Recensioni per
La nuova supplente
di BellatrixWolf

Questa storia ha ottenuto 110 recensioni.
Positive : 110
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
12/04/18, ore 20:21
Cap. 15:

"Continuo a volerti sposare" Aaaw i miei feels... Adoro assolutamente continua così e spacca tutto donnah ❤️

Recensore Veterano
17/03/18, ore 15:39
Cap. 15:

Emma e Regina che cucinano insieme e Regina che la guida e le spiega come fare è tipo una di quelle cose chiave nelle fanfiction Swan Queen che deve esserci sempre! Se non c'è, ti manca praticamente.
E la piccola parte smut nel finale ç^^ç
IO VOGLIO CHE SI SPOSANO SUBITO TI PREGO
LE SPOSO IO

Maaaa, sbaglio o nella parte in cui si parla di commissione ed esami c'è un po' di te e Titti? :33 o sono io che solo perché è scritta da te e per il contesto, penso sempre a voi? Sono da ricovero forse.

Scusa per il ritardo nel leggerla, sono pessima, il capitolo invece è dolcissimo!
ti voglio bene ♥

Recensore Master
08/03/18, ore 12:01
Cap. 15:

Wow 😲 nn vedevo l’ora di continuare a leggere questa storia❤️😘

Recensore Veterano
13/01/18, ore 15:15
Cap. 14:

Molto, molto bene, ci stiamo addentrando anzi più precisamente Emma sta facendo entrare Regina nel Carmilla Universe; non posso che ritenermi soddisfatta della scelta fatta dalla bionda ma ancor di più vedere che Regina ha accettato con entusiasmo questa particolare avventura.
Di questi tempi non è facile convincere le persone a vedere serie tv, web serie che a te piacciono. A volte se riesco a convincere anche solo un0anima a fare un tentativo e questo fallisce miseramente mi viene solo da pensare “perle ai porci”.
Bene dopo questa entusiasmante prefazione passiamo al materiale vero e concreto.
‘…mentre Emma si era sistemata sul divano in attesa’. Sistemata come? Stile Paolina Bonaparte?
“…spiegami un attimo di cosa parla questa serie”. Beh Gina…credo che tentare di descriverla risulti molto complicato; direi che la soluzione è passare immediatamente all’azione / visione.
“Trentasei video?”. Posso vedere nitidamente gli occhi della mora spalancarsi nel tentativo di dileguarsi e azzardo dicendo che per mezzo secondo si è pure pentita di aver accettato l’idea di Emma. Diciamocela tutta..per una “novellina” vedere che ci sono trentasei video (solo della prima stagione) può effettivamente metterti addosso un certo timore.
Fortuna che Emma è stata in grado di giostrare bene la cosa. “..appena ti stufi interrompiamo” è sempre la via migliore perché parti a guardare determinate cose con un altro stato d’animo.
“…una ragazza scomparsa. Per ora non ci sto capendo nulla”. Va beh Regina, sarà passato nemmeno un minuto e pretendi di avere già il quadro limpido e completo? Se Emma lo definisce “specie di thriller” un motivo ci sarà; niente e nessuno è come sembra ed è questo il bello altrimenti vediamoci un documentario dove i rapaci puntano la loro preda da chilometri di distanza sapendo già come andrà a finire, no?
‘Regina si sistemò in modo da accoccolarsi meglio sul divano, e la ragazza ne approfittò per circondarle le spalle con un braccio’. Volevo scrivere “scena tipicamente da cinema con annesso il trucco dello sbadiglio ma è palese che entrambe hanno voluto di proposito cercarsi e lo hanno fatto in maniera silenziosa come se fosse una specie di routine che fanno ogni sera. L’ho trovato veramente…Spontaneo e naturale.
“Carmilla è un vampiro?” Mia nonna ha le ruote? Ok, cattiveria da parte mia. Ho fatto troppo la saputella visto che l’ho già visto. Scusami Regina.
“Sangue al posto del latte?...non dirmi che è così prevedibile” e tu non metterti già in modalità saccente. Ovvio che all’inizio può sembrare una cavolata ma al posto tuo Regina, visto che la storia deve ancora ingranare, mi concentrerei sulla bellezza e le movenze di Carmilla; vedrai che saprai distrarti.
‘All’inizio non era molto convinta,…ma attorno al sesto episodio aveva già iniziato ad affezionarsi ai personaggi…non ci stava capendo molto,…Laura…le stava simpatica. In particolare la divertivano le sue imitazioni’. Penso che siano state le stesse sensazioni di chi ha visto la web serie per la prima volta; Laura è un ottimo diversivo perché è così buffa e adorabile che ti fa dimenticare che esiste una trama centrale e involontariamente ti fa perdere il filo perché si è troppo presi nel vedere la sua goffaggine. Comunque già il fatto che dopo solo sei episodi stia cominciando a navigare nella giusta direzione a mio avviso è un traguardo importante anche se il motivo numero uno rimane sempre quello di aver fatto tutto per far piacere ad Emma e non servono altre parole. Esempio di come un gesto così “insignificante” possa voler dire tanto e credo che alla bionda non sia sfuggito. Ma sai che ancora non mi capacito di come, in questi ultimi capitoli Regina si sia fatta trascinare ovunque da Emma? Di come si sia aperta a vari mondi? Ti ripeto, mi stupisce molto perché dal mio punto di vista, essendo Regina quella più “matura” credevo fosse lei a dover far vedere le varie sfumature della vita e invece è esattamente il contrario. Mi trovo piacevolmente spiazzata ma anche curiosa di vedere se e quando arriverà il momento di Regina.
“…Laura ha una cotta…per Danny…”
“Non si nota per niente”. Che mondo sarebbe senza un po’ di sarcasmo? Lo hanno notato pure i ciechi.
‘Emma guardò Regina…ripensò a qualche sera prima, quando la donna aveva letto…un pezzo de La Città Senza Nome, e si soffermò sui loro gusti in comune…era sempre felice di condividere tutto con lei.’ Penso semplicemente che ad Emma venga spontaneo far entrare Regina nel suo mondo; scoprire che una persona ha i tuoi stessi interessi e gusti e che questi gusti non sempre seguono la massa ti fa sentire inizialmente incredula e poi, come se il cuore ti si spalancasse come un portone e tu dicessi “finalmente ti ho trovata”. Ecco, per me Emma sente questo e sotto, sotto le sente pure Regina ma sappiamo benissimo che lo possiamo pensare ma non lo possiamo ancora dire, giusto? Il profilo basso è sempre la miglior strategia.
“Ehi, ma quello non è il cuscino di Laura?”
“…io l’ho notato solo dopo diversi episodi”. Mi intrometto dicendo che io nemmeno lo ricordo!
“Questi fotomontaggi sono terrificanti comunque”. Amo Regina perché da sempre una botta sul manico e una sul cesto. Si sbilancia ma non da mai la soddisfazione completa, nel mezzo c’è sempre in “si, ma”; un po’ come a scuola quando gli insegnati ti dicevano “si, è brava ma potrebbe fare di più”.
“…Hai dei biscotti?”. Confesso di essere rimasta sorpresa pure io da questa richiesta.
“Non ho fatto colazione, e vedere i cookies di Laura mi ha fatta venire fame”.  Ma quanto è cucciola ad aver dato una spiegazione del genere? L’innocenza fatta a persona; guarda se fossi Regina e fossi sprovvista dei cookie, per lei attraverserei mari e monti! Emma Swan tu sei un cooki vivente, di quelli con la farcitura dentro che quando li tagli a metà cola il cioccolato!
Mi domando se Laura non avesse avuto i cookies ma un pollo arrosto con salsa piccante e patate come contorno! Per Regina sarebbero stati guai; il pollo non si cucina di certo in dieci minuti!
  “Ti adoro”. E ci credo! Quante possibilità ci sono di aver voglia di una determinata cosa e di averla in casa? Per di più in una casa non tua?
‘…ed un pacco di biscotti con le gocce di cioccolato quasi pieno per la ragazza…’ Mmmmm quasi pieno significa che anche se solo per un biscotto, la confezione era aperta, significa quindi che Regina ha mangiato almeno un biscotto! Com’è che questa cosa mi stupisce? Io non ce la vedo Regina che tiene in casa questo genere di “schifezze”, la faccio più da biscotto classico che sa di poco, per non dire nulla; sarà mica che da quando ha conosciuto Emma è cambiata anche la sua visione della spesa ed ha optato che prevenire è meglio che uscire di casa per le voglie?
‘Emma le stava di nuovo accarezzando dolcemente la spalla con la mano che non usava per ingozzarsi di biscotti…’ ok questa frase è partita con un picco di romanticismo e di dolcezza a livelli altissimi per poi sfracellarsi in un nano secondo con “la mano che non usava per ingozzarsi”: Ho riso, ho riso perché non potevi non mettercela; d’accordo il romanticismo e le carinerie di Emma ma quando tra il dire e il fare c’è un pacco di biscotti con le gocce di cioccolato allora Emma si trasforma in…The Real Swan; descrizione perfetta, totalmente in linea col personaggio.
‘Era probabilmente la domenica più piacevole che avesse passato nell’ultimo anno…’. Azzarderei sostituendo il “probabilmente” con “decisamente”. Sono veramente felice che stia andando tutto per il verso giusto; fra l’altro le domeniche possono essere veramente odiose e creare disagi ma direi che non è questo il caso; ripeto tutto sta andando decisamente alla grande; se qualcuno avesse detto ad entrambe che la domenica sarebbe stata così, non ci avrebbero nemmeno creduto.
‘…ed era appena iniziata’ e anche io confesso che inizio ad agitarmi perché se è già perfetta così, non so nemmeno immaginare cosa possa accadere per il pranzo!
‘Al diciottesimo episodio, però, la sua attenzione cominciava a vacillare…’ frase che va ripetuta rigorosamente in stile fantozziano!
‘…ma lei le offerse un sogghigno e le porse il biscotto…’ perché il ghigno / sogghigno mi fa sempre piacevolmente agitare?
‘…quando lei cercò di prenderlo, la mora lo allontanò nuovamente, costringendola verso di lei…e quando fu abbastanza vicina le rubò un bacio’. E Regina rubò pure il mio cuore e tutte le mie interiora. Diciamo che non è facile spiegare a parole come una scena così (per certi versi vista perché da un lato si poteva immaginare che Regina volesse fare la “furba” e da un lato sento veramente la quotidianità) perché una volta chiusi gli occhi appaiono magicamente sul divano dove ti ritrovi a vedere Regina nelle vesti di una ragazzina spensierata; se non è merito della tua descrizione, non so di chi altro possa essere.
‘Quando le loro labbra entrarono in contatto, la ragazza si dimenticò totalmente del biscotto’. Sarebbe stato grave il contrario! Posso capire l’immensa golosità di Emma ma se dovessi vederla rinunciare a Regina per un biscotto beh io abbandonerei la storia e me ne andrei sconvolta ed indignata.
“Bastava chiedere, sai?”
“Dove sarebbe stato il divertimento?”. Devo proprio ammettere che senza questa scenetta il bacio non sarebbe stato altrettanto dolce; questo continuo stuzzicarsi a volte in maniera più pesante, a volte in maniera più leggera, rendono anche i semplici baci a fior di labbra estremamente sensuali. Merito della tua fantasia e della tua descrizione volume 2.
‘Voltò il viso, baciandole i capelli’. In assoluto uno dei gesti che amo e che amerò sempre.
“In realtà ho solo voglia di parlare un po’”. La mia espressione in questo istante dice tutto; potrei dilungarmi in scenari apocalittici, in monologhi e scrivere un libro sulle cospirazioni ma ti basti sapere che dentro la mia testa è subentrato il panico che per me significa che l’interruttore è stato girato dalla parte del “vedo tutto nero”.
“Di noi”. Appena ho letto e appena ho ricopiato questa frase per un momento ho come avuto l’impressione che le parole volessero uscire dal figlio e anche dallo schermo; qualcosa di inspiegabile.
“…non abbiamo esattamente parlato di cosa stia succedendo tra di noi”. Effettivamente hanno fatto tutto (forse anche tergiversare) pur di non affrontare l’argomento.
“C’è veramente qualcosa da dire?”. Giuro che qui, mi si è annebbiata la vista! Io sono, e lo ammetto senza tanti giri di parole, tendente alla negatività e al catastrofismo ma questa frase pronunciata da Emma mi ha letteralmente segato le gambe. Il mio esempio non ha nemmeno bisogno di una spiegazione
“Mi piaci, Regina….Anche se ti conosco da una settimana, ho come l’impressione di conoscerti da anni, e con te mi sento bene”. Per carità, nulla da dire su quest’ultima affermazione della bionda; la potrei anche definire importante e romantica ma nel contesto a mio avviso non fa altro che preoccuparmi anche il “Mi piaci, Regina” l’ho sentito come se dopo ci dovesse essere un “ma” tipo “non voglio complicazioni, viviamo il momento”. Non so se questo era il tuo reale intento oppure il tuo dialogo voleva solo mettere le basi per un prossimo passo ma sta di fatto che mi hai scosso ma prendilo come un complimento. Se io mi faccio dei viaggi mentali e se a volte esco dal seminato con la recensione è perché la storia mi sta appassionando veramente tanto.
‘Non era la risposta che la mora si aspettava’. Non era la risposta che Francesca si aspettava.
‘Vide indistintamente un cambiamento negli occhi della bionda…nessuno se ne sarebbe accorto se non avesse avuto occasione di perdersi in quello sguardo…abbastanza da conoscerlo così bene come Regina’.
Questa descrizione dello stato d’animo di Regina lo interpreto come due faccia di una medaglia; da una parte c’è il lato pieno di amore perché se una persona che ti conosce da così poco (perché effettivamente una settimana non è nulla) nota anche questi impercettibili cambiamenti significa che c’è un sentimento estremamente vero e profondo dall’altro lato non può che esserci la paura; la paura e anche la delusione di non essere ricambiati come si vorrebbe; la paranoia che sia tutto a senso unico e di non essere totalmente corrisposta e io l’ho sentito solo da queste poche righe se poi ci aggiungo ‘Era come una scintilla di sollievo, come una preoccupazione che l’abbandonava’ posso tranquillamente dire che il cerchio è saldamente chiuso senza possibilità di una riapertura e che mi riporta all’inizio ovvero alla modalità “cieli neri”.
“Tu non ne hai parlato con nessuno, vero?”. Attimi di silenzio, leggera brezza che si alza e che non si sa da dove sia entrata e i fili d’erba che stancamente passano in mezzo al salotto di Regina!
‘Emma distolse lo sguardo con aria colpevole’. Emma si mise in posizione “partenza dai blocchi” per i cento metri ad ostacoli; ovviamente gli ostacoli sono i vari oggetti presenti in casa della mora!
‘La donna sbottò, aggrottando le sopracciglia ed allontanandosi appena’. Questa è la mia scena preferita del capitolo. Non so se mi piace di più immaginarlo col sopracciglio aggrottando oppure vedendola allontanarsi. Quasi, quasi, direi le due cose insieme. Adorabile.
“Ruby”. Da oggi rossa verrai vista non più con gli stessi occhi. Non vedo l’ora che sia lunedì.
‘All’inizio…aveva deciso di non parlarne alla Rossa, ma più le cose  andavano avanti e più sentiva il bisogno di confidarsi. Reazione tipica dell’essere umano. Per quanto Emma Swan sia una persona riservata, il momento sfogo / confidenza le esce senza che lei possa controllarlo. Tenere una cosa così segreta significa o non aver amici oppure ritenere Ruby una qualsiasi amica a cui raccontare solo cose superficiali. Chissà..magari esistono veramente persone che sono delle tombe anche se hanno delle vere amiche.
‘…sapeva che Ruby sarebbe andata all’inferno e ritorno per lei…’ dopo questo pezzo io mi sento veramente più tranquilla e non, non è sarcasmo perché credo veramente che la rossa lo farebbe; idem per Emma. Che bella questa cosa che hai scritto. Mi ha messo i brividi (sempre in positivo!).
“Stai tranquilla”.
‘Disse piano, avvicinandosi…a lei. Regina sembrò calmarsi’. Lo stesso non si può dire del mio cuore. Accidenti a te e alla mia immaginazione! Quando mi impunto su certe scene poi mi rimango in testa per giorni!
“E finito quest’anno non sarò più un’alunna e potremo stare tranquille”. Fortuna che ti lamentavi che il capitolo fosse corto, ma non hai considerato quante cose stanno succedendo? Qua andrebbe tutto sottolineato col grassetto. Urgerebbe una riunione per tutti questi accadimenti.
‘Gli occhi della mora incontrarono nuovamente quelli della bionda. Con quanta certezza aveva parlato del futuro, quasi dando per scontato che sarebbero rimaste insieme. Perché no? Era un bel pensiero, dopotutto…’. Guarda con questa rivelazione anche se il termine non è propriamente esatto, Emma si è ampiamente rifatte per le non parole che ha usato in precedenza. Vi siete salvate per il rotto della cuffia! Sappiatelo! “Era un bel pensiero, dopotutto”. Questa cosa non so perché mi è rimasta impressa; mi sono vista una Regina sollevata col sorriso a fil di labbra. La nebbia che prima aleggiava nei suoi pensieri ora è completamente diradata.
“Niente più baci per strada”. Chiuso un ciclo…Per ora..Ma ritorneranno più agguerrite di prima!
‘Le prese il mento con le dita, sottolineando il tutto con un bacio appena accennato sulle labbra chiare della studentessa’. Adesso basta! Cioè devo ancora elaborare frasi e pensieri delle pagine arretrate che continui a sfornare materiale per la mia immaginazione! Lo sai che questi gesti mi sciolgono e che devo elaborarli con calma; se me li spari così a raffica non so come gestirmi!
“Suppongo significhi anche che potremo uscire insieme meno spesso, giusto?”. Suppongo che non sia necessariamente una brutta cosa. E prima che tu me lo chieda non sono in modalità “maliziosa”!
“Vorrà dire che sfrutteremo al meglio il tempo che avremo”. Ripeto ancora che non sto fantasticando cose da bollino rosso.
“…potresti trovarmi qui ad infestarti ogni settimana”. Grosse risate per l’espressione che hai scelto di far usare ad Emma; veramente carina ed originale.
Ma…Questo battibecco da piccioncine che tubano senza manco accorgersene? Questa gara di dolcezza finisce decisamente con un testa a testa anche se il..”Non sarò io a lamentarmi” ha quei due punti in più che permettono a Regina di guadagnare la medaglia d’oro.
‘…occhi di cielo che affondavano in occhi di terra e viceversa’. Ho letto molti paragoni sul colore degli occhi di entrambe e anche molti “esempi” ma a questo giuro che non ci avevo mai pensato; soprattutto per il colore degli occhi di Regina. E’ una combinazione che si sposa maledettamente bene. Cielo e terra. Semplice nella sua semplicità.
“…se riesci ad aspettare, potrei preparare le lasagne” Uffa! Mi sa che potrebbe volerci un bel po’. Da notare che sono io a lamentarmi manco fossi l’ospite!
“Non so cucinare le lasagne. Non so nemmeno da quanti anni non ne mangio”. Posso dire che qui mi è sceso un leggero velo di tristezza?
‘Ammise la studentessa, grattandosi la nuca con la mano che non stringeva quella di Regina’. Ho voluto riportare questo passaggio non tanto per il gesto di grattarsi la testa che a mio avviso è una cosa tipica di Emma ma per il fatto che aveva l’altra mano impegnata in quella di Regina. Per me questa cosa che hai scritto è stata estremamente dolce. E’ così semplice immaginarmi Emma che quasi mi spavento.
“Vorrà dire che te lo insegno”. Hot masterchef.
Questa volta sono stata più tartaruga del solito anche se credo di averci impiegato molto di più per altri capitoli; l’importante comunque è essere arrivata al traguardo.
Non aggiungo più nulla nelle ultime righe perché veramente non saprei che altro dire. Le sette pagine che il mio word mi segna sono più che sufficienti e parlano da sé.
Grazie ancora come sempre e per la disponibilità allo spoiler e per ogni mia strana richiesta; questa volte ci va un grazie in più perché hai post alla velocità della luce.
Ci vediamo..All’inferno quando arriverà! Ovviamente per inferno intendo i capitoli!
 
