Recensioni per
L'Eco del Sangue
di Melian

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/11/15, ore 09:57
Cap. 5:

Recensione premio per il contest "Cento giorni di introspezione, fantasia e romanticismo"
  
Eccomi a recensire la tua storia :3
L’ho lasciata per ultima perché era molto più lunga delle altre e non volevo togliere tempo a loro, visti anche i miei impegni, ma ora che ho finito con loro posso finalmente passare da te.
All’inizio ti ho detto che avrei lasciato la recensione premio sui primi capitoli e avrei lasciato gli altri per dopo, ma una volta iniziata la storia ho preferito finirla e lasciare una recensione globale, quindi eccoci qui.
Parto con le cose dette anche nel contest: hai uno stile molto particolare e suggestivo, molto ricco, ma che non stona quasi mai e trova giustificazione nell’ambientazione e nell’argomento. Anche qui hai descritto le ambientazioni in modo molto particolare e realistico, ma è un punto sul quale vorrei soffermarmi e quindi ne parleremo in seguito.
Farò subito un paio di osservazioni relativamente negative, così possiamo lasciare i complimenti per dopo.
La storia ci ha messo un po' per ingranare, se devo essere sincera: non mi è piaciuto moltissimo il primo capitolo (intendo nell'insieme della storia, perché è un capitolo molto ben scritto, in realtà) – anzi, a dire la verità non mi è piaciuta la sua collocazione, perché penso che la storia avrebbe guadagnato dalla sua assenza o dall’inserire il ritrovamento di Sanakht in un momento successivo.
Insomma, Nuberus e Alphonse sono alla ricerca del più antico bevitore di sangue e leggere la vicenda sapendo già che lo troveranno – o almeno, la prima impressione è che sia proprio Sanakht il vampiro che stanno cercando – ha smorzato molto la tensione: mi sarebbe piaciuto di più leggere della ricerca in tempo reale che in un racconto.
La mia impressione è cambiata quando è venuto fuori che Sanakht non era la persona che Alphonse stava cercando e il fatto che poi il progenitore di tutti i bevitori di sangue non sia stato trovato secondo me ha aggiunto molto alla storia e ha reso ai miei occhi questa scelta più adatta di quanto mi fosse sembrata inizialmente, però forse avrei preferito lo stesso una costruzione diversa, considerando che hai scelto una struttura simile anche per Letter to Alexandra – dove l’ho trovata molto più interessante, quindi il confronto è stato inevitabile. In ogni caso è una scelta personale: sinceramente ho avuto questa sensazione leggendo, ma è una cosa soggettiva; inoltre, vedo dalle note che la storia è stata scritta per dei contest, quindi forse il motivo è anche questo, perché raccontando la storia in modo lineare avresti potuto contenerti meno con le parole.
La seconda cosa che mi è sembrata un po’ strana è l’accordo con Baba Yaga e il fatto che se la scampino così facilmente: non appena lei ha proposto quell’accordo ho pensato che avrebbero approfittato delle notti bianche, quindi sono rimasta leggermente delusa perché mi aspettavo un piano un po’ più ingegnoso e questa scelta mi è invece sembrata prevedibile.
Il terzo aspetto negativo è l’unico ad esserlo oggettivamente: leggendo la storia ho notato dei refusi e anche alcuni errori (ad esempio la prima persona del passato remoto confusa con la terza, ma questo mi sembra soltanto in un punto). Non ti elenco tutti gli errori perché non me li sono segnati e credo di non averlo fatto nemmeno per le altre ragazze: in ogni caso, una beta dovrebbe scovarli facilmente perché sono quasi tutti di distrazione.
Bene, scusami per questa carrellata: ora passiamo agli aspetti che ho amato di questa storia ^_^
I capitoli che ho preferito sono stati quelli centrali: quelli ambientati in Romania per la vicenda, quello ambientato a San Pietroburgo per le descrizioni e l’atmosfera, anche se la vicenda era meno interessante rispetto ai capitoli ambientati in Romania, che erano molto più misteriosi e intriganti.
Mi è piaciuta molto la scena del funerale della ragazza; ho trovato questa storia molto più dark dell'altra sia come atmosfere, sia come avvenimenti, ed è una caratteristica che ho apprezzato molto. La figura del Nospheratu mi ha colpita subito e in generale mi sono piaciuti molto questi vampiri dalle sembianze spaventose, come "ai vecchi tempi". Ormai i vampiri sono quasi sempre rappresentati come esseri affascinanti – quando non bellissimi – quindi questa è una scelta più originale e interessante, visto che anche Alphonse viene descritto come un essere bellissimo e facilmente confondibile con gli esseri umani, cosa che si avvicina di più alle nuove tendenze in fatto di vampiri. Insomma, non che io non apprezzi questo particolare, visto che quando non si sfocia in assurdità alla Twilight è interessante vedere i vampiri interagire con gli esseri umani come se niente fosse, ma erano anni che non leggevo di vampiri spaventosi anche nell’aspetto ed è stata una ventata di aria fresca, sono stata contentissima.
Il capitolo più bello per quanto riguarda le descrizioni è invece quello ambientato a San Pietroburgo: se non fossi stata sommersa mi sarei iscritta anch’io a quel contest e ricordo più o meno le consegne, quindi so che hai fatto tante ricerche e prestato tanta attenzione alle descrizioni e all’atmosfera proprio perché era quello l’obiettivo e ti è riuscito benissimo, sembrava proprio di essere lì e hai riprodotto degli scenari da sogno, quindi complimenti.
Ho apprezzato anche il modo in cui hai descritto la figura di Sanakht, sebbene non fosse lui il protagonista: mi è piaciuto molto, forse anche più di Alphonse, quindi sono rimasta molto male per la sua scelta di esporsi al sole, avrei voluto conoscerlo meglio.
Hai invece lasciato Nuberus un po’ in disparte: del resto in questa storia non era lui il punto centrale, quindi calcare di più la mano avrebbe dato la sensazione che volessi appiccicare informazioni provenienti dall’altra storia e sarebbe stato controproducente.
Non voglio dilungarmi troppo perché non è il caso che la recensione si trasformi in un trattato: ti faccio ancora i complimenti per questa bellissima storia e spero di risentirti presto.
 
