Recensioni per
Prigione di seta
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/03/20, ore 10:56

Buongiorno! Ho tre recensioni da lasciarti, con il tutore procedo lentamente ma arriverò anche alle altre, promesso.
Ho pensato di scrivere subito questa perché le cose che ho da dire premono per uscire e temo che aspettando ne dimenticherei qualcuna e mi dispiacerebbe. Te ne lascio una unica per entrambi i capitoli, spero non ti dispiaccia, è una cosa che faccio molto raramente ma avendoli letti uno dietro l'altro non ricordo più cosa concerne il primo e cosa il secondo.
Anzitutto ti confesso che non amo le incest. Ma proprio per niente. A meno che non si tratti di fratelli adottivi o robe così, ma è un genere che generalmente non leggo, fatta eccezione per una storia che stavo seguendo per uno scambio. Mi viene proprio da storcere la bocca e non posso farci niente.
Ma. Ovviamente c'è un "ma" e pure bello grosso.
Questa è una delle storie più belle che abbia mai letto. Prima di tutto è scritta benissimo, non si riescono a staccare gli occhi dallo schermo e l'uso che fai della seconda persona è magistrale. Anch'io l'ho usata qualche volta e non è per niente semplice, quindi non posso che farti i miei complimenti per come l'hai gestita. È tutto così fluido, ipnotico, sembra quasi che le parole vadano pronunciate sottovoce, come se fosse davvero la coscienza di Mycroft a parlare.
Secondo punto. Mycroft.
Dio, è magnifico. Al di là del fatto che sia di un IC spaventoso, nonostante l'AU, ma i suoi ragionamenti sono qualcosa di incredibile. Sembra che tu abbia interpellato uno psicologo, per rendere realistici i sentimenti e le elucubrazioni di una persona che ha commesso certe cose. Il modo in cui si vede, storto, brutto, malato, i sensi di colpa, il marcio desiderio che ancora lo consuma e la battaglia continua tra razionalità e istinto che ha luogo dentro di lui.
Tutto ciò è così reale da fate impressione. Ti avevo scritto di essere rimasta scioccata ma fidati che questo sgomento è totalmente positivo. Certe volte mi capita di cercare nelle storie, qualcosa che un po' mi turbi (che ci vuoi fare, sarò contorta pure io), qualcosa che mi faccia rimuginare su ciò che ho letto per giorni, e questo è proprio il caso, credimi. E a sconvolgermi non è stata tanto matematica, ma il realismo con cui l'hai trattata.
Se ci riflettiamo, obiettivamente, non ci sono lemon, descrivi a malapena un bacio e qualche carezza, perché il peccato vero e proprio viene commesso molti anni prima, durante "l'estate francese", quando ancora Sherlock era vergine e innocente. Almeno così lo vede Mycroft, che si dà tutte le colpe, anche per via dei suoi anni in più, che avrebbero dovuto renderlo più saggio e che invece non gli hanno impedito di approfittarsi di lui. Quello che per anni si rifiuta di prendere in considerazione è che il suo fratellino non è suo succube, semmai si potrebbe dire il contrario, ed è responsabile tanto quanto lui. È questo che alla fine inizierà a accettare, quando finalmente si diranno ogni cosa.
Mi piace che tu abbia scelto di contestualizzare la vicenda parallelamente alla nascita di Rosie, perché non riesco ad immaginare uno Sherlock che, avendo John nella sia vita, non ne sia innamorato perso. È tutto molto triste perché si tratta di un sentimento a senso unico, almeno così crede Sherlock, sebbene Mycroft subodori il contrario.
C'è tanto pining in questa storia, sia da parte di Sherlock nei confronti di John, che da parte di. Mycroft per suo fratello.
Il maggiore, in un primo momento, è disposto addirittura a farsi usare, per lenire il dolore di Sherlock, e per un attimo ho pensato che avrebbero davvero fatto sesso. È stato straziante vederli entrambi così disperati.
Cio che più mi ha lasciato l'amaro in bocca è che non può esserci un lieto fine per nessuno dei due, ciò che hanno fatto non può essere cancellato e ciò che desiderano è irraggiungibile. Non esiste un modo per accomodare le cose, se non un perdonarsi che può quantomeno lenire il peso che entrambi portano.
Penso davvero che tu abbia dato grande dimostrazione della tua bravura e sensibilità, sei scesa così in profondità da farmi perdere per un po' e non mi capita spesso, credimi.
Sono davvero felice che tu abbia nominato questa storia, altrimenti non penso che l'avrei mai cercata e mi sarei persa qualcosa di estremamente valido. Grazie per averla scritta e condivisa, l'ho amata in un modo che non so spiegare.
S.

