Dire che amo questa storia è poco, veramente troppo poco: ogni descrizione, per quanto breve, mi ha fatto sciogliere, ogni singola parola pronunciata dal Maestro è perfetta (“Non preoccuparti, sono solo di passaggio...”è l'apoteosi della perfezione e, Moffatt mi fulmini, ma è una delle frasi con cui descriverei la loro intera relazione) e in meno di quattro righi hai ridotto a pezzetti i miei poveri cuori. (Ora dovrò passar un paio d'ore per tentare di ricomporli.)
I pensieri del Dottore non potrebbero esser più adatti a lui, ogni azione è deliziosamente magnifica ed altrettanto splendidi sono i movimenti del Maestro: lo sguardo, la mano portata per sfiorarlo in maniera incerta che indugia prima di quella che, almeno ai miei occhi di lettrice, è sembrata la decisione di concedersi quel bacio.
Perfetta, questo è l'unico aggettivo adatto.
Alla prossima.
Kosh.

Leggi la risposta dell'autore