 

Nuovo recensore
07/01/18, ore 11:23
Cap. 14:

Questa storia si fa sempre più stupenda ogni capitolo che leggo... 😍

Recensore Veterano
02/01/18, ore 19:06
Cap. 14:

Che bello! Non vedevo l'ora di un nuovo capitolo! Ho scoperto la storia da poco, eppure ne son o già molto appassionata. Sei davvero brava a scrivere, mi piace un sacco il tuo stile scorrevole e il tuo linguaggio. E rivedo un sacco le Emma e Regina di Story Brooke in queste nuove Emma e Regina. Davvero brava, adoro questo nuovo capitolo, dolce e fluffoso. Ci leggiamo presto. Un bacio
~Sara~

Recensore Veterano
27/12/17, ore 14:30
Cap. 13:

‘…si era accorta del cellulare ancora sotto alla propria testa’. Mi domando in che stato siano i suoi capelli con la scomodità di un telefono che ti punge e soprattutto mi chiedo se Regina ha la classica striatura rossa sulla guancia. Da notare di cosa mi preoccupo io ma la curiosità di sapere che anche a lei possono capitare certe cose come ad esempio  l’angolo sbagliato di un cuscino, una penna o qualsiasi altro oggetto si mette in mezzo tra te e il tuo volto, mi rende estremamente indiscreta.
‘Sta sognando, se ne rende conto’. Conosco la sensazione anzi a volte per alcuni secondi riesco a gestire le azioni che sto facendo nel sonno; il brutto è quando avviene il contrario, quando ti senti appunto come Regina ma la situazione non è piacevole ma non puoi far nulla se non aspettare di svegliarti di scatto. Notare anche in questo caso la mia positività nei confronti della mora.
‘Di fronte a lei c’è Emma, le dà le spalle, ma la riconoscerebbe ovunque’. E’ così facile in questo momento essere al posto di Regina e di sognare la bionda, casomai con una luce dorata tutta attorno, come se fosse una dea! Quel “la riconoscerebbe ovunque” dice veramente tutto senza bisogno di paroloni.
‘…la bionda si volta verso di lei;…il volto della studentessa sembra illuminarsi…Chiudono le distanze’.  In questo istante il mio cuore si agita come le porte di un saloon!
“Ti amo” ok lo ammetto senza vergogna; mai avrei immaginato che nel sogno venisse finalmente pronunciata la frase che io (ma non solo) sto aspettando praticamente da sempre; lo so, se il “ti amo” fosse già stato detto la storia sarebbe stata poco credibile e io avrei perso da subito l’interesse. Giuro che mi aspettavo qualcosa di tragico come nei film che vedi qualcosa di bello, una perso stupenda che poi si gira e boom “mostro”. Non lo so da dove provenga questo mio essere così catastrofico; forse solo invidia perché nei miei sogni non ho mai e dico mai sentito pronunciare nemmeno un solo “ti”.
Comunque tornando alla storia, sogno o non sogno fa sempre un gran effetto leggerlo soprattutto se si pensa ad Emma e Regina. Intanto mi intasco una gioia in attesa di sentirlo “live”.
‘…lentamente aprì gli occhi,…prima di affondare nuovamente la faccia nel cuscino per qualche secondo’. Ancora del sonno da smaltire oppure una piccola speranza di continuare da dove il sogno si è interrotto? No, chiedo perché a volte può succedere; certo ci vuole una gran fortuna ma è  comunque fattibile.
‘Aveva il vago ricordo di un sogno che riguardava Emma, ma non riusciva ad afferrarlo totalmente’. Ok, adesso mi sto spaventato. Stai descrivendo le sensazioni di Regina come se fossi entrata nella mia testa! Questo inizio per me è così famigliare che mi verrebbe da dire le stesse frase che a volte si leggono nelle fan fictions, ovvero “mi sento a casa”; sta descrivendo tutto da manuale e io non posso che godermi questa prima pagina sempre con un pizzico di incredulità.
“Ti amo”. Scusa ho voluto ripeterlo perché sentivo che fosse d’obbligo, un piacevole obbligo. Mi immagino Regina, in bagno, davanti allo specchio che finalmente recupera i frammenti del sogno e che si sforza di riuscire a trovarne altri.  
‘Ecco cosa aveva sognato. Ma chi l’aveva detto a chi?’. Come ho scritto qui sopra, Regina sta tentando di recuperare qualunque frammento che possa darle la conferma di chi, tra le due lo ha detto. So che è un sogno ma a volte avere delle risposte è necessario per non dover passare tutta la giornata a recuperare i ricordi e cercando pure di farlo in tempi brevi perché. si sa, più passano le ore e più il sogno si dirada.
Quanto mi sarebbe piaciuto vedere il volto della mora sia quando ha ricordato questa visione e soprattutto quando cerca di svelare l’arcano del “ti amo”.
‘…non potè fare a meno di sorridere per la tenerezza di quella scena’. Figurati io, fra l’altro non ci vuole molto a capire il suo stato d’animo. Spero che stanotte o una delle prossime possa sognarlo pure io! Casomai la recensione e la concentrazione potrebbero giocare a mio favore. Giusto per essere chiara, nel sogno vorrei essere nei panni della bionda, grazie.
‘decise di mandare un messaggio ad Emma’. Diamine si! Mi alzo trionfante sbattendo il pugno al tavolo perché è questo che doveva essere fatto e che tu, hai effettivamente fatto accadere; se non avessi fatto fare a Regina questa scelta credimi, il sogno sarebbe stato vano.
‘Scusa, ieri sera sono crollata, ma mi ha fatto piacere sentirti’. Quando accadono queste cose, perché accadono, sei lì che aspetti il messaggio e senza nemmeno accorgertene stai già sbavando su qualsiasi cosa oramai si è fatto giorno ma è anche un’ottima “scusa” per poterla risentire il giorno dopo.
‘Notò solo allora il livello di carica del cellulare e lo attaccò alla corrente’. Ok, non vorrei passare per quella che riporta ogni singolo gesto o movimento ma lo devo fare! Per il rituale di Regina lo conosco bene a memoria e sebbene questa sia un’ azione di poco conto io mi ci ritrovo e soprattutto mi piace come descrivi ogni dettaglio non saltando mai un singolo passaggio e questo è uno dei molti casi. Avresti potuto benissimo ometterlo visto che alla storia non sarebbe cambiato nulla ma averlo inserito come “guarnizione” (si è il primo e unico esempio che mi è passato per la mente) su una torta già bella che farcita secondo me ti fa aprire la bocca e dire “wooow”.
‘andò a prepararsi la colazione’. Ottima scelta, giusto per non rimanere in attesa del messaggio della bionda. Mettersi all’opera con la colazione io lo vedo come “ingannare” il tempo. Se si trova qualcosa da fare è risaputo che non hai il pensiero fisso sul telefono.
‘Da che era arrivata in quella scuola…le cose erano cambiate davvero tanto per lei;…e poi c’era…, Emma. Non si era mai affezionata a qualcuno così tanto e così in fretta…’. Effettivamente la cosa che più stupisce è la velocità di come tutto ciò è accaduto. Bene o male c’è sempre qualcuno che attira la tua attenzione al primo sguardo ma poi le circostanze ti portano a non pensarci più o per il lavoro o per altre questioni ma direi che non è questo il caso; qui dico a bassa voce che potrebbe trattarsi della malattia del “colpo di fulmine”. Sto amando molto la mattinata di Regina ; in ogni capitolo sto notando che ci sono sempre delle aggiunte (ovviamente) ma al tempo stesso non manca quasi mai un piccolo tuffo in questo recente passato. Ecco in questo preciso istante vorrei provare le cose che sta provando Regina; vorrei entrare in classe per la prima volta e vedere la chiamo bionda di Emma per provare quello che ha provato la mora.
‘…da un lato si chiedeva come si sarebbero potute sviluppare le cose, eppure non riusciva più a preoccuparsi’. Oramai Regina è esattamente a metà strada o per come la vedo io a metà di un vasto mare; non ha senso tornare indietro. L’unica cosa è continuare a remare per arrivare sulla terraferma. Già il fatto che comunque non ci vuole pensare la dice assai lunga. Qua stiamo parlando di passi da giganti fatti! Poi lo so, lo so e non riesco a staccare il mio cervello che per un bel passo in avanti poi c’è il passo falso. Ad ogni capitolo mi sento tesa perché so che le gioie inizieranno a scarseggiare e se penso che potrebbe essere già il prossimo capitolo, quello fatale, mi sento male.
‘Bevve con calma il caffè’. Anche qui fare tutto con calma significa non avere la foga di correre al telefono? Un po’ come “prima il dovere e poi il piacere”?.
‘…è stato  carinissimo sentirti mugugnare’. Concordo in pieno.
‘…non ti facevo così mattiniera’. Concordo in pieno, volume due.
‘…mi ha svegliata Ruby per vendicare la sconfitta subita…’. Ancora? Cioè è diventata una questione di onore? Ruby avrà perso la notte per essere stata battuta? Si è presentata all’alba a casa della bionda lanciandole il guanto di sfida? Robe da matti.
‘…nella sua mente si affacciava l’immagine di una testa bionda arruffata e di un paio di occhi cristallini pieni di sonno’. Descritta così Emma è una gran gnocca pure mezza addormentata! Vorrei vedere se Regina sarebbe in grado di vedere il colore con gli occhi di Emma se sono ridotte a due fessure utili solo per infilare le monete (solo quelle rosse perché sono più sottili)!
‘Una reazione molto sportiva. Peccato…ti avrei offerto volentieri il caffè’. E in questo preciso momento gli occhi di Emma si spalancarono! Ruppero il sottile strato di velo che ti si forma durante la notte e si trasformarono in “Big Eyes”. Almeno questo è quello che sarebbe successo a me. A parte gli scherzi sai cosa mi ha colpito? La naturalezza dell’invito di Regina. La sua spontaneità e il modo semplice e diretto con cui l’hai scritto, l’ho trovato semplicemente perfetto. Nessuna malizia, nessun doppio senso. Un semplice ma significativo invito. Non ho più tante parole per descriverlo, lo ammetto.
‘Sappi che se è un invito potrei alzarmi anche subito’. Io per sicurezza mi sarei già alzata, anzi le starei mandando un vocale da sotto la doccia poi se tutto fosse una burla pazienza, vista l’ora mi ributterei sotto le coperte linda e pulita.
‘…Veramente lasceresti il tuo letto caldo per venire qui?’. Veramente sto leggendo queste frasi fatte e inutili?
‘…sei a meno di dieci minuti di strada ed hai del caffè, dovrei essere matta per preferire il mio letto’. Si, in effetti dovresti avere un grave virus, Swan! A parte tutto, sorrido per anche se la bionda è una gran consumatrice di caffè, mi viene da ridere perché il liquido nero è chiaramente l’ultimo dei suoi pensieri. Ci andrebbe lo stesso, addirittura direbbe si se Regina le offrisse una “tisana”. Già mi vedo la scena; Emma Swan che detesta le tisane, qualunque tipo, solo a sentirne l’odore darebbe di stomaco. Regina invece le adora e la invita per una bella tazzona ed Emma per non perdere l’occasione le direbbe:
“Davvero Regina posso venire a bere la tisana da te? Dio mio io le adoro, pensa che colleziono tutte le bustine e ho pure un buono sconto in erboristeria”. Cosa non si farebbe per amore o anche solo per un incontro? Cioè io lo farei, confesso. Mi basterebbe la presenza di Regina e accetterei tutto.
‘La stava davvero invitando?’. No, l’hai già invitata, che è diverso.
‘Sapeva di avere ancora alcuni compiti da correggere, lavoro che aveva rimandato…ma era anche consapevole del fatto che non le avrebbe rubato che un paio d’ore…’. Queste si chiamano scuse. In questo caso Regina ha messo davanti prima il piacere e poi, se avanza tempo, il dovere! Non dirmi che non è così. La Regina di alcune settimane fa, non avrebbe mai fatto una cosa simile. Non avrebbe mai rimandato il suo lavoro per qualcosa di non ancora definito e soprattutto non si sarebbe mai voluto trovare indietro come la coda dell’asino nella correzione di compiti.
‘Ti aspetto allora’ Ancora? Butta su la moka!
‘…dici davvero?”. Mi sembra di assistere ad un dialogo di fantascienza! Si, decisamente si, è tutto reale per entrambe. Emma vestiti e vola tu Regina prepara quello che devi preparare e basta messaggiare altrimenti si fa l’ora di pranzo invece che l’ora della colazione.
‘La mora scosse divertita la testa’. Anche io scuoto la testa nel leggere questo siparietto! Poi però se mi incavolo….!
‘Decise che, nell’attesa, avrebbe quantomeno iniziato a correggere qualcosa..’. Il che mi sembra una missione impossibile visto la distanza tra le due abitazioni e visto l’euforia che in questo momento sta aleggiando intorno alla figura di Emma Swan. Se riesce a correggere metà compito è già una vittoria.
‘…prese i compiti…assieme ad una penna rossa’. Ecco cosa dovevo fare già da inizio storia. Dovevo fare un elenco di tutti gli elementi che inserisci in alcune frasi che rendono tutto reale; in questo caso è la penna rossa, così come lo è stato il carica batterie! Dannazione a me e alle mie idee a scoppio ritardato.
‘…Sottolineò un paio di errori, rilesse…passò a l seguente…Era arrivata al quarto foglio…’. Io sono sconvolta e incredula. Dovrei vedere con i miei occhi se effettivamente Regina è riuscita a svolgere tutto questo lavoro!
‘Con un sorriso si alzò e scese…’ In che modo si è alzata? Veloce, calmo e controllato, battendo involontariamente un ginocchio sotto la scrivania? Chiedo perché quest’ultimo caso è molto gettonato soprattutto quando si ha fretta e si attende qualcuno.
“Hey,”. Con o senza fiatone, Swan?
‘…la ragazza si voltò e, prima di dire qualcosa, le rubò un bacio veloce con una naturalezza disarmante’. Ecco io sottolineo con grassetto e corsivo la “naturalezza disarmante”; il fatto di aver evidenziato quello che ho messo tra virgolette, lo rende ancor più potente. Lo rende “casa”, rende Emma finalmente a casa e rende Regina finalmente completa.
‘Aveva ancora i segni del cuscino sul viso e gli occhi leggermente lucidi di sonno’. Lo sapevo! Il cuscino non mente mai e ancor meno gli occhi! Sono ancora fanali blu/verdi gli occhi di Miss Swan, eh, Regina? Fortunatamente sappiamo il motivo del rossore altrimenti io avrei pensato malissimo! Avrei tanto voluto vedere la preparazione di Emma dopo aver ricevuto l’invito; scommetto che anche lei si è beccata qualche ginocchiata o il fastidiosissimo mignolo sullo spigolo.
‘…nonostante tutto si era alzata ed era uscita per vedere Regina’. Perché noto una punta di amarezza in questa parte? Per quanto sonno potesse avere Emma io non credo che la bionda sia uscita controvoglia dal letto, no? Penso che l’unica cosa che potesse bloccarla a letto fosse una signora influenza intestinale e nulla di più.
