Ciao! Ma che bella sorpresa trovare una tua nuova storia, e questo inizio già mi piace, visto che ricominciamo da un punto nella serie che ha lasciato un persistente amaro in bocca.
Mi piacciono le tue sequenze riflessive, mi piacciono i tuoi dialoghi, ben costruiti, in cui ciascuna battuta ha un significato e un peso ben preciso in relazione al personaggio a cui appartiene. Spesso si assiste ad interazioni vuote tra personaggi, cosa che qui non succede, e anche quando le frasi presentano poche parole, vengono accompagnate dalla contestualizzazione, dall'umore del personaggio di turno, dalle emozioni che prova, realizzando un quadro che secondo me è fondamentale il lettore abbia. Non serve insomma che tu mi descriva anche il colore dei riflessi del vetro del lampadario della stanza in cui mi introduci i personaggi, perché sono sufficienti due o tre pennellate per arredare il sottinteso.
Parlando della storia, mi hai lasciato il primo capitolo con un unico flash su una possibile problematica della Cuddy, quindi sono scappata a leggere il secondo perché potessi trovare qualche altro indizio.
E insomma, il tema della maternità ricorre anche stavolta, strano che non mi sia venuto subito in mente, ma forse perché mi avevi un po' sviato parlando in precedenza dell'operazione al rene, e quindi stavo pensando a quello.
In ogni caso il tempismo aiuta sempre a sbloccare/migliorare gli eventi, e immagino lo stupore ma soprattutto il sollievo di Lisa all'ultima notizia del capitolo.
A presto! |