Recensioni per
Quando i pesci nuotano nel cielo
di EmmaStarr

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/12/18, ore 12:56

Oh, finalmente un pò di sano bromance tra due dei Mugiwara! C'è così tanto yaoi in questo fandom che quando ho trovato questa storia quasi quasi stentavo a crederci. Detto questo, sappi che mi è piaciuto un sacco il modo in cui hai fatto interagire Sanji e Rufy. Il cuoco, scosso per la notizia della morte del vecchio Zef (evento molto probabile, vista l'età del personaggio in questione, ma che comunque spero che accada il più tardi possibile visto che è un personaggio che mi piace un sacco), si aggira per il ponte della Sunny mogio mogio. E poi compare Rufy. Il folle, imprevedibile e perennemente affamato Rufy. Il quale, con poche e semplici parole, riesce a tirare su d morale il biondo. E lo fa con un riferimento al suo defunto fratellone Ace, morto per proteggerlo nella battaglia di Marineford. Questo è un particolare molto tragico che accomuna entrambi, in questa storia: hanno perso qualcuno a cui tenevano moltissimo, e possono capire come si sente l'altro. E fortunatamente, grazie a questo piccolo intervento, Sanji torna a sorridere e si dirige verso la cucina, per preparare uno spuntino botturno al suo capitano. Tutto molto bello e toccante, oltre che splendidamente scritto. Alla prossima!

Recensore Veterano
15/06/15, ore 22:24

Questa cosa mi ha fatta davvero piangere. 
Sul serio.
E comunque è strano come io pianga solo con le fanfiction di One Piece; cioè, fra tutti i fandom di cui faccio parte, sono loro quelle più strazianti. Forse perché ogni componente della ciurma ha dovuto subire una perdita grave (a parte Zoro. Io non posso non ridere quando sento di Kuina che cade dalle scale e muore. Ma come si fa, ahahahahahaha *si ricompone*. Che poi secondo me Kuina non è morta, ma in realtà è Tashigi (?). E va beh. Scleri miei.), o forse perché siete tutti così maledettamente bravi, gnh.
Anyway, io non riesco a fare una recensione seria nemmeno mentre sto piangendo (sì, sto ancora piangendo e non ci vedo 'na ceppa, anche perché mi sono tolta gli occhiali, altrimenti sai che pasticcio ne veniva fuori? Ma tanto so a memoria la posizione dei tasti e non ci sono problemi).
Che dire della coppia, la Sanji/Luffy?
Devo dire che la adoro, in ogni suo lato: preferisco la loro bromance, ma si sa che una coppia yaoi in più non fa mai male. 
Quindi questa fanfiction è davvero bella: ho adorato il modo in cui Luffy non si è espresso in parole di dispiacere o di compatimento: in fondo anche lui ha dovuto subire una perdita grave, e ha dovuto subire un dolore più grande di lui, quindi sa cosa vuol dire soffrire in quel modo così straziante, non riuscire a dormire la notte, incolparsi di ogni cosa brutta che è successa alla persona appena morta. E queste cose le so anche io, perché poco tempo fa mi è successa una cosa simile: la persona che più si avvicinava ad un secondo padre, per me, è andata in Cielo e io ero troppo piccola per poterlo andare a trovare nella sala rianimazioni. Non ho nemmeno potuto dirgli addio.
[E che cazzo caspita, sto piangendo di nuovo.]

Il discorso che ha fatto Luffy sui pesci che nuotano in cielo perché non sanno distinguerlo dall'aria mi pare una cosa molto poetica, una così intelligente, ma al tempo stesso così da Luffy, che se ne esce con queste perle di saggezza in un modo talmente sincero che ti spiazza. 

E' scritta molto bene, davvero. E' abbastanza corta, ma non serve scrivere tanto per rendere un racconto qualcosa di spettacolare. 
Love (and hate) ya, 
Chiara 
P.S. Dio, la scena più bella è sicuramente quella in cui Sanji propone a Luffy di andare a mangiare e lui reagisce nel suo solito modo stupido e tanto tenero. E poi, dato che io sono tanto malata, mi sono immaginata Sanji che cucina nel suo solito modo, immerso nel suo mondo, senza ascoltare i discorsi degli altri, su quanto siano dispiaciuti, e poi porge il cibo a Luffy, che lo guarda pieno di riconoscenza ma anche di tristezza, perché in fondo anche a lui dispiace e sicuramente saranno in due, quella notte, a non dormire. 
Sto. Annegando. Nei. Fottuti. Feels. 
P.P.S. Tu comunque sei un genio del male. Ma è mai possibile che ogni dannata volta che leggo una tua fanfiction io scoppi a piangere? Tu devi spiegarmelo, perché io davvero non me ne capacito. 
P.P.P.S. Inutile dire che anche questa finisce fra le ricordate. 