‘lei si rendeva conto di quanto questo significasse, e lo trovava terribilmente adorabile’. A questo punto mi viene pure il sospetto che nessuna persona abbia mai fatto una cosa del genere per Regina; il fatto che tu abbia scelto determinate parole mi fa davvero pensare che la mora non abbia avuto una persona così premurosa e pronta come lo è Emma.
“Quanto puoi restare?”. Ok, nella mia testa ci sono in questo momento solamente vortici che formano la scritta “Woow”.
“Direi finchè non mi cacci”. Ottima risposta.
“Quindi poco”. Ok, di nuovo ottima risposta. Ma come siamo diventate sciolte, eh Regina? Dove hai messo il palo che fino a poco tempo fa albergava nel tuo sedere?
‘La mora ridacchiò, appoggiando la base della schiena al ripiano ed incrociando le braccia mentre guardava Emma’. La mia posizione preferita; decisamente la mia preferita se poi è accompagnata dallo sguardo di Regina allora è la perfezione assoluta.
“Sei stata tu ad invitarmi,…”
“Tutti sbagliano” ok, il palo è decisamente stato bruciato e Regina non è più costipata.
Ma quanto bella è questa scena? Le due che si punzecchiano in cucina mentre l’aroma di caffè invade la stanza e prepara il tutto per una giornata degna di essere vissuta e ricordata in pieno.  Dritta, dritta nella lista dei “piacevoli ricordi”; quando festeggeranno dieci anno d’amore e saranno nella loro nuova cucina a sorseggiare il solito caffè, ricorderanno con dolcezza questa giornata; poi litigheranno perché Emma racconterà una versione diversa e Regina che è molto puntigliosa e di buona memoria farà notare alla moglie le colossali cavolate che sta sparando senza rendersene conto. In pratica…Giornata dei ricordi rovinata e ognuna in una stanza diversa fino all’ora di cena.
‘Emma prese la tazza ed annusò l’aroma di caffè, guardandola male’. Male come, male quanto? Finta arrabbiata? Regina poi le avrà dato una tazza da caffè con disegni poco graditi? Ma soprattutto perché l’espressione arrabbiata di Emma mi incuriosisce così tanto?
“O magari avevo voglia di compagnia”. Per me, a mio modesto parere Regina aveva voglia di entrambe le cose; aveva voglia della compagnia di Emma, del suo modo di stuzzicarla, di vedere le sue espressioni buffe; senza continuare perché riempire due pagine di word, la mora aveva semplicemente voglia del pacchetto Miss Swan (e stranamente non sono maliziosa).
La scena successiva si può tranquillamente commentare in modo silenzioso o meglio si può semplicemente scegliere di leggere, chiudere gli occhi e di lasciarsi trasportare da tutto ciò che stanno facendo; dai loro gesti, dalla loro posizione e dal loro bacio. Come loro due sono in questo momento di poche, anzi di nessuna parola, anche io mi sento di condividere il loro silenzio però non potendo non metterci la solita riga.
‘E c’era passione, in quel bacio…ma anche una tenerezza immensa’.
‘Si separarono…con i nasi che ancora si sfioravano…in un piccolo sorriso contento’. Anche io come Emma ho gli occhi arrossati, ma non dal sonno!
“Soddisfatta?” Mi chiedo se esiste la formula del “soddisfatta o rimborsata” e in cosa consisterebbe la seconda opzione; chiedo perché se è qualcosa di allettante è facile che Emma possa pure rispondere “No, non sono stata soddisfatta”. Ecco che la mia fantasia vola ma la colpa è tua e del tuo “soddisfatto” perché mi immagino il modo in cui Regina lo pronuncia!
“E’ stato il richiamo del caffè a portarmi qui”. Credibilità sotto lo zero.
“Solo quello?”. Ok non è questa la parte che mi ha colpito anche se quando Regina decise questa brevi frasi ho sempre la pelle d’oca ma il seguente gesto:
‘portando una mano a carezzarle i capelli’. Hot in here!.
“Si, beh, sarei venuta anche se mi avesse fatto schifo il caffè” Si Emma, l’ho scritto due pagine fa; meglio tardi che mai, eh?
“…mi sono portata da studiare, per ogni evenienza” la mia faccia è qualcosa di indefinito nel senso che non ho espressione. L’ho letta e mi è passato davanti il vuoto. Giuro è una cosa così strana che sono inespressiva, ahahah.!
“…non è un’idea malvagia, dovrei finire alcune correzioni”. Sarà mai la volta buona che sti benedetti compiti vedranno il voto sporcare il foglio? Oramai qui sta diventando un’impresa epica portare a termine le correzioni; fortuna che i fogli non hanno la scadenza come il latte.
“…Posso fermarmi qui a mangiare?” Puoi tu invece cercare di non fa fermare il mio cuore? Dai non puoi scrivere certe cose senza pensare che chi legge potrebbe avere dei problemi; io le emozioni mica le so gestire così bene, eh!
‘…non era una proposta assurda, ma sicuramente era inaspettata’. Guarda meglio di così non la potevi descrivere perché effettivamente Emma ha dormito da Regina quindi tecnicamente un pranzo è qualcosa di non così eclatante ma il fatto di non essere  stato programmato e il fatto che alla bionda questa idea non passasse minimante per il suo cervello lo ha reso veramente magico; si, mi sento di usare questo termine perché tutto ciò che sta avvenendo in questo capitolo e in questa storia in generale per me è magia. Foresta Incantata scansati!
‘…l’idea di pranzare assieme a lei le dava un senso di familiarità’. Come già ribadito, credo che questa familiarità valga per entrambe.
“…sono piuttosto certa che tu sia una cuoca con i fiocchi” per me è una cuoca da stella Michelin. Ma poi no, anche meglio perché Regina ti sforna certi piatti caserecci con porzioni abbondanti che al ristorante nemmeno sanno cosa siano! Quindi della stella poco importa, delle porzioni e della qualità, si.
‘Emma ghignò, prendendole i fianchi e sollevandola senza particolare fatica’. Regina è una piuma, in tutti i sensi; ma sai che quando Emma mostra il ghigno io inizio a sentirmi accaldata?
‘…mentre la posava sul ripiano, sistemandosi tra le sue gambe. Le sue mani le scivolarono sulle cosce…!. Rettifico…Sono accaldata. Mi aspettavo un caffè sobrio con annesse le punzecchiature, ok ma in un certo senso mi sentivo tranquilla senza sorprese dietro l’angolo e poi boom…Mi parte Emma la sollevatrice di corpi, il corpo di Regina sul ripiano della cucina e addio ai miei casti pensieri.
Diciamo che il loro dialogo lo potevi evitare perché hai volontariamente gettato la benzina sul fuoco, sappilo! Questo gioco del darsi del “lei” con questi sguardi maliziosi non fanno bene alla salute di chi legge; per loro ovviamente è tutto un altro discorso.
‘…quando un brano hardcore iniziò violentemente a risuonare nella stanza’ Io stile Raffaele/Fracci “Oh cazzo”.
‘Regina scattò all’indietro mentre Emma sobbalzava e,…imprecava sottovoce’. Questa è la scena jolly del capitolo; non so chi delle due sia più buffa. Rileggendo il pezzo oserei dire Regina; secondo me la mora ha pensato, per una frazione di secondo da un’irruzione in casa Emma invece spaventata solo dal volume e dal fatto di essere stata interrotta. Diciamo che tra le due quella che ha avuto più strizza è stata decisamente la mora. Ma quanto sono adorabili? Reazioni diverse ma entrambe in sincro! Scena che meriterebbe di essere vista più e più volte e poi da rivedere nuovamente più e più volte il slow motion.
“…se è Ruby la ammazzo”. E chi cavolo vuoi che sia, Emma? Di sicuro non i tuoi finti genitori!
“Volevo assicurarmi che non ti fossi riaddormentata, cittona”. Che cara e amorevole amica. Soprattutto un’amica con un tempismo perfetto.
‘Regina riuscì a distinguere dall’altra parte dell’apparecchio’. Avrà riso sotto il baffo o avrà avuto un’espressione finta sconvolta per il tono “suadente” con cui Ruby l’ha definita “cittona”? Ah ok…Sta ridendo di gusto quindi la mia domanda viene immediatamente ritirata.
“Sto studiando” e fu così che improvvisamente le tazze, le teiere e i cucchiaini si misero a ridere sguaiatamente e a produrre un casino assordante dopo aver sentito questa enorme panzana. Non so perché ma mi viene in mente la zuccheriera de La spada nella roccia.
“Ah. Studi storia per la prof, vero?”. Dio mio Ruby se tu sapessi ma non mi riferisco tanto al fatto che hai interrotto sul più bello ma al fatto che Regina sta origliando il tuo tono malizioso! Quando Ruby lo verrà a sapere, nulla sarà più come prima; non vedo l’ora che si incontrino per i corridoi!
‘…aveva smesso di ascoltare e si stava semplicemente preoccupando di stuzzicare Emma’. Semplicemente? Deduco che anche questa cosa va inserita nell’ipotetica lista della “quotidianità”.
‘…costringendola a prendere un profondo respiro per trattenersi’. Io dire che Emma è costretta a trattenere il fiato come se dovesse battere il suo record di apnea! Ti dico solo che viene naturale pure a me trattenere il fiato, figuriamoci a lei. Oddio più che altro io ho il respiro affannoso perché questa potrebbe essere la quiete prima della tempesta…Ormonale.
‘Si stava sforzando di ignorare le dita della donna che,…le stavano scivolando lungo il collo e verso il seno’ e in tutto ciò Emma sta tentando di avere un dialogo con Ruby? Dialogo fra l’altro di poco interessa da parte della bionda, mentre per la mora sembra quasi una questione di vita o di morte e io nel mentre rido e mi faccio aria con la mano.
‘La sua voce cominciava a cedere…mentre la mano di Regina le stringeva appena il seno oltre alla maglia’. Per Dio e per tutti i santi riaggancia Emma! Poco importa se sarai indelicata. Butta giù fine! Cioè io non ho parole…O meglio le ho ma non voglio pronunciarle! Dico solo mano di Regina più seno di Emma..Fate voi i vostri conti.
“Dio, sei una stronza”. Cazzo si ma prima cosa è la tua stronza, seconda cosa è una stronza maledettamente eccitante! Ehm…Ti ringrazio dal profondo del cuore per aver fatto pronunciare ad Emma queste parole! E’ una delle frasi che mi sconvolge ogni volta che la sento o che la immagino pronunciata da una delle due.
Come sempre da mia abitudine non commento mai le scene d’amore o meglio le scena d’amore scritte come devono essere scritte! In questo caso non faccio eccezione ma mi piacerebbe comunque riportare un paio di passaggi che durante la lettura e la rilettura hanno tentato di uscire dal foglio.
‘La ragazza ansimò e si separò appena da lei per sfilarle la maglia’ quando ho visto che le cose iniziavano a prendere una certa piega il mio primo pensiero è stato “Toglile  quella maglia, Emma. Subito!”.
‘…notando con piacere che la donna non portava alcun reggiseno’. Ecco, questa a mio avviso è la classica sorpresa che non ti aspetti; il classico pacco natalizio che mai al mondo avresti pensato di ricevere; so che è così non solo per me.
‘La mora le offerse un sorriso malizioso ed allargò le spalle, offrendole il petto, e non servirono parole..’. Direi proprio che in questo caso le parole sarebbero veramente fuori luogo. Ho letto molte scene a bollino diciamo rosso ma questa frase che ho appena riportato va dritta nella mia classifica; la trovo semplice, diretta ed eccitante come non mai.
‘…la donna spinse in avanti il bacino, tirando i capelli di Emma per richiamarla in un bacio passionale’ e lo stesso discorso vale per questo pezzo. Regina che brama le dita di Emma ma che al tempo stesso brama le sue labbra e fa in modo di venire ascoltata e accontentata nel semplice movimento di tirarle i capelli.
‘…Regina gemette contro le labbra di Emma, stringendosi a lei ed accompagnando i suoi movimenti con il bacino’. Ehm..No, qua non dico assolutamente nulla se non “immagina, puoi”.
‘Sarebbe potuta restare così per sempre, stretta a lei, dentro di lei’. E io sarei potuta rimanere con gli occhi su questa frase per un tempo indeterminato. Quanto, ma quanto mi ha colpito leggere questo. Una cosa indescrivibile. Adorato, adorato e in adorazione.
‘…Regina si inarcò con un gemito più forte dei precedenti, chiamando ancora una volta il suo nome nell’orgasmo. Tremò contro il suo corpo…, mentre Emma la stringeva a sé rallentando poco alla volta, fino a fermarsi’. La corsa è finita a quanto pare; oserei dire breve ma intensa. Per me questo (a parte il primo) è uno dei capitoli più sensuali che tu abbia mai scritto. Appena la storia sarà conclusa il primo passo da fare sarà sicuramente rileggerla tutta d’un fiato, anche perché sono curiosa di vedere se avrò le stesse emozioni sulle stesse frasi o se si aggiungerà qualcosa di nuovo. Nel frattempo posso dire che averla riletta a distanza di un paio di giorni, l’effetto non è per nulla svanito anzi, le vampate sono state più costanti e durature.
“Oh beh…suppongo che tu possa andare a casa”. Ma col cavolo no! Mi piace questo continuo stuzzicarsi anche dopo aver fatto l’amore; significa che c’è veramente una forte complicità e ovviamente un sentimento molto radicato. Sarà anche nato da poco ma credo si sia già ben piantato nel terreno.
“…se preferisci che me ne vada..”. Di certo la bionda non poteva non cogliere la palla al balzo e restituirle pan per focaccia che secondo me dopo il sesso ci starebbe pure bene.
‘…Regina si era riportata in piedi e si era messa la maglia che Emma aveva, molto poco delicatamente, gettato da parte’. Secondo la mia idea, Emma l’ha pure appallottola così stretta che la maglia non si può più nemmeno stirare ma semplicemente cestinare!
“Conosci Carmilla?” Si, io si, si, si, noi tutte si.
Guarda perdono Regina perché dopo le emozioni che mi ha fatto provare non posso rimproverarla e anche perché amo quando non conosce certe cose che Emma le propone e che poi le fa provare. Adesso sarò curiosa di aspettare il responso e se la web serie consigliata dalla bionda le è piaciuta oppure no; in pratica da Regina mi aspetto una recensione.
Ed eccomi alla fine..Questa volta di certo non puoi lamentarti della mia lentezza. Mi sa che a questo giro ho fatto pure record.
Non aggiungo nient’altro perchè credo e spero che la mia recensione possa essere stata chiara ed esaustiva.
Ed ora, come da tradizione mi metto buona, buona in attesa.
Grazie come sempre.
 
