hai regalato una superba descrizione del Consiglio caratterizzando con pochi colpi in maniera perfetta ognuno dei partecipanti.
Glorfindel *-*!! Quando ho letto il suo nome avevo gli occhi a cuoricino! Quell'Elfo emana figaggine da ogni poro anche se non abbiamo mai avuto il piacere di vederlo al cinema sgrunt!
E che dire di Curunir? Non ha quasi detto una parola eppure si è avvertita chiaramente la sua aura orgogliosa caparbia e superba. E che meraviglia la similitudine di Galadriel con un lupo bianco! E' davvero così..
Il nostro povero Thranduil mi ha fatto una tenerezza infinita, sappi che l'ho davvero rivalutato nella tua storia, e mi ci sono perfino affezionata. E' diverso da tutte le versioni che ho potuto trovare finora, complimenti.
Ah quando poi si capisce che la statua all'inizio del sentiero rappresenta Arodel che dire... mi sono sciolta! I miei poveri feels!!
E' giunta l'ora di salutarsi mi sa, perciò ti rinnovo la mia ammirazione e ti ringrazio per questo meraviglioso ritratto che hai voluto regalarci: è davvero bello leggere le 'opere' di persone che amano ciò di cui trattano ^^!
Alla prossima mia cara :*
E buona domenica!

Benni

Recensore Junior
08/02/15, ore 15:16

Ciao, Kan, eccomi di ritorno dal regno di Thranduil e, per prima cosa, non posso che ringraziarti per aver pubblicato questo bellissimo racconto, ottimamente scritto e più che plausibile in termini di trama e di caratterizzazione dei personaggi.
In particolare ho apprezzato moltissimo la rappresentazione di Thranduil, che sembra una fusione del Thranduil cordiale de Lo Hobbit e del sire elfico molto più “duro” e profondamente toccato dalla tragedie vissute a cui Tolkien accenna nelle altre sue opere. Mi è piaciuto come hai saputo descrivere la sua “cultura mista”, nata dalla vita trascorsa lontano dal padre alla corte di Gil-Galad e importantissima in quanto motore che lo porterà a superare il suo risentimento nei confronti dei Noldor per il bene del suo popolo. Ecco, è così il Thranduil che io immagino, gentile e protettivo nei confronti di coloro che ama e sempre proteso a fare tutto ciò che occorre per garantire il bene della sua gente, eppure consapevole del proprio rango e, se pur capace di scendere a patti per un obiettivo superiore, difficilmente disposto a chinare il capo. Un sire elfico forte, capace, valoroso, dotato di spirito di sacrificio ma anche della giusta dose di fierezza.
L'immagine del Thranduil marito e padre è toccante. Il suo profondo affetto per il figlio e per Tauriel (accetto di scrivere il suo nome solo perché tu l’hai sfruttata molto bene, allontanandola dalla Tauriel “discutibile” del film! XD) sono resi ottimamente in pochi ed esaustivi passaggi, e l’amore per la moglie altrettanto. La moglie … ecco, forse questo è l’unico elemento su cui le nostre visioni non coincidono. Della moglie di Thranduil non si sa nulla, per cui ogni caratterizzazione è lecita a meno che non stravolga la visione di Tolkien in termini di rapporti di coppia, eppure io ho sempre immaginato accanto al sire di Bosco Atro una dama indubbiamente gentile ed amorevole, bella e virtuosa, ma non così … arrendevole. Ho sempre creduto che Thranduil abbia perduto la sposa perché gli è stata strappata e non perché ella è stata sopraffatta dall’incedere della minaccia di Sauron. In poche parole la morte di Arodel nel suo letto nuziale mi ha sorpresa, senza ovviamente nulla voler togliere a questa tua scelta. Semplicemente non è così che la immagino, ma non posso non complimentarmi per come, nell’ambito appunto di questa tua scelta, tu sia riuscita a costruire un personaggio complesso e molto ben caratterizzato.
La raffigurazione di Galadriel nelle vesti di una fiera che si muove lenta intorno alla preda pronta ad affondare gli artigli è da applauso e ho trovato perfetto il velato accenno a Nenya, attraverso cui ella difende Lothlorien e di cui forse Thranduil sospetta qualcosa. Forse il re non sa di Nenya, ma di certo sa che una magia che egli non possiede aleggia sul bosco di Galadriel proteggendolo dal male. Spesso si tende a dimenticare, infatti, che non solo Thranduil si trova in prima linea nello scontro conto Sauron, ma che è da sempre costretto a contare solo sulle proprie forze per difendere i silvani. Nessun anello del potere lo aiuta.
L’ultimo capitolo è, a mio parere, il migliore, sia perché porta alla luce questo fatto imprescindibile sia perché svela in modo inequivocabile il “fallimento” del Bianco Consiglio nel prevenire il ritorno di Sauron a causa della corruzione di Saruman, che frena chi vorrebbe agire perché desideroso di sostituirsi all’Oscuro Signore impadronendosi dell’Unico prima di lui. Thranduil membro del Bianco Consiglio? Non vi è alcun accenno in merito a ciò, ma ho sempre trovato “sbagliato” che egli non ne facesse parte vista la sua importanza e ti ringrazio per averlo inserito. Naturale che egli voglia fare qualcosa e che si renda conto di aver, in un certo senso, perduto tempo nel tentativo di cercare in esso un aiuto. Egli è solo e ha da tempo capito che “la pace non durerà mai abbastanza” … bellissima frase che percorre l’intera storia come fosse scolpita nella pietra. Scolpita nella pietra come la sposa perduta: ho semplicemente adorato la scena che hai saputo costruire intorno alla statua di donna che accoglie i visitatori all’ingresso del sentiero elfico.
In conclusione immagino che tu abbia capito che questa fiction mi è molto piaciuta! Di nuovo complimenti per la scrittura, la trama, le atmosfere e le caratterizzazioni. Alla prossima!

