Incuriosita sono andata a sbirciare tra le tue storie, e ne sono rimasta colpita: il tuo modo di scrivere é sublime, poetico, evocativo, ma nel contempo non è distaccato, algido, fine a se stesso, è tremendamente coinvolgente.
In particolare on.questa storia sei riuscito a rendere benissimo lo strascicoamentpo di una vita vuota, limacciosa che scorreva lenta, sempre uguale a se stessa, eppure veloce.
All'inizio mi ha ricordato uno di quei dannati dell'Inferno dantesco condannati a vivere nel fango per l'eternità e poi vengo improvvisamente catapultata ai giorni nostri, ad una vita che potrebbe essere anche la mia e mi ha fatto riflettere.
Adoro le tue storie: per nulla banali, inquietanti al punto giusto, scritte divinamente e che ti costringono gentilmente a pensare, lasciandoti un poco di amaro in bocca e un pensiero su cui arrovellarti.
Il mio sproloquio grondante bava é finito, ancora tanti compimenti!

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Ave, Matrix.
Ti avevo promesso ancora x eoni fa che avrei recensato la tua storia e poi non l'ho mai fatto, ma ora che me ne sono ricordata, here I am.
Che amica degenere che hai x(
A volte ti prenderei a sprangate perché dici che non sai scrivere. Hai scritto questo come tema ed è uscito di un'epicità mostruosa, invidio la tua fantasia (e lo sai) di cavare qualcosa di non soltanto decente, addirittura figo, da una traccia abbastanza anonima.
Sai anche che mi piace molto come associ le parole in modi inusuali – "cielo cavo", mi gridano dalla regia.
L'unica cosa che rompe in tutto ciò è la formattazione – sono fatta così, lo sai XD – e lo so che l'hai pubblicata dal cellulare, ma ora sarebbe anche il caso di sistemare u.u
Credo di aver finito, adieu ^^
Vy

Ciao :) tra le tante storie "inquietanti" che amo leggere in questo sito, questa è quella che fin'ora mi è piaciuta di più!
Il modo estremamente preciso e ricco di aggettivi con il quale hai descritto le tue sensazioni, mi facevano pensare di trovarmi effettivamente immerso nel fango. Davvero, non riesco a trovare una critica da fare.
Mi è piaciuta molto anche la brevità del testo, perché rende perfettamente l'idea dell'esistenza annacquata del protagonista, di quanto la vita gli sia passata davanti agli occhi e lui non abbia mai trovato la forza né la voglia di reagire. Si rende conto dello spreco solamente quando è forzatamente inerme, sepolto in un'acqua stantia e torbida che potrebbe "rispecchiare" un po' tutta la sua posizione esistenziale.

Spero di non aver male interpretato anche le chiavi "nascoste" ;)
Fammi sapere eventualmente :)

Ancora tanti complimenti, otREDla.

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Ciao! ^^
Avevo intenzione di leggere questa storia molto prima, ma mi sono dimenticata O.O ottimo, proprio...
Veniamo a noi: questa storia è davvero molto inquietante! Hai descritto benissimo la sofferenza del protagonista dopo la sua morte e la tristezza di quando era ancora in vita. Al solito quando in una storia c'è qualcosa di inquietante puoi sempre consolarti pensando che "è solo una storia" e che quindi non esiste nella realtà. In questo caso invece è fin troppo reale. Non ci si pensa spesso, ma le persone senza passioni, senza gusti e senza carettere, che vivono più per mostrarsi che per altro e che non sanno neanche loro cosa vogliono sono spesso intorno a noi. Quindi questa storia dice la verità, e credo che sia una cosa importante, per quanto all'apparenza possa sembrare pura invenzione.
Per quanto riguarda lo stile scrivi sempre benissimo e anche in una storia abbastanza corta hai reso perfettamente quello che volevi dire, in particolare nelle descrizioni.
Aspetto altre tue storie! ^^
Red Wind

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