Recensore Master
25/05/15, ore 10:40

Amo il modo in cui sei riuscita a ritrarre i due protagonisti di questa storia: le parole che dice Rufy, in particolare, sono perfettamente coerenti col suo modo d'essere - ed è un equilibrio difficile da ottenere e da mantenere perché, se da un lato si rischia di cadere fin troppo nel suo lato ingenuo, dall'altro potrebbero uscirgli di bocca parole troppo profonde. Ma non è questo il caso, perché quella sui pesci che possono volare anche in cielo è una fantasia così ingenua che solo una persona come Rufy avrebbe potuto esprimerla con questa semplicità disarmante in un momento come questo.
Complimenti a tuo padre per l'elasticità dei suoi pensieri, e complimenti a te per aver riadattato il suo racconto in qualcosa di così bello. :D

Recensore Veterano
08/03/15, ore 16:28

Non so per quale arcano e misterioso motivo, ma io arrivo sempre tardi a recensire una tua storia. Quindi se non risponderai a questa recensione, o sclero, o qualsiasi cosa esso sia, ti capirò perfettamente.

L'idea di base è molto originale. Nessuno, nemmeno la sottoscritta, ha mai immaginato l'ipotetica morte di Zeff. Per me, quel personaggio può anche essere immortale e andrebbe bene lo stesso! uu (?)
I pensieri di Sanji sono davvero malinconici e riesco proprio a vederlo in questo suo atteggiamento freddo e distaccato. Insomma, Zeff è stato il suo mentore, nonché l'uomo che ha quasi rischiato la vita per lui.
E se te lo stai chiedendo, sì, mi sono commossa. Perché hai mantenuto fedele l'atteggiamento della ciurma nei confronti di un loro compagno ferito. Perché loro sono una famiglia che si sostiene in tutto e per tutto.
Che dire, la scena con Rufy è stata stupenda. L'avrai fatto intenzionalmente, ma il fatto che citi Ace difronte a Sanji è perché sa che cosa significa perdere qualcuno di caro. E boh, riesco proprio a immaginarmi i due fratelli seduti sulla scogliera, mentre Ace spiega al suo fratellino che, nell'esatto momento in cui cielo e mare diventano un tutt'uno, anche i pesci possono nuotare nel cielo.
E, ripeto, non so cosa dire. La scena di per sé è già bella così! *^*
Mi è venuto un colpo al cuore quando Sanji afferma che Rufy non cita mai suo fratello dopo la guerra. E sembra quasi che lui lo capisca, che sappia quanto sia difficile per il suo capitano rivivere quei momenti.
Non chiedermelo, ma ho pensato che il fatto che Sanji gli prepari un spuntino sia il suo modo per ringraziarlo, facendo quello che Zeff, infondo, gli ha sempre insegnato.
Sfamare chi ne aveva bisogno.
Sul serio, se avevi dei dubbi sulla pubblicazione di questa storia, sappi che sono tutti infondati. Trama fantastica, descrizione e uso del linguaggio perfetti, grammatica impeccabile... Devo aggiungere altro?
Concludo dicendo che spero di rivederti al più presto in questo fandom, magari con qualche altra perla come questa. In realtà, c'è una mezza idea che mi assilla da un po' e, se non sono troppo indiscreta, vorrei chiedertelo: hai intenzione di pubblicare qualcosa per il compleanno di Sabo? *^*
Siccome sto lavorando anche io alla stesura di un testo del genere, mi piacerebbe un sacco se ce ne fosse uno anche tuo! <3
Non sto pretendendo nulla, era solo una piccola curiosità... 
… Okay, fingi che io non te lo abbia chiesto.
Ti saluto dicendoti che cercherò di recensire un po' prima la prossima volta. Ti ho appena aggiunto tra le autrici preferite, quindi non dovrei avere più problemi a tal riguardo ;)
O almeno, è quello che spero!
Ancora complimenti,
_Lady di inchiostro_