Eboli

Recensore Master
08/09/15, ore 21:59
Cap. 5:

Recensione premio per il contest "Frammenti di mondi", indetto sul forum di efp da _MoonBeam/Elsker e Lutea Eos
Ciao!
Eccomi finalmente a documentarmi anche sugli antichi vampiri che hai presentato nel corso della storia per il nostro contest! Devo dire che hai rappresentato Sanakht in modo molto equilibrato: essendo molto più vecchio di Alphonse, è normale che lo si avverta ancora più calmo e pacato (in generale, la foga del vampiro che miete le sue vittime c'è sempre ed è necessario ci sia). Mi è piaciuto molto anche come hai descritto l'antico Egitto, soprattutto i riti dei sacerdoti: hai confermato l'idea che mi ero fatta durante il contest. Mi complimento soprattutto perchè si sente che ti sei documentata su quello che hai scritto e le note lo dimostrano. Però, oltre a questo lavoro oggettivo, ritengo che tu abbia anche una forte capacità descrittiva: si sente non solo dai paesaggi e dai palazzi su cui si sofferma lo sguardo dei tuoi personaggi, ma soprattutto sulle usanze di un particolare luogo. Il rito funebre in Romania ne è un esempio lampante: ho ammirato anche come hai fatto interagire i personaggi minori presenti, in modo da delinearne, almeno a grandi linee, il ruolo e la psicologia, toccando l'animo del lettore.
Sono rimasta sorpresa dalla vicenda che riguarda Larion, perchè la immaginavo molto meno cruenta. Tuttavia, il personaggio mi sembra comunque molto azzeccato e hai forgiato benissimo i ritratti dei due ragazzi presso di lui. Baba Yaga è un nome che mi ha fatto un poco ridere, a voler essere sincera, ma se affermi che fa parte della mitologia russa ti credo: chissà come suonano i nomi italiani in altre lingue.
Ti faccio ancora i complimenti per la padronanza del lessico e della punteggiatura. A presto!

Recensore Veterano
20/05/15, ore 15:56
Cap. 1:

QUARTA CLASSIFICATA: 
Eco del sangue di Melian
 

Grammatica + lessico e stile: 4/5 + 15/15 È stato originale il modo di raccontare la storia, molto belli i passaggi in cui Alphonse si rivolge a Shanakt, ricordandoci che quello non è un semplice flashback ma una storia narrata da un personaggio. Questa è una cosa che ho apprezzato davvero moltissimo. Una scelta di stile originale e non facile da gestire, ma che tu sei riuscita a rendere più che bene. 
Il primo capitolo, soprattutto la parte iniziale è davvero molto suggestiva. È molto descrittiva eppure non è per nulla pesante, scorre bene e, anzi, una parola tira l'altra. Hai un lessico davvero ottimo e lo utilizzi al meglio, senza cadere nell'aulico e senza risultare noiosa. Mi dilungo in questa parte perché il tuo stile mi ha colpito davvero molto, anche nei capitoli successivi, in cui le descrizioni lasciano spazio a eventi più discorsivi e a scenari più dinamici, riesci a mantenere comunque un ottimo livello. Sotto questo punto di vista è stata la storia che ho apprezzato di più. 
Riesci a mantenere toni cupi, cimiteriali (totalmente adatti ai personaggi e alla linea della storia) tipici del romanticismo, più che del gotico, senza risultare troppo macabra. 
Ci sono alcuni errori di battitura e distrazione (es: esistono Bevitori di Sangue antichi quant e forse più di me), comunque niente di troppo penalizzante. 
Originalità: 9/10 Per quanto possa non essere più originale una storia sui vampiri, devo dire che questa lo è molto. Non avevo mai letto di vampiri che cercano di scoprire le proprie radici, questa ricerca nel passato è molto originale, dona alla storia un aspetto totalmente diverso, rendendola assolutamente originale e piacevole. Mi anno stupito molto infatti, i temi così interessanti e i collegamenti al passato che sono venuti fuori, complimenti. 
Caratterizzazione personaggi/o (principali e secondari): 13/15 Nuberus mi pare un po' poco approfondito, sembra una guida, ma non pare avere una personalità forte o un ruolo fondamentale. Mi sarebbe piaciuto vederlo più presente per capire il suo vero ruolo e personalità. 
Alphonse non è banale, mi piace l'idea di questo vampiro che, oltre il sangue e la soddisfazione, cerchi delle risposte, l'origine della sua specie. È un concetto che non è facile trovare, mi piace molto il fatto che non sia un semplice vampiro qualsiasi ma che si muova per trovare delle risposte. 
È un personaggio che ho apprezzato moltissimo. 
Il rapporto tra i due mi sarebbe piaciuto vederlo approfondito, come Nuberus sia entrato in contatto con Alphonse e come la loro 'relazione' si sia sviluppata. 
Gli altri personaggi, per quanto possano essere marginali acquistano un ruolo se non fondamentale, molto utile, come tappe che segnano il percorso intrapreso da Alphonse. 
Shanakt è quello che ho apprezzato di più, invece, che si trova bene o male immischiato negli affari di Alphonse e che prova, in qualche modo, ad aiutarlo, mi è piaciuta molto la sua figura antica che crea un contrasto fantastico con il giovane vampiro. 
Anche gli altri personaggi, un poco più marginali, riescono ad avere il giusto spessore e l'importanza che meritano, arricchiscono la storia senza appesantirla, complimenti. 
Utilizzo (e interpretazione) dell'immagine/i scelta/e: 10/10 L'immagine che proponi funziona benissimo. Non ho niente da aggiungere perché l'hai sfruttata al meglio, nonostante quella a cui sia legata sembri un fatto marginale, è resa davvero molto bene e in modo molto suggestivo. 
Utilizzo dei pacchetti e sviluppo della trama: 5/5 + 8/10 La trama è funzionale, nel modo in cui è raccontata la storia potrebbe apparire un po' confusionaria ma leggendo attentamente è perfettamente illustrata. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai utilizzato il pacchetto, non l'hai semplicemente copiato e incollato, gli hai dato un senso e l'hai collegato perfettamente al resto della storia, mantenendo e ripresentando i personaggi lì presenti. Il fatto che poi tu l'abbia collegato all'immagine lo ha reso ancora meglio. 
Gradimento personale: 10/10 Innanzitutto ho apprezzato moltissimo le citazioni, in particolare Baudelaire, che è il mio poeta preferito. Ovviamente non sto semplicemente elogiando il fatto ce tu abbia copiato e incollato delle belle citazioni, ma anche l'utilizzo che ne hai fatto, sei riuscita a rimanere coerente ad esse. Inoltre ho apprezzato moltissimo gli elementi tradizionali del folklore, questi sono una delle cose che mi attira di più e il modo in cui li hai utilizzati e interpretati mi è piaciuto moltissimo. 
La cosa che più mi ha colpito sono state le ambientazioni. Ben descritte e utilizzate al meglio. 
Il mio gradimento l'ho già espresso nei parametri precedenti, quindi direi che non è il caso di ripetere tutto qui, ti dico in più che i i toni cupi di questa storia mi hanno appassionato moltissimo, le ambientazioni sono belle, pensate bene e sfruttate al modo giusto. La tua è una delle storie che ho apprezzato di più, sia per l'originlità che per lo stile. 
Altro (titolo, impaginazione, come è presentata 'graficamente' la storia): 2/3 Buono, semplice e essenziale, l'inserimento delle citazioni spesso è difficile da rendere insieme al resto della storia. Il modo in cui tu le hai impaginate mi è piaciuto molto e rende bene, senza appesantire la pagina. 
Il voto in questo parametro non è il massimo semplicemente perché non è stata la migliore sotto questo aspetto, ma comunque va benissimo. 
Totale 76/83 Mi piacciono i vampiri, e il modo in cui tu li hai rappresentati me li ha fatti piacere ancora di più, con queste continue distinzioni e tutti gli aspetti particolari hai reso ogni personaggi vivo. 