Recensore Junior
07/01/15, ore 00:34

Mi sento chiamata in causa O_O

Grazie dei ringraziamenti :p

Capitolo top, gli elfi politici ti vengono veramente bene ;)

Feels nella scena finale T_T
Thrandy bby, voglio abbracciarti e spupazzarti, povero.
Solo, senza anelli, a resistere a Sauron ARGH!
E chiaro, Thrandy, che ce l'hai più lungo ù_ù

E la recensione la concludo qui che sono in vena di nonsense e rischio di scrivere cose peggio dell'ultima frase
kiaealterego

Recensore Veterano
06/01/15, ore 01:51

Eccomi qua!
Questo capitolo è ufficialmente il mio preferito, assieme al primo!
E' davvero un capitolo stupendo, Kanako, complimenti!

Innanzi tutto, i due momenti che hai scelto di trattare: le due riunioni del Bianco Consiglio.
Le hai descritte in modo perfetto, esattamente come me le sono sempre immaginate, e soprattutto hai inserito tutti i personaggi che ho sempre pensato fossero i componenti di quel consiglio.

Li hai caratterizzati tutti in maniera perfetta, erano loro dal primo all'ultimo dettaglio, dal primo all'ultimo gesto.
Galadriel con la sua determinazione e la sua tenacia nel convincere il consiglio che la sua proposta è quella giusta, pronta a ritornare la Galadriel combativa delle ere passate appena qualcuno le si oppone.
Eppure anche questa sua antica testardaggine è cambiata, ha cominciato a velarsi della consapevolezza e dell'esperienza dei tanti anni vissuti in terra di mezzo. ( particolarissima l'immagine di Galadriel come un lupo bianco, calmo ma pronto ad attaccare se provocato: mi ha colpita tantissimo!)
Mi è piaciuto poi come Thranduil, pur apprezzando la presenza della Dama di Lothlorien, non possa che sentirsi invidioso della costante protezione di cui sembra godere il suo regno.
Il segreto di quella misteriosa protezione finisce per diventare un pensiero fisso, quasi disperato: Thranduil sente che c'è qualcosa che gli viene tenuto nascosto, e quel qualcosa protegge regni che dovrebbero essere più in pericolo del suo.
Sono contenta poi che tu abbia dato un po' di spazio a Celeborn: per quanto non mi stia simpatico, era anche lui un saggio e merita anche lui il suo spazio. (E in più è bello sentirlo pronunciare discorsi decenti, per una volta XD)

Bellissima l'immagine che hai dato di Glorfindel: reso più saggio dalle esperienze vissute, eppure più pronto degli altri a ridere e scherzare. Un contrasto in questo personaggio che mi ha sempre affascinata.
E si, forse è meglio se spiega a Legolas che sfuggire alla caduta di Gondolin e combattere contro un balrog non sono esattamente esperienze piacevoli da vivere.....