 
 

Recensore Veterano
24/12/17, ore 12:48
Cap. 13:

ALLOOOORA
prego per gli insulti, non c'è di che guarda! Ce ne sono pronti degli altri appena non righi dritto!
Scherzi a parte, cominciamo:
-Quanto siamo state a parlare di quel "ti amo"?? E' troppo presto? Ma è un sogno! Ma perché dovrebbe dirlo Regina? Ci sta o no? Quanto dovrebbe aspettare? MADO L'ANSIA! Ci tieni così tanto a questa storia da farti le pippe mentali! (che è meglio di scriverla e pubblicarla direttamente come fanno alcuni ...)
-La cosa che vivono a dieci minuti di distanza non la supererò mai siete tu e Titti e non me ne frega niente!
-Tu hai preso la Swan Queen, hai preso il caffè e hai messo le cose insieme. Cioè tu hai preso due delle mie cose preferite e le hai messe insieme! Mi sentivo completa leggendo quella parte, credimi!
-Tutte quelle allusioni al caffè quando chi cazzo era venuto per il caffè comunque??? ADORO
-Regina che tocca Emma quando è al telefono con Ruby è così da Regina questa cosa! Sorridevo come una scema mentre lo leggevo anche perché le risposte di Emma mi hanno fatto morire e l'ho trovata super IC malgrado sia versione adolescente!
-Ma come cazzo ti permetti a finire il capitolo buttandomi lì Carmilla?
-Sei un essere ignobile.
-Il capitolo è troppo corto.
-Per insultarti al telefono ieri mi hai fatto rovesciare l'acqua della ciotola del gatto a terra, ti odio okay.
-Non ti azzardare a mandare spoiler minchioni O MANDI IL CAPITOLO O MANI DUE RIGHE HAI CAPITO CHE CHIAMO I CARABINIERI

Ciao, ti voglio bene.
Sam.

Recensore Veterano
05/11/17, ore 20:47
Cap. 12:

“I miei hanno avuto per una volta l’accortezza di informarmi che sarò sola  a cena…” a mio avviso visto l’atmosfera e il non dialogo che regna in casa, direi che l’informazione data ad Emma è uscita dal caso; probabilmente i suo erano sovrappensiero e puf la notizia è uscita senza che se ne accorgessero.
“…Filmetto e gossip?”. E’ fisicamente possibile declinare un invito del genere? Anche perché a questo binomio è sempre collegato un terzo elemento ovvero il cibo!
“…sono Swan. Vorrei ordinare due pizze…salame piccante,…salsiccia”. Ecco che nel leggere questa la mia faccia si è trasformata in una gigantesca emoticon sorridente perché io questo genere di cose non le faccio quasi mai, ma nella mia fervida immaginazione avviene molto spesso. Complimenti per la scelta delle pizze; sanno proprio di Emma Swan!
‘Aveva bisogno di parlare con Ruby,…Voleva raccontarle della giornata passata in compagnia di Regina,…e voleva che la sua migliore amica l’aiutasse a comprendere…cosa stesse succedendo con la professoressa, dato che,...non ci stava capendo più nulla’. Mi piace molto notare che, nonostante la situazione e il rapporto delicato che hanno Emma e Regina e la discrezione della bionda per certi argomenti, non riesca a resistere alla tentazione della confessione, ma d’altronde chi  riuscirebbe a non resistere? Probabilmente solo una persona che non ha amici o che ne ha pochi ma che non si possono definire tali. Se mi metto a pensare a quando ci sono periodi no e l’unica cosa che ti solleva è il potersi sfogare, figuriamoci adesso! Ad Emma probabilmente iniziano a stare strette le parole in bocca e poi diciamoci la verità, condividere cose belle è sempre un piacere per il cuore e per l’anima; ti senti come se stessi galleggiando! No, visto che è il periodo It nei cinema, elimino questa descrizione esempio e lo sostituisco con il più rassicurante “fluttuare su nuvole rosa zucchero filato”. Per la centesima volta ritorno sull’argomento dell’ “oddio non so cosa mi sta succedendo”, no ma veramente qui urge un intervento di forza perché è ora di un’ammissione in pieno stile; mi accontento anche di una ammissione interna senza per forza dirlo a Ruby; vorrei mandarle un aereo con uno striscione o un impiegato che le consegni una notifica scritta a casa, proprio per farle capire una volta per tutte che le cose stanno così…In love. Però sono anche magnanima perché conosco la sensazione di ammettere anche a noi stessi certi sentimenti e a volte fanno veramente paura. Tutto questo monologo alla fine per non dire nulla se non che Emma ha ragione a mantenere i piedi per terra. Mon dieu, allora è vero che da esterni è sempre più facile giudicare! Si, ho scoperto l’acqua calda.
‘…si mise i proprio vestiti comodi…ovvero un paio di pantaloni….una felpa di tre taglie troppo grande’. La perfetta tenuta da casa. Le tre taglie grandi stanno per film, gossip e pizza? Comunque il look è approvato e se la felpa fosse stata di due taglie più grandi beh…Non sarebbe stata la stessa cosa; non avrebbe reso il senso della serata.
Il film della Dingo…Ammetto senza vergogna la mia ignoranza e dico che non conoscevo l’esistenza. Avrei potuto fare la bella figura e informarmi prima di iniziare la recensione ma sarebbe stato scorretto.
“Però direi di iniziare quando arriva la pizza”. La bionda sta per caso tergiversando per non vedere il film o la foga da confessione sta diventando troppo impellente? Io opto per un sessanta per cento sulla confessione e il restante quaranta per rimandare la visione del dvd.
“Racconta tutto. Tutto. No, aspetta. Se ti metti a raccontarmi di quant’è brava a letto me ne vado”. Col cavolo che te ne vai! Guarda avrei voluto andar giù dritta e sostituire il cavolo con dell’altro ma la mia parte semi finezza ha avuto la meglio.
“Ok, non è vero, ascolterei ancor più interessata” si, confessarlo è stato alquanto inutile; poteva limitarsi a dire “Ascolterei ancor più interessata con un cesto enorme di pop corn per l’ansia di sapere tutti i dettagli, tanto, come te, Swan sono un pozzo senza fondo e il posto per la pizza sobria che hai ordinato c’è sempre”.
“QUINDI SIETE ANDATE A LETTO INSIEME” e dopo aver urlato questa fantastica notizia a tutto il vicinato, si misero ad abbaiare pure i cani! Fortuna che a casa non c’era nessuno altrimenti l’unico modo per tappare la bocca a Rubs, era quello di infilarle in bocca il tipico calzino sporco che sono sicura di trovare sotto il letto di Emma.
“….Allora, vuoi che ti racconti com’è andata o no?”. Aspetta Emma, dai tempo alla sua ugola di sfiammarsi.
Certo, pensando a Ruby con le antenne dritte mi viene davanti agli occhi la sua immagine con bocca aperta, schiena dritta, alternata da occhi sbarrati, sorriso malizioso e pellicine delle dita delle mani paurosamente divorate.
“E da che sono tornata a casa, prima, non l’ho sentita. Non le ho scritto più che altro per non sembrare troppo pressante”. Adoro, adoro questa sua ammissione perché tutte, una volta o più, nella vita ci siamo sentite così; tra l’incudine e il martello, tra “le scrivo, ma no sembro una stalker” al “no, la lascio respirare ma se poi pensa che non mi interessa”. Dilemma; dilemma allo stato puro.
“Bionda ed intelligente! Devi farti desiderare” Ecco, questo è un altro punto di vista! Il classico “farsi desiderare”; evidentemente per Ruby questa è una tecnica ben oliata e funzionante. Si, in effetti ha l’aria di quella che ama far attendere il proprio spasimante.
“…la mia bionda si è davvero innamorata…”. Punto primo “la nostra” bionda e non solo tua perché (anche se solo col pensiero) partecipo pure io, punto secondo “non ribadire” cose che ho già detto in capitoli molto precedenti a questo.
“Finiscila…non lo so ancora”. Stendiamo un velo pietoso oppure stendiamo il tipico lenzuolo bianco, quello che mette sopra i mobili perché non prendano polvere che tanto alla fine quando li alzi, si sparge ovunque.
“Bhe, da come la vedo io….e dai tuoi occhietti sognanti direi che sicuramente ti piace”. Ok dai, se proprio confessare di essere innamorata per adesso è troppo, mi accontento di come gliel’ha messa Ruby; ma Emma con gli occhi sognanti quanto può essere sexy? Cioè per me già lo è in tutte le salse (direi che il paragone calza bene) figurarsi con il solo sguardo. Stop divagazioni.
“Non è solo sesso, vero?”. Questa piccola insicurezza mi ha scaldato il cuore perché me la vedo davanti agli occhi (ovviamente non sexy come i suoi), spaventata e impaurita di aver preso un abbaglio e chiedere conferma all’amica è un modo per tirare il fiato e non permettere alle insicurezza di farsi troppo avanti.
“Se si limitasse a quello, credi che ti tratterebbe così?....ti ha preparato il pranzo…ti ha chiesto di restare a dormire anche dopo il sesso…”. Donna ( e qui lo dico con la voce alla De Luigi ai tempi di Medio man) tu si che sai il fatto tuo! Diretta e implacabile. Questa verità è inattaccabile. Grazie come sempre per scrivere cose semplici e vere che mi fanno uscire monologhi che oserei dire “vagina chi?”.
“…sai che legge Lovercraft”. Sai che ho avuto una fitta al cuore? Non per Lovercraft ma perché mi sono immedesimata o meglio impossessata del corpo di Emma per capire la gioia che si può provare quando incontri una persona che ha ama quello che ami tu soprattutto se è una cosa poco ricercata. Sigh for me; by the way, nei panni di Emma si sta benissimo! A parte gli scherzi se mi dilungo su questa cosa finisco veramente per non recensire più ma mi esce un trattato che copre vari campi.
“I romanzi horror non fanno per me”. Sarei molto curiosa di sapere se ama la lettura e che genere; secondo segue non dico il filone cinquanta sfumature ma tutti questi libri semi erotici che oramai trovi pure in edicola.
‘Il suono del campanello fece sobbalzare entrambe…si resero conto di quanto avessero fame solo nel momento in cui realizzarono che…c’era la loro pizza’. Eh ma qua c’era della carne la fuoco di prima qualità; per quanto sia un’amante della pizza, che non la tradirebbe mai con nulla, questo argomento era così coinvolgente che se il fattorino si fosse dimenticato di consegnare probabilmente nessuna se ne sarebbe accorta.
“Tu mi odi, vero? E’ perché ho un’altra?”. Mmmm…involontaria gaffe? Concentriamoci un attimo su questa cosa che le è appena uscita di bocca perché io posso essere alquanto maliziosa e al tempo stesso maledetta è per me questa cosa significa solo una cosa….Sorry per l’involontario giuoco di parole…Altra uguale ad essere impegnata che equivale ad avere una ragazza che a sua volta significa innamorata!
Piccola parentesi sulla visione del film. Anche in questo caso, come nel capitolo precedente assaggio un po’ di gusti di cinema e di animazione e imparo sempre qualcosina. Ma la domanda che attulmente per me è fondamentale..La pizza com’era? Immagino buona visto che da quello che si è capito Emma è una cliente fissa. Spero solo che fosse ben cotta.
“Novantanove centesimo per un film…”
“Ladri. Io avrei chiesto uno sconto”. Il modo sincero in cui è uscita la parola “ladri” mi ha fatto ridere perché io avrei detto le stesse identiche cose tranne forse che non avrei preteso lo sconto ma un rimborso con tanto di interessi.
“Lamentele a parte, dicevamo?”. Giusto, battiamo il ferro finchè caldo.
“…Dicevo, pensi davvero che una professoressa si arrischierebbe ad uscire…con un’alunna solo per portarsela a letto?”. Giustissima osservazione ma il fatto che Emma abbia avuto bisogno di una conferma nel giro di poco tempo mi spaventa. Diciamo che non sono spaventata in maniera preoccupante, forse il termine esatto sarebbe sorpresa perché forse anche io sto sottovalutando il sentimento che prova la bionda. Può essere, esiste qualcosa di più profondo dell’essere innamorate? Lo chiedo perché è come se Emma fosse in un livello superiore. La sento stretta nella definizione di innamorata.
“…pensi che dovrei scriverle? Sono già le nove. Magari disturbo”. Io dico la mia è penso cara Emma che tu sia ancora in tempo. Non pensare “sono già le nove” ma pensa “sono solo le nove”. Regina è una donna adulta, sexy e adulta, non credo abbia un coprifuoco per nessun tipo di cose ma questo tentennamento ti fa risultare ancor più dolce, Swan; fra l’altro tipica paranoia che mi farei io e tante altre persone. Qua si potrebbe scrivere una guida alfa numerica su quanto possiamo essere prevedibili.
“…Se vuoi scriverle fallo”. Altra frase da mettere in un ipotetico libro.
“…secondo me dovresti lasciarti desiderare un po’….sicuramente la rivedi lunedì…Lascia che le due giornate si sedimentino per bene..”. Ed ecco come mi trasformo nel giro di due secondo da me medesima a Norman Bates che nasconde il coltello dietro la schiena! Due giornate??? Ripeto...Due giornate? E mi limito a non usare il grassetto, corsivo e sottolineato! Due giornate!!! Ma qua non ci rendiamo conto della gravità! Qua non si è mai provata l’attesa forzata?
Nonostante io col tempo abbia imparato ad apprezzarla, ci sono momenti in cui non si resiste nemmeno un’ora; com’è possibile concepire l’idea di attendere quarantotto ore? Da notare il modo calmo e tranquillo con cui Ruby lo ha detto! Mica è semplice come ordinare una pizza, eh?!? Eh si…Un po’ il fumo mi è salito.
“Penso tu abbia ragione. Mi trovo davvero bene…però non voglio rovinare tutto”. Cercasi la sfacciata Emma dei primi episodi! Ok scherzo, sto palesemente cercando di stemperare l’atmosfera. Io che alla fine sono solo tutto fumo e niente arrosto.
“…che ne diresti di un po’ di Tekken?”.
“Vuoi farti aprire il culo”. Ma che volgarità!
‘Regina non aveva mai amato i corsi di aggiornamento’. Soprattutto di sabato, ci aggiungo io. Questa cosa ancora non mi è andata giù.
‘Per quanto le rimanessero dei dubbi su quanto potesse essere lecito ciò che stavano facendo, aveva deciso che per il momento avrebbe tentato di non preoccuparsene  e di godersi la gioia….’. Beh questo pensiero mi lascia senza parole, stranamente. Mi piace come per certi aspetti si siano invertiti i ruoli; una Emma più timorosa quando inizialmente nemmeno era a conoscenza di cosa significasse ed ora una Regina più menefreghista quando fino a poco tempo fa programmava pure quando fare una pausa caffè. Io prevedo grosse soddisfazione ma so anche che per arrivare a queste, occorre obbligatoriamente passare per qualche dispiacere. Va beh ma per Emma, per te, e per Regina sono disposta a tutto.
‘…la casa le era sembra più vuota del solito’. La casa ERA più vuota del solito.
‘Nel lettore c’era ancora il DVD di Frankenstein,…lo fece partire’. Tipica mossa di chi ha appena vissuto una forte emozione ed è già in crisi di astinenza perciò, quale modo migliore di ripercorrere i passi che hanno portato a stare così bene? Mi sento un po’ come una mente criminale. Ritornare nel luogo dove il serial killer ha compiuto l’omicidio per provare ad entrare nella sua testa! Criminal Minds scansate!
‘Le ore di sonno mancate si fecero sentire…finì per addormentarsi davanti alla televisione’. Deduco che avrà a malapena visto i titoli di testa. Povera stella; tante emozioni e poco tempo per rendersi conto.
Mi piace molto come dedichi del tempo alle azioni quotidiane di entrambe; in questo capitolo ad esempio Emma che ordina il cibo e si prepara per la serata, Regina che si sveglia e che decide di cucinare; sono tutti avvenimenti che mi permettono di gustare in toto la storia e soprattutto di prepararmi a quello che avverrà nelle righe successive. In termini di cibaglie vedilo come un antipasto.
‘…aveva alcuni compiti da correggere, ma c’era tutta la domenica per farlo…’. Occhio che con questa convinzione poi arriva la domenica sera che non si è fatto un piffero! Ma che dico…Regina è una persona responsabile, di certo non come me.
‘…voleva continuare il libro…The price of salt’. Scelta casuale? Ma direi proprio di no.
‘Suonare il piano l’aveva sempre fatta stare bene’. Chissà perché ma in questa fan fiction non mi è proprio venuto in mente il fatto che a Regina potesse piacere suonare.
‘…controvoglia, doveva ringraziare sua madre…’. Da notare che non l’ho nemmeno menzionata e mi sono fermata prima! A denti stretti però ringrazio pure io ma solo perché è una cosa che Regina ama veramente fare.
‘Tutto ciò,…nell’ottica di avere una figlia modello da poter esibire…’ e per poter accalappiare un buon partito! “Carissima” mamma di Regina, sei troppo prevedibile, lo sei più di me.
‘Quando cominciò a sentire gli occhi farsi pesanti decise di sistemare il segnalibro…’ Regina sembra essere in stato comatoso. Io quando prendo il Tavor!
‘Ma non riusciva dormire’. Ecco, con una pastiglia delle mie non c’è pericolo però diamine capita spesso anche a me sta cosa ed è veramente fastidiosissima! Un minuto prima fatichi a finire il capitolo del libro poi, tempo di chiudere, spegnere la luce e girarti sul fianco che boom…Sonno dove sei finito e poi sono cavoli amari, fritti e impanati.
‘Quando infine si arrese,…era mezzanotte passata’. Praticamente come se fossero ancora le sette di sera! Che il calvario abbia inizio.
‘Mugugnò scocciata e prese il telefono’. Io di solito sbuffo ed impreco perciò Regina, sentiti libera pure tu di imprecare. Giocherai a Candy Crush Soda Saga? Mmm...ne dubito fortemente.
‘Ancora sveglia?’. Appunto…però Emma in versione orsetto gommoso ce la vedo tutta!
‘Ruby era andata via…con le dita doloranti per la violenza con cui aveva premuto i tasti…’ Senza dubbio la parte più divertente della storia è questa. Ruby con i pollici quasi al contrario, come se fossero stati posseduti dal demonio!
‘Appena visto il mittente, la bionda afferrò il telefono’. E se in quel preciso istante il telefono le fosse scivolato di mano, fosse caduto e il display rotto in mille pezzi? Mille dollaroni che correva a casa della mora solo per sapere ciò che le aveva scritto.
‘…tentando di chiudere la cicca con una mano mentre leggeva’. E’ fisicamente possibile? No, te lo chiedo perché io non sono in grado nemmeno con due, se poi ci metto l’agitazione del messaggio, faccio prima ad ingoiare il tabacco.
‘…facendo un lavoro orribile ma fumabile’. Dio cosa darei per vedere com’è uscita sta sigaretta!
“Posso farti compagnia…posso anche chiamarti, i miei sono fuori”. Si ma sbrigati perché ho il terrore che i tuoi pseudo genitori tornino da un momento all’altro rovinando tutto, anche perché mi sembra che siano usciti da un bel paio di ore! Da notare le preoccupazioni che mi prendo io al posto della bionda.
“Va bene”. Ti immagini se la risposta fosse stata un secco no? Ok, non fa ridere.
“Come mai non riesci a dormire”. Mi piace, cioè non c’è nulla di particolare nella domanda fatta dalla bionda, tutte avremmo chiesto il motivo ma immaginarmi lei con un’aria vagamente preoccupata e immaginare il rapporto che hanno loro due a me francamente fa emozionare; mi emoziono di più per le cose semplici piuttosto che frasi articolate che fanno perdere la magia del momento.
“…non riesco a prendere sonno finchè non mi rilasso”. E io non riesco a non pensare a quanto sia tenero tutto questo; al fatto che Emma possa essere l’unica in grado di far rilassare la mora e le Regina abbia pensato a lei come prima e unica persona da chiamare. Ok dai non voglio essere troppo sdolcinata, magari Regina prima aveva fatto un apio di chiamate ma nessuno le aveva risposto! Ed ecco qua tutto il mio semi sarcasmo a rovinare un bel pezzo di storia. Sorry.
“…se fossi rimasta con me ti saresti divertita”. Si, e a quest’ora entrambe sareste stremate e addormenta profondamente.
Va beh sorvoliamo sulla tentata conoscenza di Regina e dei suoi nuovi colleghi anzi no! Parliamo di Mary Margareth e di come sappia accogliere un nuovo insegnate? No oddio non ho voglia di immaginarmela; mi stupisco del fatto che non si sia ancora presentata a casa di Regina con un cesto di muffin! Anzi no, ma cosa dico…Con un cesto di candele da lei personalmente realizzate.
‘Valutò un attimo se omettere Robin’. Tecnicamente sarebbe da omettere o meglio da eliminare ma con le bugie non si va da nessuna parte.
“Ed il tuo insegnate di educazione fisica sembra cercare ogni scusa per parlarmi”. Anche qui scommetto una grassa cifra che non si sforza più di tanto; probabilmente appena la vede si lancia come un razzo anche se non ha elaborato nel suo limitato cervello nessuna patetica scusa.
Pure in questo caso ci metterei un attimo a dilungarmi ma non mi abbassa al suo livello e dico solo che pure qui (anzi, qui ancora meglio) mi partirebbe il Norma Bates 2.0.
“Non mi stupisce” Io si invece, io mi stupisco, mi sarei aspettata una punta di irritazione da parte di Emma, giuro. Io di sicuro avrei alzato la voce di mezzo tono ma si sa anche che io a volte non so tenere la lingua fra i denti.
“…Anno nuovo, una nuova bella donna”. Il modo arrendevole in cui Emma informa Regina è preoccupante; mi sa che oramai tutta la scuola ne è a conoscenza, tranne chiaramente la moglie. Si sa come vanno a finire le questioni di corna.
“Con me casca male. Sono già presa”. Wtf!!!! Vi prego datemi un led luminoso per far brillare questa scritta! Cioè io non me la toglierò più dal testa, mai, mai, mai più! Regina è presa e io sono presa in tanti altri sensi!!!
Regina è…Impegnata, fuori mercato Regina è….Di Emma!
Diamine sono avvampata come fossi una donna di mezza età!
‘Emma rimase immobile’. Al contrario di me medesima!
‘Cosa intendeva?’ Intendeva quello che ho appena scritto tre righe sopra!
‘Parla di lei, giusto?’. Sarà meglio.
“Assolutamente”. Che classe e che self control Swan. Tanta stima per te.
Le ultime due battuta di questo capitolo, ovvero “raccontami qualcosa” e “Sei ancora con me”. Sono la chiusura perfetta e senza sbavature di un cerchio e (per me personalmente) di tanti bei ricordi. Non dico altro.
Allora anche questa volta sono arrivata e con un ritardo ancor più grave; non mi scuso perché sarebbe veramente riduttivo.  Sono una lumaca non c’è molto altro ad aggiungere.
Mi scuso come sempre per gli errori ma non ho riletto. E adesso, a differenza delle volte precedenti ho qualcosa con cui occupare l’attesa del prossimo capitolo. Buona lettura a me.
Spero vivamente di non aver saltato dei pezzi, mi sembra di aver fatto troppo in fretta.Non vorrei aver saltato a stampare qualche foglio. Se si, ti prego avvisami.

Recensore Veterano
15/10/17, ore 00:16
Cap. 12:

Ma è modo di finire un capitolo
Io ti denuncio!

GUARDA CASO REGINA LEGGE THE PRICE OF SALT

ROBIN SI DEVE SOLO AZZARDARE A PARLARLE E LO AMMAZZO malgrado vorrei che innescasse un meccanismo di gelosia in Emma che portasse a una svolta ma non seguire i miei desideri

QUANTO SONO BELLINE "sono già presa" "assolutamente" MA IO BHO

La prima parte con Ruby me l'avevi inviata comunque lmao
Me la ricordavo tutta 😂

DAMMI SPOILER INVECE DI LEGGERE CAROL

CIAO TI VOGLIO BENE

Nuovo recensore
16/09/17, ore 13:26
Cap. 11:

Ciaaaao!
Amo questa ff alla follia! Il rapporto che hanno Emma e Regina è molto simile a quello che abbiamo il e una mia prof (ora mia cara amica - solo quello purtroppo). Tutto quello che hai descritto nel loro rapporto è tutto ciò che vorrei accadesse nella mia vita. Mi piacerebbe troppo sapere come continua :3

Quando Emma dice qualcosa penso subito "I'm totally her!". Sono esattamente lei negli atteggiamenti, nell'affetto e nel desiderio di star insieme alla persona amata (?).

