Non so esattamente come descrivere questa storia perché è incredibile e sorprendente!
All’inizio ho creduto sarebbe stata una storia più ironica, una parodia o comunque qualcosa di leggero e ironico, mai mi sarei aspettata una cosa seria e scritta così bene! Ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Per quanto possa suonare strano (perché si tratta pur sempre di un violino che dichiara il suo amore a una persona) è una storia appassionante e commovente, che mi ha lasciata senza parole.
Il solo fatto che un violino possa avere dei sentimenti è assurdo e surreale di per sé, ma il modo in cui gli hai resi è magnifico in modo indicibile: sembrava davvero di leggere le confessioni di un amante, perdutamente innamorato e sopraffatto da una passione travolgente e insaziabile, ma anche capace di attendere. Un amante paziente e fedele che nutre questo sentimento da così tanto tempo che conosce, rispetta e apprezza ogni sfumatura del suo amato. Sembra di legger le confessioni di un amico di un amico di lunga data e probabilmente il violino deve esserlo stato per Sherlock.
Il fatto che tu abbia adattato queste parole al personaggio (si può considerare lo strumento come un personaggio?) rende il tutto ancora più incredibile e meraviglioso: se uno non leggesse l’introduzione, o non desse peso alle immagini, rimarrebbe spiazzato nello scoprire come queste parole così dolci e ardenti provengano da uno strumento musicale; sembra che a parlare sia una persona in carne e ossa, un John particolarmente ispirato e incline a dichiararsi. Invece lasci tutti di stucco proponendo questa coppia improbabile ma che alla luce di questo racconto pare così naturale e bellissima, che inizi a dispiacerti per il violino, che attende paziente il ritorno del suo amato, e nonostante lo tradisca con altri, accetta e continua ad amarlo. Si tratta di un amore segreto, di nicchia e totalmente inaspettato, ma che nulla ha da invidiare a quelli più canonici: i sentimenti sono gli stessi, e il fatto che sia un amore cauto, delicato e tenero lo rende ancora più struggente e straziante. L’amore del violino non è invadente, e probabilmente Shelock non si rende nemmeno conto della sua esistenza, ma mi piace il fatto che sia un sentimento occulto e invisibile, che pur non venendo considerato è tenace e fedele: sono caratteristiche che ricorrono spesso nei libri o nei film, in cui un personaggio e innamorato dell’altro a sua insaputa, e rende il tutto più verosimile. Inoltre, è naturale che Sherlock non sospetti nulla e nonostante sia un sentimento costante e presente, ne ignora completamente l’esistenza…Perché, in fondo, è un violino a provare questi sentimenti e come si può immaginare che un oggetto ne sia capace?
Mi è piaciuto molto il fatto che la dichiarazione e le immagini si potessero applicare tanto a una persona quanto a un violino, si vede che hai fatto una grande ricerca per quanto riguarda il lessico in modo da trovare vocaboli che mantenessero l’illusione e l’ambiguità, e non svelassero subito l’elemento sorprendente.
Per quanto sia una storia vecchia non è scritta male: lo stile è semplice ma non è banale. Può dare l’impressione di essere ripetitivo, e i concetti reiterati e sempre uguali, ma hai escogitato espedienti e piccole variazioni e accorgimenti che impediscono alla storia di essere pesante e noiosa o ridondante. Sei stata capace di conferire sfumature diverse a un argomento principale unico. In un contesto simile, inoltre, non credo stoni nemmeno il fatto che i concetti possano venire ribaditi, dal momento che si tratta di una storia in cui vengono esternati i propri sentimenti, in una sorta di flusso di coscienza dettato dalla passione del momento e in cui non è raro ripetersi. Nel tuo caso, questo non si nota e l’argomento generale viene declinato in vari modi sempre inediti, a cui vengono aggiunti nuovi dettagli che arricchiscono e dettagliano sia il sentimento sia il destinatario dello stesso.
Infine, mi è piaciuto anche il ritratto di Sherlock dal punto di vista dello strumento, svelandone i particolari più intimi, profondi e segreti che vengono intuiti ma non esternati apertamente: dimostrano come dietro una persona apparentemente fredda, cinica e indifferenza, in verità si nasconda un cuore particolarmente sensibile e ardente. il modo con cui affronta la vita e le sue convenzioni sociali, la sua anima ribelle che non vuole essere imbrigliata in tecnicismi o convenevoli denotano ceh voglia vivere in manira spontanea, trascinato dalle emozioni del momento.
Apprezzata anche l'idea di descriverlo attraverso i vari musicisti e la sua propensione per suonarne uno o altro, dice in maniera indiretta molto di lui, che è attratto da quello che sembra più appassionato e naturale e spontaneo.
Shelock mi è sempre piaciuto per questo: dietro la sua corazza di uomo enigmatico, misterioso e insopportabile, si nasconde una persona profondamente umana che deve essere stata devastata dai sentimenti, che deve aver sofferto in una maniera indicibile e cerca di nascondere le sue cicatrici, fingendo di non provarne alcuno per non rimanerne ferito. Sei riuscita a darne un’immagine fedele e completa che ha preso, raccolto e ampliato ciò che la serie mostra o accenna soltanto (parlo della serie perché mi sono limitata a vedere quella).
È una storia che mi ha davvero sorpresa e conquistata, lasciandomi spiazzata e incantata; l’atmosfera mesta e malinconica, delicata e dolce contribuisce a renderla commovente e coinvolgente. Finirà sicuramente tra le mie preferite ^^
Ayr
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