Ehilà,
Allora innanzitutto ciao! Come stai? Lo so, avevo promesso che avrei fatto per domenica ma come mio solito ho fatto ritardo.
Però dai oggi ce l'ho fatto e sono riuscita a finire tutto e a dedicarmi alla dannata, santissima e attesa recensione.
Ma dai: dopo tutte le insidie, gli ostacoli che ho trovato nel camino della mia giornata alla fin fine alla conclusione ci sono arrivata, tutto sommato è questo che conta!
Andiamo alla storia: ora dato che la mia recensione è generica e non limitata a un solo capitolo, mi baserò su un po' di criteri, che poi alla fine dividerò in base se son stati usati bene o meno.
- Innanzitutto parliamo dell'impressione iniziale:
All'inizio quando ho letto l'introduzione e il primo paragrafo ho classificato la storia come la solita classica, lineare, ben scritta ma pesante nella sua complessità.
Questa è stata la mia impressione iniziale che ovviamente essendo un pregiudizio è stato cancellato subito dopo, durante la lettura vera e propria.
La parte dei venti che riprende il titolo mi ha incuriosita molto: sono stata molto felice e strabiliata dall'originale inizio.
L'idea è molto carina e molto ben lavorata quasi a dimostrare che non tutte le storie devono cominciare nei soliti e pateticamente schematici incipit.
E poi l'idea che i venti possono raccontare, vedere e con il loro soffiare parlare ai personaggi mi ha colpito ecco, e anche molto! penso che si vede.
Nonostante ciò quando hai detto quella frase( non la dirò esattamente come era stata scritta perché per la verità non mi ricordo come faceva, il contenuto però era questo):
" i venti però sono molto pignoli e amano raccontare le storie nei minimi particolari "
beh li mi sono detta:
- no ti prego nn farmi questo!! -Diciamo che mi ero immaginata il tutto come promessi sposi il ritorno o il signore degli anelli 2 che beh come ben sai non sono il massimo della leggerezza.
Comunque fatto sta che già mi aspetta questo, quindi a primo impatto ho trovato molta difficoltà immergermi nella lettura, non perché realmente fosse pesante ma come succede spesso se ti viene anche il dubbio di una cosa poi inconsciamente continui a ripensarci.
Fatto sta che la lettura dei primi 2 capitoli è stata lentissima e per niente scorrevole ma questo non era solo per quella frase. Anche perché non conoscendo l'epoca ho trovato difficoltà a cimentarmi, la ricchezza delle descrizioni poi è strabiliante ma se poi li usi continuamente al fine di spiegare situazione e personaggi diversi rendi il tutto più lento.
Poi però una volta entrata nella storia dal punto in cui Beatrice e Marcello si scontrano e cadono per
Terra incrociando i propri sguardi per la prima volta tutto cambia.
Il ritmo diventa libero e scorrevole sento che tutto scorre con più naturalezza, non sei più tu a comandante i fatti ma sono i fatto stesso e i personaggi che scivolano dalle tue dita e dalla tua mente.
I dialoghi aumentano e il tutto diventa più interessante.
La lunghezza dei capitoli che all'inizio aumenta la fatica della lettura dal terzo capitolo in poi non si sente più.
Tutto scorre tra dialoghi e vera azione.
I personaggi prendono volume e carattere e ognuno di quei personaggi prende la sua posizione chi dalla parte dei cattivi, chi dai buoni, che va tra i miei preferiti e infine chi classifico come personaggi che non sopporto.
Tutto diventa fluido e leggero e la mia immaginazione comincia a correre andando a creare le scene della storia.
Arrivata a metà i paragrafi volavano come le parole che ormai non distinguevo più per quanto ero cimentata, e in un lampo mi ritrovavo nel capitolo di dopo e di dopo ancora.