Spero in aggiornamento a breve, anche se so che se non aggiorni è perché sei occupata ♡♡

Recensore Veterano
13/08/17, ore 23:12
Cap. 11:

‘Era da un bel po’ di tempo che Emma non andava al cinema…’. E io potrei dire la stessa cosa più o meno. Forse dovevo iniziare la recensione rubandoti queste righe e modificandole nel seguente modo:
‘Era da un bel po’ di tempo che Francesca non leggeva un nuovo capitolo di questa storia’. Va beh dai, giuro nella maniera più onesta che esiste, che la mia non era una frecciata; appena ho preso in mano il foglio per sottolineare è uscita da sola!
‘….erano andate a vedere un film Disney, perché non c’è età per la Disney’. Niente da dire nel senso che quando ho letto un film Disney ho avuto la tua stessa identica idea. I film Disney non vanno mai criticati. Mai. Sebbene io sia amante di un altro genere di film e i cartoni non mi facciano impazzire, trovo che la Disney possa smuovere anche le cape toste come le mie. Giusto per fare un esempio io ho La spada nella roccia incastonata in testa!
‘…comprarono una confezione di popcorn da condividere…’. Ecco, questa cosa mi ha lasciata basita. Una confezione da dividere in due? Seriamente? A meno che…A meno che la confezione sia formato famiglia allora in questo caso mi rimangio (giusto per rimanere in tema) quello che ho appena scritto.
‘…e mentre Regina sedeva composta…’ e qualcuno poteva avere mai dei dubbi? Quasi, quasi me la immagino appoggiare sopra la poltrona un fazzolettino per  non contaminare il suo culo regale; un po’ come se fosse una specie protetta.
‘Emma si stava muovendo scompostamente per tronare una posizione…’ e facendo vibrare tutta la fila di poltrone! In effetti certi “sedili” sono l’archetipo della scomodità che appena li vedi la tua schiena urla “Ti prego non farmi sedere lì sopra, farò tutto quello che vuoi!”.
‘…finendo per incastrarsi con le gambe sotto al bracciolo sinistro…’. Qua a mio avviso tempo dieci secondi e parte il crampo. Sicuro come l’oro.
“Comoda?”. Certo per ( e mi ripeto) i prossimi dieci secondi lo sarà di sicuro.
“Aspetta che inizi il film, poi potrai fare ciò che vuoi”. Ed è così che lentamente e dolcemente la brezza sulla mia braccia iniziò ad alzarsi e con essa pure la malizia anche perché…Dopo una frase del genere, detta nel “modo di Regina” cosa mai potrei pensare? Secondo te penso che quella frase significhi “Puoi Swan potrai goderti il tuo film senza nessun pensiero da bollino rosso, come se non fossi accanto a te!”. Va beh che stiamo vedendo un film Disney ma qua mi sembra che Regina stia esagerando….Mica si può vivere sempre nelle favole!
‘La ragazza osservò impaziente le luci della sala, e dopo qualche minuto che parve un’eternità esse si affievolirono’. Sarai lieta di sapere che l’eternità non è stata solo per Emma; in effetti mi sono letteralmente catapultata nei panni della bionda e ho sentito chiaramente i secondi bloccati, come fossero incrostati di ruggine. Tu scherzi, tu potrai trovarmi esagerata nelle mie descrizioni ma se scrivo tutto ciò è perché è la tua storia, il modo in cui scrivi che mi fa vivere LA storia.
‘…sulla loro fila non c’era nessuno,…era praticamente impossibile che qualcuno potesse vederle;….’. Prima cosa…Che culo seconda cosa (ovviamente io devo pormi domande che sembrano questioni di vita o di morte) c’è poca gente per via dell’orario? Per via del giorno? Perché fuori c’è il sole o per tutte e tre le cose? Tranquilla, non voglio la risposta, sono solo io che quando sono presa da ciò che leggo non capisco più nulla.
‘…si sporse verso Regina e le morse a tradimento il collo..’. Il top di questa scena? Il fatto che hai voluto inserire, quasi a sottolineare il colpo basso che Emma a piacevolmente inflitto a Regina; ci sta tutto, è decisamente tipico di Emma fare le “bastardate buone”. Meglio non potevi descriverlo. Non so perché poi ho davanti agli occhi la gif che ho messo sul profilo con Kermit la rana in versione vampiro che azzanna il malcapitato. Andrò a rivederla e forse dovrei pure rinominarla.
“Io avrei ancora fame?. Io non “avrei” nessun dubbio!
“Ci sono i popcorn dolci”. Si Gina, bel tentativo ma non ci crede nemmeno il mio gatto che mi sta facendo da spalla.
“E’ un altro tipo di appetito”. Non serviva neanche la risposta, Swan!
“Ti diverti, vero?”. In effetti qui siamo in tre nella fase del divertimento.
‘Incastrò meglio le gambe  e prese una manciata di popcorn, mangiandoli come se non avesse appena bacchettato con mezzo Oceano Pacifico’. Di sicuro questa frase batte di gran lunga quella del morso a tradimento di poche righe sopra. Ammetto che per un attimo mi ero scordata che prima avevano pranzato col sushi e che Emma aveva divorato la maggior parte delle pietanze ma definirla come una persona che aveva appena banchettato con un oceano intero è qualcosa di magnifico; ti fa veramente capire la grandezza e la capienza dello stomaco di Emma Swan. Complimenti per l’idea, veramente perfetta ed originale. Fino ad ora è la prima nella mia fantomatica classifica.
‘Il film era il tipico horror…., a cui Emma era totalmente anestetizzata’. Come non riuscire a vedere la faccia della bionda in estasi e col sorriso da sofficino findus extra large? Signori e signori questo è il pane quotidiano della bionda e non poteva essere diversamente.
‘Regina, invece, saltava sul sedile a buona parte delle apparizioni improvvise’. Poveraccia, più che un pomeriggio di piacere, si sta rivelando un pomeriggio di calvario per lei e per il suo sedere.
 