Recensore Master
07/03/15, ore 15:23

Mannaggia ad EmmaStarr. Mi fai commuovere ogni. Santa. Volta. Ok ok, sono io che con le lacrime sono un disastro. E ad essere onesti non mi sono ridotta ad una fontana, ma mi sono commossa. Perché la conosco benissimo quell'ora della sera, oh se la conosco. La aspetto, in estate, perché è l'ora in cui entro in acqua (e mi prendo le urla dei pescatori che non vorrebbero qualcuno non squame-munito nuotare attorno alle loro esche) e so che è l'ora in cui davvero può succedere di tutto. Nel mio caso ho un'isola che mi segna l'orizzonte, ma è un'ora struggente e poetica che incornicia alla perfezione Sanji in questo momento così nero, lui sempre così risoluto. L'ho adorato, seriamente. C'è bisogno di storie in cui il mio cuoco non sia una macchietta parodistica con problemi di epistassi, e trovarne una così bella, e targata EmmaStarr, è stata una bellissima sorpresa. Hai una poetica particolare che rende tutta questa storia un dipinto. I colori del tramonto, la gestualità del fumatore, la presenza di Ace nel cuore di Rufy che viene allo scoperto e che, da Sanji, è vissuta come un'eccezionalità (il fatto che ne parli, non il fatto che Ace viva in lui, naturalmente! oh mammasaura, spero di essermi spiegata O_O) e sa che in quel momento il capitano sta facendo un discorso serio. Nel suo stile rocambolesco, fantasioso, quasi infantile, ma serio. Serissimo.
Insomma, complimenti, complimenti e C O M P L I M E N T I perché sei bravissima a scrivere (e mi sembra quasi un insulto a scrivere così: hai del talento, baby, e adoro il tuo stile) e hai reso giustizia ad un personaggio che, come hanno notato in una recensione prima della mia, viene sfruttato fin troppo spesso solo per la sua chiave umoristica, mentre trovo che Sanji sia un pozzo di opportunità (anche se al momento, nel manga, è in piena fase "Chi l'ha Visto?"): basti pensare alla sigaretta accesa con El Thor di Ener, al trucco del Cacca Restaurant con Crocodile, i cancelli di Enies Lobby, la sua infinita pazienza e perizia nel cucinare per Rufy e per quella scalcagnatissima compagnia che ha. Insomma, Principe Azzurro sì, ma c'è anche una montagna di altro materiale, dietro. Non ultimo, un guerriero formidabile. E l'amore per il cibo, che è qualcosa di... di... è amore per quello che dà la terra e il mare, capisci? E offrirlo, cucinato, agli altri, è un gesto affascinante.
Ok scusa, dovevo recensire, non scrivere l'apologia di Sanji.
Mi è piaciuta la nota personale di tuo padre, poeta, che raccontava storie di delfini che nuotano nel cielo :)
Il finale della storia mi ha dato la stoccata finale, con la riflessione sulla notte che verrà, cupa, e porterà pensieri angosciosi che non faranno dormire il cuoco. È terribilmente così, lo so. E complimenti anche per la presenza velata ma dolcissima di Carne e Patty! La lettera... era molto IC ^^ Hai perfettamente ragione: ci vuole più Nakamaship per la Ciurma qui nel fandom.
Ok, concludo questa sconclusionatissima recensione con tantissimi complimenti!! Vola tra le preferite!
Un bacione,
Yellow Canadair