In breve, la storia mi coinvolge sempre più tanto che non stacco più gli occhi, mi invoglia a non staccare gli occhi dal cellulare e in altrettanto poco tempo mi ritrovo nelle ultime righe dell'ultimo capitolo da te pubblicato.
Detto ciò quindi per quando riguarda la fluidità della storia ti dico che tutto scorre bene quando non ti ostinavi a esagerare nelle descrizioni.
Penso che sei molto brava nella presentazione dei dialoghi e ti dico anche il perché:
•Primo= usando i dialoghi non solo la storia diventa leggera e scorrevole ma anche più interessante.
•Secondo= tu li rendi bene, non corri nella presentazione dei fatto e vai con calma passo dopo passo rendendo il tutto più reale.
•Terzo= oltre all'interesse che aumenta a dismisura, con i dialoghi si riescono di più a conoscere e scoprire i caratteri del personaggi.
Le descrizioni, quando sono troppo lunghe o entrano troppo nello specifico di un settore che magari non conosciamo bene, annoiano.
Per esempio quando Beatrice e Marcello vanno alla mostra della cappella Sistina, nel penultimo o terzultimo capitolo non ricordo, tu punti alla descrizione delle opere in modo particolare.
Questo da una parte è positivo perché dimostri che tutto ciò che scrivi e ben collocato, ben curato e soprattutto sei molto informata su tutto ciò che riguarda i ambienti e i posti che riporti si carta.
D'altra parte però, chi legge vorrebbe sapere di più su ciò che provano i personaggi, i sguardi che si lanciano, i sorrisi ecc. Quelli in quel momento sarebbero stato più apprezzati.
Non dico che non lo hai fatto, anzi lo hai fatto anche bene ma hai dato più peso ad altro.
Descrivendo i quadri tu porti chi legge a cercare di rallentare la lettura e facendo mente locate, ricordarsi i vari quadri per poter capire meglio.
Questo però il lettore non riesce a fare perché troppo agitato, nervoso e vogliose di sapere cosa succede dopo.
Inoltre non tutti conoscono i vari quadri, le varie opere o i libri che alcune volte accenni.
I pittori sono conosciuti da tutti soprattutto perché tu parli di alcuni molto famosi questo è vero ma le opere io per esempio non le conosco tutte quindi quando tu punti i riflettori su alcuni quadri per far capire il grande amore che coltiva la rossa per essi metti in difficoltà il lettore.
Io per esempio, prendendo sempre
In considerazione quella stessa scena, ero in adrenalina e leggevo passavo di tutta fretta cercando di arrivare alla parte di dopo dove già intuivo il famoso bacio.
È in automatico infatti poi ogni volta mi costringevo a rallentare o rilegge quella parte con più attenzione.
La tensione era palpabile l'atmosfera era ricca e molto facile da immaginare.
Poi compare quella descrizione: i caso sono tre o con santa pazienza leggi questa parte non dando peso alle parole e pensando già a cosa succederà dopo, o leggi dando tutta l'attenzione ma perdendo un po' di quel clima che si era creato oppure semplicemente saltare quella parte anche involontariamente.
Non so se ti è capitato mai di leggere un libro e trovarti a desiderare di sapere cosa succede dopo ma per colpa della scrittrice sei bloccata a leggere un parte di poco conto. In quel caso un po tutti andiamo a fare una sbirciatina su cosa succede nei capitoli successivi e quello è NO.
Non deve succedere perché una volta letta la fine della storia il gusto di leggere la parte iniziale scompare e il libro viene messo tra il resto dei libri da leggere che poi non viene più ripescato.
La tentazione uccide, la voglia di sapere il finale spesso è una tentazione molto grande per chi legge un libro in cui però le pagine del presente non sono abbastanza interessanti.
Perciò come dico sempre una brava scrittrice è quella che riesce a usare questa tentazione a proprio favore e tenere al tempo stesso il lettore attaccato alle pagine che legge in quel preciso momento.