Molto bella anche l'immagine di Elrond, più silenzioso e forse più serio degli altri signori elfici, ma sempre con quella serenità tutta sua.
Sono contentissima poi che tu abbia inserito Cirdan: speravo di vederlo partecipare ai due consigli che hai descritto, e, nonostante rimanga un po' in ombra, la sua presenza si sente.
Ho la sensazione che in quella sua conversazione muta con Gandalf siano passate un'infnità di cose che solo loro due sanno e che solo loro due devono sapere.

Infine, ma ovviamente non ultimo per importanza: Thranduil. Sei riuscita anche in quest'ultima spina ha caratterizzarlo in modo perfetto: il modo in cui ogni dubbio sollevato dal consiglio, ogni proposta di attesa fatta da uno degli altri saggi accresce la sua impazienza, la suafrustrazione nel vedere che nessuno di quei potenti signori sembra preoccuparsi di Boscoverde.
Leggendo ho quasi sentito la determinazione di Thranduil farsi lentamente strada tra i suoi pensieri, fino a esplodere alla fine del secondo consiglio: lui non ha nessuna intenzione di rimanere a guardare, lo ha già fatto in passato e ora deve vivere fianco a fianco con le conseguenze del suo sbaglio. Ora deciderà lui e solo lui cosa fare per proteggere la sua gente, per proteggere quel poco che è rimasto.

Come nel primo capitolo, hai descritto benissimo le due riunioni viste con gli occhi di Thranduil, il modo in cui coglie i significati di ogni gesto degli altri membri del consiglio, il modo in cui cerca di sondare le trame e le decisioni nascoste dietro ogni frase e ogni decisione presa dal consiglio.
E alla fine decide di fidarsi di Curunir, Curunir che pure non ha quasi aperto bocca, che è stato il primo a dire di attendere, ha colpito in qualche modo Thranduil, tanto da fargli credere che affidare a lui il futuro scontro con il nemico che si nasconte a Dol Guldur sia la cosa giusta.

Anche la prima scena con il confronto tra Thranduil e Gandalf ha il suo peso: in quella scena ho visto sbocciare l'impazienza di Thranduil, stuzzicata anche solo dalla "recita" di Gandalf che deve fingersi un vecchio stanco per mascherare i suoi poteri.
E trovo significativo anche il ffatto che non sia ben chiaro cosa Thranduil pensa di Gandalf.

Grazie infinite, Kanako, per questa piccola ma interessantissima raccolta su un personaggio che meritava uno sguardo più approfondito.
La tua scelta di dare questo sguardo attraverso i momenti più dolorosi e controversi della vita di Thranduil è stata efficace e gestita in maniera perfetta, e arrichita da descrizioni stupende, da una grandissima cura dei dettagli e da un'abilità eccezionale nel caratterizzare i personaggi in ogni loro particolare e sfaccettatura.
Tantissimi complimenti davvero!

Ora aspetto con curiosità il prossimo "qualcosa"...
Cercando di non perdermi tra le mille ipotesi che ho in menteXD!

A prestissimo!
Un abbraccio,
Tyelemmaiwe

P. S. Delicatissimo il dialogo di Thranduil con la statua della sua Arodel, una conversazione che è in parte con lei e in parte con se stesso.
L'illusione voluta di Thranduil che la statua cambi espressione è il tocco finale alla descrizione della sua solitudine.

Recensore Master
03/01/15, ore 08:07

Devo ammettere che per me Thranduil è sempre stato un personaggio altamente enigmatico e credo che tu abbia reso al meglio le sue motivazioni: salvare ciò che resta del proprio regno, proteggere il proprio popolo. Si trova in prima linea contro Sauron, la sua foresta è invasa dai ragni e dagli orchi, sa di non avere abbastanza potere da sconfiggere il nemico da solo, ma deve assistere senza poter reagire alle manovre del Bianco Consiglio guidato da un Saruman già pericolosamente in bilico. Mi è piaciuta anche la parte in cui parli di Legolas e di Arodel. Nei libri Legolas non nomina mai suo padre e in effetti è un peccato. Insomma, un ottimo lavoro, congratulazioni! A questo punto aspetto la tua long con grande curiosità :-).

