Recensioni per
The monster in chains
di Oktavia

Questa storia ha ottenuto 122 recensioni.
Positive : 121
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
22/12/15, ore 20:48
Cap. 14:

Ogni tanto il mughetto si sveglia e si ricorda dei lavori che deve ancora recensire ... e dunque eccomi qui!
Finalmente riesco a trovare la forza e la giusta ispirazione per commentare questo capitolo e mi scuso profondamente se questa recensione giunge con così tanto ritardo. Ad essere sincera, gli impegni universitari e la poca ispirazione mi hanno spinto a rimandare fino all'ultimo il commento; ma, per fortuna, riesco finalmente a rimediare e non rimanere troppo indietro con la pubblicazione. Dunque da cosa cominciare? Personalmente ci terrei a fare una ola a Saga che finalmente - FINALMENTE - prende in mano la situazione e forse, già nel prossimo capitolo, riuscirà nella sua "impresa" e finalmente abbandonerà la seduta pomeridiana nel tempio della vergine. Forza, Saga! Il momento è giunto! Puccia il biscotto e rendi felici noi, tuoi sostenitori, che hanno atteso lungamente questo momento e che continuano a fare il tifo per te!
Comunque *coff* tornando seri, posso dirmi davvero compiaciuta di questo capitolo. Ribadisco di essere davvero affascinata dal tuo stile e di essere sempre più felice di aver avuto modo di leggere un simile lavoro. Mi piace come stai sviluppando sempre mpiù la relazione fra Anthia e Saga: anche adesso che sono assieme, vediamo il loro rapporto in una continua e sempre più profonda crescita. Li vediamo sempre più vicini e - sebbene Anthia abbia svelato le sue carte e Saga manco una - uniti da un vincolo di sincera fiducia e affetto. A ben guardare è su una simile base che è possibile costruire sopra una relazione che preveda anche sesso e uno sviluppo futuro. Personalmente apprezzo davvero un così chiaro e ben gestito slow building; durante la lettura abbiamo modo di goderci la nascita e la successiva cresciuta di questa coppia, apprezzandola e tifando per loro.
Concludendo, posso dirmi davvero molto soddisfatta da questo capitolo! Attendo con pazienza il successivo!
mughetto

Recensore Master
12/12/15, ore 20:50
Cap. 14:

Ehilà, eccomi finalmente qui a recensire questo ennesimo bel capitolo! /bloccato nella parte clou giusto perché ci vuoi male, vuoi farci soffrire, vuoi farci un regalo di natale, vuoi che poi arrivi Kanon e Saga si ritrovi ancora una volta a non pucciar 'sto biscotto/ {scegli fra queste (?) lol.
Dunque, partiamo dal principio: inanzi tutto io sono VERAMENTE contenta che, seppur Saga e Anthia ormai siano innamorati l'uno dell'altra come dolcissimi piccioncini... Anthia ricordi Kendeas nel suo profondo e non l'abbandoni al 'ricordo d'un estate ormai tramontata'. Bensì come qualcosa di realmente importante nella sua vita. Insomma Saga non diviene 'quello con cui rimpiazzare il vecchio amore', né 'cancelliamo completamente Kendeas dalla mia vita'. Ma, bensì, molto realisticamente Anthia ricorda con dolori e gioie Kendeas e, sempre andando avanti con la sua vita, ora ha Saga. Suo nuovo, primizio amore /visto che l'altro è ormai nei campi Elisi/. Tutto ciò si riesce a comprendere e percepire grazie alla buona introspezione che hai reso nei precedenti capitoli e in questo, così che noi lettori possiamo facilmente approvare la relazione dolce e forte fra lei e Saga, senza discutere.

Scritto questo... ahi ahi, caro Saga! L'amor purtroppo non guarda in faccia a nessuno... così, ormai colpito dal dardo di Cupido molte volte s'è ritrovato a fantasticare sul corpo di Anthia, quell'unica volta che l'ha vista. Un gesto che, in principio, era stato senza nessun scopo erotico se non quello di salvare la giovane fanciulla... ma poi è scoccato l'amore e Saga, povero, s'è ritrovato a pensare a lei non solo a 'la ragazza che ho pescato a mare'.
Piccino ♥
Bella la parte /davvero apprezzata/ in cui c'è l'interazione fra Anthia e lui a proposito del nuovo Pontefice. Si può così un attimo uscire dal tono 'armonioso e senza problemi' per planare sulla realtà del Santuario e dell'orgoglio e nella fierezza che si ascolta nelle parole di Gemini.
In fine... beh, l'ultima parte mi ha fatto andare su di giri, ngh. ♥ Sono così belli... e io sono promotrice della SagaxAnthia da mesi, awh.

