Ed eccoci al capitolo della diagnosi...
Ho visto che hai saltato la "punizione" di Shampoo ad Akane.
Sarei stata curiosa di leggerla per intera e non attraverso i racconti nel corso di questo capitolo, ma credo tu l'abbia fatto per scelta.
Va bene anche così :)
Akane sta di nuovo male, e l'aggressione di Shampoo non c'entra. O per lo meno c'entra in parte.
La tosse e il sangue in contemporanea all'udire la sua diagnosi. Abbastanza a ragione da metterla K.O.
Cambiamo scena e andiamo da quell'illusa di Shampoo e al subito accigliarsi di Obaba.
Brava per inserire eventi passati che li ha visti tutti protagonisti, come in questo caso l'allusione allo shampoo della memoria.
Primo perchè è uno degli episodi che adoro, e poi perchè dà una certa idea di continuità.
Cambiamo nuovamente scena e torniamo da Akane.
Ferma a riflettere sulla sua tanto crudele diagnosi, la stessa della sua mamma.
Anche questa scena con Ranma mi è piaciuta tantissimo, mi ha quasi fatto venire i brividi!
È chiaro come il sole quanto lui tenga a lei, quanto sono importanti l'una per l'altro.
Questa parte, che mi permetto con tanto di rispetto a riportare tutta, l'ho letta non so quante volte!
["CHE C’E’, NON SEI CONTENTO?! IL MASCHIACCIO PRIVO DI SEX APPEAL NON TI INFASTIDIRA’ PIU’ E AVRAI SHAMPOO E LE ALTRE TUTTE PER TE! NON SEI CONTENTO RANMA?!"
Lui rimase impietrito a sentire quelle parole uscire come proiettili infuocati dalle labbra cineree di Akane. No, quella non era più Akane, quella voce carica di odio non poteva essere la sua, e Ranma non poteva più stare ad ascoltarla. Si mosse come un automa, bloccandole le spalle scosse dalle urla e dai singhiozzi con una presa forte, abbastanza da farle male.
"Ora basta, Akane." Sibilò con gli occhi ardenti. "Non un’altra parola." Lei rimase a bocca aperta, ammutolita da tanta veemenza. "Ora ascoltami bene. Qui nessuno si arrenderà mai e tu continuerai a infastidirmi per tutto il tempo che vorrai e io… io vorrò sempre che tu lo faccia!"
Akane rimase sbalordita a fissare gli occhi seri del suo fidanzato diventare grandi e tempestosi, scorgendo il luccichio debole delle lacrime nascenti. Allora la testa le girò di nuovo e forte, e sentì di essere tornata padrona di sé. Il suo viso si accartocciò in una smorfia disperata e si gettò fra le braccia del fidanzato piangendo liberamente, scossa dai singulti.
Avvertì la pressione delle sue braccia cingerle la vita, trattenerla come se non volesse lasciarla più, e capì che stava piangendo anche se non lo guardò in viso.
"Ssst… andrà tutto bene, te lo prometto…" Le bisbigliò lui con voce rotta, carezzandole piano i capelli, mentre fuori avanzava il primo temporale estivo dell’anno. ]
Se non l'ho imparata a memoria... Quasi!
È stupenda, come credo davvero tutta la storia!
Quinto capitolo arrivo! |