La nostra razza inizia ad esistere assieme agli uomini. C'è stata una maledizione e c'è stato un primo Vampiro; chi sia e se ancora esista da qualche parte in questo vasto mondo, io non lo so. È molto probabile che questo sia avvenuto nelle terre tra il Tigri, l'Eufrate e il Nilo. Qualcuno suggerisce anche che siamo connessi in modo molto stretto a un antichissimo demone, Lilith. Questo è tutto ciò che so, così come so che esistono Bevitori di Sangue antichi quant e forse più di me nascosti e altri che sono stati distrutti. Forse nessuno conosce la fonte primigenia del Sangue Oscuro. Magari è un bene. Se vuoi sapere la verità, Alphonse, io ti consiglio di vivere la tua esistenza come hai imparato a fare da solo, con la stessa passione e lo stesso disincanto. 

Recensore Veterano
15/05/15, ore 12:04
Cap. 1:

Shakespearian quotations contest - II Edizione
9° classificato


L'eco del sangue” – .:Melian:.

Grammatica: 6,8/10
Ci sono molti errori di battitura che non ti rendono giustizia. Probabilmente la maggior parte di essi è da attribuire alla correzione automatica, però purtroppo ci sono e non li posso ignorare. Per questo motivo, tolgo due punti. (-2)
Passando alla punteggiatura, ho cercato di essere il meno fiscale possibile, perché spesso si tratta di scelte dettate dal gusto personale.
Una massa informe, avvolta in vecchie bende ingiallite e in un sudario, stava immobile sul fondo della tombaCon uno scrocchiare sinistro” = in questo caso c'è una virgola invece di un punto fermo, tanto più che tu stessa hai messo la maiuscola. (-0,1)
una donna dal volto rugoso e avvolta in uno scialle di lanagli teneva aperta la porta” = in questo caso la virgola divide soggetto e verbo. (-0,1)
Entrare nell'atrio, fu come ritrovarsi nella Venezia dei Dogi” = qui vale lo stesso discorso. (-0,1)
Lui, il Demone con cui avevo stipulato un patto in una lontana notte tempestosa – erano passati cent'anni? Duecent'anni? Ormai non riuscivo quasi più a stabilirlo – [manca virgola] aveva condotto la sua infernale carrozza” = in questo caso si tratta di un inciso non chiuso. (-0,1)
Ci toccherà svegliare il custode e, temo, i russi siano tipi un po' ispidi” = questa frase desta in me delle perplessità. Come costruzione mi piace molto, ma mi suona male. Da cosa è retto il congiuntivo siano? Se è retto da temo perché c'è una virgola a dividerli? Se invece non è retto da temo, dovrebbe essere un indicativo, come ci toccherà. La frase si può risolvere in due modi: 1) Ci toccherà svegliare il custode e, temo, i russi sono tipi un po' ispidi; 2) Ci toccherà svegliare il custode e temo che i russi siano tipi un po' ispidi. (-0,1)
Resta qua; avrai bisogno di me.. Se hai fame, serviti pure: Adam sarà felice di offrirsi” = in questa frase devo segnalarti i puntini di sospensione, che devono apparire sempre nel numero di tre. (-0,1)
afferrò i bordi del sarcofago: il lavoro che avrebbe richiesto almeno quattro uomini nerboruti, lui lo concluse”; Il sangue di cui si era nutrito solo poco prima, infatti, correva in ogni più piccolo e remoto capillare, formicolando sottopelle e distendendo ogni fibra, rendendolo molto più potente e agile: Alphonse sollevò la pesante lastra e la ribaltò di lato” = l'uso dei due punti in queste frasi non mi suona, perché non vai a spiegare un concetto o ad approfondire. Forse un punto o, al limite, un punto e virgola sarebbero più corretti. (-0,1;-0,1)
Nastasia soffiò come una gatta, mentre gli uomini la circondarono senza darle agio di rimettersi in piedi o prendere coscienza della propria natura, tanto meno di quello che stava accadendo” = qui c'è, secondo me, l'unico vero errore dal punto di vista verbale. Leggendo, ho interpretato il soffiare di Nastasia come un'azione momentanea che accade durante un'azione durativa, cioè il circondare da parte degli uomini. Mentre loro la circondano, lei soffia. Mentre loro la circondavano, lei soffiò. Ti invito, ovviamente, a correggermi se sto prendendo un colossale granchio. (-0,4)
Ti segnalo anche che, nella storia, la ragazza-vampiro si chiama sia Nastasia che Natisha (a meno che uno dei due sia un diminutivo dell'altro, in questo caso perdona la mia ignoranza).
 