In sostanza ti faccio tanti complimenti e aspetterò un tuo nuovo aggiornamento,
Giò.

Recensore Veterano
08/12/15, ore 00:39
Cap. 14:



Eccomi qui.
Confermi la tua buona grammatica. Infatti, il testo è scorrevole e si legge bene.
E' molto buona l'introspezione dei due protagonisti: lei, anche se ama Saga, non dimentica il suo primo amore (e, con grande intelligenza, capisce che è sacrosanto, se accade, innamorarsi di un'altra persona. Insomma, non ci si può condannare al convento eterno se il cuore desidera vivere dopo un lutto così grave), lui, ormai decisamente innamorato fradicio, vede il mondo coi colori del desiderio che prova per lei e, in un impeto di garbo estremo, si è vergognato di averle dovuto togliere l'abito poco dopo averla salvata. (fa anche tenerezza, lo ammetto)
Mi piace anche la considerazione sul ruolo dei cavalieri d'oro, considerati delle "superstar" all'interno del piccolo villaggio di Rodorio e si intravede anche la competizione che si innescherà tra Saga e Aiolos.
A quando però il mio maritino?

Recensore Master
21/11/15, ore 15:33
Cap. 13:

Ohllalà! Buon pomeriggio... non voglio far fuoriuscire tutta insieme la mia tremenda felicità nel leggere questo capitolo, che altrimenti sembro un po' pazza e un po' idiota... un po' più del solito.
Quindi andrò con ordine: Inanzi tutto il capitolo è davvero reso bene e, voglio tranquillizzarti, almeno a mio stretto parere personale tu non hai mandato Saga OOC. Per niente. C'è una maturazione, una volontà, un amore che cresce e si delinea e soppesa anche le scelte più ardite e più giuste. Saga è un cavaliere ligio al dovere e alla regole (a tal punto che rispetta quella per cui suo fratello rimane nell'ombra, altrimenti sarebbe continuamente picchiato, punito e visto male dalla più tenera età.), ma l'amore anche quello più realistico, a conti fatti ci fa indulgiare. Ci fa penare... e ci fa commettere anche le cose più belle. So che magari è molto generico e stupido ciò che affermo, ma un quindicenne con un marchio sopra il capo come 'eroe/cavaliere senza macchia/fedele ad Atena/quasi un Dio anch'egli per quanto è gentile e posato' ha quest'idea, secondo me, dell'amore e tutto ciò che ne comporta. Cerca di opporsi, va lì con delle intenzioni... e poi si ritrova suo malgrado vittima della passione più bella. Una passione non bellicosa, ma quella sfrenata fra due amanti.
Oh, QUANTO CAVOLO MI È PIACIUTO.
Tra l'altro non la penso solo io così... n'è vero Tabetha? ♥
Io dunque credo e affermo vivamente che Saga sia davvero ben definito come personaggio nella tua storia e che questa irruenza dopo capitoli e capitoli d'amore sospirato sia solo un ottimo arrivo.
Anthia torna a vivere anche grazie all'amore per questo uomo... per questo ragazzo. Perché un conto è dire 'io voglio vivere, voglio continuare', un conto è 'vivere davvero, continuare sul serio' per un po' erano solo parole a cui Anthia si attaccava, ma già di suo timida e riservata... non si faceva avvicinare dagli altri. Invece ora... è stato il coronamento anche di questa promessa. Con, a conti fatti, comunque il ricordo di un amore dolcissimo e adolescenziale quale è stato quello col suo defunto ragazzo.
Mi piace, e lo sai, come passi da uno stato di quiete ad uno stato scherzoso, così come poi magari arrivi anche a livelli di stati nostalgici e burrascosi.
In definitiva Complimenti come sempre; spero che non sia troppo sconclusionato ciò che ho scritto, ma raccogliere le idee quando si fangirla è un po' difficile, lo ammetto.