Recensore Veterano
03/03/15, ore 23:38

Eeeeee... squilli di trombe e rulli di tamburi, eccoti qua!
Ossignore, non ce la facevo più, niente più tuoi scritti per un mesetto, insomma, la morte.
E sì, lo so che in realtà c'è quella cosa su Death Note di San Valentino, ma dato che lo sto ancora leggendo (sì, è abbastanza indecente che io ci metta qualcosa come sei mesi a finire un cavolo di manga da poco più di 100 capitoli, quando mi sono sparata tutta Impel Down e Marineford in una sola notte l'anno scorso, ma a pensarci bene io e la decenza di recente abbiamo un po' tagliato i ponti), ho evitato accuratamente spoiler e compagnia bella. 
E sì, non ci sentiamo decisamente da un sacco di tempo, ed era davvero bello leggere le tue storie ogni settimana, ma in questo periodo penso che bene o male siamo tutti impegnati fino al collo tra una cosa e l'altra, io a malapena mi rendo conto che è già passata la giornata, ed è tremendo a ben pensarci. Di buono c'è che perlomeno sto scrivendo e disegnando abbastanza, ma procede tutto con una lentezza indicibile, e non me ne riesco neanche a capacitare, e sento davvero di non aver mai desiderato l'estate più che in questo momento. Estate. L'ho sempre odiata come la carie, tutto quel caldo, l'afa, il caldo, le zanzare, il caldo, l'abbiocco, il caldo, eccetera eccetera. Adesso però comincio a capire perchè più o meno il 99,999% delle persone non fa che adorarla.Vacanze. Mioddio, non le ho mai desiderate così tanto. Comincio ad avere dei dubbi sulla mia preferenza per le mezze stagioni. 
Coooomunque, dopo gli sproloqui sulla mia crisi d'astinenza e la mia relazione complicata con il meteo, direi che iniziare la recensione non sarebbe un male.
Allora, Sanji.
Non è proprio uno dei miei super-preferiti, a dire il vero. Cioè, appena incontrato, al Baratie, mi sembrava il genio della lampada, mitico, geniale, fantastico. Il suo retroscena, per quanto breve, è stato uno dei miei preferiti in assoluto - cioè Zeff si è mangiato la sua gamba per lui. La sua cavolo di gamba. Ho pianto i fiumi quando me ne sono resa conto -, ma con il passare del tempo ha finito per non saper pensare davvero ad altro che al gentil sesso, e ogni tanto mi dà sui nervi. Ho capito, l'esperienza da Iva non deve essere stata un granchè d'aiuto, ma quando poi mi sfocia nel sessismo lo prenderei a pugni. Ecco se io fossi un personaggio di One Piece potrei tranquillamente passare per Kuina o Tashigi, questa cosa che essere una ragazza comporta venire oggettizzata o anche solo protetta mi urta terribilmente, anche se nella maggior parte dei casi non c'è davvero qualcosa di male. Quando poi arriva Sanji con le sue millemila scenate "Nami-san" "Robin-san" o "sono il cavaliere protettore del genere femminile e nessuno mi può fermare", potrei davvero vomitare lava. Sono probabilmente l'essere più orgoglioso e ostinato del mondo, sai no, di quelli "di' quel che vuoi, ma io qua me la devo cavare da sola, sono tanto forte quanto un uomo", e sì, lo so che proprio da un punto di vista fisiologico siamo fatti diversamente e non ci possiamo fare un granchè, ma in generale il rimpianto di non essere nata maschio ce l'ho sempre un po' dentro, e quando Sanji parte con le sue menate... diciamo che me la filo sempre dalla parte del marimo, che con la storia di Kuina si è guadaganto tutta la mia simpatia, e siamo decisamente molto più simili. Sai, no, orgoglio e cose varie. Io e Zoro ce la intendiamo di brutto. Per questo, nonostante il mio sempiterno amore per la Zoro/Tashigi, la ZoSan non mi dispiace, c'è dentro un po' di quell'angst che finisce per farmi amare Sanji comunque, come succede a Zoro. 
Come tutti i Mugiwara, Sanji è comunque un personaggio meraviglioso, che alla fine non puoi non amare, perchè quando c'è bisogno arriva sempre e salva il culo a tutti, sa il fatto suo ed fortissimo, e che in fondo, ignorando le mie scenate da femminista convinta, finisce per farti fare le tue belle risate, coi suoi occhi a cuoricino eccetera. Insomma, il mio rapporto con Sanji ha un po' dell'angst, ma funziona, soprattutto se mi fai leggere queste nakama-bromance, dove il suo lato eccessivamente cavalleresco non ha motivo di esistere ed è solo e puramente il Sanji carismatico e fantastico che mi piace tanto, quello che non ha esitato a dare da mangiare di nascosto a un uomo affamato, o non voleva lasciare le persone che avevano bisogno di lui, neanche per inseguire il suo sogno. Perchè sì, Sanji ha un lato buono, sorridente e affidabile che secondo me col nuovo design che Oda gli ha dato, tutto a linee squadrate e incazzate, e tutta la sua evoluzione in sè, si è un po' perso, ma che comunque c'è, ed è dannatamente doveroso ricordarlo. 
Tornando a noi, è stato quasi nostalgico sentir parlare del vecchio Zeff. Vedere Sanji che pensa a lui, alla persona probabilmente più importante della sua vita, anche prima di Rufy, che alla fine finiamo tutti per dimenticare. Mioddio, se ripenso a quando abbiamo incontrato Zeff la prima volta, mi sembra un mondo totalmente diverso. Davvero, questa flash ha riportato a galla molto del vecchio Sanji, più vulnerabile e riflessivo, anche se ugualmente carismatico, e sono proprio contenta.
"Sanji sorride: un sorriso vero, genuino." 