Stile e lessico: 11,15/12 (6,75/7 + 4,4/5)
Come sempre ho avuto il piacere di leggere uno stile maturo ed elegante, complesso e mai pesante, perfettamente adatto ai protagonisti della storia. Ti segnalo un'unica frase, che mi sembra stilisticamente brutta e che stona nell'insieme:
“«Dov'è la ragazza?», fu il primo sibilo gracchiante e orribile ad essere pronunciato dall'essere macilento” (-0,25).
Passando al lessico, ho solo qualche osservazione da fare:
“«Attendete, vi prego. Vi annuncio.», chiese gentilmente Leonid” = in questo caso, trovo fuoriluogo il verbo chiedere, perché in realtà Leonid non chiede niente.
“mi abbottonai il cappotto dai bottoni d'argento” = una ripetizione che si poteva evitare. (-0,2)
“Non appena i lacci di seta vennero sciolti, il corpo di Janette ricadde inerte verso il basso e, con un tonfo, finì sul pavimento [...] a favore della lividezza della morte: gli occhi vitrei, il capo in un'angolatura innaturale e gli arti inerti” = un'altra ripetizione evitabile. (-0,2)
“«Quello che è successo, in realtà, è molto spiacevole. Te lo riassumo così: ho fatto uno spiacevole incontro” = vale qui lo stesso discorso. (-0,2)
 
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Questi sono i vampiri che mi piacciono, che hanno bisogno di sangue e non si fanno scrupoli a reperirlo, che giocano con le prede, che sì, non compiono buone azioni. Tutti i personaggi che hai creato sono molto affascinanti – addirittura terrificanti, nel caso di Baba Yaga (è vero che si tratta di un personaggio già esistente nel folklore russo, però ne hai creata una splendida versione). Avrei gradito sapere qualcosa di più su Nuberus, ma immagino che molto del suo fascino derivi dall'essere così sfuggente.
 
Uso della quotation: 3/5
Nonostante mi sia piaciuto parecchio e abbia aiutato a caratterizzare meglio uno dei personaggi, non mi sento di dare un punteggio più alto. Il motivo è semplice: la storia è ricca di citazioni e riferimenti – ed è anche per questo che l'ho trovata tanto piacevole da leggere –, ma in questo modo questa povera frase di shakespeariana memoria si perde un po' nell'insieme e non è così significativa.
 
Gradimento personale: 13/15
Mi inchino all'ambientazione della storia e al tuo lavoro certosino di ricerca e scrittura. Ho letto molte tue storie ma, da questo punto di vista, “L'Eco del Sangue” è insuperabile, è una spanna sopra tutte le altre. Ogni capitolo, tra l'altro, ha un'ambientazione diversa e tutte sono descritte con dovizia di particolari ed estrema cura, dando l'impressione a chi legge di poter vedere, respirare, vivere quello che stanno vivendo i personaggi.
Tolgo quei due punticini per l'inganno di Larion e Alphonse a Baba Yaga: ho apprezzato l'escamotage delle famose notti bianche, ma mi è parso un po' frettoloso. Inoltre, mi ha stupito molto che Baba Yaga ci sia cascata, perché ha il controllo dell'intera città e deve quindi conoscerla bene, oltre ad avere occhi e orecchie ovunque. Non so, mi è parso un finale riuscito ma affrettato.
 
Per un totale di: 42,95/52

Recensore Master
21/04/15, ore 21:02
Cap. 1:

Giudizio per il contest "Le notti bianche di San Pietroburgo", premio speciale Miglior San Pietroburgo Fantastica

L'eco del sangue - Melian 

85/100 

Aspetto formale 22/30 

Correttezza grammaticale e ortografica: 7/10 
Sintassi e punteggiatura: 7/10 
Stile e lessico: 8/10
 

Partiamo dalle note positive: mi è piaciuto lo stile. Quando si parla di vampiri, di demoni, di esseri sovrannaturali in generale, mi aspetto sempre – lo apprezzo, diciamo – uno stile un po’ decadente, che ben si sposa con queste figure misteriose e oscure, poi hai ambientato la storia nell’Ottocento quindi l’utilizzo di un linguaggio più ricercato ci sta. Qualche termine risulta un po’ altisonante e per me a volte metti troppi aggettivi, comunque nel complesso non stona troppo. Mi hai ricordato un po’ Anne Rice, senza la ridondanza spesse volte grottesca dello stile della Rice, quindi l’impressione è stata positiva. Poi ho apprezzato le immagini che sei riuscita a suscitare: per esempio quando mostri (non racconti) Nastasia che riemerge dalla tomba oppure la cena-carneficina di quella povera disgraziata legata come in una ragnatela di seta; o le descrizioni dei paesaggi e di San Pietroburgo. Tutto molto vivido, un’atmosfera che si riesce a toccare con le parole. 
Ed ecco la nota dolente: da un punto di vista tecnico ho riscontrato invece degli errori. 
Partiamo dalla punteggiatura: alle volte l’ho trovata eccessiva, metti molti incisi, per esempio tra locuzioni come “allora” “quindi” “perciò”, magari è un tuo tratto stilistico, però ti posso dire che leggendo si ha l’impressione di andare troppo a “scatti”. Qualcuna ci sta, però non sempre. Altre volte invece le virgole te le dimentichi, ma niente di grave. A volte proprio non ci dovrebbero stare: per esempio quando scrivi “tuttavia” poi non c’è bisogno della virgola perché devi ancora collegare la frase che si lega a quel “tuttavia”. Fai scarso uso del punto e virgola, che invece, considerate le frasi che intessi, ti sarebbe comodo per dare scorrevolezza al testo. 
Poi c’è la questione della punteggiatura dei dialoghi. In materia non ci sono regole precise: se si cercano si vede solo che ogni casa editrice ne ha una sua. Non direi niente, quindi, se non che, leggendo la tua storia e cercando anche su internet (sai, per non sparar inesattezze), non ho trovato nessuno che mettesse una virgola dentro le caporali e poi un punto dopo le caporali. 
Ti spiego con un esempio che se no non si capisce bene. Proprio una delle prime battute: 

«È morta.», rispose Alphonse 

Ecco, c’è un punto dentro le caporali, poi la caporale, poi una virgola. Non ho mai visto una cosa del genere. Di solito o si mette il segno di punteggiatura prima della caporale o dopo. 

Altro esempio: 

«Posso dirti come ho avuto origine io. Sono molto più vecchio di quanto immagini. Dovrei esserti grato per avermi svegliato, probabilmente.», l'egizio fece una pausa. 