Enjoy,
Giò.

Recensore Master
21/11/15, ore 11:31
Cap. 13:

Ebbene, eccomi qui! ~
​Stranamente non con un catastrofico ritardo. Il che sa di miracolo. Non avevo davvero voglia di farti attendere troppo per questa recensione: il capitolo mi è davvero piaciuto tantissimo, trovo sia splendido e che apra la storia in un nuovo scenario fatto finalmente di una coppia che va affermandosi. Dopo tante pene d'amore, tristi pensieri, tanta solitudine ... Finalmente questi due piccoli zuccherini si lasciano scivolare in un oceano di desiderio e dolcezza. Cosa che il lettore vuole vedere. Se nei primi capitoli siano resi partecipi dei dolori di Anthia per la perdita di Kendeas e della frustrazione esistenziale di Saga, in questo capitolo finalmente li vediamo insieme e lasciarsi andare ad un bacio decisamente smaliziato.
​Che dire, Saga, se non un "era ora"? Personalmente l'ho adorato in questo capitolo - anche se il mio preferito resta Kanon *fs linguaccia* - perché è così deliziosamente preso dal dubbio e dall'oneroso compito di Cavaliere che si lascia prendere dalla disperazione e quasi vorrebbe allontanarsi da Anthia. Lo vediamo infatti avvicinarsi alla ragazza con l'intento di scusarsi per il precedente bacio e dirle che non vuole alcun tipo di relazione con lei; ed invece ... Ahw ~ Ora, lo ammetto, se questa cosa fosse stata scritta in modo decisamente più banale ed inaccurato avrei storto il naso e dato a Saga(e all'eventuale autore dell'incoerente ) ed invece, scritto da te, tutti i processi mentali di Saga risultano chiari e perfetti. Il lettore capisce perfettamente il loro sviluppo, si empatizza con Saga ed arriva a comprendere anche come simile castello di carte venga a cadere quando vi si trova davanti Anthia. Personalmente ho trovato il tutto spiegato alla perfezione e non posso non fartene i miei più sinceri complimenti ~
Ma passiamo alla vera Regina di questo capitolo: Tabetha. Ora, ok, io simpatizzo per lei fin dalla prima apparizione ma qui si parla di un amore viscerale nei suoi confronti. L'ho amata con tutta me stessa. È un personaggio così bello, scherzoso, forte che *emette sospiro* non si può non innamorarsene. L'ho trovata così bene in questo capitolo: Hai il suo ruolo, il suo spazio ed in esso s si manifesta in tutta la sua bellezza e potenza. Non si può davvero ignorare. ~
​Concludendo, io potrei parlare ore e ore di Tabetha. Che è il mio personaggio preferito qui dentro - scusa, Kanon - ma credo che andrei fuori contesto perciò chiudo qui questa frettolosa recensione. Capitolo splendido e attentamente costruito. Diventi sempre più brava! (;;)//
mughetto

Recensore Veterano
19/11/15, ore 22:14
Cap. 13:

Intissar è qui, trionfante.
Anche qui confermi la tua buona grammatica e il tuo stile pulito.
Per quanto riguarda il contenuto... beh, è molto dolce, ma si può anche capire perché sono pur sempre dei ragazzi che cercano di vedere il mondo nel suo lato più rosa, pur essendo consapevoli che non è così (o meglio non sempre).
Conosciamo anche una parte assai inconsueta delle relazioni Anthia-Tabetha (solitamente le migliori amiche cicalano di ragazzi, qui Anthia per riservatezza preferisce non parlare con l'amica) e sappiamo anche il nome di uno dei fratelli della gazzella.
Divertente l'ironia di Tabetha sul comportamento della dolce Anthia.
Eh, per Saga...  "la via dell'inferno (amoroso) è lastricata di buone intenzioni", perché vorrebbe lasciare Anthia ed evitare di coinvolgerla in una esistenza incerta, ma Eros, che da un orecchio non sente (è un dio amorale), fa sì che la sua mente razionale scompaia e cosa vediamo? Lui che la bacia come un matto, da lei gioisamente ricambiato.
Bene, alla prossima.

