Valutazione per "il contest al contrario":
Partiamo con un po' di appunti di tipo formale, sempre da prendere con le pinze dove suggerito, visto che si tratta del mio gusto e delle mie valutazioni.
- “O meglio, a saltargli in braccio ed appendendosi come un koala.”
Andrebbe scritto, secondo me, “ed appendersi come un koala”.
- “Prima, lui e sua sorella non erano molto uniti, lei più piccola di qualche anno, ma poi...”
Eliminerei la virgola dopo “prima”, la trovo superflua.
- “Come se quello avesse spiegato tutto.”
Utilizzerei “spiegasse” o “potesse spiegare”.
- “Elliot mise giù la sorella pazza e le accarezzò la testa con un sorriso luminoso.”
Sembra che lui le accarezzi la testa con un sorriso luminoso (intendendolo come “per mezzo di un sorriso luminoso”, per capirci), rivedrei la frase.
- “ma spiegarlo ad una pazza così ci avrei perso solo del tempo e dei nervi”
Dovrebbe essere “ma a spiegarlo ad una pazza...”.
- “gliela facciamo fare? » la squadra urlò in coro”
Andrei a capo con “la squadra urlò in coro” perché si ha un attimo di straniamento dal momento che il dialogo non è riferito alla squadra, ma al protagonista.
- “Quanto aveva urlato Dawn, non pensavo che tutta quella voce potesse stare in un corpicino come il suo, sembrava che ci fossero venti o più ragazze che urlavano la stessa cosa.”
Utilizzerei un punto dopo Dawn o, comunque, riguarderei la frase perché si susseguono tre soggetti diversi ed è, a mio parere, confusionaria.
- “magari non sarebbe stato un male avere una tifosa come Dawn, se ogni partita Elliot avesse giocato così”
“Se a ogni partita...” oppure “l'avesse giocata” credo siano soluzioni più adatte.
- “pazza dai capelli veri”
Intendevi “verdi”.
- “Stava in piedi su una tribuna naturale, una striscia di terra rialzata rispetto al campo e mi chiamava con la mano.”
Credo si tratti di un inciso a cui manca la virgola finale, dopo “campo”.
- “e non era di certo la piccola peste. « Cosa vuoi? » le chiesi, appena le fui davanti. Mi superava di poco in altezza, forse cinque o sei centimetri, grazie ai trenta che stavano sotto ai suoi piedi...”
Riguarderei la frase stabilendo meglio dove andare a capo.
Insomma, come potrai notare, ho rilevato molte sbavature che a tratti rendono la lettura meno diretta, ma veniamo a parlare della valutazione in sé.
Max, Elliot e Dawn sono i protagonisti di questa storia semplice, che non vuole avere troppe pretese di intreccio o di introspezione. L'ho trovato un po' troppo essenziale, in molti passaggi, ma è comunque una storia che si legge in modo scorrevole e che ho trovato simpatica, adatta all'ambientazione “giovane”.
Max è il protagonista della storia e, con il migliore amico Elliot, gioca a Rugby. Alla fatidica partita del titolo si presenta la sorella di Elliot, Dawn, per vedere suo fratello giocare. Da questo punto Max si impegnerà per far brillare Elliot sul campo, riuscendo nell'intento. La partita finisce con una vittoria guadagnata proprio grazie ad Elliot, Max che viene chiamato da Dawn e un bacio fra i due.
Il dettaglio dei capelli verdi di Dawn come gli occhi di Max mi ha lasciata un po' perplessa, ma credo sia una mia impressione personale e credo che altri possano apprezzare questa curiosa storia come chiusura del racconto.
Il punto davvero forte di questa storia è come tu sia riuscita a rendere un bel rapporto di amicizia, profondo e altruista, anche con i pochi mezzi che hai utilizzato per rendere i personaggi. Più che una storia romantica, quindi, una storia di affetto fra due amici molto legati. Anche se, ammettiamolo, il romanticismo non guasta mai e hai fatto bene ad inserirlo.
Insomma niente di innovativo, ma neanche qualcosa di difficile da leggere o da digerire.
Passando alle impressioni del tutto personali, ho trovato lo stile “da affinare”, un po' “meccanico” in alcuni punti. Ripeto, si tratta di una mia impressione, di una mia valutazione, ma la riporto comunque.
Questa one shot si è ritrovata in gara con storie davvero toste di autrici smaliziate, ma la sua posizione in classifica non deve abbattere! Hai davvero riportato dei personaggi genuini, hai costruito una trama semplice ma efficace e sono certa sia solo una questione di crescita, di affinamento dei punti più “deboli” e di enfatizzazione dei punti forti, che ci sono e che ho davvero apprezzato. |