Qua oltre il “problema” dei due segni di interpunzione, c’è pure il fatto che “l’egizio” è senza maiuscola, quando il discorso è finito. Io avrei scritto semplicemente:probabilmente.» L’egizio fece una pausa. 
Ora, non so. Come dicevo non ci sono regole precise, ho guardato in giro per sicurezza, alla fine dipende dalla consuetudine degli editori, però questa cosa di mettere due segni di punteggiatura non l’ho trovata da nessuna parte. Forse non è scorretta, però è strana perché, alla fine dei conti, si mettono due segni quando ne basterebbe uno. Non l’ho contata nella valutazione, ma ho voluto evidenziarla anche per chiederti delucidazioni – magari l’hai vista in un libro. 
Chiusa questa parentesi fiscale, parlando di correttezza grammaticale e ortografica ci sono alcuni errori. Alcune son solo sviste, per esempio “sopravviverà” invece di “sopravvivrà” o “:imparatore” invece di “L’Impalatore” o “rimasti” invece di “rimasi”, altri sono proprio errori ripetuti più volte (“sopratutto” e non “soprattutto”) e altri ancora errori grammaticali. Non usi in modo corretto la prima persona singolare al passato: “scoprì” invece di “scoprii”, “lo seguì” invece di “seguii”, “annuì” invece di “annuii”. Ci sono poi un paio di “che” mancanti. 
Il testo è moderatamente costellato di questi errori, quindi, sebbene lo stile mi sia piaciuto, l’ho trovato zoppicante da questo punto di vista. In realtà si tratta di cose facilmente rimediabili con una rilettura o una beta. Nel documento che mi hai inviato ho segnato tutto, se vuoi te lo mando. 
Un’ultima cosa: non è una scorrettezza, però visto che a volte sono dovuta ritornare indietro a rileggere… c’è un po’ di confusione nei flussi di coscienza. Nel senso: Alphonse racconta, poi tutto ad un tratto alle volte si rivolge direttamente a Sanakht senza che la cosa sia evidenziata. È qualcosa che spezza bruscamente la narrazione. Non dico di metterci il corsivo, perché fino a prova contraria il suo racconto è proprio indirizzato a Sanakht, ma visto che ciò traspare poco, solo in alcune frasi dirette, forse andare a capo sì, quando le fai, giusto per non confondere il lettore che legge velocemente perché catturato. Io, valutando la storia come giudice, sono stata più concentrata, facevo attenzione ad ogni rigo, te lo dico dunque in generale: stai attenta quando utilizzi la prima persona, c’è rischio di confondere se l’interlocutore a cui è rivolto il racconto non è così palese – e che l’interlocutore sia Sanakht traspare poco. 

Aspetto contenutistico 26/30 

Narrazione e coerenza interna: 8/10 
Originalità: 8/10 
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
 

La storia e come l’hai raccontata mi è piaciuta: intriga, viene voglia di andare avanti, scoprire il passato di Alphonse e cosa ha da dire Sanakht. È stata una bella idea costruirla attraverso un racconto che si snoda mostrando ambientazioni e personaggi diversi. Sei stata sempre dosata nei dettagli, non troppo pedante, e tutto l’alone di mistero oscuro si sente, accompagnando il lettore in questo mondo sovrannaturale nascosto agli umani. I personaggi sono delineati bene, emergono tra le righe nei gesti e nelle parole, mi è piaciuto soprattutto Alphonse che rispecchia la figura del vampiro tentatore, niente roba buonista, insomma, ma neanche cinismo artefatto. È la sua natura e si vede. Anche i personaggi che appaiono poco, come Larion e Baba Yaga, sono mostrati con tratti incisivi così da dargli consistenza anche in poche righe. 
Ho trovato, ti confesso, eccessivamente semplicistico l’inganno a Baba Yaga. Insomma, è una creatura potentissima, che governa l’intera Russia, possibile che non abbia pensato che i vampiri potevano cavarsela grazie alla luce tenue delle Notti Bianche? La scappatoia è stata troppo semplice, hai chiesto troppa sospensione dell’incredulità al lettore, comunque il racconto nel complesso non perde efficacia per questo. Cioè, trovo che hai costruito un mondo credibile, sfruttando il limite di parole del contest; non era così facile. Di vampiri poi se ne sono sentite di ogni tipo, la banalità è dietro l’angolo, mentre la tua storia ha un tocco fresco, originale nei suoi limiti, suggestivo e interessante. 

Uso San Pietroburgo storia 19/20 

Utilizzata benissimo a mio parere. Considerando che appare solo nel terzo capitolo, le hai dato l’importanza che ha poi nell’economia della storia. Descrizioni accurate, mai troppo pedanti, poi inutile che dica quanto mi ha fatto piacere veder descritta una notte bianca. Sei quasi riuscita a farmela vedere davanti agli occhi, coi suoi colori tenui e quel senso di meraviglia, grazie al tuo stile che suggerisce più che raccontare – uno stile che sempre apprezzo. 


Aderenza alla sezione scelta 10/10 

Indubbiamente piena aderenza, ho apprezzato soprattutto il senso di mistero con cui hai contornato la storia. Che poi alla fine non si arriva a risposte certe, la natura dei vampiri rimane un mistero, ma è anche questo che rende affascinanti queste creature. 

Gradimento personale 8/10 

La storia mi è piaciuta, come si sarà notato. È stato bello leggere un racconto di vampiri con tutti i crismi senza cose troppo scontate o banali. Certamente ti rifai a stilemi già dati, molte situazioni le definirei “tipiche”, ma quando si tratta di vampiri è alla fine inevitabile. L’importante è non fare, come si suol dire, “imitazione servile”. Il tocco personale si nota ed è quindi stato un piacere leggere. Ti consiglio di stare più attenta con la punteggiatura e di rileggere più volte così da evitare gli errori che ti ho segnalato. Scrivi bene, anche se tendi ad aggettivare troppo, è un peccato che per stupidi errori di distrazione o altri più gravi che proprio non potevo non contare (la prima persona singolare al passato) la storia risulti inficiata. 
 