Recensore Master
10/11/15, ore 12:48
Cap. 12:

Ebbene, dopo settimane di attese e false speranze, eccomi qui!
​Mancavo dal commentare questa storia da davvero troppo tempo. Dovresti ormai esserti rassegnata alla mia essenza di bradipo che si riversa in tardi e deliranti commenti dala dubbia utilità; ci tengo comunque a scusarmi per simile ritardo e fare fioretto che simile situazione si verifichi sempre più raramente ... Ma passiamo a questo capitolo che vede due adorabili fagotti di zucchero e Kanon che, finalmente, torna sul grande schermo con la sua essenza di Principessa del dramma!
​Lo ammetto, quasi commento sarà breve - lo sto scrivendo in metro, di nuovo - e incentrato sul povero e piccolo Kanon che è divenuto il mio personale protetto in questa storia. L'ho amato in questo capitolo. Sono stata davvero felice di rivederlo in scena, intento ad elaborare il suo il suo piano machiavellico ai danni del Santuario! È bellissimo! Cioè, meravigliosamente malvagio e incattivito; ma comunque bellissimo se reso da te attraverso una più che ottima introspezione e resa del personaggio! Kanon è così IC in questa storia! Così vicino alla realtà mostrataci dal manga e alla natura propensione umana per il male. Ho così pena per lui. Capisco i suoi sentimenti, gli sono vicina ... Ma lo biasimo anche. Insomma, bastava spintonare Shion giù dalle scale es era fatta! Che bisogno c'era di questo piano machiavellico? È proprio dei gemelli questa adorabile creaturina! ~
​Passando velocemente a Saga e Anthia ... Ammetto di considerarli due adorabili colombi che meritano davvero un nido d'amore tutto per loro. Come ho ripetuto in precedenza, se c'è qualcosa che amo della tua storia è proprio l'ottima introspezione di questi personaggi e la loro naturalezza e verosimiglianza di pensiero! Saga e Anthia appaino veri nel loro pensare, soffrire e penare.
​Concludendo, ottimo capitolo! Splendido! Mi spiace solo che la mia recensione non renda appieno la meraviglia che ho provato nel leggerlo!
mughetto

Recensore Master
03/11/15, ore 21:53
Cap. 12:

Ta-daah.
I miei inizi di recensione son sempre... randomici. Ma comunque!
Dunque parto col dirti che mi è piaciuto proprio come hai iniziato questo capitolo. È d'effetto... brancoli un attimo nel buio dicendo 'ehi, ma non è troppo presto? Saga ha perso, ha perso la sua battaglia... ha vinto la sua parte oscura... dopo... no?' Poi continui a leggere e tiri un sospiro di sollievo. Cioè, oddio, Saga mica tanto... ma io sì. Lui ha perso contro l'amore. Ma io almeno non ho perso il senno. Credo. Penso.
Ed è veramente eccezionale come riesci a rendere il carattere di Saga... preso dalle sue preoccupazione e dal suo 'mal d'amore', in bilico fra il 'i miei doveri' e 'il persevarere di quel bel sentimento che gli scalda il cuore'.
Mi piace tanto, troppo l'introspezione che gli dai. Una cosa che un attimo mi ha fatto tentennare è stata quella frase sul fatto che questo amore lo aveva quasi un attimo distolto dai suoi doveri. Io vedo Saga davvero tanto diligente, tu stessa l'hai descritto così... per la miseria, il suo amore abbatte quella barriera fra l'inquietudine e il dolore che Saga prova per la sua situazione -avere un gemello nascosto e obbligato a essere tagliato fuori- e che reprime obbligandosi a studiare, avere incarichi, essere diligente...
Invece Anthia... Anthia abbatte questa fortezza.
ç///ç

Kanon.
Ora, diamo un premio Oscar come Miglior Attore Non protagonista a Kanon.
Che è il diavolo dai capelli biondi e poco ci manca che gli applauda davanti al volto per quanto mi piace così come lo hai reso!
Davvero, è un signor personaggio e mi ero stufata che fosse sempre un blando 'ricordo-caratterizzazione'. Qua è minaccioso quanto brillante nella sua strategia. Splendido.

...In fine Anthia. Siam giunti ad Anthia che è sempre un pancake. Anche quando si fa il 'mea culpa' per Kendeas. E la si può comprendere, si può capire, anche se son passati mesi e mesi. Anzi, proprio da questo si comprende quanto sia umana e non Mary Sue, quanto sia realistica che ha ripensamenti, ma anche positività. Dunque non posso che rinnovarti i miei complimenti! Sinceramente!