Così il povero lettore non può abbandonare quella parte che sta leggendo per leggere il finale e sarà costretto a leggere come un affamato di informazioni o un drogato che non riesce più a fermasi.
Io personalmente dato che odio saltare meccanicamente le
Parti mi sono ritrovata ad abbandonare la lettura per cercare su google le varie immagine e poi dopo averle osservate tornare a rileggere le descrizione che hai fatto è apprezzarle ovviamente, ciò non toglie però che questo mi ha dissolto dai veri protagonisti della scena che sono Beatrice e Marcello.
In conclusiva la scorrevolezza è stata equilibrata: un po' lenta in certi casi, mentre in altre veloce come la luce.
Questo rende il tutto molto neutro in quanto nel complesso non risulta ne a lamentarmi che sia troppo lenta, ne che sia forzatamente veloce.
Andiamo al secondo punto: la Grammatica.
Qui non ho molto da dire o criticare, non ho notato errori, anzi il tutto è molto curato.
La punteggiatura non è ne eccessiva, ma il testo allo stesso momento non ne è privo.
Quindi possiamo dire che è presente esclusivamente quando ce n'è veramente bisogno.
I verbi, la struttura, le parole usate sono tutte qualcosa a favore dell'opera di per se.
Rendono il lettore piacevolmente colpito dall'incantevole modo in cui ti esponi e dai vita alla storia di per se.
Ti cimenti benissimo nel periodo, sembri conoscere perfettamente ogni minima cosa del luogo, del tempo e del modo di scrivere del tempo.
Non fai pensare che sia scritto in un periodo moderno, sembra quasi un opera scritta negli stessi anni 80 cosa a dir poco fantastica perché non fai altro che rendere più credibile la storia.
Usi il dialettalismo e il linguicismi ( ahahaah apparentemente non sapevo nemmeno io l'esistenza di queste due parole ma dato che la mia prof li ha usato per parlare di Boccaccio giusto tre giorni fa perché non sfruttare queste nuove parole per cose più importati. In caso non sai che significhino te lo spiego subito anche se dubito che non li conosci dato che sei all'università. Comunque sia, è l'uso di lessico specifico di un paese per far capire l'origine di un personaggi durante i dialoghi).
Ho adorato il modo in cui hai dato carattere all'accento fiorentino di Beatrice senza ripetere in modo estenuante che è fiorentina o che viene da Firenze ogni due per tre ma semplicemente mettendo qua e la parole appunto legate al dialetto fiorentino.
La stessa cosa con Carter il " boss " britannico nonché lord super miliardario e i due imprenditori tedeschi che per quando cerchi di ricordare non mi ritornano in mente i loro nomi e dato che non ho voglia di andare a cercarli nel testo spero che comunque tu abbia capito di chi parlo e che perdoni la mia dimenticanza.
Andiamo avanti con i personaggi,
Qui c'è un mare di cose da dire ma mi esperiamo con un termine contemporaneo che esprima tutto il concetto in due lettere: 3D.
I tuoi personaggi sono semplicemente in 3D, così ricchi di spessore e completezza così pieni di carattere e vita.
Sembrano persone e non semplici personaggi in carta.
Torniamo all'inizio e analizziamo i personaggi che più ho adorato:
All'inizio abbiamo visto Gerardo, Marcello e Vittoria.
A primo impatto quando seduti parlavano dei complotto della madre ho subito pensato che la coppia protagonista fosse Vittoria/Marcello convinzione che è andata a rotoli quando hai espresso con chiare parole che i 3 sono solo cari amici quasi fratelli per Marcellino come ama chiamarlo Vitto'.
Ma infondo è proprio così, Vittoria all'inizio era un po come il Ritratto il Lily Potter infatti la mia simpatia per lei non ha limiti. D'altronde amo le
Persone come lei combattive e piene di vita.
