Castelfranco Emilia...anche questa volta ritrovo, leggendo i tuoi scritti, posti a me più che familiari, quasi quotidiani e un brivido di contentezza mi prende.
Purtroppo, anche la situazione con cui dai inizio alla vicenda non mi è nuova; cercare e perdersi tra gli oggetti accumulati in una vita, carichi di ricordi condivisi oppure solamente immaginati, e lasciarsi colmare dalla malinconia e dalla curiosità, è una situazione a me molto molto molto famigliare nonché una delle cose che mi incanta e piace maggiormente fare. Tu hai evocato, con pochi tratti essenziali e con naturalezza, questa "evocatio cordis". Il cuore e il ricordo condividono la stessa natura, simboleggiata da quella arcaica radice che noi ben conosciamo, e qui non manchi di ribadirlo con la tua tela di scrittrice\Moira, con l'evocazione; introduci tramite i gesti, i ricordi e i ritratti delle due giovani ragazze orfane-non in senso biologico, ma animico- della nonna e di Fabrizio. La loro famiglia è stata lei, perché la situazione in cui sono venute al mondo era priva di radici, apparentemente.
Tra i ricordi fa capolino un mistero, gravido di nostalgia, rappresentato da quelle pagine ingiallite di una tesi di laurea, immancabilmente su di un testo della letteratura latina, mai consegnata. Queste pagine, materializzano concretamente ciò che era stato introdotto dai pensieri Anna; un mistero appunto...un nodo famigliare.
Bello questo primo capitolo nel quale, come sempre, con pochi tratti riesci ad evocare mondi, a suscitare spunti, a magnetizzare immagini. La stanza di una nonna che se n'è andata è una porta verso altri tempi, altri sentimenti che noi possiamo solo immaginare ma che abbiamo potuto respirare per osmosi, tramite la vicinanza oppure in queste malinconiche occasioni.
Il mistero m'intriga e mi ri-corda, in parte, la stanza della signora Elena nel nostro amato Voci Notturne. Seguo il filo di Arianna che mi condurrà dal cavaliere del Sole e dal cavaliere della Luna, i Dioscuri, i Castores, cui è indissolubile il destino di Roma e che riecheggiò persino negli scritti più controversi dell'Italia della Grande Guerra. Che queste due ragazze siano lo specchio di Elena e Clitemnestra? Forse no. Io seguo il tuo filo, Chiara, ed entro nel Labirinto. (Recensione modificata il 23/08/2015 - 03:55 pm) (Recensione modificata il 23/08/2015 - 03:58 pm) (Recensione modificata il 23/08/2015 - 03:59 pm) |