Enjoy,
Giò.

Recensore Veterano
02/11/15, ore 22:10
Cap. 12:

La trionfante è qui!!
La parte che mi  è piaciuta di più è stata quella con Kanon. A differenza di tante altre, orrende ficcyne tu hai mostrato una versione verosimile dell'amabile futuro cavaliere dei Gemelli, ossia un adorabile (?) serpente.
La cosa che mi ha fatto piacere è vedere Kanon come un politico capace di non lasciare nulla al caso e, pur nella rabbia causata da un avverso destino, di pianificare ogni cosa, facendo anche ipotesi plausibili.
Ottima anche l'introspezione su Saga, che finalmente accetta la realtà dei suoi sentimenti per Anthia. (anche se io, causa letture di testi greci, trovo Eros una divinità senza alcuna pietà, che si diverte a fare il comodo suo).
E poi Anthia... Mi piace la scena con lei e Tabetha e apprezzo che lei si ricordi di Kendeas. Hai fatto capire che un grande amore non scompare se il tuo successivo pretendente è bello e figo, ma gli si pone accanto.
Brava.

Recensore Master
21/10/15, ore 08:55
Cap. 11:

Riuscirà Saga a pucciare il biscotto? Lo sapremo nei prossimi capitoli! Per ora accontentiamoci di vederlo così romanticamente vicino ad Anthia mentre si danno un tenero bacio. Quanta tenerezza! ~ Questi sì che sono gli amori tipicamente adolescenziali che portano al lettore una violenta ondata di diabete e zucchero! Come non amare questi due giovani ed il loro lento e meraviglioso legarsi?
Comunque, eccomi qui!
​Finalmente riesco a recensire questo capitolo e posso dirmi felice dato che, solitamente, impiego intere settimane prima di riuscire ad elaborare un pensiero corretto e logicamente sensato su un capitolo che ho intenzione di recensire. Il tempo a mio disposizione è sfortunatamente poco dato che sta per iniziare letteratura francese ma spero comunque di riuscire a lasciarti un buon (seppur breve) commento.
​Dunque, mi è molto piaciuto questo capitolo. Ormai parliamo di una costante, si può sire che - più che il singolo capitolo - apprezzo la storia nella sua forma più generale e per il suo andamento inesorabile e tremendamente curato. Non c'è bisogno di correre quando si parla di sentimenti umani e, personalmente, troco assai dolce che solo all'undicesimo capitolo i due protagonisti siano riusciti a baciarsi. I sentimenti impiegano tempo e sono incredibilmente difficili da descrivere, a mio giudizio dedicare a loro molto spazio non è mai un errore - anzi, è sinonimo di un'accurata predisposizione della storia e del generale andamento di questa.
​C'è inoltre da dire che si sta parlando di ragazzi, non di adulti grandi e vaccinati. Anthia è quella dolce caramellina gommosa che è ed in questo capitolo lo conferma, rivelando a Saga la natura dei suoi sentimenti ed il loro evolversi nel tempo. Non si può non amarla. È un'adorabile creatura che bisognerebbe solo proteggere~
​E Saga ... Saga continua a prendere il suo tè assieme a Shaka ed Aiolia alla casa della Vergine, ma io sono certa che riuscirà a fare un ulteriore passo in avanti! L'ho amato in questo capitolo. Adoro l'introspezione che gli hai dato. ~
​Concludendo, splendido capitolo. Attendo con ansia il successivo! ~
mughetto

​PS: Si, ma Kanon? Dov'è Kanon? *si fa prendere dall'ansia materna* Il mio povero bambino, che fine ha fatto? Perché suo fratello non lo cerca? Ha bisogno di aiuto quella povera creatura!