‘La ragazza era sempre più divertita…dagli scatti della mora’. Com’è che si dice? Occhio per occhio, dente per dente. Occhio malocchio, prezzemolo e pop corn!
‘Durante una scena particolarmente…fatta male’. Sai che fatico a pensare a quanto possa essere fatta male? Se già il film è difficilmente guardabile, mi riesce veramente difficile pensare che si siano superati con una scena peggiore! O forse è possibile visto che il proverbio dice che “al peggio non c’è mai fine”!. Ok Francesca dacci un taglio!
‘…Emma decise di distrarla…posò la mano sulla guancia e le voltò gentilmente il viso…Accennò un sorriso e si sporse verso di lei, sfiorando lentamente le sue labbra con le proprie, prima di attirarla in un bacio dolce e lento’. Scusa se mi sono permessa di riportare tutto il pezzo o quasi ma era una cosa che mi premeva fare; la scena è così semplice e piena di affetto che a momenti la tastiera prendeva vita. Che poi la cosa sbalorditiva è che un secondo prima si sta parlando, o meglio si sta vedendo del puro e originale trash e mezzo secondo dopo? Mezzo secondo dopo mi esci con questa così così cavalleresca, così amabile, così adorabile che…Non so rimango sempre ogni volta senza parole.
“Ogni scusa è buona?”
“Se vuoi vederla così…”. Ma sai che io sento puzza di bruciato? Io penso che non fosse questa la risposta che in verità Emma voleva dare? Secondo me se Regina avesse risposto diversamente lei avrebbe fatto altrettanto e invece sentendo che la mora ha voluto (non so se in modo voluto o meno) stemperare la tensione del gesto lei si è adeguata. Che dici.. E’ il mio ennesimo viaggio mentale?
‘Alla fine del primo tempo le luci si riaccesero ed Emma si alzò per stiracchiarsi’. E fu così che nel cinema si sentì un boato di ossa che finalmente potevano liberare tutto il loro dolore; fossimo stati negli anni 80 si sarebbe messa a fare aerobica come Jane Fonda.
“…come ti sembra?”
“Scontato. Ma quantomeno la compagnia è piacevole”. Scontato nel senso che non vuole ammettere che incerte scene quasi se la faceva sotto? Anche il fatto della compagnia…Mills mi sarei aspettata anche io qualcosa di meno scontato da parte tua!
“Negherò fino alla morte di aver visto questo film”. E nessuno dubiterà mai di questo. Sarebbe pure disposta a condannare un innocente pur di non ammetterlo!
‘Emma ridacchiò…posò la testa sulla sua spalla. Regina non era abituata a questa affettuosità,…, ma era qualcosa di terribilmente piacevole, ed avrebbe potuto prenderci gusto presto. Il suo pollice scese a carezzare il dorso della mano di Emma,… La mora si era ormai anestetizzata ai jumpscare, e la sensazione della testa della ragazza appoggiata alla spalla la faceva sentire tranquilla, al sicuro’. Diamine, il mio secondo volume delle scuse. Proprio non resisto e non smetterò mia di amare e di sorridere vedendo Regina per così dire spaesata; una Regina che a tratti si sente un pesce fuor d’acqua per la spontaneità e la naturalezza dei gesti di Emma. Ammetto anche che mi ha fatto sorridere il fatto che si fosse già abituata a questo benedetto genere di film ma è palese che tutto il merito è della bionda. Seconda cosa che Regina probabilmente non confesserà mai. Ancora mi chiedo quanto ci impiegherà la mora ad ammettere, almeno a se stessa che questa affettuosità nei suoi confronti è oramai diventata routine; probabilmente avrà avuto un passato molto doloroso se ancora reagisce a questo modo. Io al suo posto mi sarei già abituata perché p risaputo che è semplice come un battito di ciglia abituarsi alle cose e alle persone belle; il brutto è dopo, quando la tua quotidianità viene spazzata via senza che tu te ne accorga. Ma questo è un altro paio di maniche. Comunque Gina…Devi prenderci gusto, ok?
‘…alle 15.20 era finito’. Già fatto?
“Non sono nemmeno le tre e mezza. E siamo a cinque minuti di macchina da casa mia”. D’accordo, allora dillo, dillo che vuoi estirpare tutta la mia malizia. Guarda io alzo le mani in segno di resa perché aggiungere qualcosa dopo questa frase sarebbe inutile come la carta vetrata al posto della carta igienica. Evviva il mio romanticismo sempre e comunque.
“E’ un invito per caso?”.
“Se vuoi vederlo così…”. Ma perché questa risposta mi puzza? Vale lo stesso discorso che ho fatto in precedenza. Ok che non pretendo la dichiarazione con tanto di brillocco ma per la miseria se sento i freni tirati! Sbaglio ancora?
“…c’è un corso di aggiornamento. Qualche volta hanno la brillante idea di farli di sabato”. Prendetelo e tagliateli la testa o al massimo denunciate questa persona perché è inammissibile! Mi rifiuto.
‘Com’era bella – ancora stentava a credere che tutto ciò che c’era tra lei e la professoressa fosse vero, che fosse tutto realmente successo. Guarda io penserei la stessa identica cosa anzi forse ci penserei più volte di Emma ma sarei anche più astuta nel non farmi beccare in castagna come in questo caso. Sia chiaro però…Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare; magari trovo una persona e perdo talmente la testa da ritrovarmi perennemente a guardarla con la bocca aperta.
‘Emma si riscosse e si grattò la nuca, assieme divertita ed imbarazzata’. Dimmi tu se non è un cucciolo adorabile. Un piccolo riccio come si vedono in certi video.
“…Ero sovrappensiero.”
“Ti capita spesso.”
“Già”. Più che una domanda quella di Regina era un’affermazione oppure ho capito male? Altra domanda…Ad Emma capita spesso perché pensa a lei o lo faceva anche prima di conoscerla? Se si, a cosa pensava prima? Scusa il maledetto interrogatorio ma a volte sono sempre sull’attenti. A volte percepisco frasi che magari non hanno nulla di particolare ma io ci leggo del dramma.
“Abbiamo mezz’oretta per noi…”. Basta getto i fogli all’aria, mi alzo dalla sedia e faccio un giro intorno alla casa.
‘…non fece in tempo a finire la frase, poiché sentì le mani di Emma sui fianchi…”Sempre decisa, miss Swan, hm”. Giusto per la cronaca questo tuo “hm” finale ha una carica erotica che nemmeno ti immagini e mi fermo qui, a differenza delle mani di Emma che fra l’altro mi sembra logico che si posizionino in certi punti! Non bisogna mai stare con le mani in mano.
“Quindi…devo supporre che tu abbia qualche idea?”. Devi supporre? Sul serio….? Devi? Allora supponiamo dai, supponiamo che Emma abbia idea di….Tirare fuori i libri e studiare o meglio ancora che voglia scrivere per ingannare il tempo un saggio sulla nascita della politica e dei mille partiti! E poi supponiamo che io non senta la pressione salire.
“…Che ne diresti di accoccolarci un po’ sul divano finchè non devi andare?”. Ecco, in questo caso non supponiamo che la mia bocca si sia spalancata come un vecchio teschio lasciato a prendere polvere sulla mensola più alta della libreria, la mia bocca si è veramente aperta. E’ come se alla provocazione di Regina io avessi deciso di mettere la mano sul fuoco, sicura della risposta della bionda  e per il responso sarebbe… Io in coda al pronto soccorso con un’ustione di primo grado!
Divagazioni a parte e serietà che incombe mai al mondo avrei pensato a questo, mai avrei pensato che Emma potesse farle questa richiesta ma non perché io veda Emma come una persona che da la priorità al sesso anzi! E’ che la situazione, il loro flirtare al cinema e poi vederle in auto mi avevano portata a pensare che il sabato si sarebbe concluso con del sano e piacevole sesso.
Praticamente è come se fossi uscita con una stupenda giornata di sole, in cerca di solitudine e improvvisamente, senza nessun segnale fossi stata circondata da una marea di persone. E’ semplicemente folle ma nel caso della storia è una follia positiva, quella che per dei minuti ti fa stare coi piedi sollevati da terra e con un sorriso incredulo. Definire il tutto “sorprendente” è veramente riduttivo.
‘…c’era quasi sempre una malizia di fondo, ma non in quella domanda. Era quasi timida, anzi – era una richiesta per qualcosa di perfino più intimo del sesso;’. Ma senza nemmeno un’ombra di dubbio questa cosa è più intima del sesso. A mio avviso ci vuole più coraggio a chiedere una cosa del genere che scegliere la via della passione. Su questo non ci piove. E come sempre, il modo in cui scegli di descrivere determinate emozioni, calza a pennello con tutto ciò che in quel momento accade alle protagoniste; è così semplice vedere Emma come una bambina che chiede una cosa che ti lascia soavemente spiazzata e tu non puoi fare altro che sorridere e acconsentire alla sua richiesta.
Allora, allora, allora. Tutta la manovra successiva per farle sedere su questo fortunato divano, non posso riportarla perché a tutto c’è un limite! Però dico che inizialmente vederle così mi ha fatto salire non dico il porn, ma la sensualità galoppante perché per me è una posizione che porta ad altro che a semplice coccole, se poi descrivi le braccia di Emma come “atletiche” (chiaramente non esiste per la bionda altra descrizione) allora io me la vedo stile Ufficiale e gentiluomo con la differenza che le due prendono  la porta per la stanza da letto. Stanza che è chiusa ma che Emma con decisione apre con un calcio ben assestato. E i cardini…Muti!
Poi però mi sono calmata leggendo questo passaggio:
‘Socchiuse gli occhi, respirando piano il profumo di Emma…A volte le capitava…di farsi domande sulla legittimità della loro relazione…., ma ogni volta che i suoi occhi incontravano quelli…della ragazza o che le due potevano indugiare in quella dolcezza che riservavano solo l’una all’altra, ogni dubbio svaniva’. E con loro anche le mie fantasie più nascoste. Non vederla come una cosa negativa anzi, immaginarle così trovo che sia una rarità e come detto prima, sia migliore del sesso e per questo forse più difficile da trovare. Avrei voluto poi in particolare sottolineare l’ultima frase che hai scritto perché si sente nell’aria che loro due si appartengono che nonostante le difficoltà che verranno, sono destinate a stare insieme, indipendentemente dal tempo che ci vorrà. Se non è una cosa speciale questa…Onestamente non so se possa esistere altro di meglio.
“Penso semplicemente di non essermi mai sentita così”. Caspita, questa è una confessione veramente importante che Regina ha fatto; se inizialmente l’ho percepita con poca propensione all’esprimere i propri sentimenti, in questo caso mi devo ricredere. Non sarà stata esplicita ma a volte non servono molte parole per farsi capire.
“Così come?”. Come non prendere la palla al balzo. Chi non risponde in questa maniera vuol dire che non ha capito un tubero perciò..Così come, Gina?
“…Serena, suppongo”. E basta supporre!!! Sei serena, ora come ora lo sei. Domani è un altro giorno ma adesso sentiti di ammettere senza nessun dubbio che lo sei.
 “Vorrei,..Ma è un corso obbligatorio…”. E figurarsi ma d’altronde per farlo di sabato era implicito che fosse obbligatorio! Ancora non ci credo.
“Però sei sempre la benvenuta qui”. Beh con questa affermazione ammetto di sentirmi un po’ meglio; credo sia una cosa estremamente seria quelle che Regina ha appena detto. In pratica per Emma le porte della sua casa sono sempre aperte per ogni circostanza. E io già penso alle catastrofi.
‘Era insolito, per la studentessa, sentirsi così accettata’. Questa è una cosa che le accomuna anche se forse la bionda ha qualcosa o meglio qualcuno in più. Come ha fatto giustamente notare tu nelle righe successive, c’è la signorina Lucas che per Emma secondo me è fonte di ossigeno; mentre ripeto Regina a mio avviso non ha nessun con cui potersi sfogare o anche solo svagare.
Continuo a essere ripetitiva ma questa cosa che hanno in comune le due mi affascina molto e rafforza già la mia idea di due persone destinate ad incontrarsi in qualunque parte del mondo siano.
“Mi piacerebbe invitarti da me uno di questi giorni”. Io in questo invito ci leggo un mondo. Ci leggo il mondo di Emma Swan, leggo che Emma vuole far entrare Regina nella sua vita e vuole che la mora ci entri con tutte le scarpe (tacco dieci e anche dodici!). Anche perché, sinceramente parlando, con dei genitori del genere, sapendo di avere comunque la possibilità di avere tutta la privacy che si desidera in una casa che è una bomboniera, chi me lo farebbe fare di invitare a casa una persona a cui tengo molto? Chi me lo farebbe fare di correre il rischio oltre che di essere scoperta di dover pure litigare? Per questo che interpreto l’invito di Emma in questo modo. Poi certamente posso sbagliare, può essere un invito senza nessuna pretesa però non lo so, l’istinto mi dice questo.
Certo non immagini la curiosità nel vedere Regina in camera di Emma ma non per motivi “osceni” proprio per vedere la faccia che farà. Per me rimarrebbe piacevolmente stupita anche se per un paio di secondi farebbe la faccia da cinema  trash/jumpscare!
“Chissà perché immagino la tua camera come uno scenario post apocalittico”. Perché esattamente in quel momento la stanza di Emma E’ uno scenario post apocalittico; magari in stile prime stagioni di The walking dead.
“Metterei in ordine prima di invitarti…”. Ah beh mi mancherebbe altro che se ne fregasse e si giocasse la carte del “così sono io se ti pare; io sono me stessa in mezzo ai vestiti stropicciati e ai cartoni della pizza unta!”.
‘…fu di nuovo Emma a parlare…”Resta”’. E’ stato giusto tentare, Swan ma ahimè non è proprio fattibile.
‘Quando si separarono, la donna si alzò controvoglia, e la studentessa rabbrividì appena, ora che non aveva più il corpo di Regina a scaldarla’. Sensazione che si conosce bene. Basta solo avere un gatto sulle gambe e quando se ne va per i fatti suoi senti subito il vuoto, in tutti i sensi. D’accordo il paragone non è dei più romantici ma non mi è venuto di meglio. Sta di fatto che “la studentessa rabbrividì” ha fatto venire i brividi anche a me ma in senso completamente positivo. Non so, l’immagine di loro due sul divano, della mora che a malincuore si alza è così limpida davanti ai miei occhi che non ho bisogno di fare troppi monologhi. E questa mio avviso è una dote naturale perché con un paio di frasi giuste sai sempre cogliere il segno. Sempre.
“Faccio una passeggiata, dato che è una bella giornata”. Perché adesso me la immagino raggiante in mezzo alla strada saltellante e con gli uccellini che si appoggiano sulla spalla? Si, non sto sbagliando, so che sto parlando di Emma e non di Biancaneve! Io me la vedo così dopo un pomeriggio maledettamente perfetto.
‘…le dispiaceva andare via, ma allo stesso tempo era felice di come si era svolta la giornata (uccellini!!!)…ed avrebbe voluto avere più tempo, ma si era resa conto che anche l’aspettativa di vedere la donna la rendeva euforica…il pensiero la faceva sentire piacevolmente impaziente’. Ammetto che in un primissimo ma breve momento non l’ho pensata come te; mettendomi totalmente nella parte di Emma ma con la mia testa avrei avuto probabilmente una leggera tristezza dipinta sul volto perché vedrei il lunedì come un giorno inarrivabile ma col senno di poi ti do pienamente ragione perché in effetti ho sperimentato il piacere dell’attesa e molto spesso è decisamente il tempo migliore e non è vero che spesso il tanto desiderato giorno sembra non  arrivare mai; spesso ho trovato che i giorni sono volati e sono sicura che sarà così pure per Emma. Dannazione mi sembra di essere una contraddizione vivente ma penso solo di essere stata frettolosa nel giudicare il passaggio che hai scritto. Colpa mia, tu hai pienamente ragione; sentirsi piacevolmente impazienti non è affatto male.
‘Mentre tornava alla proprio dimora….; le tornò in mente la domanda che lei le aveva posto: cos’erano, loro, l’una per l’altra?’. Domanda lecita dalla risposta incerta. E’ buffo che entrambe non abbiano il coraggio di essere oneste con se stesse. Io non voglio fare l’impiccione e dico solo “Meno male che Ruby c’è”.
‘Ruby l’aveva definita “innamorata”’. Ehm….Prego?
‘…perché sforzarsi di dare un’etichetta a ciò che sentiva? Avrebbe lasciato decidere il tempo’. Ovvio che non serve un’etichetta; se non c’è bisogno di appiccicarla ad ogni barattolo, figuriamoci se occorre in questi casi. Anche qui mi trovo d’accordo. Spesso e volentieri forzare con delle definizioni è come se fosse l’inizio della fine perché è inevitabile che poi i pensieri si fanno strada sgomitando, dando spazio a paure e paranoie infondate, col risultato poi che chiedi di più anche in situazioni in cui non bisognerebbe pretendere nulla. Se il discorso non è chiaro fammi sapere. Sai cosa penso anche? Che questa faccenda del “non etichettare” va veramente messa in pratica con i fatti e non solo con le parole. Impresa spesso ardua.
“Hai dormito da lei?” Beh che dire, almeno la parte del genitore che si interessa dove è stata la figlia, l’ha fatta. Nulla da dire a James. Bene ora torna pure col tuo giornale in mano e le tue gambe sulla poltroncina.
‘Regina,…andò a prepararsi …La casa sembrava molto più vuota, adesso che Emma era uscita’. No Regina, la casa è decisamente più vuota.
‘…tante volte aveva pensato che le sarebbe piaciuta terribilmente della compagnia…’ ma lo sai che io questa cosa non l’avrei mai detta? Io mi sono sempre immaginata una Regina abituata alla solitudine o comunque mai avrei immaginato di leggere queste parole sul suo conto. Il “terribilmente” poi mi fa capire ancor di più la sofferenza che la mora ha provato in tutti questi anni. Sofferenza che per me attualmente è un mistero ma che spero di esplorare anche in maniera superficiale. Chissà se è più difficile per lei ammettere la sofferenza della solitudine o ammettere cosa prova per Emma. Entrambe scelte difficili.
‘…per un breve quanto disperato periodo aveva anche valutato l’idea di prendere un gatto…’. Regina stile gattara? Io l’avrei vista. Un bel gattone col pelo lungo e bianco come la neve, occhi verdi e portamento da spot pubblicitario. La butto un pochino sul ridere ma anche questa frase racchiude tantissima sofferenza.
‘…però la sua mania per l’ordine aveva avuto la meglio’. Merda! Anche qui hai ragione. Ti immagini la creatura nei primi mesi di vita che vomita, che scagazza ovunque tranne nella lettiera? Che si affila le unghie sul divano di pelle e che usa le tende cose se dovesse fare l’arrampicata sul Monte Everest? No, impensabile. Come diavolo ho fatto ad immaginarla con un gatto? Il mio amore per questi animali mi ha reso cieca!
‘…per la prima volta sapeva esattamente chi le sarebbe piaciuto avere accanto: l’arrogante bionda che aveva catturato la sua attenzione dal primo giorno’. Ehm…Am…no ok non lo dico. No etichette!
Siamo comunque sicure che Emma Swan sia meno “impegnativa di un gatto?”.
‘…si avviò verso il corso con il cuore leggero’. Anche a lei stanno svolazzando gli uccellini sulla spalla?
No, mi viene da ridere perché immagino le “facce felici” degli insegnati costretti a fare questo corso e Regina l’unica ad veramente felice. Felice nella sua nuova dimensione alternativa.
‘Essendo arrivata presto decise di prendersi un caffè alla macchinetta, sperando che l’aiutasse a digerire –era abbastanza certa di avere un tonno invocante vendetta nello stomaco-‘. Ecco la medaglia d’argento per questa tua nuova uscita! In questo capitolo noto che ti sei sbizzarrita e non poco. Fra l’altro mi sta sorgendo un dubbio…Ma Regina non mi sembrava avesse mangiato poi tanto a pranzo. Di Emma sono estremamente sicura, ma lei mi sembrava avesse mangiato sobriamente.
Secondo me la nota stonata della giornata non è né il corso né tantomeno il “tonno” ma il fatto di dover tentare di parlare con il corpo insegnate. Questa sembrerebbe la sua scocciatura e la sua preoccupazione più grande.
‘Robin le si avvicinò per salutarla e la invitò a sedersi accanto a lui’. Robin le si sarebbe avvicinato anche se l’avesse vista due secondi prima! Stasera non voglio essere di cattivo umore e sparare subito a zero su di lui ma solo perché il capitolo si sta concludendo in maniera impeccabile! Se qualcosa ai miei occhi fosse andato storto allora “apriti cielo”. E comunque era ovvio che facesse il cavaliere; strano sarebbe stato il contrario.
‘Non trovando una scusa plausibile, lei dovette accettare..’. Classica situazione dove vieni presa alla sprovvista col risultato che nemmeno tenti di pensare a qualche bugia! Darei non so cosa per vedere Emma passare per il corridoio e vederli seduti insieme. Come minimo già sarebbe scattato l’allarme anti incendio.
“Se mai avessi bisogno di qualcosa puoi chiedere…sono qui da qualche anno”. Che buon cuore questo novello Cicerone. Scommetto che le ha fatto questa proposta con un moto di orgoglio e fierezza e che non ha nemmeno tentato di nascondere. Malato di protagonismo.
‘Regina notò che Robin le si era avvicinato…mentre parlava, e la cosa la disturbava’. A chi lo dici, Gina! Sembra quasi voler marcare il territorio, non so spiegarmi ma invadere in questo modo il campo di una persona lo trovo veramente inquietante e disturbante.
‘…notando una fede d’oro…- sapeva che non sempre era un deterrente, ma saperlo sposato la tranquillizzava…’. Certo non è un deterrente ma è comunque una speranza; speranza che le persona abbiano della coscienza e del rispetto.
E anche questa volta sono arrivata alla fine del mio viaggio.
Voglio spendere due parole per la descrizione finale che hai fatto di Gold; è decisamente una delle mie preferite che mi ha coinvolto molto e che mi ha dato l’ennesima fotografia da appendere in bacheca e continuare così a immaginare questa stupenda storia. E’ vero che i personaggi, anche se in un contesto diverso già li conosciamo ma la descrizione e i dettagli cha hai raccontato su Gold, fanno “brillare” ancor di più il personaggio. Gli da quel lustro in più che ti fa apprezzare ancor di più tutto l’insieme.
Ringraziamenti finali….
Grazie per la pazienza e per aver mantenuto fede alla tua promessa di postare. Giuro che dopo questo capitolo aspetterò in silenzio i tuoi tempi.
Grazie.

Recensore Veterano
12/08/17, ore 23:31
Cap. 11:

ciao ben tornata, è stata una piacevole sorpresa trovare il nuovo capitolo questa storia è davvero bella e dolce e adesso mi piace acora di più perchè so che di loro è rimasto solo queste storie.
un abbraccio e a presto spero.

Nuovo recensore
14/04/17, ore 16:06
Cap. 10:

Ciao!! Questa storia mi sta entusiasmano troppo ti prego aggiornala presto!!
(Recensione modificata il 07/05/2017 - 04:08 pm)

Recensore Veterano
29/03/17, ore 12:38
Cap. 10:

‘Regina non era mai stata tipo da farsi troppi problemi quando voleva intensamente qualcosa…’. Direi che la descrizione cade a pennello, soprattutto se penso al primissimo giorno di scuola.
‘…si era addestrata a pianificare con attenzione la propria vita in modo da perseguire con efficienza i propri obiettivi…e ciò che desiderava. E ciò che desiderava in quel momento era Emma’. Non so tu cos’hai provato mentre scrivevi ma io, da lettrice posso solo dirti che queste poche righe hanno reso tutto maledettamente eccitante. Mi immagino Regina come una macchina da guerra perché non si ferma davanti a nulla, se incontra un ostacolo semplicemente ci passa sopra o al limite trova il modo di aggirarlo e di andare dritta alla meta; in questo caso però non posso far a meno di sentire che l’obiettivo Emma oltre ad essere stato raggiunto brillantemente è ancora in corso d’opera perché è chiaro (non solo da adesso) che c’è di più. Ho letto e riletto molte volte questo pezzo iniziale e le emozioni che provo sono sempre le stesse anche a distanza di mesi. By the way…Sorry per il ritardo anche se forse dovrei scrivere “Sorry, I’m late” ma questa frase implica una cavalcata lungo un corridoio e sebbene io sia munita di corridoio, ahimè non sono munita della falcata necessaria!
‘Per questo si era chiesta,…cosa l’avesse spinta,…a farsi tante domande sul proprio rapporto con la ragazza…. Si chiese cosa diamine l’avesse spinta a domandare alla bionda “cosa siamo?”. Se fossi in un meraviglioso salotto a sorseggiare del the con la mia amica Regina e lei mi stesse confessando queste cose io con la calma di chi prende la vita con filosofia le piazzerei un sorriso stile jocker e senza tanti giri di parole le direi “Cara, sei innamorata”!’. Pensi che la mia mini analisi sia sbagliata? Sfido chiunque a non pensare a ciò che ho scritto. Fra l’altro l’innamoramento non è nemmeno scattato adesso, a mio avviso tutto è partito dalla passeggiata al parco.
‘Non voleva ancora ammetterlo a se stessa, ma Emma era più importante di quanto lei non volesse accettare…aveva paura che sarebbe finita male, e non era sicura di riuscire a sopportarlo’. Amo questa tua ennesima descrizione breve ma diretta. Mi verrebbe da dire “Chi vuol capire, capisca” ma ciò che sto adorando di più è l’insicurezza che stai tirando fuori dalla mora; se fino a due secondi fa l’abbiamo (o meglio io) definita una macchina da guerra in questo caso come potrei descriverla? Come una macchina che sforna dolcetti a forma di soffici nuvole? E’ proprio vero che per certi versi siamo tutte uguali e che dopo essere state con una persona ti assalgono dubbi catastrofici e paure che non ti permettono di vivere serenamente nemmeno una giornata.
‘…le piaceva, quello era ovvio, ma innamorata? Oh, no, assolutamente no.’ Cara Regina, consiglio spassionato, negare con codesta foga non fa altro che alimentare i sospetti che oramai tutte noi lettrici abbiamo perciò per la prossima volta ti conviene mantenere un profilo basso, ci fai una figura più bella e onesta.
Per ovvi motivi (non vorrei essere accusata di plagio) non posso riportare tutto il loro dialogo successivo ma vederle così, in armonia quasi stento a crederci. Mi immagino Regina scendere dalle scale mentre si abbottona la camicia ed Emma intenta ad armeggiare in cucina e nel mentre pianificano una serata. Non so spiegarti mi va tanto vita quotidiana di coppia senza drammi all’orizzonte e vedere Emma arrossire non ha prezzo perché sebbene entrambe non abbiano peli sulla lingua e sappiano come stuzzicarsi, c’è sempre il tallone d’Achille pronto a colpire.
‘…si stuzzicavano dal primo giorno, ed era la normalità…ma-…- non l’avevano mai fatto in modo così innocente e quasi dolce…Questo la faceva sentire bene dentro’. Definisci “bene dentro” Ahahhaha, no sto scherzando, so benissimo come si sentono entrambe e cercare delle parole adatte non sarebbe sufficiente, certe cose vanno provate e basta; comunque come vedi ho anticipato le mosse definendo anch’io tutto questo “normalità”; direi che anche noi viaggiamo (per ora) sulla stessa lunghezza d’onda.
‘La mora si morse il labbro’. Con questa mossa non sbagli mai! Avresti potuto anche scrivere ‘La mora era al supermercato e si morse il labbro perché non capiva cosa avesse scritto sulla lista della spesa’ e sarebbe stato eccitante lo stesso!
“Sinceramente sto resistendo alla tentazione di baciarti, ed unicamente perché qui è…troppo rischioso”. Oramai diamo fiato alla bocca senza pensarci più di tanto, eh Gina?
‘Non pensava che avrebbe mai detto una cosa così sdolcinata, ma in fin dei conti non si aspettava niente di cui era successo fino al allora’. Ammetto che in tutta questa “sincerità” la parola che più mi ha colpito è stata “sdolcinata” e non posso fare a meno di chiederti se anche tu che l’hai scritto immaginavi un’evoluzione di questo genere per Regina perché, e qui mi ripeto… Immaginarla come una solo sesso senza coinvolgimento ci sta (vedi il primo, che doveva  poi essere l’unico capitolo) ma vederla fare pensieri ed esprimere pensieri così importanti, a mio avviso e tutto un altro paio di maniche. Non posso che esserne felice e aspettare una risposta, ecco tutto; sappi solo che parola migliori non potevi usare per descrivere una Regina in pieno amore adolescenziale e qui per la miseria mi sale una curiosità sul suo passato che non puoi capire.
“Se provi a resistere anche dopo ti terrò il muso a vita”. Da Miss Swan una risposta diversa di certo non me la sarei mai aspettata!
‘Ribattè lei dopo qualche secondo, quando fu certa che la sua voce non avrebbe tremato’. Ed ecco per me la seconda frase che più mi ha colpito. Difficile dire il perché, semplicemente ho chiuso gli occhi e forse, inconsciamente, ho fatto un respiro assieme ad Emma in modo da calmare la voce proprio per non sentirla squittire e quindi spaventare la mora. Lo spavento ovviamente non sarebbe dovuto alla tonalità della voce ma all’enfasi perché in fin dei conti sono ancora all’inizio e per quanto i loro sentimenti siano chiari, è comunque troppo presto per esporsi e per farsi vedere coinvolte totalmente.
‘Cambiò quaderni,…e quando chiuse lo sportello…si ritrovò davanti un sorriso sornione ed un paio di occhi curiosi’. Prima cosa io avrei cacciato un urlo dopo aver chiuso il mio armadietto, seconda cosa…Non faccio per nulla fatica ad immaginare gli occhi di Ruby; più che occhi sicuramente si saranno ridotti a due fessure!
“Ok , te lo dico, ma non devi dirlo a n-“. Emma Swan!! Ma nemmeno una lezione sei riuscita a resistere? Diavolo confesso che ti facevo un filino più discreta e invece ho toppato alla grande.
“Ok, ok, ma cosa avete fatto?”. Ecco, ad esempio questa domanda a bruciapelo fatta da Ruby me l’aspettavo eccome! Avesse fatto una domanda diversa mi sarei spaventata.
“C’è un luogo e un momento per ogni cosa, ma non ora”. Toh, che  i tocca sentire, adesso la bionda mi spande perle di saggezza? Aspetta che controllo che questo giudizio non le abbia fatto venire i capelli grigi! Saggia, San Swan….o Gandalf  Swan?
‘Il professor Nolan era un tipo non troppo sveglio, ma gentile e disponibile’. E qui mi è partito il sorriso di tenerezza perché non potevi descriverlo in maniera diversa. Potrebbe pure apparire un pochino sfigato e sottovalutato che forse a volte finge di non vedere ma che spesso sa più di tutti gli altri. Dici che ho esagerato? Va beh, comunque sono lieta di leggere che almeno un professore, in tutto l’istituto si salva e anche qui non posso far a meno di sentire la presenza incombente di Robin!
“Ti vedo allegra, Emma. Lasciami dire che è un piacere”. E lasciami dire che è un piacere pure me leggere quello che hai appena scritto.
Ammazza che maleducata che sono, sono talmente presa da Emma e Regina che avevo completamente dimenticato che anche la povera rossa ha trovato qualcuno. Ancora si deve conoscere l’esito del primo appuntamento, intanto però ce l’ha. Sorry Ruby.
Certo che se si presenta all’invito che già non è sicura….Va beh dai una volta ogni tanto voglio pensare positivo e forse tutto andrà meglio del previsto.
Dio mio Ruby, spero di non averti gufata.
‘Le due uscirono per la solita sigaretta’. Credo di avertelo già detto ma nella mia testa, vedere Emma con la sigaretta è qualcosa di….Boom…Scoppiettante, la adoro.
“Allora, adesso che siamo sole racconta”. Immagino che per Ruby il percorso per arrivare nel posto dove nessuno possa vederle, sia stato un calvario; la strada non finiva più.
‘Emma ridacchiò….divertita dall’impazienza dell’amica’. Non è per nulla divertente, soprattutto quando sei dall’altra parte, vedremo Miss Swan a ruoli invertiti e comunque io avrei avuto la tremarella sia al posto di Ruby, sia al posto della bionda; non è sempre detto che ricevere notizie sia fonte di piacere (anche se sono positive); molto spesso è più gratificante darle.
“Wohooo!”. Non se nel luogo in cui si trovano sono sedute, in piedi o appoggiate al muro, sta di fatto che per me a Ruby è venuto un mancamento e avrà anche fatto la scena di girare la testa stile disco volante.
“E come sei venuta oggi? A scuola intendo”. Ehm…Generalmente sono maliziosa ma questa volta avevo capito sul serio che non era riferito al sesso! Ciò non toglie che sia stata una bella punzecchiatura da aggiungere alla storia. Mi sa che adesso mi rimarrà in mente per un bel po’.
“Abitiamo abbastanza vicine, ho scoperto”. Due cose:
A) Ogni riferimento è puramente casuale?
B) Che culo.
“Aw, ma guardati, tutta innamorata”. Dai oramai è palese, se lo dici la rossa non può che esserne la conferma con tanto di sigillo.
“…ora non esagerare” No Swan, non esagerare tu e smettila di negare o comunque se proprio vuoi continuare con questo siparietto, fai pure, tanto quella che si rende ridicola sei tu!
“Ti arriverà un enorme “te l’avevo detto”…” Secondo me questo enorme “te l’avevo detto” arriverà con un camion gigante, tipo quello dei traslochi e le scritte saranno luminose e accompagnate da canzoncine da presa per i fondelli.
Allora, seriamente parlando….Io ti stimo cioè l’ho sempre fatto ma adesso più che mai; Emma che tira fuori il suo quaderno e tra tutte le cose che poteva disegnare cose si mette a scarabocchiare? Una giraffa! Cioè uno dei miei animali preferiti! Io ti adoro, sappilo.
‘…si diresse verso l’aula audiovisivi…voleva mostrare un documentario- perlomeno il tempo sarebbe passato più in fretta’. Non so se la visione era già stata programmata da tempo oppure no, sta di fatto che a Regina per un’ora le va di lusso!
‘Lei ed Emma non avevano dormito molto alla fine…’. Ma và? Adesso la stanchezza inizia logicamente a farla da padrona.
‘Dio solo sa se aveva bisogno di un caffè’. Più cha altro le servirebbe un thermos ma non avendolo credo che la cosa più saggia da fare sia svuotare il distributore con un bel venti dollari di monete!
Mi è piaciuto molto leggere la giornata di Regina o meglio tutti i dettagli del suo programma di scuola e la sua stanchezza mi ha molto soddisfatta, sarà che a me piacciono molto i dettagli e le piccole cose e leggere questo passaggio mi ha fatto stare bene, se fosse stato più lungo credimi lo avrei amato ancora di più.
Ma sai che nell’aria sentivo puzza di fogna? Il motivo poi è stato spiegato con l’arrivo di Robin, non dico altro!
‘Più aveva sonno, meno era disponibile a fare quattro chiacchiere…’. Con Robin poi la disponibilità era sempre assente, sonno o non sonno.
“…Si mise nuovamente seduta, sperando solo che il tempo passasse velocemente”. E sperando anche di non addormentarsi, sai che figura? Regina Mills che si addormenta in classe? Inconcepibile.
‘…Mancava solo un’ora…eppure le sembrava tantissimo; era la prima volta che non riusciva a concentrarsi…lo trovava allo stesso tempo frustante e fortuito’. Benvenuta tra i comuni mortali, Regina Mills. Immagino lo sforzo che starà facendo la mora, è come se fosse stata catapultata in un mondo dove le sue regole non esistono più e lei è impotente perché non può crearne di nuove e soprattutto perché non sa come gestire il tutto.
Ma passiamo all’altra parte, al lato della bionda perché di sicuro nemmeno per lei le cose stanno andando velocemente…
‘…continuava a lanciare occhiate impazienti all’orologio, che nonostante questo non pareva interessato ad andare più veloce’. Ma sai quanto mi è piaciuto leggere questo? L’ho trovato un modo meravigliosamente diverso per descrivere il tempo che fa l’indifferente, fregandosene di chi ha fretta, bellissimo!
‘Da un lato era felice di avere qualcosa da aspettare con ansia…Adesso, invece, non vedeva l’ora che finissero le lezioni’. Mentre leggevo questa parte non ho potuto fare a meno di pensare come certe volte la vita ti sorprenda, come nel giro di poche settimane, o giorni tutti cambi in maniera positiva; a volte si è addirittura increduli per quello che sta avvenendo e credo che anche Emma a volte pensi questo. Il giorno prima è confinata per sua scelta a scuola adesso invece adesso vola per i corridoi manco fosse Supergirl in cerca della libertà agognata da qualunque studente.
“E’ pronta ad andare?”. Ammazza, ma quanti secondi ci ha impiegato per arrivare da Regina? Almeno si è ricordata di prendere fiato?
E venne finalmente l’ora del fatidico pranzo, mi domando se entrambe abbiano veramente fame o se per adesso sono solo felici di essere insieme, non importa dove e non importa con quale tipo di pietanze.
Sai cos’ho trovato molto romantico e cosa spiccava più di tutto? Quando Regina ha chiesto ad Emma se mangiasse spesso in quel posto e la bionda molto tranquilla mente le ha risposto di no perché è un ristorante caro; secondo me a Regina questa cosa non è rimasta indifferente e le è pure partita la farfalla allo stomaco anche perché non credo che Emma navighi nell’oro ma averla portata in quel posto è stata l’ennesima prova di quanto ci tenga a lei.
E poi cosa mi tocca vedere…Una rivisitazione di Ghost dove al posto della ceramica ci sono le bacchette? E poi vuoi mettere la soddisfazione nel vedere che è Emma che deve insegnare qualcosa alla mora? Direi che non ha prezzo.
“Non che tu non sia agile con le dita”. Per la miseria questa ci stava tutta, eccome se ci stava, sarebbe stato un vero e proprio scandalo se non le fosse uscita di bocca.
Sono molto, molto sorpresa dal fatto che Regina non abbia mai mangiato sushi; non so perché ma è stato uno dei primi pensieri che mi è balenato per la mente. Forse me la sono immaginata come una persona che aveva provato quasi tutto, nel campo culinario però forse è esattamente il contrario forse lei è anche rigorosa e abitudinaria anche quando si tratta di mangiare; probabilmente ha il suo ristorante preferito e da lì non si discosta. Tutto ciò è un ennesimo punto in favore di Emma e lo dimostra il fatto di quanto la ragazza sia felice di aver fatto scoprire alla mora qualcosa di diverso e soprattutto qualcosa che le piace; un po’ come quando suggerisci la lettura di un libro ad un’amica e questa ne rimane folgorata. Son soddisfazioni non da poco e non da sottovalutare.
“Continuo a non capacitarmi della capienza del tuo stomaco…Sei brava in ginnastica?”. Beh questa è, e sempre sarà una delle caratteristiche che contraddistingue Emma Swan, l’amore per il cibo e il suo sconfinato stomaco! Per quanto riguarda la “ginnastica” qui tocchiamo un tasto dolente, ci stiamo addentrando in un campo minato e le mie sensazioni si fanno sempre più brutte.
Guarda il modo in cui tu, e di conseguenze Emma avete descritto il modo di comportarsi di Robin beh non fa una piega, è esattamente così fin da quando è entrato nella storia e credo che anche Regina lo abbia già inquadrato. Anche qui però da una parte sono infastidita, ma da una parte tanto, ma veramente tanto curiosa di sapere che ruolo giocherà all’interno del loro rapporto.
E venne così la fine, la fine della loro dolce giornata e come non concludere la giornata se non con pop-corn dolci? Il cerchio è perfettamente sigillato.
Hai visto che alla fine sono arrivata pure io? Ammetto che stento a crederci e ora da “ingorda” quale sono, non vedo l’ora di postare questa recensione solo per bramare il prossimo capitolo.
Grazie ancora per le emozioni che mi dai ad ogni capitolo. Non fermarti mai di scrivere. Mai.