Quarta classificata
La danza dei draghi – Elwing Lamath/ Elwing_L
A diciott’anni, Arthur venne nominato cavaliere davanti a tutta la corte di Camelot per mano del suo migliore amico. Non avrebbe potuto scegliere in tutta la sua vita un’altra persona a cui dedicare quel giuramento di fedeltà.
Quel giorno, nella sua sgargiante cappa zaffiro e con la sua nuova armatura argentata, Arthur non votò semplicemente la sua spada al principe Emrys, ma con essa votò anche il suo cuore, come aveva fatto in tutti i giorni precedenti e come avrebbe fatto in ogni altro istante della sua esistenza.
Grammatica e stile: 8/10
Caratterizzazione: 8/10
Attinenza ai parametri e originalità: 15/15
Gradimento personale: 8/10
Punti bonus per la citazione: 2/2
Punti bonus per la coppia: 1 (Merlin/Arthur)
Totale: 42/45
Grammatica e stile: 8/10
La fiction si lascia leggere molto velocemente, merito del tuo stile semplice e avvincente insieme. La tua capacità di saper descrivere gli ambienti mi pare pure più raffinata rispetto alle altre tue storie che ho letto; le immagini sono chiare ed efficaci.
Dal punto di vista sintattico è quasi tutto in ordine e, in generale, ci sono pochissimi errori... insomma, niente di grave, soprattutto considerato la lunghezza della storia. Molto bene!
-“Buongiorno anche a te, comunque.” Ghignò il biondo. → in casi come questo, suggerirei di non inserire la punteggiatura dentro il discorso diretto e di non mettere la lettera maiuscola nella parola dopo le virgolette chiuse, visto che l'azione, diciamo così, non si conclude nel dialogo ma si protrae nel ghignare. Inoltre, mettendo la lettera maiuscola su quel verbo sembra che si ottenga una frase diversa, staccata dalla battuta – prova a pronunciarla facendo una piccola pausa tra il discorso diretto e la parte narrativa... sentirai la differenza.
(Ci sono un sacco di modi per utilizzare la punteggiatura ne dialoghi e a volte ci si può confondere. Io ho trovato questo specchietto utilissimo che mi ha aperto un mondo, lol. Click.)
-“Dì ancora il mio nome, come lo sai dire tu.” → Di' il mio nome.
-Sono mesi che mi state tirando scemo con questi indovinelli, ora ne ho basta!→ ho trovato questa frase troppo colloquiale per il contesto della storia. Forse sarebbe stato meglio scrivere “... che mi state facendo impazzire, ne ho abbastanza”. Mi pare che così abbia un suono diverso, più adatto a una storia fantasy non ambientata in un mondo moderno.
-“Come avete fatto a trovarmi madre?” → ci vuole la virgola prima dei vocativi, quindi: “Come avete fatto a trovarmi, madre?”
-“È perché ha bisogno di Merlin. Probabilmente io glie lo ricordo.” → glielo
-“Hey! Stai imbrogliando!” → in italiano è preferibile usare ehi
-“È una vostra tradizione questa?” → il dimostrativo va isolato con la virgola
-Quello che aveva davanti non era il suo Merlin, ma una creatura dell’ombra, fredda e distante, ora, dopo il legame con Aithusa, poteva vedere chiaramente quanto il fuoco nero di Gorthaur avesse avvolto e soggiogato il suo cuore. → dividerei il periodo in due frasi dopo ora (o prima? Dipende dal senso che vuoi dare), per rendere più scorrevole la lettura.
Caratterizzazione: 8/10
In generale ho trovato i personaggi abbastanza fedeli ai loro tratti caratteriali più prominenti; mi è sembrato che tu abbia preso come riferimento alcune caratteristiche essenziali e ti sia agganciata a quelle per esplorare nuove dimensioni. Insomma, i tuoi personaggi non sono affatto OOC, ma non sono neanche completamente come li conosciamo. È chiaro che il contesto del reverse gioca un ruolo chiave, e ti ha permesso di muovere le loro caratterizzazioni in nuovi ambiti.