Recensore Master
16/11/16, ore 19:21

Va bene.
che sarebbe stato l'incest più lieve eppure intenso che ho letto in una fanfiction potevo anche aspettarmelo, ma tutto questo, no.
ora dimmi come hai fatto a rendere talmente credibile che Sherlock abbia desiderato Mycroft, devi spiegarmelo come ad una bambina di 5 anni, perchè sì, l'intelligenza ti fa guardare al di la di olte cose, ma con un limite.
E' il fratello. E' francamente brutto, almeno fastidioso, più che altro.
Ha un atteggiamento viscido.
E' il maggiore, dovrebbe presevarlo.
E potrei dire che è abbastanza OOC, perché è chiaro che nel telefilm non si sottintende questo, mai
eppure dopo 10 righe mi avevi convinta come dopo un'enciclopedia di informazioni.
era così normale aspettarsi che tutto questo dolore di Mycroft, la spenta e triste ritualità di gesti appaganti sulla carta perchè legati al contrappunto di quanto gli riesce male nel privato, - cioè il lavoro/affermazione/vita agiata - non gli dessero sollievo.
Altro che cognac francese, potrebbe essere acqua di rubinetto
e sì, è pur vero che quasi tutte (o tutte in assoluto) le coppie incest le creiamo noi fan, ma questa l'avrei proprio esclusa e invece mi apri un mondo:
la motivazione della vendetta puerile è incredibilmente plausibile, Sherlock lo farebbe, è abbastanza bambino in certe cose (come la scena delle sigarette)e poi c'è una specie di tendenza naturale, in questo.
lo so, sembro una gran perversa, eppure tuo fratello è la persona fisicamente già più vicina a te al mondo, e forse vuoi riappropriantene, non so. davvero non so.
piango a non leggere oltre, ma sul serio, voglio tenermela per un giorno di pioggia, o chissà, il famoso contest di edite
un bacio estasiato,
Setsy

Recensore Master
04/07/15, ore 21:53

Ho tempi più lunghi della deriva dei continenti, ma alla fine ce la faccio. Immagino sia necessaria ispirazione anche per recensire e io è un po' che sto cercando di limare la fangirl che questa storia ha risvegliato in me per poter fare un discorso un filino sensato.
Quindi eccomi.
Ho letto questa storia con un piacere "lento". Non è una storia che si legge tutta d'un fiato, a mio parere, ma è più uno scritto di cui si assapora ogni frase. Ogni immagine, ogni dialogo, ogni gesto, è pensato e ponderato. C'è armonia nel nelle parole che scegli, c'è equilibrio nel ritmo con cui si avvicendano gli eventi e c'è un'atmosfera ben precisa che credo ia riassunta perfettamente dal titolo: c'è tenerezza, ma è una tenerezza soffocante, strana, tanto profonda da essere soffocante. I pensieri di Mycroft sono vividi, perfettamente descritti, e in più di un occasione ho avuto la sesazione mi si stringessero le costole attorno ai polmoni. LA sua adorazione è totale, lo porta all'annullamento di sé, incrina la sua proverbiale razionalità. Il suo desiderio è palpabile, ma si confonde con tanto di quell'amore che ciò che è fisico diviene mentale e viceversa. In questo capitolo loro due fanno l'amore, ma non con i loro corpi. Con le menti, le parole, le emozioni che entrambi non sanno gestire. E quello di Sherlock per John, lo si comprende, è un sentimento "pulito" che non ha le profondità "putride" (termine che credo si adatti a come Mycroft cocepisce questa sua ossessione per il fratello) di quello che lega gli Holmes e che - forse proprio per questa sua connotazione - diventa una palude da cui è difficile districarsi.
MI è piaciuto molto il finale. L'arrendevolezza che sei riuscita a conferirgli, la sensazione di completa resa e poi le ultime, finali, parole di Sherlock. UN lieto fine che non è del tuto "lieto", che lascia la strana sensazione di essere appena emersi da un viaggio tortuoso, difficile, complicato. Ci si sente un po' più sporchi, alla fine di questa fanfiction (mi sembra davvero riduttivo chiamarla così), ma tremendamente soddisfatti, incredibilmente appagati.
HAi fatto un lavoro eccellente nel descrivere tutte queste dinamiche e ti ammiro molto, in questo senso. Io ho provato a scrivere fanfiction un filino più articolate e non sono riuscita (non come desideravo). I tuoi personaggi, invece, non deludono mai nella loro totale e disarmante umanità.
Insomma, complimenti. Complimenti davvero.

EDIT: mi scuso per eventuali errori... purtroppo la mia tastiera non sempre collabora e finisce per mangiarsi qualche doppia.
(Recensione modificata il 04/07/2015 - 09:54 pm)

Nuovo recensore
10/05/15, ore 21:08

Ne abbiamo già parlato, io continuo a vederci un'assoluzione, alla fine di questo capitolo colmo di sentimenti e discorsi tormentosi e verità che finalmente si possono dire ad alta voce dopo essere state taciute per un decennio e mezzo. Non so se Mycroft se ne senta degno o se consideri di meritarsela, ma come discutevamo io ci ho visto - lo sai - la possibilità di un risvolto positivo, un aprirsi di quelle nubi tempestose che si sono annuvolate su questi due dopo quella volta in Francia col profumo dei fuori e che non si sono mai più diradate.
E' bellissimo il dialogo tra Mycroft e Sherlock riguardo John. Qui John è una figura periferica perché non viene mai nominato e perché è chiaramente al di fuori della sfera d'azione dei due fratelli geniali, tuttavia è il fulcro intorno al quale i due si muovono, importantissimo nell'essere 'un idiota qualsiasi'.