Il rapporto tra Sanji e i Mugiwara viene sempre oscurato dal suo ostentato favoritismo nei confronti di Robin e Nami, e raramente ci si rende conto di quanto lui ci tenga davvero, a Rufy e agli altri (sì Zoro, anche a te <3). Però per grazia di dio ci sono persone come te, che imperterrite continuano a sostenere e diffondere la nakama-ship per il fandom, sempre e comunque, e io ti amo immensamente per questo, potrei davvero presentarmi sotto casa tua con gli occhi a cuoricino stile Sanji e un mazzo di fiori, giuro.
Per quel che riguarda Rufy, invece, bisogna trattarlo con le pinze. Come devo aver già spiegato in qualche mio vecchio papiro, quello di Rufy è uno dei caratteri più difficili da decifrare per me. E' uno che va lasciato andare a ruota libera, per renderlo abbastanza, e anche se in sè racchiude una saggezza a dir poco infinita, come tutti i bambini, mettergli in bocca parole troppo sagge, o più che altro pensieri troppo elaborati, è una delle cose che io eviterei come la peste, perchè sarebbe davvero davvero difficile renderlo credibile. Rufy in pratica non è mai cresciuto, anche se ha coltivato la fiducia in sè, le sue competenze e le sue amicizie. Poi c'è stata Marineford, e da lì cercare di dare un senso a quello che passa per la testa a quel ragazzo è un'odissea. Cioè, perchè è ancora tremendamente infantile, ma si vede che è cambiato in qualche modo, e forse qualche cosa che prima avrei evitato di mettergli in bocca, ora gliela lascerei dire senza problemi. Perciò ho apprezzato il modo in cui hai tentato di farlo esprimere:
"...nessuna differenza» prosegue, soffermandosi sull'ultima parola, facendola rotolare sulle labbra quasi con cautela, come se temesse di rovinarla. «È a quest'ora che si è davvero liberi, capisci? Perché non c'è nemmeno la lontananza» conclude, dedicandogli un sorriso enorme."
Questo suo sforzo nel cercare di esprimersi in qualche modo, per me è davvero azzeccato. Di solito quando fa i suoi discorsoni sulla libertà eccetera è spigliato, e ti dice le cose come se fossero le più ovvie del mondo, ma è anche vero che di solito si esprime in modo semplice, senza troppi giri di parole. "Macchè dominare e dominare! Voglio solo essere l'uomo più libero del mondo!", per indenderci. Qui invece gli dovevi far dire qualcosa di quasi poetico e filosofico, non proprio il tipo di cose che uno si aspetterebbe da Rufy, ma che dopo questa sua specie di maturazione uno si aspetta che potrebbe provare a dire, dopo tutto il tempo che deve aver passato a soffrire e anche a pensare. Questo suo goffo tentativo di tirare su il morale a Sanji con le parole mi piace, è qualcosa che secondo me il personaggio a questo punto ha imparato a fare. Non è più quello che ti consola dicendoti "Non ti preoccupare, qua ci penso io", e prende a calci il cattivone di turno, perchè con la morte sa di non poterci fare niente, l'ha vissuto sulla sua pelle, e oltre che Sanji, forse prova ad aiutare anche se stesso, e tu qui me l'hai spiegato dannatamente bene:
"Sanji lo guarda per un istante che sembra interminabile: alla fine, Rufy è così. Il più delle volte è difficile capire cosa gli passi per la testa, ma se c'è qualcosa di certo con lui è che per i suoi amici farebbe di tutto, che si tratti di sconfiggere il pirata di turno o di sollevare il morale di uno di loro. E poi, forse in questo momento è l'unico che possa capirlo davvero, con la storia di Ace così fresca nei suoi ricordi."
Poi vabbe', il risultato è sempre lo stesso: sorride e magicamente si aprono i cieli, gli arcobaleni fluttuano, il sole brilla e i fiori sbocciano, ma si sà, quello è Rufy. Il sorriso di Rufy è la forza che muove i pianeti e fa bruciare il sole (mhm, questa me la devo segnare), è sempre e comunque infallibile.
In ultimo, arriviamo al punto clou: il cielo, il blu, i pesci che nuotano nel cielo, il mare, il mio amato orizzonte. 
Tu e tuo padre siete dei poeti, sappilo. Mio padre da piccola mi raccontava un sacco di storie, le costruivamo insieme, ogni posto in cui andavamo si inventava che lì ci abitava una strega o cose simili e io giocavo un sacco sulle sue storie, ma alla poesia non si è mai spinto. No davvero, è un'idea fantastica. Adesso ogni volta che andrò al mare vedrò tutti i pesci volare nel cielo e sarà bellissimo. 
Per non parlare del fatto che il sogno di Sanji è l'All Blue. All blue. Tutto blu. No davvero, forse non te ne sei neppure resa conto ma sei una specie di genio: All Blue, se ci atteniamo al significato letterale, possiamo intenderlo come il luogo dove tutto diventa blu e non c'è nessuna differenza. Dove i pesci... nuotano anche in cielo? E non era l'All Blue famoso per ospitare tutti i tipi di pesce esistenti sulla Terra? Ti giuro, ahaha, non riesco a smettere di pensarci, che in qualche modo, grazie a Rufy, Sanji ha trovato una sorta di All Blue tutto particolare!
Tornando a noi, la flash non è stato il tuo lavoro migliore, ma non era neppure mirato ad esserlo, ed è comunque una cosa bella, dolce e ben fatta. E' sempre bello leggerti!
E... okay, in realtà mi piacerebbe parlare di All Blue, cielo, Sanji e Rufy per tutta la notte, ma sento che sto per crollare, e domani è mercoledì, in pratica la settimana non è ancora iniziata e devo già recuperare un sacco di sonno. 
Buonanotte/Giorno/Momento-dell'-All-Blue!
Tua,
Emma ^^