Con te ho la sicurezza che i battibecchi merthur non mancano mai. Merlin è sempre il solito stronzetto, anche nelle vesti reali, e Arthur sa sempre come tenergli testa, anche se qui è in una posizione subordinata rispetto a lui... ovviamente non mi sarei aspettata qualcosa di diverso :') Questa volta hai preso il loro legame indissolubile e gli hai dato una sfumatura nuova; in effetti, il fatto che siano due facce della stessa medaglia implica anche una certa idea di opposizione, e mi è piaciuto il twist che hai dato a questo tema. Alla fine, comunque, restano sempre due anime inscindibili, aww...
Per quanto riguarda lo shipping, sai sempre trovare il modo di farmi sciogliere le ginocchia, e direi che sono le parti che ti riescono meglio. Potrei aver riletto diverse volte il pezzo in cui sono a letto * tossicchia *.
I personaggi secondari restano giustamente sullo sfondo, ma mi sono comunque sembrati ben ripresi. Gwen è un cavaliere? Dieci punti a Grifondoro!
Attinenza ai parametri e originalità: 15/15
I vari omaggi a Game of Thrones nell'impostazione di questo mondo mi sono piaciuti un sacco. Arthur è perfetto come primo cavaliere (mi era capitato solo una volta di leggere una breve storia in cui era il cavaliere del re Merlin e avevo proprio voglia di veder approfondita meglio la cosa, dunque grazie per aver esaudito questo mio desiderio).
In generale l'ambientazione è ottima. Il regno di Camelot sotto lo stendardo blu dei Signori dei Draghi è un'immagine che sei riuscita a tratteggiare piuttosto chiaramente. Amo le canon!AU e penso che la sezione di EFP di Merlin ne abbia bisogno, quindi ho apprezzato molto l'originalità dietro al contesto della storia. (Tra l'altro, siamo state telepatiche xD Negli stessi giorni ho pubblicato anche io una canon!AU con alcuni temi un po' simili, quindi mi ha fatto ancora più piacere leggere la tua storia... praticamente abbiamo scritto in contemporanea di cose simili, forse le menti delle merthur shipper si muovono nelle stesse direzioni, lol.)
Mi è piaciuto come hai interpretato l'idea del reverse; in questa fiction c'è più di un rovescio, a dire la verità: royal!Merlin, Hunith come regina che muore invece che Ygraine, la ripresa dell'episodio della mazza chiodata rovesciato con un Merlin libero di difendersi pubblicamente usando la magia, Merlin come fratello di Morgana... ma anche l'inversione dei nomignoli con cui si chiamano Merlin e Arthur, e Merlin che passa al lato oscuro al posto di Morgana. Insomma, si nota che hai posto parecchi cura e attenzione in questo tema e, proprio come richiedeva il concorso, ne hai fatto il perno centrale attorno al quale far ruotare la vicenda. Il reverse che mi è piaciuto di più è stato lo spostare la dinamica in modo che fosse Arthur quello con il compito di proteggere Merlin.
È ben inserita anche la citazione, nel senso che il suo uso ha un significato preciso. Hai fatto bene a dar risalto all'importanza della voce di Arthur, al modo in cui sa chiamare il nome di Merlin... un dettaglio molto dolce.
In realtà, ho visto inserite tra le righe altre citazioni dell'elenco, che hanno avuto meno peso nella stesura della storia, ovviamente; comunque, trovarle mi ha fatto piacere, e sono contenta che ti siano piaciute tanto da usarne più di una.
Gradimento personale: 8/10
L'avrai capito, ma non fa male ribadirlo: questa fiction è decisamente nelle mie corde.
Ho tolto qualche punto in questo parametro fondamentalmente perché ho trovato la parte finale meno incalzante rispetto alla prima. Io che amo sguazzare nell'angst mi aspettavo un'insistenza forse maggiore su questo settore; mi sarebbe piaciuto veder esplorata maggiormente la sofferenza di Arthur, ma capisco comunque la tua scelta narrativa.
Infine, ho trovato una buona mossa scegliere di alternare i flashback alla linea temporale del presente. In questo modo hai reso la lettura più interessante e meno scontata.
Hai creato una storia molto divertente da leggere, riuscendo a tenere sotto controllo lo svolgimento di tutti i punti della trama. Ottimo lavoro! |