Recensore Master
19/10/15, ore 23:11
Cap. 11:

Insomma... BAM. Ecco qui.
Ora, io in realtà non è che aspetti qualcosa di preciso in particolare in questa storia, lo devo ammettere, perché poi ogni capitolo mi prende e mi porta via, quindi il suo dovere da bravo capitolo lo fa, però... però, nghh ♥ Devi capire che Anthia e Saga ormai mi si son tatuati nella fronte e vederli uniti, in modo realistico e naturale, da un bacio che è così labile e dolce, tenero e significativo, il bacio di un'unione così piacevole e pulita... mi fa andare, letteralmente, in brodo di giuggiole. E, davvero, perdonami se sto fangirlando come la peggiore delle fangirl di Santa fé!
Ma, okay, andiamo con ordine. Anthia qui finalmente trova conferma nell'amore: l'amore di una nonna, l'amore dei 'genitori aquisiti' e l'amore di Saga.
Questo capitolo è la testimonianza della dolcezza velata di personaggi che hanno affrontato dolori e amarezze, ma che non sanno dire di no. E questo è bello, se ci si pensa un attimo.
Ad esempio Anthia ha fifa, lei ha sempre quel 'non voglio scocciare' che un po' c'ho anch'io con le persone a cui voglio bene. Ha fifa di trovare ostile sua nonna e di reputare 'sciocchezzuole' i pensieri che ha. Invece NO. La nonna la incoraggia, le dà manforte e la rassicura. 
C'è sempre bisogno di qualcuno che ti rassicuri, davvero. In fin dei conti non tutti hanno il carattere più 'guerriero e imponente' del mondo. Esistono anche le persone normali che cercano di rapportarsi col dolore, inciampando un po', ma vedendo anche la strada del sole davanti a loro.

In fine... eccoci qua. Ecco qua Saga e Anthia. Anthia e Saga. In un paio di mesi le cose possono cambiare e adoro che non sia stato tutto troppo frettoloso, ma ben spiegato. OHYEAH. SONO FELICE.
Kanon è la parte outside di un quadretto dolce-amaro. L'indesiderato con occhi da falco. Veramente ho apprezzato che tu l'abbia messo.

Un piccolo errore che ho trovato è stato solo in una frase:  'lei avesse deciso di ricominciare a togliersi la vita' Penso sia un banale errore di battitura; che magari ti si son impicciate le frasi con quella sopra. 
Ma, tralasciando questa sciocchezza, il capitolo mi è davvero piaciuto (c'erano dubbi?). Altra cosa che mi ha fatto un attimo sciogliere è stato anche il pensare ad Anthia che si rivede nel padre, vedendo che gli somiglia. Che cosa tenera! çç

Complimenti ancora,
Giò.
(Recensione modificata il 19/10/2015 - 11:13 pm)

Recensore Veterano
19/10/15, ore 22:20
Cap. 11:

Sono qui.
Che cosa penso? Che sinceramente era necessaria la bellissima colonna sonora di Toki Gaiden, Hanamori no Ouka.
Con questo cosa intendo? Penso che sia un bel capitolo, colmo di dolcezza (ma non leziosità alla Shirley Temple. La piccola principessa docet) e che fa vedere una qualità apprezzabile di Anthia: l'onestà estrema.
Lei avrebbe potuto glissare sul dispetto provato quando Saga l'ha salvata (anche se, ad onor del vero, occorre ricordare che lei ha avuto il cervello di capire che Saga mica sapeva nulla), ma ha preferito essere sincera e io penso che il nostro gemellino questo l'abbia apprezzato. (al di là del fatto che poi lui mica ce l'aveva con lei, anche perché capisce quanto lei è stata male)
Ah, Kanon è una presenza inquietante in quel momento, mamma mia.
Mi sto immaginando un lupo mannaro con gli occhi gialli e la bava alla bocca (ehi! NdKanon)
E finalmente si arriva al bacio, dopo che anche lei ha capito di essere attratta!! Cosa succederà?
See you later.
 

Recensore Master
18/10/15, ore 01:06
Cap. 10:

Ebbene, finalmente sono arrivata!
Mi sono fatta attendere e mi spiace davvero moltissimo per il ritardo con cui arrivo. Forse dovrei rimandare ancora la stesura per riuscire ad elaborare una recensione degna di questo nome, ma mi spiacerebbe davvero molto farti attendere ancora. Purtroppo l'università ed un contest a cui sto partecipando hanno tolto tempo e spazio alle recensione che avevo in programma di recensire. Primo fra tutti, questo capitolo - che tra l'altro mi hai anche dedicato (grazie mille, sei stata davvero gentile! Non me lo aspettavo proprio e sono rimasta a bocca aperta di fronte a simile sorpresa!).
Perciò, eccomi qui!
Capitolo splendidamente gestito e che rientra fra i preferiti fino ad ora letti - non vedo l'ora di leggere il prossimo aggiornamento proprio per sapere come intendi sviluppare la relazione fra questi due dolcissimi protagonisti. Ho davvero apprezzato il tuo modo di rappresentare i sentimenti di Anthia e così il sempre più intenso legame che sta stringendo a Saga. Mi sono sempre piaciuti molto i cosidetti slow bulding: la relazione viene tratteggiata con una cura capillare, se ne vedono gli sviluppi e la crescita dei reciproci sentimenti per entrambi partner. Esistono amori la cui passione divampa con poco, altri a cui serve tempo e cura. Penso che riuscire a rappresentare la seconda tipologia richieda molta bravura ed attenzione. Un amore che chiede tempo nasce lentamente e che altro tempo impiega per sbocciare; va descritto bene, deve risultare plausibile, mai esagero o superficiale. Si parla di un lavoro molto duro e che tu stai svolgendo al meglio, almeno a mio gudizio.
La tua protagonista non è una giovane dea. una coraggiosa eroina ma una semplice ragazza che si trova ad elaborare un lutto che sta lentamente plagiando il suo cuore. I suoi dolori sono i nostri dolori, sono profondamente umani e ben resi - a tal punto che non si può non provare compassione per lei o un minimo di affetto. Anthia è una ragazzina come le altre, che gode della propria personale e che tuttavia riesce a conquistare il lettore per la sua sincerità nel vivere e nell'affrontare il proprio dolore. Perdere la persona amata è un qualcosa di profondamente doloroso ed il tempo allevia lentamente i dolori provati - quello che Anthia prova nel vedere i genitori di Kendeas sulla tomba del figlio è un qualcosa che chi ha affrontato un lutto da poco può capire: a volte ci si domanda come sia possibile vivere senza la persona che si ha amato così tanto, si soffre incredibilmente nel riuscire ad "andare avanti" e al "dimenticare" chi abbiamo amato. Ho provato un'immensa voglia di stringere Anthia a me e coccolarla fino a farla star meglio ma, ammetto, Saga è decisamente portato a simile ruolo.
L'ho davvero apprezzato in questo capitolo: è così gentile! Lungi dall'essere il luminoso Santo dei Gemelli, Saga è prima di tutto un ragazzo che è disposto ad ascoltare il dolore di Anthia e che le resta vicino senza mai mal giudicarla. Non ho potuto non apprezzarlo per questa cosa. Il legame che sta man mano stringendo con Anthia è commuovente nonché incredibilmente forte. Mi piace tanto come scrivi di lui, pur mantenendolo IC gli hai fatto dono di una più che ottima caratterizzazione!
Ti faccio, dunque i miei complimenti. Ottimo capitolo. Ti ringrazio ancora per la dedica e sappi che faccio il tifo per te! *muove i ponpon*
mughetto

PS: Sì, ma io voglio sapere di Kanon! Quel povero diavolo di Kanon dov'è, cosa fa, come sta? *piange* Qualcuno lo salvi dall'inferno che sta vivendo, povera creatura!

Recensore Master
09/10/15, ore 10:33
Cap. 10:

Già il fatto che parti con un flashfoward mi ha fatto trasalire. Leggiamo di qualcosa -ancora non troppo definito- che l'ha fatta ricadere nel vortice di dolore cui era vittima (e cui, in verità, non c'è una vera e propria scappatoia. Solamente... il dolore con gli anni, prima o poi, impari a conviverci).
E siccome sapevo qual era questo sconvolgimento... giuro, ho letto il capitolo tutto d'un fiato per arrivare fino a quando lei incontra i suoi genitori... i genitori di Kendeas che per lei erano un po' come le figure genitoriali che le erano sempre mancate.
Devo dire che hai reso benissimo il flashback con lei e Kendeas da bambini, a parte la tenerezza e i feels dolci come una torta Viennetta (perché io adoro le torte Viennetta), ho trovato interessante come una frase di un bimbo il 'volere bene' sia in realtà il significato e il significante più importante della vicenda.
Lei voleva, vuole bene a quella famiglia. Solo che il dolore e la paura aveva cercato di allontanarli... eppure sono sempre lì, pronti a ricordarle che non è finita, che non c'è un sistema per spazzare via la morte dal cuore. 
Così si trova a rivedere quelle due figure... e a non riconoscerle più. Non sono gli anni, sono il dolore dipinto sui loro corpi, sui loro visi... l'amore consuma, e non consuma solo interiormente... quando finisce per colpa del fato.
E scappa.
Povera piccina.
Ho sentito proprio il magone quando ho letto queste righe... e ancor di più quando tutto quel dolore lei lo reprime ancora e di nuovo pur di non essere 'giudicata'. Giudicata dai propri amici che non capirebbero perché 'si grogiola nel dolore', da Ariadne -che ne ha viste troppe- che le direbbe 'che ha ancora tutta la vita davanti e non può sotterrarsi sotto un cuscino'. Eppure... eppure Anthia soffre. E questo è un dato di fatto. Non può farne a meno, si sente sconfitta dalla morsa di questo dolore acuto che viene a bussarle alla porta.
Però...
Però pensa anche a Saga perché, nonostante sia sofferente lei, non può rompere l'unico legame bello instaurato in questi mesi. Instaurato dopo che lui le ha salvato da quel gesto che lei stessa definisce 'egoista'. Quindi seppur stia male... lei va sulla spiaggia. Lei non rifiuta di vederlo, lei non vuole tirarsi indietro. Decide di non dire nulla neppure a lui, perché la paura del giudizio di un Cavaliere d'Oro che sono anni che convive con la morte, il dolore, i sacrifici... la fanno impallidire. Lei ha paura di trovare solo insofferenza e... non la vuole.

Questa parte è... BELLISSIMA. Io lo so che i complimenti dopo un po' divengono qualcosa di abitudinario, ma devi capire che sì, ogni tuo capitolo mi riempie di emozioni, eppure questa parte è stata splendida. PERFETTA.
Hai caratterizzato Anthia e Saga meravigliosamente e non devi farti nessun problema perché, davvero, ormai quei personaggi SONO TUOI, sono seriamente TUOI. Riesci a gestirli come se l'avessi creati e non lo scrivo tanto per scrivere. Credici.
Non è smielato l'ultimo pezzo, è bello. Reso bene, scritto bene e naturale.
Se tu trovi un amico che piange e che si sta sfogando gli vai vicino, cerchi di ascoltarlo, non te ne vai.
E Saga AMA dolorosamente, senza poterlo dire, Anthia. Quindi è più che normale che resti lì e poi l'abbracci e le metta una mano fra i capelli. Tutto è così genuino e puro da essere tristemente reale. In più non l'ho trovata solo una 'scena dolce', ma anche una scena amara, in cui le confidenze rimbalzano da una parte all'altra. Quando Saga afferma di 'capirla', Anthia sa che non c'è disapprovazione negli occhi. Non ne sa il motivo, non sa che Saga ha un fratello 'che è come morto. Un ingrato compito e una tristezza nel cuore che lo lacera', eppure SA che sta davvero capendo il dolore di Anthia.
E questo è fenomenale, questa unione è bellissima.
E niente, mi sto perdendo... aiuto.
Ti faccio i miei complimenti e ti saluto -perché son prolissa e mi sa che devo darmi una calmata-,
Giò.
 

Recensore Veterano
08/10/15, ore 22:07
Cap. 10:

La trionfante è qui.
Hai uno stile pulito e mi è piaciuto come hai reso il dolore di Anthia, che è è riesploso vedendo i genitori di Kendeas consumati dal dolore. Purtroppo, molto spesso succede così: oltre una parvenza di felicità, una persona particolarmente pudica (in ogni senso) può celare una sofferenza che poi scoppia come una bomba.
Io penso che lei abbia ragione a soffrire, perché, se è vero che Saga ha visto la guerra, lei ha visto la malattia e sono due cose che consumano a pari livelli.
E ' molto dolce il flash back che ci fa vedere lei e Kendeas fanciulli.
Mi è garbata la rappresentazione di Saga, scisso tra il suo amore e i suoi doveri, che ha saputo mostrare un lato dell'amore che pochi considerano: la capacità di dare tutto senza chiedere nulla, ossia "l'amore che sacrifica se stesso".
Brava, continua così.