Vittoria viene subito messa da parte e scattata come l'amica/ sorella questa é stata un po' originale per me perché solitamente sono sempre i protagonisti ad essere presentati per primi o comunque io riesco sempre facilmente a individuare le coppie.
Ma questo ha fatto bene non solo alla storia ma alla mia indagine verso la fantomatica protagonista femminile.
Se credi che per un solo momento ho pensato che sia Anna Luisa ti sbagli di grosso perché non solo l'ho subito esclusa ma anche classificata di poco conto.
Invece con Beatrice è tutt'altro!
Hai ritratto alla perfezione la scena.
Dall'incontro del loro sguardo, non c'era più stato dubbio per quanto riguarda la coppia.
Beatrice è entrata subito nel mio cuoricino. Con quella dolcezza innata e ingenuità con quel suo essere così ingenua, dolce e bella.
E poi aveva i capelli rossi!! Come non poteva essere amore? E tipo una Lily non Lily.
Quindi per me era Beatrice la Lily, Vittoria una Alice, Marcello uno Scorpius ( che poi per i capelli è perfetto), Guido ( James ) e Gerardo ( un Albus).
Lo so che è stupido e anche ridicolo fare questi collegamenti dato che non centra niente ma che posso farci io se il mio cervello è andato?
Comunque li trovo tutti adorabili dal primo all'ultimo.
Son pochi quelli che ho profondamente odiato come la Matrona Claudia lei e i suoi ideali fasulli, proprio nn la sopporto anche se é molto ben descritta questo lo ammetto.
Poi ho odiato Carter e Navarra profondamente.
Entrami diversamente simili ma molto irritanti e disgustosi.
E per concludere un bellezza Maria Laura, odio a prima vista.
Non la sopporto completamente.
Guido invece nonostante il suo modo di comportarsi non riesco pienamente ad odiarlo.
Dai, tutti sbagliano e poi sono sicura che sistemerà tutto vero??
Altri personaggi che ho adorato sono Gerardo lui è il massimo della dolcezza come si fa a non intenerirsi e sciogliersi difronte al suo modo di fare?
Poi con vittoria sono così una bella coppia.
E per non parlare di bea e Marcello adorabili insieme.
Non vedo loro si saperne di più sul conto di queste due coppie.
Cosa succedere a vittoria e Gerardo? Si dichiareranno finalmente? O continueranno con la loro stupidità?
E poi quel maniaco di Navarra verrà preso dalla polizia spero proprio di si.
Ovviamente io continuerò a seguire la storia, ormai voglio finirla, non posso abbandonarla così.
Speriamo che guido faccia la cosa giusta.
Sono molto in ansia, cosa succederà?
Il lieto fine sono sicura che c'è ma sono curiosa di che strada prendi per farli arrivare a quest'ultima.
A questo punto mi ero preparata altro di cui parlare ma me ne sono dimenticata per ora non mi viene presente niente ma ho la senza zio e di aver dimenticato qualcosa ovviamente appena me ne ricordo te lo farò sapere.
Quindi complimenti per
La bellissima storia e trama e
A presto
Rosa di vetro
Baci
Ps: nonostante i consigli che ho fatto Non so se li consideri critiche o meno. Io credo che sia una storia bellissima e merita essere considerata se non resa romanzo.
Cosa che a me personalmente farebbe molto piacere, e son sicura che è e un giorno troverei questa storia tra gli scaffali di una libreria lo comprerei senza esitazioni.
Pps: molto bello anche il banner e il carattere. Con quale programma ai fatto il primo?
Ppps: ti ringrazio tantissimo per aver avuto la pazienza di aspettarmi. So di essere stata molto poco professionale e seria. E non sai quando di dispiace. Ma ultimante sono davvero molto pressata dalla scuola e il tempo non ce l'ho per fare niente.
Scusami ancora sono davvero desolata spero che non te la sei presa.
Pppps: metterò la storia tra le seguite in attesa del tuo aggiornamento. Ancora baci |