Recensore Veterano
02/01/15, ore 21:56

ciao cara, buon anno! :-*

scusa se recensisco solo ora, ma sono stata via. ad ogni modo eccomi qua! :D

innanzitutto, ho idea che questo sia il mio capitolo preferito dell'intera raccolta. il modo in cui hai descritto il Bianco Consiglio è semplicemente perfetto, dettagliato e accurato, dando ad ogni personaggio il suo peso e la sua importanza, anche se filtrata attraverso gli occhi di Re Thranduil.
di nuovo, non posso che complimentarmi con te per il modo in cui lo descrivi: rendi benissimo tutte le sue preoccupazioni, il suo amore di padre per Legolas, il modo in cui egli si sente frustato e impotente di fronte all'avanzata del Nemico, senza poter avere come gli altri signori elfici un anello del Potere che si opponga all'Oscurità (ah, se mi costa dirlo!)
mi è piaciuto molto il modo in cui hai stabilito il rapporto tra Thranduil e Galadriel: per quanto Thranduil la rispetti, non può che essere diffidente nei suoi confronti, perché sa che la cara Artanis non è esattamente un tipino facile(mi è piaciuto tantissimo il modo in cui l'hai descritta al consiglio ad Imladris!) e ha un potere che lui non possiede.
ottima anche la descrizione degli altri, ripeto, adoro il modo in cui hai inserito personaggi che in genere vengono trascurati, come Cirdan e Glorfindel (ah, Celeborn, non ti avevo notato, nascosto com'eri dietro la favolosità di tua moglie! :P), anche se povero Elrond, non è molto carino quel che Thranduil pensa di lui XDXD (anche se pazienza, sarà sempre l'amore di papà Maglor! XD)
bella anche la scena in cui Thranduil appoggia Saruman: egli non sa di star commettendo un errore, vuole solo il meglio per il suo regno e non ha idea di ciò che Saruman poi farà (anche se ho idea che i saggi avrebbero dovuto sospettare di lui solo dal nome ... uno che ha la desinenza "Curu" nel nome è sicuramente uno che pianterà grane... vero Curufin e Feanor? :P)
seriamente, sono io che devo ringraziare te per questa bellissima raccolta. vorrei davvero che tutti coloro che scrivono ff su Thranduil prendano esempio da essa, sarebbero molto più interessanti e belle da leggere. e da parte mia non posso non dire che una volta tanto non sia bello lasciar stare i miei pg preferiti e guardare le cose dalla prospettiva di un personaggio che in genere trascuro. davvero, come tu descrivi Thranduil nessuno! 

un enorme bacio cara, aspetto con curiosità ciò che posterai la prossima settimana! Fey

Recensore Master
02/01/15, ore 18:17

Ci siamo... Ci siamo e mi vengono le lacrime ç___ç Cominciamo questa recensione prima di scoppiare in un pianto isterico. L'inizio lascia intendere perfettamente il perché di certi sguardi che Thranduil lancia a Gandalf mente discutono nella tenda del signore elfico, del tipo "Ancora stai a parlare -_-" La tenacia e la determinazione con cui Thranduil vuole difendere Legolas dagli orrori della guerra è encomiabile e fa battere forte il mio cuoricino da fangirl ^__^ ----> "Thranduil guardò Legolas poco più in basso, dritto e orgoglioso, un giovane faggio nei suoi anni verdi." Questa è davvero un'immagine bellissima per descrivere il mio picci principe *______* Capisco perfettamente quella sorta di "antipatia" che Thranduil prova nei confronti di Galadriel ed è del tutto comprensibile. Lòrien è stata sempre al sicuro grazie al potere della Signora della Luce e dell'anello che Sauron le donò mentre, il Grande re degli Elfi, ha dovuto contare sempre e solo sulle proprie forze e sul coraggio e sulle spade del proprio popolo. Veramente carino l'inserimento di Glorfindel e credo, sinceramente, che sia davvero uno degli eroi di Legolas basti ripensare alla scena con il Balrog nelle Miniere di Moria. E anche Radagast. è un mito PUNTO XD Forse, se fosse stato posto Gandalf a capo dell'azione, tutto sarebbe andato diversamente e, se ci fosse stato Thranduil, toglierei tranquillamente quel forse. L'ultima parte mi ha letteralmente sciolto il cuore. Thranduil non ha fallito ma era solo. Ha fatto tutto ciò che era in suo potere per proteggere il suo popolo ed, in special modo, suo figlio. Per cui ha tutto il mio rispetto, più di tutti gli altri signori degli Elfi messi insieme. Non posso far altro che farti i complimenti per questa tua stupenda raccolta. Non ho mai trovato una ff su Thranduil così ben scritta e con una caratterizzazione del protagonista da brividi. I riferimenti al Doriath, poi, sono stati la ciliegina sulla torta. Il maestro sarebbe fiero, io sono fiera di te u.u E ç_______________________________________ç Il ringraziamento pubblico no T.T Non lo merito affatto, sono io che, invece, devo ringraziarti per aver scritto questa stupenda raccolta. Grazie, grazie ed ancora tantissimi complimenti per questa meravigliosa storia. Un bacio e come direbbe Thranduil "Io sono paziente. Posso attendere"