Recensore Veterano
13/04/15, ore 22:33
Cap. 5:

E finalmente dopo un tempo infinito eccomi qui scrivere la recensione premio...
Mi spiace averti fatto aspettare così tanto, ma sono in un periodo di stanchezza cronica! Spero mi perdonerai...
Passando alla storia: io amo Aplhonse, uno dei migliori vampiri di cui ho letto -specialmente ultimamente - lo trovo fantastico e come scrivi tu, lui è la vera essenza del vampiro. La storia è originale, ma dopo aver letto letter to Alexandra non mi aspettavo di meno. Sei eccezionale, sia nella descrizione dei personaggi - che non è mai noiosa - sia nelle loro azioni, anche quando credi di averli conosciuti ti sorprendono.
Proprio come il finale...ammetto che non me lo aspettavo proprio!
Grazie per la pazienza!

Baci Baci
Jogio

Recensore Veterano
26/03/15, ore 23:52
Cap. 5:

Dunque, dunque, dunque...
Dopo aver sfogato la mia follia privatamente, dovrei essere pronta a lasciare una recensione "decorosa": stiamo a vedere... XD
Sinceramente, mi ero aspettata un altro epilogo, qualcosa di diverso, pur non sapendo dire con esattezza cosa, invece eccoci qui: mi hai lasciato a bocca spalancata e stento ancora a riprendermi! *o*
Sia chiaro, non è critica, del resto come potrei? A volerla dire tutta, credo proprio che questa sia la fine più giusta: la ricerca di Alphonse viene ripagata dalla rivelazione di Sanakht, il quale, assolta la sua funzione, se ne va. Il problema è che mi ero affezionata morbosamente tanto al Vampiro più dandy che abbia mai visto quanto all'enigmatico Antico, perciò ti devo porre una domanda: esiste la possibilità remota di uno spin-off su Sanakht? *^*
Tralasciando questo, la storia è meravigliosa: coinvolge dall'inizio alla fine, sorprende incessantemente e incanta in ogni sua descrizione, senza contare la potenza dei protagonisti, sembrano attori professionisti con un enorme presenza scenica. Non posso fare a meno di aggiungere anche questa perla tra le mie preferite: terrò d'occhio tutti i contest a cui partecipa, sono certa che ti riserverà grandissime soddisfazioni! ^^
Che dire? Grazie di cuore per questa bellissima storia, sei incredibilmente brava! *^*
Alla prossima! :3
Bacioni,

Chloe <3

Recensore Veterano
26/03/15, ore 23:30

Recensione premio per il contest "Parla di noi donne, ma come un pittore"

Perché mi fai questo?! TT.TT
Ormai lo sai, le mie recensioni non iniziano MAI in modo normale: sono il frutto di ciò che la lettura della storia mi lascia dentro e che non riesco a trattenere. Questo capitolo è stato incredibile, un crescendo di emozioni e di colpi di scena: a partire dalla comparsa di Leonid e Adam (il povero Adam, aggiungerei XD), è stato tutto un susseguirsi di delizie e di insidie per Alphonse. L'illusione del sapere, la scoperta della maledizione, l'incontro con Baba Yaga e il patto: sembrava una discesa verso gli Inferi dopo aver toccato il cielo con un dito, basti pensare che qualche giorno prima si era goduto le meraviglie del Palazzo d'Inverno... *^*
Poi tutto cambia di nuovo: le Notti Bianche, il senso di libertà nel poter girare per la città incurante del sole, la Reggia di Peterhof e la Camera d'ambra del Palazzo di Caterina! Credimi, hai davvero superato te stessa con questo capitolo: le descrizioni erano così nitide che sembrava di essere lì a godere di quelle meraviglie! A un certo punto mi sono persino ritrovata a sospirare come un'ebete davanti lo schermo con gli occhi a cuoricino: semplicemente meravigliso!
A questo punto ti chiederai perché mai questa squilibrata ha iniziato la recensione con quella domanda...
Ebbene, appena ho finito di leggere il capitolo ero talmente carica di emozioni da bramare la fine della storia, so.... Perché mi fai questo?! TT.TT
Scherzi a parte, ormai sembro un disco rotto, ma la tua bravura è incredibile: sono rimasta a corto di complimenti e comunque sarebbero ben poca cosa rispetto a quello che penso di te, del tuo stile e della tua storia! ^^
Ci vediamo al prossimo capitolo: bravissima! :3
Bacioni,

Chloe <3

Recensore Veterano
25/03/15, ore 23:22

Recensione premio per il contest "Parla di noi donne, ma come un pittore"

Non ptevo resistere, dovevo continuare a leggere: ero curiosa di "vedere" il caro (?) Nospheratu e devo ammettere che hai veramente centrato il bersaglio. Lo hai descritto in modo talmente dettagliato da renderlo "visibile": solo tu potevi fare una cosa del genere, hai una capacità descrittiva a dir poco strabiliante! *^*
Ormai è ufficiale: ADORO Alphonse! Storia dopo storia, capitolo dopo capitolo, frase dopo frase m'intriga sempre di più: probabilmente farei la stessa fine della cara Janette... Ahahahahah!
Sanakht m'incuriosisce molto, per certi versi anche più di Alphonse: voglio proprio saperne di più su questo assetatissimo (sfido chiunque nelle sue condizione XD) Bevitore di Sangue! ^^
Insomma, ancora una volta sono qui per sommergerti di complimenti, uno più meritato dell'altro: sei bravissima, coinvolgente, puntuale e impeccabile. Hai dato vita a una storia mozzafiato e magnetica, alla quale è davvero impossibile resistere: non vedo l'ora di leggere anche gli ultimi capitoli! *si sfrega le mani stile Monty Burns*
A presto allora, sei strepitosa! :3
Bacioni,

Chloe <3

Recensore Veterano
24/03/15, ore 23:07

Recensione premio del contest "Parla di noi donne, ma come un pittore".

