"C'e Gerard e ci sono io"
Mi piacciono frasi del genere, anche io le uso spesso, o forse vorrei... Il linguaggio è come quei giochini stupidi dove devi personalizzare un omino o una casa, quando c'è troppa scelta tendi a utilizzare la prima cosa che ti viene in mente, anche perché a selezionare ogni singolo termine, analizzarne tutti i sinonimi nella frazione di secondo in cui si sta discorrendo sarebbe da matti.
E hai descritto bene anche quando Gerard va fuori di testa, è simile a quando vedo un ubriaco: ti aspetti che faccia cose assurde, barcolli e cada sempre oppure si metta a cantare a squarciagola, invece nella maggior parte dei casi ha solo gli occhi un po' lucido e parla lentamente (chissà magari si sceglie le parole).
Oggi sto usando parecchie metafore, lo faccio in genere quando ho voglia di scrivere e di solito recensisco la tua storia esclusivamente quando ho voglia di scrivere, spero che tu la prenda come una cosa carina questa.

Ciao!
Giuro che STO MORENDO dalla curiosità, ma non esalerò l'ultimo respiro pur di veder finita questa storia haha. Ammetto di aver fangirlato come non mai, soprattutto nel momento in cui Frankie ha deciso di tornare indietro (se fossi stata al suo posto lo avrei fatto anche io, ma ci sarei rimasta secca dalla paura). Si vede che sì è impelagato con Gee, oh se si vede *occhi sgranati*. Voglio proprio scoprire come reagirà quest'ultimo quando si sveglierà in una casa con scritto 'Iero' sulla cassetta della posta muahahah. A dire il vero qualche idea l'avrei, ma in questi casi l'autore gioca sempre sull'imprevedibilità del personaggio, quindi non so cosa aspettarmi ad essere sincera. Sappi che leggere di Gerard in quello stato mi ha colpito moltissimo, è come se il dolore mi fosse arrivato davvero, non so se mi spiego. Qualcosa di tangibile.
Poi va be', per quanto riguarda lo stile mi sono già sprecata abbastanza in complimenti. Ti dico solo che se tu scrivessi qualcosa su Pincopallino che si lima le unghie lo leggerei comunque, e mi esalterei perché mi sembrerebbe la più grande impresa compiuta da sir Pincopallino fino al quel momento. Non so se ho reso l'idea.
Con la recensione ho cercato di fare il prima possibile, ma ti consiglio di non abbatterti se la storia non viene commentata da trenta o più persone. Alla fin fine, dovresti scrivere qualcosa perché ti piace farlo, e non lasciarti troppo condizionare dall'opinione dei lettori (poi è ovvio che se non piace non la pubblichi, la tieni per te e ciao). Per il momento hai ricevuto un sacco di recensioni super positive, e ti assicuro che la tua storia merita di essere letta!
Un bacio, spero di averti dato uno sprint in più per continuare!

P.S. non fare caso ad eventuali errori di ortografia, il cellulare odia la buona scrittura sigh
(Recensione modificata il 02/06/2015 - 03:58 pm)

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IO LO SAPEVOOO LA COSA MI PUZZAVAAA È NORMALE CHE C'ENTRASSE LA DROGAAAA
peccato però eh.
io già stavo sclerando... ok soffrirò per un loro Bacio con la b maiuscola per molto tempo. *si prepara al dolore*
in quattro capitoli non ho mai visto gerard così pieno di panico. me l'hai fatto avvertire, come se lì a guardarlo ci fossi io, o peggio, come se lì quella a drogarsi fossi io.
mi ha spaventata questa cosa.
non voglio pensare cosa sentirò nei prossimi capitoli.
ho davvero apprezzato il fatto che frank sia tornato indietro, perché se fossi stata io non l'avrei mai fatto.
e apprezzo ancora di più che se lo sia portato a casa, con tutti i rischi che ci sono, e anche con la consapevolezza che il padre avrebbe potuto vedere gerard e riconoscerlo come ladro d'inchiostro.
spero davvero che gerard si renda conto di quanto frank tenga a lui, perché frank tiene a gerard in modo spropositato.
non riesco davvero a immaginare cosa potrebbe succedere nel prossimo capitolo, ma una cosa di cui sono certa è che gerard si comporterà in modo indifferente, nonostante frank l'abbia salvato da un bel po' di cose. però, in fondo, spero che almeno un po' grato gli sia. e che lo dimostri.
baci, anja.

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