Recensore Master
01/01/15, ore 15:39

Posso dirlo con sicurezza: quest'ultima, tra le cinque spine da te descritte, è la mia preferita.
Non hai potuto che confermare ciò che già avevo notato leggendo la prima spina: la tua capacità nel gestire i confronti tra i potenti della Terra di Mezzo è davvero notevole.
Seriamente, non credo di aver mai trovato nessuna fanfiction in cui il Bianco Consiglio sia descritto con una tale precisione e attenzione ai dettagli, e di questo ti sono immensamente grata.
Ho trovato tutti meravigliosamente perfetti: Glorfindel con i suoi modi affabili, (si può forse non amare Glorfindel? Sarà pure un Vanya, ma io lo adoro XD) Galadriel fiera e volitiva, nei cui atteggiamenti non si fatica a scorgere la donna indomita che dev'essere stata nella prima era (quanto ho apprezzato gli accenni al Doriath! In effetti sì, se non fosse stata tanto amata da Melian credo proprio che Thranduil la odierebbe di cuore). E poi Gandalf, Saruman, Cirdan... Oh, non sai quanto abbia apprezzato l'inserimento di Cirdan! Povero, lo dimenticano sempre tutti! A proposito di Cirdan, poi, lo scambio di sguardi tra lui e Gandalf è di un'intensità incredibile... Quante cose non dette, in una sola occhiata, e il tutto trapela perfettamente.
Ed Elrond... Personalmente nutro nei suoi confronti grande stima e affetto, ma mi rendo conto che visto dalla prospettiva di Thranduil possa fare una magra figura. Mai quanto Celeborn, a ogni modo: lui sì che è splendidamente inutile! Cosa che secondo me si evince perfettamente da questo capitolo, sebbene tu abbia trattato il rapporto tra i due signori di Lorien con discrezione e stile impeccabile.
Le aspirazioni di Legolas mi hanno fatta sorridere... Se sapesse cosa gli toccherà affrontare, forse non parlerebbe così!
L'introspezione di Thranduil è ancora una volta resa in maniera fine e attenta. Vederlo riconsiderare la politica paterna fa stringere il cuore, (e fa pure un po' arrabbiare, suvvia) così come vederlo divenire sempre più guardingo, più diffidente... E tutto questo in nome di una pace tanto agognata e mai raggiunta.
L'immagine finale, con la statua di Arodel è malinconica e dolcissima anche se, malignamente, ho pensato: "toh, guarda, pure i Silvani sanno scolpire!" Dove vanno le mie simpatie già lo sai, lo dimostro una volta di più XD.
Trovo tu abbia fatto davvero un ottimo lavoro con questa raccolta. E ti ringrazio per avermi fatta soffermare un po' su Thranduil e la sua famiglia, Elfi a cui troppo spesso non dedico altro che fugaci pensieri, magari pure un po' sdegnosi.
Grazie infinite per aver scritto questa raccolta e, ancor di più per averla condivisa.
Ora aspetto il "qualcosa" della prossima settimana con grande curiosità... Ti prego, dimmi: è quel che penso io? :-)
Un abbraccio, e tantissimi auguri per un felice anno nuovo, che l'ispirazione possa restarti compagna!
A presto,

Melianar
(Recensione modificata il 01/01/2015 - 06:15 pm)