Che meraviglia! *o*
Ok, forse non è il modo migliore per iniziare una recensione, però non potevo trattenermi: questo pensiero mi ha accompagnato durante tutto il capitolo ed è esploso tra le mie dita appena ho finito di leggere, perciò ho deciso di sfidare la sorte e scriverlo subito.
Questa storia mi sta letteralmente facendo scalpitare, è bellissima e coinvolgente, non riesco a staccarle gli occhi di dosso: l'unico rimpianto che ho è non aver letto prima Letter to Alexandria, dato che veniva prima, ma ormai è tardi e non riesco a lasciare in sospeso questa vicenda... *^*
Lasciami spendere una nota in favore delle citazioni che hai usato: sono inserite benissimo, sia quella di Shakespeare (cosa che mi lascia valutare l'idea di ritirarmi dal contest finché sono in tempo) sia quella di Saint Seiya. Già adoravo le originali, figurati in questo contesto: calzavano a pennello! *^*
Come al solito, il tuo stile mi fa sempre brillare gli occhi, sei davvero un mito: non provare mai più a dire quella cosa della scribacchina, CLARO? Sei B R A V I S S I M A, punto! u.u
Ci vediamo al prossimo capitolo, a presto! :3
Bacioni,

Chloe <3

Recensore Junior
21/03/15, ore 18:38
Cap. 5:

Troppo belli questi due ultimi capitoli *_____* Mi hai letteralmente catapultata a San Pietroburgo, in quei quartieri talvolta malfamati e poco raccomandabili; ho sentito gli odori di quelle strade accompagnati dai passi di Alphonse e ho potuto vedere - grazie alle tue doti descrittive - le varie parti della città che hai presentato.
Ho apprezzato molto la parte in cui il protagonista (per cercare risposte) si mette ad inviare messaggi mentali che possono arrivare solo alle orecchie di altri vampiri e l'incontro con Larion devo ammettere che è stato davvero molto interessante, soprattutto la parte inerente a Baba Yaga e al patto. Sicuramente la scena in cui Alphonse e Larion camminano sotto la luce del sole è una delle mie preferite, proprio per come l'hai descritta e per l'originalità del fatto in sé.
Ciò che mi è rimasto più impresso è la frase finale della strega (o meglio, la sua maledizione), quando appunto dice ad Alphonse che sarà destinato a perdere la cosa per lui più cara, perché penso che il riferimento fosse diretto ad Alexandra *_*
Molto bello anche il dialogo finale dell'Epilogo! Complimenti Melian ^^
Bravissima! <3

Recensore Veterano
18/03/15, ore 23:37
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Parla di noi donne, ma come un pittore"

Ed eccomi qua: ora sai qual è la storia che ho scelto e che ha dato il colpo di grazia alla mia - già inesistente - autostima... XD
Hai presente l'espressione "Non c'è partita"? Perfetto, questo è esattamente ciò che ho pensato alla fine della prima frase. Lo ammetto, il principale motivo che mi ha spinto a scegliere questa long è stato Alphonse: ero tentata da Letter to Alexandria, ma ho deciso di andare con ordine.
Che dire? Sei decisamente fenomenale: la tua capacità di creare trame tanto avvincenti ti rende una bravissima scrittrice, il tuo talento nel descrivere con cura ogni scena fa di te una fantastica scrittrice, la tua abilità nel caratterizzare tutti i personaggi (principali e non) ti rende un'eccezionale scrittrice e il tuo stile così ricco e coinvolgente fa di te una meravigliosa scrittrice! *^*
Non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo, ero letteralmente ipnotizzata dalla storia, e sì che questo è solamente il prologo! *o*
Non vedo l'ora di leggere il seguito, finalmente scoprirò la storia di Alphonse! *^*
Ancora tantissimi complimenti: a presto! :3
Bacioni,

Chloe <3
 

Recensore Junior
03/03/15, ore 17:31
Cap. 5:

Prima classificata e Premio Tarot de Marseille al Scegli la tua carta, scrivi la tua storia! Cntest di RedLolly

Stile e lessico: 10/10
-Grammatica e sintassi: 3/5
-Originalità: 18/20
-Personaggi: 9/10
-Gradimento personale: 5/5
-Utilizzo dell’immagine del tarocco: 20/20
-Utilizzo delle parole allegate: 9/10
-Utilizzo della situazione allegata: 20/20

Per un totale di: 94/100

Stile e lessico:
Lo stile che hai utilizzato, così gotico, è eccellente esattamente come la trama. Io adoro il romanticismo ottocentesco e il romanzo gotico, e mi sembrava di leggere un classico dell’epoca! La tua ricerca certosina che si evince perfettamente dalle note e dai riferimenti storici e geografici non ha potuto fare altro che premiarti con il primo posto. E’ tutto così verosimile ed accurato!

Grammatica e sintassi:
Purtroppo il punto dolente è stata la grammatica: ho trovato molti errori di battitura che con una rilettura in più potevano essere evitati (come “Non mi interessa nemmeno se finire a sbranarvi tra di voi.” Oppure “Baba Yaga ci stava aspettando, seduta su un un seggio”., ma ce ne sono molti altri…), per cui ti suggerisco di rileggere bene il tuo racconto. Non ho notato errori particolarmente gravi, ma quelli di battitura erano moltissimi… Li ho segnati in rosso sulla copia che ho tenuto del tuo racconto, posso inviartela così puoi correggerli, poiché sono troppi da elencare qui.

Originalità:
Ti ho tolto due punti dall’originalità e dai personaggi perché rifacendoti molto alle storie dell’ottocento gotico, non era un racconto nuovissimo e sconvolgente, così come i personaggi dei vampiri, che risultano molto classici. Questo ovviamente non vuol dire che io non li abbia apprezzati, questo si può dedurre dalla tua posizione in classifica. Quel tipo di letteratura difatti mi affascina, e mi sono estasiata a leggere una storia come la tua.
I punti in cui sono stata davvero sorpresa sono stati la comparsa del Nospheratu e di Baba Yaga! E’ stata geniale l’idea di unire in uno stesso racconto (anche se in luoghi e date diverse) un personaggio cinematografico e una strega della tradizione russa! Complimenti!

Personaggi:
I personaggi mi sono piaciuti molto, Alphonse per primo: è il vampiro classico di questo tipo di racconti, tenebroso ed affascinante, impegnato spasmodicamente nella ricerca dell’origine della propria specie, cinico mentre uccide le sue vittime in modo estremamente sensuale, assaporandosi gli istanti (ho avuto i brividi durante la scena della morte di Janette!), e con lui il perfido demone Nuberus, sinistro e ingannatore. La relazione tra i due mi ha intrigato moltissimo, ed è abbastanza singolare il rapporto di collaborazione/odio dato dal loro legame oscuro. Mi hai fatto venire davvero voglia di leggere il resto della serie scritta su questi personaggi!
Baba Yaga è sicuramente il secondo personaggio che ho preferito dopo il protagonista! Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui crea per se stessa dei filtri della giovinezza a partire dal sangue di Larion, che tiene “al guinzaglio” grazie alla barriera intorno a San Pietroburgo, ma che tuttavia viene sconfitta da quest’ultimo ed Alphonse grazie al loro astuto piano.