p.s. piccola nota: tra le indicazioni della storia, è voluto che non ci sia Sanji tra i personaggi? Mi sa che hai avuto una svista, perchè io ci vedo solo Rufy!

Recensore Veterano
02/03/15, ore 21:34

Non so perchè questa storia non ti convinca, ma io la trovo davvero molto, molto bella.
E' semplice, ma penso che la semplicità sia il modo migliore per trattare argomenti del genere, per questo, tra l'altro, Rufy mi sembra assolutamente perfetto nel suo ruolo di consolatore. Sa quel che si prova quando si perde qualcuno di caro, e sa anche quali parole usare in un simile frangente; parole non particolarmente alte o complicate, ma che raggiungono alla perfezione il loro scopo e sono d'aiuto più di mille discorsoni. E tu sei stata davvero brava a rendere tutto questo, senza sforare nella drammaticità estrema e rimanendo fedele ai personaggi e al loro rapporto. 
La storia dei pesci che passano dal mare al cielo, poi, è semplicemente adorabile, e hai avuto un'idea davvero splendida nel renderla la base per questa storia.
Ho anche apprezzato molto il fatto che tu abbia deciso di parlare dell'amicizia tra Rufy e Sanji, non ho letto spesso storie con questo argomento, ed è sempre interessante leggere qualcosa di nuovo, soprattutto se scritto dannatamente bene come in questo caso!
Ti faccio ancora i miei complimenti! Alla prossima. :D

Recensore Veterano
02/03/15, ore 18:55

Chu tristezza :°°° Proprio carina, semplice e intensa al tempo stesso, ed è pervasa quasi da un vero senso di magia. Riesco a immaginarmi questo confine tra mare e cielo che pian piano inizia a sfumare e si annulla, e i pesci iniziano davvero a nuotare nel cielo! La tristezza di Sanji è quella di un uomo saldo, ma mi ricorda molto il cuoco incontrato la prima volta, quando saluta il suo "maestro" e parte. E Rufy *love* è proprio amore lui, che carino, lui che per uscire dall'incubo della morte di Ace si è appellato con tutto se stesso al sapere che i suoi amici lo aspettavano, e adesso è come se ricambiasse quell'attesa... =) 
Bella! Complimenti! Alla prossima! =)
 

Recensore Junior
02/03/15, ore 17:37

Davvero una storia bellissima e commovente, io è risaputo sono sanjiana di natura ogni notte mi addormento stritolando il mio sanji cuscino dimensione quasi naturale, e il poter leggere una storia introspettiva sanji centric mi ha riscaldato il cuore; scorrevole da leggere e praticamente priva di errori, anche l'idea è bellissima e non so davvero che altro dirti. Ottimo lavoro. Bye bye