Gradimento personale:
Hai pensato proprio a tutto... sei cinico e crudele, un po' come questo secolo. Questa è la frase che mi ha fatto sciogliere! Questa storia è quasi perfetta sotto ogni punto di vista! Mamma mia, l’ho adorata! Non posso dire che ci sia una parte che non mi sia piaciuta, ho amato tutto: dalle loro avventure in Romania e i tuoi riferimenti allo storico Nosferatu cinematografico, alle fredde strade di San Pietroburgo dove incontrano l’intrigante Larion e la perfida Baba Yaga.
E poi Alphonse… Dovrei fare una sezione solo per lui, il suo magnetismo ha stregato anche me! Ho già espresso nella sezione dei personaggi quanto lo trovo seducente! Sei stata una maestra nelle descrizioni, e riconosco pienamente l’impegno e la ricerca che hai fatto per scrivere una storia così intensa e ricca.

Utilizzo dell’immagine del tarocco:
Hai avuto un’idea geniale a ritrarre una ringiovanita Baba Yaga come la carta della Papessa che ti era stata assegnata e questo ti ha fatto raggiungere il massimo del punteggio e il Premio Tarot de Marseille! Nessuno ha integrato quanto te questo elemento nel racconto. E’ vero che era qualcosa di abbastanza difficile, eppure la tua intuizione e il tuo impegno sono stati quelli giusti!

Utilizzo delle parole allegate:
Ti ho tolto un piccolo punto per quanto riguarda le parole allegate poiché secondo me hai utilizzato molto bene la parola Bocca nelle situazioni più disparate, soprattutto durante i morsi dei vampiri, ma con la Luna la cosa non mi convinceva del tutto, avrebbe dovuto essere un elemento più centrale.

Utilizzo della situazione allegata:
Per quanto riguarda la situazione non ho davvero nulla da dire, ti meriti assolutamente il punteggio pieno! Hai espresso meravigliosamente la dualità dei personaggi del racconto, in quanto Alphonse è sempre accompagnato da Nuberus, e si trova a raccontare le sue avventure a Sanakht. Sono presenti e centrali anche delle figure sagge ma ingannatrici, ovvero Nuberus e Baba Yaga, due nemici che mettono i brividi, ma dotati anche di una conoscenza sconfinata! Ed è proprio sulla ricerca della conoscenza, altro punto cardine della situazione allegata al tarocco, che si basa tutto il racconto del protagonista. Hai soddisfatto tutti i punti che ti avevo chiesto in modo perfetto!

Recensore Junior
23/02/15, ore 09:34

Ok, devo lasciarti scritte assolutamente tutte le parole/frasi che mi hanno lasciata ESTASIATA *-*:
- "...lucernari di pietra in cui la fiamma quasi faticava a splendere nelle ombre dense".
- "...scortati dai volti dolenti di statue d'angeli e Madonne dalle espressioni troppo distanti e grette, per non apparire inquietanti".
- "...era la visione sconcertante e decadente della morte a cui il Vampiro non voleva arrendersi, di un orrore che avrebbe dovuto restare celato" (questa è fantastica, proprio **).
- "...sparì come un vento nefasto".
- "Un mare di fiamme danzanti nel buio: le fiaccole invasero il cimitero".
- "Cosa vuole un Vampiro come te, da un fantasma dei cimiteri?" (fantasma dei cimiteri *O*).
- "Tu vivi tra i mortali, lui si nasconde da loro. Tu porti il piacere, lui porta l'orrore" (*_______*).
- "Ho sognato a lungo, nel mio sarcofago, e la memoria non è sempre stata felice compagna".
- "...non ci fu amore o intesa tra noi, né comunione e reciproca cerca".
- "...le tombe, le Dimore dell'Eternità, sono luoghi sacri, dove si celebra il mistero della vita che, dopo la morte del corpo, sboccia ancora nell'Aldilà" (stupenda **).
- "Il sangue che gli riempì la bocca annullò ogni antico dolore".
- "Aveva perduto tutta la grazia che promana da una donna nel pieno del godimento, a favore della lividezza della morte".
Ok, dopo quest'elenco piuttosto lunghetto, passo al dirti che la scena al cimitero mi ha davvero rapita (nel vero senso della parola *_*): mi sembrava di essere un compagno di viaggio di Alphonse e Nuberus. Non parliamo poi dello splendido nome di "Nastasia" u_u Mi ha riempita di ansia la scena della trasformazione, sul serio o.o
L'incontro con un Nospheratu decisamente poco esperto della vita mi puzza, però. Ha vissuto tanto a lungo che mi viene da pensare che abbia mentito di proposito ad Alphonse, poi magari mi sbaglio xD
Interessantissima anche la scena successiva, con la narrazione di Sanakht sul suo passato, che liquida alla fine con la semplicissima frasetta "sta arrivando l'alba", deviando in questo modo la domanda di A (hehe, qui c'è sotto un bel mistero! ;D).
Mi è piaciuta moltissimo anche il momento finale, con Janette *.* Molto moooolto real vampire style! :D
Non vedo l'ora di saperne di più!
A prestissimo :*

Recensore Master
22/02/15, ore 18:35

Mi sento in dovere di dirti che scrivi in maniera superba: i particolari storici in cui e' immerso il racconto sono ricchi ma mai pedanti e noiosi, anzi, rendono magistralmente l'atmosfera. Molto interessante il racconto che si sta dipanando attorno all'origine del vampirismo, sono proprio curiosa di dove andra' a parare, Mi ha fatto una gran pena la povera Janette, ovviamente...ma forse siamo troppo abituati alla figura del vampiro un po' troppo romantica e idealizzata degli ultimi anni, anche prima di Twilight, intendo. I vampiri in fondo sono questo: mostri che con il loro fascino seducono le prede ma non per amore o romanticismo, ma solo per cibarsene. Punto.E in questo sei bravissima, in quanto li descrivi per come in realta' dovrebbero essere.
Alla prossima
Ilaria

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